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Autore: Amantide    11/11/2013    7 recensioni
Impegni improvvisi porteranno i coniugi Weasley a lasciare i ragazzi da soli alla Tana. E come dice un vecchio detto quando il gatto non c'è si sa che i topi ballano... e se i topi in questione si chiamano Fred, George, Ron, Ginny, Harry e Hermione potete solo immaginare cosa possa succedere.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger, Ron, Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Angolo dell'autrice: Volevo ringraziare tutti coloro che hanno letto le mie one-shot e in particolar modo ringrazio chi mi ha dedicato qualche minuto del suo tempo per farmi sapere la sua opinione lasciando un commento. Questa è la prima storia a capitoli che pubblico e spero che il risultato sia gradito tanto quanto le one-shot. Buona lettura.


1- IL PIANO


L’estate era finalmente arrivata, la scuola era finita e questo significava che le vacanze erano appena cominciate. Harry aveva deciso di trascorrere i primi giorni di quell’estate alla Tana; almeno avrebbe potuto passare un po’ di tempo con Ginny prima di partire alla ricerca degli Horcrux, non sapeva dove quella ricerca l’avrebbe portato, non sapeva nemmeno se sarebbe tornato, ma adesso l’unica cosa che gli importava era godersi quelle giornate con Ginny libero da ogni tipo di pensiero.
La Tana era proprio come la ricordava, alta, storta e straordinariamente tranquilla, la sensazione di pace che quel luogo emanava era qualcosa d’indescrivibile e Harry ripensò alle parole del suo migliore amico: “Non è un granché… ma è casa!” Ron aveva proprio ragione.
Appena varcato l’ingresso, una miriade di persone dai capelli rossi gli corsero incontro accogliendolo con il calore che solo una famiglia è in grado di trasmettere e Harry non poté fare a meno di sentirsi a casa.
“Ben arrivato Harry!” Disse l’unica persona dai capelli non rossi.
“Hermione!” Esclamò Harry alla vista dell’amica che corse ad abbracciarlo.
“Sono appena arrivata anch’io!”
Harry vide Ron e Ginny scendere di corsa le scale per andare a salutarlo e Harry abbracciò entrambi pur sapendo che Ron non aveva ancora del tutto digerito la sua relazione con Ginny.
 
Nel pomeriggio Molly spiegò che visto il matrimonio imminente del suo primogenito si sarebbe recata a Villa Conchiglia per aiutare Fleur e Bill con i preparativi e, vista la mole di lavoro, si sarebbe fermata da loro per la notte.
“Mi raccomando ragazzi!” Disse Molly mentre guardava tutti i suoi figli maschi e si malediva per non aver avuto più figlie femmine. “Cercate di non dare fuoco alla casa! Vostro padre sarà di ritorno tra poco!” Continuò dedicando un’occhiataccia ai gemelli. “Conto su di voi ragazze!” Aggiunse poi rivolta a Ginny e Hermione mentre si avviava in salotto dove puntualmente si smaterializzò. Proprio in quel momento un gufo spennacchiato fece il suo ingresso dalla finestra della cucina e atterrò malamente sul tavolo perdendo piume a destra e a manca.
George corse in cucina e srotolò la piccola pergamena che il gufo portava con sé.
 
Ciao ragazzi,
ho appena ricevuto un gufo da Lupin, riunione urgente dell’ordine. Ci vediamo domani.
 
Arthur
 
PS: Cercate di non dare fuoco alla casa!
 
 
“Evvai!” Esclamò George dopo aver letto il breve messaggio del padre.
“Che succede?” Domandò Fred.
“Casa libera!” Gridò George.
“Dici sul serio?” Chiesero Ginny e Ron all’unisono.
“Non sono mai stato più serio in vita mia!” Rispose George con un ghigno guardando il gemello.
Non capitava quasi mai che i coniugi Weasley si assentassero per la notte contemporaneamente, anzi a dire la verità non era mai successo e questo provocò un’euforia generale tra i giovani Weasley che ben presto contagiò anche Harry e Hermione.
“Non possiamo lasciarci sfuggire un’occasione così! Dobbiamo festeggiare!” Annunciò Fred esaltato.
“Stai pensando a quello che penso io fratello?” Chiese George.
“Ovvio George! Siamo gemelli!” Rispose Fred mentre faceva l’occhiolino.
“Harry, vieni un attimo fuori con noi.” Disse George aprendo la porta d’ingresso per farli uscire.
Harry guardò i gemelli sospettoso, conosceva fin troppo bene quelle facce, stavano sicuramente tramando qualcosa. Con quel pensiero e la voglia di saperne di più seguì i due ragazzi fuori in giardino.
“Quale scherzo avete in mente questa volta?” Chiese Harry sempre più curioso mentre camminava tra i due.
“Scherzo? No Harry sei fuori strada!” Spiegò Fred mettendogli un braccio intorno alle spalle.
“Questa volta si tratta di una buona azione!” Disse George in modo teatrale.
“Una buona azione?” Ripeté Harry incredulo spostando lo sguardo da un gemello all’altro. “Voi due?”
Fred e George si guardarono scuotendo la testa. “Nessuno ci prende mai sul serio fratello!” Disse Fred rivolto al gemello.
“Ok, volete fare una buona azione, e per chi?” Domandò Harry mentre continuava a seguire i gemelli che si avviavano verso il capanno.
“Ron!” Disse Fred mentre George pronunciava contemporaneamente: “Hermione!”
Harry spostava lo sguardo da uno all’altro cercando di capire. “Non vi seguo!”
“Ok Harry, dicci un po’…” Cominciò Fred che non sapeva bene come concludere quella frase.
“A che punto stanno Ron e Hermione?!” Lo aiutò George.
“Cosa?!” Chiese Harry che veramente non capiva cosa centrasse la situazione sentimentale dei suoi migliori amici in quella conversazione.
“Senti Harry, quei due si piacciono! Lo sappiamo tutti! Io, Fred, tu, Ginny, la mamma, il gatto, gli gnomi che invadono il giardino…” Spiegò George assestando un bel calcione nel didietro di uno gnomo che trotterellava vicino a lui.
“Il corpo insegnanti di Hogwarts, il ministro della magia…”
“Ok, ok, si lo sappiamo tutti e allora?” Disse Harry interrompendo George e il suo infinito elenco.
“Già! Lo sappiamo tutti. E sappiamo anche che Ron è troppo impacciato per fare il primo passo mentre lei è troppo orgogliosa.” Fred parlava a voce bassa mentre apriva la porta del capanno permettendo a George di entrare e lanciarsi alla disperata ricerca di qualcosa che, a giudicare dalla quantità di scatoloni che George inziò a spostare, doveva essere ben nascosto.
“Ma dai? Non me ne ero mai accorto!” Fece Harry con tono sarcastico mentre si toglieva una ragnatela dalla faccia.
“Beh, noi pensiamo che sia giunto il momento che tra quei due scocchi la scintilla!”
“Si beh lo penso anch’io e vi prometto che non appena succederà sarete i primi a saperlo, ma adesso mi spiegate cosa ci facciamo qui?!”
“George! Non ha ancora capito!” Esclamò Fred esasperato rivolto al fratello che continuava a rovistare tra gli scatoloni.
“Cosa ti aspettavi? Ci sarà un motivo se è il migliore amico di Ron, no?!” Entrambi i gemelli scoppiarono a ridere mentre Harry cominciava ad irritarsi.
Dopo un paio di minuti, George trovò lo scatolone che stava cercando e si avvicinò agli altri due posandolo sul vecchio tavolo. “Vediamo se così capisce.” Disse iniziando a estrarre il contenuto dello scatolone. Tirò fuori una bottiglia d’idromele e la sistemò sul tavolo proprio davanti ad Harry. Harry guardò la bottiglia, poi i gemelli, poi guardò di nuovo la bottiglia e poi ancora i gemelli. Fred e George si guardarono sconsolati così George tirò fuori un’altra bottiglia, questa volta di Whisky incendiario e la mise a fianco a quella d’idromele sperando che Harry capisse. “Cominci a capire?” Chiese Fred che fissava Harry con un sopracciglio alzato. A Harry scappò un sorriso e proprio in quel momento la porta del capanno si spalancò ed entrò Ginny.
“Allora gliel’avete detto?” Chiese la rossa.
“Ginny? Tu sei d’accordo?!” Domandò Harry sorpreso.
“Se è d’accordo?” Disse Fred.
“Ragazzo, tu sarai anche il prescelto ma forse non hai ancora capito con chi hai a che fare… Noi saremo anche le braccia, ma è lei la mente!” Spiegò George dando un buffetto alla sorella.
“È stata una mia idea!” Disse lei raggiante.
“Ragazzi, io non sono molto convinto…”
“Dai Harry! È l’unico modo!” Insisté Ginny.
“Già, è così!” Dissero in coro i fratelli.
“Allora… fatemi capire bene… voi volete far ubriacare Ron e Hermione nella speranza che tra loro succeda qualcosa?” Domandò Harry che non riusciva a non ridere nel pronunciare quelle parole.
“Esattamente!” Dissero i tre all’unisono.
“Ragazzi, io non lo so… non ho mai visto Ron ubriaco, non so cosa potrebbe dire o fare… già quei due litigano da sobri, non so cosa potrebbe succedere con tutto quell’alcol in corpo.”
“È proprio questo il punto Harry! Loro litigano perché nessuno dei due riesce ad ammettere di essere innamorato dell’altro, con un po’ di alcol in corpo invece riusciranno a dirsi quello che provano veramente.” Spiegò Ginny.
“E come pensate di riuscirci? Ron probabilmente butterà giù qualche bicchiere di sua spontanea volontà ma Hermione e l’alcol sono due cose completamente diverse… non si ubriacherà mai!”
“Basterà provocarla!” Disse Ginny entusiasta. “Sai quanto è orgogliosa. Si sentirà toccata sul vivo e vorrà a tutti i costi dimostrare che anche Hermione Granger beve un paio di bicchieri ogni tanto! E a quel punto è fatta!”
“Avete pensato proprio a tutto eh?”
“Esatto! È un piano perfetto!” Disse Ginny fiera.
“Allora, ci stai?” Gli domandò Fred.
Harry si trovò gli occhi dei tre Weasley puntati contro e si sentì improvvisamente in difficoltà.
“Dai Harry! Pensa che con Ron offuscato dall’alcol o comunque impegnato con Hermione sarai libero di stare con Ginny tutta la sera.” Tentò di convincerlo Fred mentre Ginny arrossiva e Harry si sentiva improvvisamente a disagio. A questo non aveva proprio pensato. Hermione era stata chiara quando gli aveva detto che Ron approvava la loro relazione ma non era ancora pronto a vederli baciarsi o coccolarsi in pubblico. Lui rispettava la posizione di Ron ma desiderava a tutti costi ritagliarsi un po’ di tempo per stare con Ginny e questo bisogno fece la differenza.
“Ci sto!” Esclamò Harry deciso.
Dai Weasley si levò un grido di gioia e mentre loro esultavano Harry vide dalla finestra Ron e Hermione che si avvicinavano.
“Ragazzi, arrivano! Nascondete le bottiglie!” Disse Harry mentre Fred richiudeva di fretta lo scatolone.
“Si può sapere cosa state tramando voi quattro?” Chiese Hermione aprendo la porta del capanno e fissando gli amici sospettosa.
“Noi quattro?” Chiese George con aria indifferente. “No, ti sbagli, eravamo solo in tre. E stavamo parlando di cose da uomini ma sai... Ginny non riesce a stare senza Harry per più di dieci minuti e così ci ha raggiunto!” Spiegò George in un modo che suonava molto convincente.
“Se stavate parlando di cose da uomini come mai nessuno mi ha detto nulla?” Domandò Ron irritato.
“Fidati fratellino… un giorno ci ringrazierai per non averti coinvolto in questa conversazione!” Spiegò Fred con un ghigno.
“Beh adesso torniamo in casa, bisognerà pensare a preparare la cena!” Disse Ginny guidando tutti fuori dal capanno.
I sei ragazzi attraversarono il giardino diretti verso casa, appena arrivati alla porta d’ingresso Fred si girò verso George, Ginny ed Harry e disse: “Dopo cena io andrò a prendere le bottiglie e voi non dovrete far altro che incitarli a bere… qualsiasi motivo vi venga in mente va bene e ricordate…” Fred fece una pausa per controllare che gli altri due non stessero ascoltando. “Hermione deve essere ubriaca ma Ron no, basterà che sia un po’ alticcio o non riuscirà a combinare un bel niente!”
I tre annuirono in silenzio e Harry non poté fare a meno di pensare che quella sera sarebbe stata una delle più divertenti della sua vita.
  
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