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Autore: AnonimaKim    22/10/2013    3 recensioni
SPOILER!SPOILER!SPOILER!
Ok, non so come altro scriverlo!
Innanzitutto sono AnonimaKim, per chi mi conoscesse già... sì, dopo all'incirca due anni sono tornata sul questo fandom per continuare a rompere con le mie storie assurde! (che nessuno vuole mai leggere -.- ).
Mi sono un pochito (Sì, un pochito u.u) fissata con questa nuova “cosa” che sembra che stia germoliando fra ... (Ragazzi mi dispiace ma ho letto le regole del sito e non posso dirvelo perché in Italia ancora questa cosa non si sa ufficialmente).
Comunque, seguo le vicende di questi due nella serie di All Stars, ogni capitolo è un piccola One Short su un loro momento particolare... vabbé, mi sa che si è capito!
Ragazzi, non so come altro dirvelo... SPOILER TDAS!
(ahah però sono stata brava... vi ho messo i personaggi :) )
[STORIA SOSPESA]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Scott, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale
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Allora, perfetto!

Sono in super ritardo perché mi funziona poco internet, non so se il titolo è di un inglese corretto e... il capitolo fa anche pena!

Sii!!!

-.-

Mi dispiace, sono inutile!

Se tu ti autocommiserasti un po' meno e lavorassi di più... ti ricordo che devi pubblicare anche il capitolo della tua altra storia, scema!

Va bene, vado,vado!

 

 

I Don't wanna be alone



Camminava silenziosamente, con il capo abbassato, seguendo appena consapevole il ragazzo davanti a lei. Passo dopo passo, si dirigevano verso meta indefinita. La ragazza chiese gli occhi, appena per qualche secondo, sospirando debolmente. Erano successe troppe cose in quei due giorni, troppe cose che potessero annebbiarle la mente fino a farla perfino dubitare se stessa. Quando aveva scoperto che Duncan l’aveva tradita, quando la sua migliore amica si era permessa di frapporsi fra loro due,quando aveva perso tutto, tutto quanto, quando aveva sentito la propria dignità scivolarle via dalle mani come fosse acqua di ruscello … si era sentita così sola.

Dopo aver provato quella sensazione, aveva capito che mai in confronto aveva mai provato un simile dolore.

Ma la domanda ricorrente era: “Ma cosa ho fatto per meritarlo?”

Forse nulla, forse tutto. Forse era lei che non andava, in qualche modo, poi si rese conto che quei pensieri le avevano già annebbiato la mente un paio di volte da quando si trovava sull’isola. Era forse quell’atmosfera dolorosamente famigliare, forse, che la spingeva alla riflessione? Non poteva saperlo, ma era certa del fatto che sentiva che qualcosa, positiva o negativa che fosse, stava cambiando. Lo aveva notato distrattamente quella mattina, quando dopo essersi alzata, e ovviamente aver fatto ammenda allo stranissimo sogno fatto, si era ritrovata quasi... di buon umore? Non sapeva, non sapeva se ciò era dovuto alla rottura di …

Oh, già, perché c’era anche quello. Perciò … Gwen e Duncan avevano rotto? Ma non era forse la cosa che desiderava di più al mondo? Eppure, perché tutto questo era svanito in complessi che, a quel punto, sembravano essere ben più gravi?

Forse non le importava neppure, forse aveva capito che doveva finirla di interferire nella vita di qualcuno che l’aveva fatta soffrire, forse aveva capito che doveva cercare la sua felicità in qualcosa di diverso … o in qualcuno di diverso.

Poi, quasi senza rendersene conto, ripenso a qualche minuto fa, lì, sotto quell’albero. Aveva trovato Scott lì appoggiato, e si era resa conto incredibilmente, di essersi davvero preoccupata. E sì, forse lo avrebbe anche ammesso, perché infondo sarebbe stato troppo evidente per essere messo in discussione. Courtney gli aveva poggiato una mano sulla spalla, e gli aveva chiesto preoccupata se stesse bene. E se avesse avuto la febbre? Pensava, Se stesse male? E se mentre era così debole arrivassero quegli stupidi animali e lo aggredissero?

La situazione era al limite della paranoia. La ragazza non era mai stata famosa per il suo spirito da crocerossina, ma quella volta … si era sentita diversa. E poi, quando lui l’aveva quasi aggredita, lei lo aveva stretto forse a se e, senza arrabbiarsi minimamente, lo aveva rassicurato.

“Forza” aveva mormorato incoraggiante, provando a calmarlo. “Andiamo a cercare le uova”

E ora camminavano senza meta, guardandosi attorno di tanto in tanto, pronti ad avvertire l’altro nel caso in cui se ne dovesse verificare la necessità. Improvvisamente, un tremendo ruggito di chissà quale strano animale ruppe l’imbarazzante silenzio fra di loro. Courtney sobbalzò appena, affrettò appena il passo e si avvicinò a lui.

-“Ma come diavolo avete fatto a resistere in questo stato per un’intera stagione?”- domandò lei, profondamente turbata da quei rumori sinistri che la inducevano a pensare che, da un momento all’altro, poteva essere aggredita alle spalle da … che ne so, un’enorme pianta mutante? Lei a malapena riusciva a tollerare di starci una sola mattinata, in quella specie di inferno radioattivo, al solo pensiero che lui, insieme a tutto il cast della quarta stagione, dovevano essere sottoposti ogni giorno a la paura che … scosse la testa e rabbrividì, non poteva neppure pensarci!

-“Beh, sai come funziona, ciò che non ti uccide può solo renderti più forte!”-

La ragazza sorrise impercettibilmente, quasi ridendo della malinconica ironia di quella frase, pronunciata probabilmente senza l’intenzione di andare a colpire proprio quel suo tasto dolente. Il suo sorriso scomparve, ma lo stava davvero giustificando?

Un altro rumore la fece sobbalzare, questa volta, era abbastanza sicura di aver sentito la terra tremare appena, che fosse stata una larva gigante che scavava proprio sotto di lei? Come poteva prevedere una cosa del genere?

Non poteva farlo, non poteva prevedere. Come avrebbe potuto, in quel luogo così spaventoso? E si era ritrovava a pensare, in quel momento, a che cosa sarebbe successo se si fosse fatta male, se qualche mostro l’avesse ferita o … o peggio. Che cosa contava per gli altri? Non poteva illudersi, se si fosse trovata nei guai nessuno l’avrebbe aiutata di sua spontanea volontà. Nessuno sarebbe mai stato disposto a proteggerla, mai più, da quando l’ultimo aveva rovesciato a terra senza alcun riguardo il cuore che gli era stato, dopo tanta fatica, posto fra le mani. Ma nella sua mente, si ripeteva che forse quella era la cosa migliore, perché ecco che cosa aveva rimediato all’ultimo in cui aveva posto tutta la sua fiducia. Fidarsi troppo di qualcuno, in quel contesto poi, col rischiare la vita e tutto il resto, era forse la cosa più sbagliata che potesse fare.

Eppure … si sentiva triste.

Si sentiva triste, perché era sola.

Si sentiva sola, perché sentiva di non avere più nessuno.

Non aveva più nessuno, perché … perché … perché forse in lei c’era qualcosa che non andava, perché a lei mancava qualcosa, qualcosa di cui sentiva il bisogno, qualcosa che gli altri possedevano. Perché a lei no? Perché non riusciva mai ad essere davvero in pace con se stessa?

-”Stammi vicina”- mormorò lui improvvisamente, con un tono calmo e rassicurante, la ragazza sentì lo stomaco agitarsi appena, ma ancora impaurita, si rifiutava di distogliere lo sguardo dalla fitta foresta.

-”Ti copro le spalle”- e poi, la sua mano tremo impercettibilmente quando se la sentì stringere. Sgranò appena gli occhi e, quasi dimenticandosi totalmente di tutto il resto, si voltò verso di lui, che ne frattempo doveva essersi accorto di quel suo gesto così impulsivo. Ritirò la mano, così come lei, stupiti e entrambi imbarazzati dalla strana situazione. Courtney arrossì visibilmente, e non riuscì a trattenere un sorrisetto timido e imbarazzato, mentre la sua coscienza, nascosta da qualche parte nella sua mente, la intimava di lasciar perdere:

Ma che ti prende adesso?

Perché cavolo stai sorridendo?

Arrossire? Ma che fai?! Ma quanto ancora vuoi soffrire per aver provato quella sensazione?

Invece di pensare a lui, una volta tanto, perché non rifletti su quanto stai diventando stramba e debole?

Domande che, in altre parole, non avevano mai contato così poco dentro di lei. Scott le sorrise, quasi trovandosi in difficoltà con le parole, come se non fosse davvero in grado di poter giustificare quel suo gesto.

-”Scusa... Ehm...io”- distolse per un secondo gli occhi imbarazzati dal suo viso, portandosi impacciato e nervoso una mano dietro al capo.

Certo, quello che seguì non fu esattamente qualcosa di piacevole.

Ma, pensava lei mentre tornava al capo dopo che (Certamente non per colpa sua!) la sua squadra aveva rovinosamente perso, escludendo l'attacco improvviso dell'enorme talpa mutante e le mazzate sulla testa che seguirono... infondo... stare con Scott non le dispiaceva poi così tanto.

Sorrise appena, sospirando.

Quando era con lui, non si sentiva sola, qualcosa dentro di lei gli diceva che senza di lui qualcosa mancava, che Scott sembrava come completarla del tutto, che il ragazzo era la sua speranza, forse, di ricominciare tutto da capo... intendeva, ovviamente, per lei! Non... non con lui! Lui sarebbe stata solamente la sua ancora e...

Arrossì di nuovo e si batté esasperata una mano sulla fronte:

Ma possibile che ogni volta che penso a lui faccio questa fine?”

Però, nonostante la motivazione che ancora le rimaneva ignota, era certa di una cosa:

Mai avrebbe permesso ad Alejandro di eliminarlo.*

 


*= Courtney è ancora convinta che Al voglia eliminarlo... i suoi pensieri avvengono prima della cerimonia del fuoco.

 

 

Perdonatemi infinitamente per questa roba!

Mi dispiace di none essere stata più veloce, il capitolo era già pronto da un po'... ma non potevo pubblicarlo perché mi mancava internet!

Adesso va e viene! Sto soffrendo -.-

Ahah, no, scherzo!

Appena posso, poi, vado anche con l'altra storia (mi dispiace ancora, la scuola mi sta uccidendo!)

Grazie tanto, tantissimo di aver letto e ovviamente mi piacerebbe tanto sapere che ne pensate e... mi dite per favore se ci sono errori di grammatica? Sono tipo in paranoia in questa cosa?

Altra domanda, non è un po' banale questo capitolo, mi sa che non mi è venuto granché bene!


Spiriti! Depressione al massimo Kim!


Allora, a presto, e grazie ancora! :)


AnonimaKim

  
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