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Autore: Hana S    01/11/2013    1 recensioni
A Marijoa vivono i Draghi Celesti, capricciosi ed arroganti, si credono i padroni del mondo, Audrey è una di loro, ma questa vita non la sopporta. Però una volta al mese, per un solo giorno vive come una ragazza normale; quella che dovrebbe essere una noiosa passeggiata dove tutti si inchinano alla sua presenza, si trasforma in un momento di distacco dalla sua quotidianità. Proprio durante quel giorno farà nuovi incontri e stringerà nuove amicizie.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Shakuyaku 'Shakky', Silvers Rayleigh, Supernova
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Ancora tu!?» disse il rosso rivolgendosi ad Audrey.

«Quest’uomo è un pericolo sia per voi pirati, sia per i civili! Sono qui per affrontarlo!»

«Tu?» squadrò la ragazza dall’alto in basso.

«Eustass Kidd, mi sono allenata anche io negli ultimi quattro anni»

Il gruppo capitanato da Audrey ed i pirati attaccarono insieme.

Audrey era stesa a terra e sanguinava, sentiva il respiro farsi affannoso e non vedeva bene. Poté distinguere solamente una grande figura che si avvicinava.

«Un drago celeste disarmato e impotente …» disse l’uomo ansimando «… quale migliore occasione?» levò in alto lo spadone lasciandolo ricadere pesantemente sulla ragazza che pensava di aver sottovalutato il suo avversario. Audrey chiuse gli occhi, ma il sordo rumore di parti metalliche che cozzavano l’una contro l’altra la spinse a riaprirli. Kidd la sovrastava e levava in alto il suo braccio meccanico, parando il colpo.

«Mi dispiace, ma la mia bambolina non si tocca!»

“Bambolina?” questo epiteto bastò a farla riprendere,e si schierò a fianco di Kidd, che nel frattempo aveva allontanato l’uomo. Insieme sferrarono l’attacco finale, il pirata si sedete contro un masso, esausto.

«Non chiamarmi mai più ‘Bambolina’ chiaro!?»

«Va bene bambolina»

«Sei impossibile! Comunque …» Audrey diventò rossa in viso «… g-grazie» non capiva cosa le stava succedendo e per questo era molto tesa, ma quando il pirata le rivolse un grande e sincero sorriso, si sentì più leggera, e il calore che provava, non era più imbarazzo.

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Audrey camminava velocemente per quei corridoi, rimaneva pur sempre il rifugio di un pirata seppur Shichibukai. “Avrò fatto bene a venire da sola?” Sentì una mano afferrarla e trascinarla in una stanza, non urlò ne cercò di liberarsi dalla presa.

«Tutta sola principessa?» il suo viso era appoggiato al torace del pirata, che la teneva stretta a se «Sai che non è prudente per una bella ragazza come te aggirarsi da sola di notte in un covo di pirati» Kidd prese il mento della ragazza e le sollevò il viso «Questa volta potrei non fermarmi per il fatto che sei una Nobile …»

«Allora non farlo!» il pirata fisso incredulo la ragazza.

«Come? …» Kidd indietreggiò di qualche passo, incredulo.

«Anche se sarà solo per una notte, anche sarò per te come tutte le altre … » Audrey non voleva sembrare debole davanti ad un pirata e soprattutto in una situazione del genere, ma amava e voleva quell’uomo «… ma ti amo, è straziante incontrarti solo quando convoco gli Shichibukai a Marijoa, leggere ogni giorno il giornale sperando che parli di te, alimentare la mia vita con l’illusione che anche tu un giorno mi possa amare …» ora stava piangendo e sapeva di essere fragile e forse, anche patetica ai suoi occhi; inaspettatamente il pirata la abbracciò cercando di calmarla accarezzandole i capelli.

«Sai, quando ti incontrai la prima volta, l’unica cosa che volevo era divertirmi con una completa estranea. Poi hai reagito ed è stata la vendetta ciò che mi ha motivato a cercarti per l’arcipelago. Ma quando ho capito che non potevo averti è stata una ferita nell’orgoglio, pensavo che tutto sarebbe passato una volta entrati nel nuovo mondo, ma tu eri sempre nei miei pensieri, un tormento …» Kidd ridacchiò «… poi ho iniziato a sentire parlare sempre più di te, volevo rivederti ad ogni costo. Diventare uno Shichibukai? Come diavolo mi è venuta in mente un’idea del genere non lo so, ma era il modo migliore per poterti vedere, sentire ancora la tua voce. Un pirata ed una Nobile Mondiale, impossibile, era questo che pensavo fino a qualche istante fa. Ti ho trascinato qua dentro solo per sentire ancora il tuo profumo, la tua pelle sotto le mie mani, vedere i tuoi occhi e perdermi nella loro profondità, anche solo per qualche istante prima di lasciarti andare di nuovo»

Dopo una breve pausa in cui i loro respiri furono l’unico suono udibile, il pirata aggiunse «Cosa c’è di male se ci amiamo?»

«Avremo il mondo contro e tutti e due potremmo soffrire, ma …» Audrey alzò lo sguardo e sorrise al capitano «… non dobbiamo per forza dirlo in giro, no?»

Ad occhi chiusi si baciarono, quando le loro labbra si allontanarono di nuovo e riaprirono gli occhi rimasero a fissarsi, attirati dalla fiamma che ardeva nei loro occhi e che ora non sarebbero più riusciti a spegnere. Si baciarono, ma questa volta era diverso, ora sarebbero andati fino in fondo.

Kidd si svegliò sentendo una mano delicata accarezzargli i capelli, fu accolto da un dolce sorriso, quello della sua ragazza.

«Buon giorno dormiglione» Kidd le afferrò la mano e la tirò a se, rimasero a coccolarsi per qualche minuto prima di parlare nuovamente.

«Ha riposato bene la mia bambolina?»

«Uffi, smettila con quel nomignolo» Audrey non se la sentiva di arrabbiarsi e comunque non ci sarebbe riuscita. Dopo qualche minuto si alzarono e si rivestirono, quando Audrey mise mano alla maniglia, Kidd la fermò e voltandola verso di se le donò l’ultimo bacio, prima dell’arrivederci.

Aprendo la porta si trovarono davanti Killer, che tenendo sollevato il pugno (visto che stava per bussare) guardò le due persone davanti a se. Prima il suo capitano e poi la ragazza, capitano, ragazza, capitano, ragazza …

«Kidd …» alla coppia prese un nodo alla gola «… non eri tu che avevi detto niente ragazze in questo posto?»

Mentre Kidd si infuriava con il suo vice, Audrey si allontanò imbarazzata. Rientrata nella camera che le avevano dato quando era arrivata scoppiò a ridere. Poi si diresse alla finestra aperta, guardò il mare perdendosi nel suo orizzonte, come negli occhi dell’uomo che amava.

  
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