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Autore: vale93    17/12/2013    0 recensioni
[...]E sarà come se fra noi non fosse mai esistito niente, come se il mio cuore non si fosse mai infiammato, illuso, spezzato. Sarà come non provare più gelosia quando prenderà Dominique per mano e le chiederà di fare una passeggiata insieme a lui.
Mi allontanerò, per guarire più in fretta, e quando tornerò sarà come essermi fatta il vaccino, o aver preso l'antibiotico. Non verrò più colpita dal fascino del mio migliore amico. Non soffrirò più. Lui sarà semplicemente Scorpius. E io Rose.
La difficoltà nelle relazioni fra maschio e femmina è una: non saper mai fino a che punto si può arrivare
senza oltrepassare il confine fra amicizia
e l'amore.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Capitolo 1



Rose dormiva ancora profondamente quando qualcuno arrivò a saltarle sul letto.
Mugugnando, aprì gli occhi dorati e assonnati, sbattendo le palpebre una o due volte per mettere a fuoco l'immagine del viso che le stava davanti.

-Oh, Lily!- mormorò scocciata affondando il viso nel cuscino.
-Avanti Rose, alzati. E' mattina!-
-Non lo avrei mai detto- ribattè acida, la voce soffocata dalla stoffa.
-Gli altri sono già tutti pronti, stiamo aspettando l'arrivo di Scorpius-
Trasalì. Scorpius. Quella mattina sarebbe arrivato... 
Alla fine Albus era riuscito a convincere il padre, zio Ron e nonno Arthur. C'era voluto parecchio, ma poi, grazie anche all'aiuto di nonna Molly, Hermione e Ginny, le quali non nutrivano la stessa avversione verso il piccolo Malfoy dei rispettivi mariti, i tre uomini avevano finito col cedere.
-Spero solo per lui che non faccia passi falsi..- aveva borbottato suo padre andandosene e i ragazzi avevano esultato.
Così quel giorno, un freddo sabato di Dicembre, Scorpius Hyperon Malfoy, erede del Purosangue Draco Malfoy, avrebbe varcato la soglia della Tana, per convivere per circa una settimana con l'intera famiglia Weasley-Potter al completo. Chissà cosa aveva bevuto il padre prima di accettare a mandarlo..
Con un balzo lanciò le coperte ai piedi del materasso.
-Che ore sono?- chiese agitata.
-Le dieci-
-A che ora sarà qui?-
-Undici-
Spalancò gli occhi e saltò giù dal letto come un grillo.
-Molly ha già preparato la colazione- disse Lily arrotolandosi una ciocca di capelli rossi attorno al dito -Ti aspetto giù, ok?-
-Certo- rispose lei infilandosi il maglione di lana azzurro e pescando qualcosa da abbinarci dall'armadio.
Lily uscì dalla camera canticchiando e la lasciò a frugare trafelata fra i cassetti.
Rose si piazzò ansiosa davanti allo specchio, cercando di domare con la spazzola i lunghi ricci ribelli. Sta per arrivare Scorpius! Pensava fra sè, e intanto tremava dalla punta dei piedi.
Per un'intera settimana lui sarebbe stato lì, avrebbe dormito sotto il suo stesso tetto, avrebbero mangiato insieme, avrebbero studiato insieme e si sarebbero divertiti un mondo. Come ai vecchi ai tempi.
Col cuore che batteva a mille per l'emozione volò fuori dalla stanza e scese gli scalini a due a due.
Quando la videro arrivare, i cugini erano già tutti presenti.
Sedette accanto a Lily e Hugo, che si stavano abbuffando di pancakes al miele.
-Quando arriva il vostro amichetto?- chiese Ron non mancando di marcare l'ultima parola con una nota di malcelato sarcasmo, seduto sulla poltrona di velluto rosso con una tazza di caffè bollente in mano.
-Fra circa mezz'ora, zio- rispose Albus sorridendo bellamente.
-Tzè, un altro po' e si presentava qui per colazione- borbottò quello beccandosi una gomitata da Hermione.
-Ron, ti prego!-
-Che c'è?- esclamò sulla difensiva.
La donna sbuffò. -Vedi solo di comportarti come si deve..- 
-Oh, il signorino verrà trattato esattamente come merita, stanne certa- rispose agitando il  caffè con un cucchiaio.
-Ron!- esclamò la donna provocando le risa generali dei presenti.
-A proposito- intervenne Ginny dalla cucina -Domani sera arriveranno anche zio Bill e zia Fleur con Victoire e Dominique, quindi bisognerà che le camere si ridistribuiscano in modo da entrare tutti quanti. Tu Lily dormirai insieme a Rose. James starà con Hugo, e no non se ne parla- si affrettò a dire troncando sul nascere l'interruzione del figlio -Tu e Al non starete nella stessa stanza almeno finchè non si deciderà di demolire casa!-
James lanciò un'occhiata maliziosa al fratello che rispose con una gomitata.
-Tu, Al, dormirai con Scorpius, che sicuramente si troverà molto a più agio con te che con chiunque altro. A questo punto faremo dormire Vic e Nicky nella stessa stanza. Voglio che già a partire da oggi vi sistemiate come appena detto, in modo da non creare confusione domani, quando arriveranno. Mi sono spiegata?-
-Ma mamma, sta per arrivare, non possiamo perdere tempo!- protestò Albus incredulo.
-Certo che potete. O preferisci lavare i piatti per l'intera settimana?- rispose la zia severa piantandosi le mani sui fianchi. Rose pensò che in quella posizione ricordasse molto nonna Molly.
-Da non credere- sbuffò Albus mettendo il broncio, al che la zia si addolcì.
-Vi consiglio di cominciare subito a spostare le vostre cose. Ai letti penserò io- concesse.
-Oh, questo sì che è parlare!- esclamò Albus stritolandola.
-Non perdere tempo!-
I ragazzi non se lo fecero ripetere e, abbandonando velocemente le sedie, salirono di corsa a svuotare le proprie stanze.
Lily si trasferì nella camera di Rose, che le fece un po' di posto nel suo armadio per i vestiti.
-Sono felice che Scorpius venga a stare qui da noi- disse la rossa piegando i propri maglioni e infilandoli nei cassetti -Tu?-
Rose annuì sorridendo. Ma, così come faceva sempre quando lui era presente, cercò di non manifestare più entusiasmo del dovuto.
Circa un quarto d'ora dopo, mentre ancora i ragazzi stavano sistemandosi nelle camere assegnate, si udì un sonoro crack provenire dal cortile della casa, subito seguito da una nuvola di fumo.
Rose e Lily si fermarono quasi contemporaneamente, interrompendo le loro attività e scambiandosi una breve occhiata d'intesa. Fuori, la porta della camera di Albus provocò un tonfo improvviso e un paio di piedi corsero velocemente lungo il parquet del corridoio. In un attimo tutti i ragazzi si precipitarono giù per le scale, abbandonando i propri impegni, e si fiondarono ad accogliere l'alta figura bionda che li aspettava fuori dalla porta, i piedi immersi nella neve e una grossa valigia scura in mano.
-Scorpius!- esclamò Albus correndo ad abbracciarlo.
-Al- rispose lui poggiando la valigia a terra, sorridente.
-Finalmente sei arrivato, ho già preparato tutta una lista di cose da fare, innanzitutto..-
-Santo cielo Al, fallo almeno respirare!- esclamò Lily tirandolo indietro per il maglione.
-Ciao Scorpius-
-Ciao Lily, James, Hugo. Ciao Rose- disse rivolgendole un sorriso sghembo che lei ricambiò prontamente.
-Ma vieni dentro, che fai ancora al freddo? Muoviti-
Scorpius si lasciò trascinare dagli amici dentro la Tana, dove già lo aspettavano i parenti.
Quando se li ritrovò davanti, vicino al divano di stoffa rossa, schierati in fila come una guarnigione di soldati, non potè non sentirsi leggermente in imbarazzo. Era strano pensare che tutte quelle persone un giorno erano state i compagni di scuola di suo padre. E di certo non aiutava il fatto che questi si fossero sempre odiati a morte.
Essi lo scrutarono con aria di diffidenza per qualche secondo, e parve che nessuno avesse l'intenzione di cominciare a parlare.
Alla fine, pensò che fosse meglio mostrarsi subito educato, per far bella impressione.
-Buongiorno- salutò con un sorriso cordiale stampato sulle labbra.
Loro continuarono a fissarlo senza dire una parola, impalati come tanti stoccafissi. Poi, finalmente, il corpo di Molly si animò.
-Buongiorno a te, caro- rispose, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi.
-Forza accomodati, togliti il mantello, dallo a me- disse poi aiutandolo a svestirsi.
Intanto Ron ed Harry continuavano a squadrarlo in silenzio.
-Ciao, Scorpius, sono la mamma di Albus. Sono felice che mio figlio ti abbia invitato, ha parlato molto di te. Spero ti troverai bene- disse Ginny sorridendogli.
-Senz'altro, grazie- rispose lui.
La donna non potè non rimanere sorpresa dall'educazione del ragazzino, il quale le ricordava fin troppo bene il padre. Lanciando un'occhiata soddisfatta al fratello si voltò, dicendo di andare ad aiutare Hermione con i piatti.
Rimanevano ora solamente Ron ed Harry, i due uomini. Scorpius passò piano gli occhi dall'uno all'altro non potendo non notare la spigliata somiglianza fra quest'ultimo e il suo migliore amico.
-Lei deve essere Harry Potter- disse rivolto al padre di Albus.
-Mio padre mi ha parlato di voi- disse poi rivolgendosi anche a Ron -Piacere di conoscervi-
Lo sguardo di Harry si addolcì.
-Il piacere è nostro, Scorpius. Spero ti troverai bene. Albus ti mostrerà la sua camera dove potrai andare subito a sistemare le tue cose-
Il ragazzo annuì e vide poi il padre del suo amico allontanarsi. Riportò così gli occhi all'ultimo rimasto.
Eccolo, pensò fra sè, il famoso Ron Weasley.
Il rosso rimase in silenzio ancora per un po' a studiarlo. Scorpius, seppure una qualsiasi persona si sarebbe sentita a disagio sotto uno sguardo come quello, non si scompose minimamente, aspettando paziente che l'uomo gli dicesse qualcosa oppure se ne andasse.
Alla fine anche lui si decise a parlare.
-Bada bene, che se sei qui per spiare le nostre mosse per conto di tuo padre, io ti farò cacciare prima che tu abbia anche solo la possibilità di dire A. E sta' lontano da mia figlia, o ti spedisco direttamente all'altro mondo! Mi sono spiegato?-
-Non si preoccupi, a sua figlia non torcerò neanche un capello. E per quanto riguarda mio padre, potete star certo che non gli interessa affatto quel che fate o non fate in questa casa- rispose Scorpius con la massima calma.
Ron gli lanciò un'ultima occhiata di fuoco prima di girarsi e andarsene con un "Bene" schiacciato fra le labbra.
Sentì una risata alle proprie spalle e si girò a guardare Albus sghignazzare divertito. Rispose con un ghigno e poi si voltò verso Rose, ancora sulla porta.
-Pare che per starti accanto dovrò avvicinarmi di soppiatto o tuo padre mi taglierà le mani-
Rose arrossì imbarazzata e bofonchiò un: -Lascialo perdere..- fra i denti.
Poi lo accompagnarono al piano di sopra dove gli mostrarono la camera che Ginny aveva già provveduto a sistemare.
L'ora di pranzo arrivò prima del previsto e quando l'orologio toccò le dodici tutta la famiglia Weasley-Potter più Scorpius si ritrovò a mangiare sullo stesso tavolo, faccia a faccia per la prima volta. Nella stanza regnava un silenzio innaturale e l'aria era satura di imbarazzo.
-Allora, Scorpius, che ci dici di tuo padre?- fece a un tratto Ron guardandolo dall'altra parte della tavola -Ha ancora a che fare con i poco di buono con cui..-
Hermione gli tirò un calcio da sotto il tavolo e Rose poco mancò che si strozzasse con il cibo. Per Merlino, gli pareva questo il modo?!
Scorpius assistette alla scena con un'espressione che non sapeva se essere divertita o imbarazzata.
-Quello che intendeva dire è di cosa si occupa adesso- lo corresse Hermione con un sorriso tirato.
-Oh, adesso non ha un lavoro fisso- rispose lui -Ma ha detto che presto risolverà il problema..-
Ron fece un verso sprezzante. Probabilmente pensava che il motivo per cui gli era difficile trovare impiego fosse per quello che era stato un tempo. Non doveva essere facile, per uno come lui, essere accettato dopo l'accaduto. Tutti lo pensarono, ma nessuno lo disse.
Un silenzio imbarazzato scese nella sala, spezzato solamente dal rumore delle posate sui piatti. Scorpius lanciò un'occhiata agli amici attorno a sè, che gli sorrisero e ripresero a mangiare in silenzio.
-Che programmi avete per questo pomeriggio?- chiese allora Molly per alleggerire l'atmosfera.
A quelle parole Albus saltò su come una molla.
-Battaglia di neve!- sentenziò.
Scorpius si girò e lui annuì. -Hai visto quanta ce n'è? E' uno spasso, lo facciamo tutti gli anni-
Scorpius sbattè le palpebre e gli altri si scambiarono un'occhiata maliziosa, pregustando il pomeriggio che li attendeva.

*

-Beccata!-
-Non vale alle spalle!-
-Dovresti sapere che non si voltano mai al nemico-
-Ah sì? Vieni qui-
Rose osservò divertita la scena. Con una palla di neve in mano, fece scorrere lo sguardo sul cortile. Hugo scappava inseguito da una Lily oltremodo infuriata mentre Albus e James si ammazzavano, lanciandosi neve a non finire e buttandosi l'uno sull'altro come due bambini.
Una palla bagnata arrivò a colpirla da dietro. Si girò di scatto, in tempo per vedere Scorpius ridersela e impastare un'altra manciata di neve.
-Eih!- esclamò indignata -Come ti permetti? Prendi questa!- e gli lanciò addosso quella che aveva. Lui fece un salto di lato e la schivò, colpendola a sua volta con una nuova bomba.
Rose rispose all'istante, e sta volta gli prese la spalla.
-Beccato!- esultò, ma venne colpita immediatamente in faccia. Lentamente alzò il braccio e lo fece passare sul viso bagnato, asciugandolo con la manica.
-Questa-me-la-paghi- sibilò minacciosa, prima di gettarglisi contro e buttarlo a terra. Scorpius cercò di afferrarla per il bordo dei pantaloni, ma lei riuscì a sfuggirgli scappando via correndo. Con un balzo tornò in piedi e la rincorse, piegandosi ogni tanto a raccogliere nuova neve.
-Non riuscirai a sfuggirmi!- le gridò e lei rise, girandosi a guardarlo con aria di sfida.
La vide affrettare il passo e svoltare all'improvviso dietro un angolo della Tana. Quando la seguì, la trovò ferma ad aspettarlo, pochi metri più avanti. 
-Beh, tutto qui?- ghignò, correndole incontro, e stava già alzando il braccio per colpirla quando SBAM, inciampò nella neve troppo alta e cadde faccia a terra. La risata della ragazza gli arrivò da vicino, e quando sollevò il viso la trovò in piedi accanto a sè.
-Ti ho messo al tappeto a quanto pare- esordì soddisfatta.
Ma lui la afferrò di scatto per il bordo dei pantaloni e la strattonò, trascinandola a terra con sè.
-Era una tattica- disse rialzandosi.
Rose storse il naso -Falla finita-
Rise. Lei afferrò una manciata di neve e gliela tirò. Scorpius fece per contrattaccare quando la voce della nonna li raggiunse da dentro casa, chiamandoli.
-E' l'ora della cioccolata- spiegò Rose alzandosi a sedere.
-Riprenderemo il discorso, stanne certa- rispose lui con malizia. Lei gli diede una spinta e si avviò correndo verso l'uscio, seguita dal ragazzo che si spolverava gli ultimi residui di neve di dosso.


 *


Il fuoco scoppiettava vivace nel camino, illuminando la stanza.
Avevano abbandonato i vestiti bagnati, avvolgendosi in caldi maglioni di lana. Scorpius ne aveva rimediato uno dall'armadio di James, che ormai non usava più da anni.

Rose, dal divano, trovò che lo facesse sembrare buffissimo. Trattenne una risata dietro alla tazza, aspirandone il dolce profumo aromatizzato. Accanto a lei Lily e Hugo discutevano come sempre di Quiddich, stringendosi fra i cuscini. Incredibile come trovassero il modo di parlarne anche ora che non era in vista alcuna partita. Davanti, spaparanzati sul divano di fronte, James, Albus e Scorpius parlavano altrettanto animatamente. Ogni tanto lui le lanciava occhiate bizzarre, chiaramente a disagio all'interno del maglione tre volte più grande di lui, e in perfetto stile Weasley, totalmente in contrasto con i pantaloni eleganti che il padre gli faceva indossare. Lei lo pungolava con occhiate divertite e lui rispondeva a linguacce, tornando poi a immergersi nella conversazione.
Era incredibile come stonasse con tutto ciò che era presente in quella stanza, eppure sembrasse allo stesso tempo entrarci in un modo tutto suo.
Era come un pesce fuor d'acqua ma felice di esserci.
Mandò giù un sorso di cioccolata, guardandolo.
I suoi capelli spettinati si perdevano sullo sfondo della parete, chiari come quella, e gli occhi grigi guizzavano da Albus a James ridendo. Sprofondò nella stoffa del divano, continuando a osservarli.
Quanto tempo era che non lo vedeva bene? Da prima dell'estate. Ormai frequentavano poche lezioni insieme, e anche in biblioteca ci andavano a orari diversi. Era una sua impressione o sembrava cresciuto di molto, piuttosto che di soli sei mesi? Forse era solo un'impressione.

-Rosie?-
Solo in quel momento si accorse che quegli occhi la stavano guardando, e si risvegliò di colpo dal torpore. In un attimo riapparve il salotto, con il focolare acceso e i divani rossi. Riapparvero Lily e Hugo accanto a sè e riapparve lui. Che ora la fissava divertito.
-Ci sei?-
Arrossì.
-Che c'è?-
Lui scosse la testa, e lei si sentì stupida. 
-Hai tutta la bocca sporca di cioccolato- affermò il ragazzo, scoppiando a ridere.
-Oh..- disse. E sembrò non aver capito davvero cosa lui le avesse appena detto.
Poi si ridestò del tutto e avvampò.
-Oh- ripetè, imbarazzata.
E si affrettò a pulirsi con il tovagliolo.




Ecco a voi il secondo capitolo della fiction :)
Aggiorno molto in fretta come avrete notato, ma è una storia natalizia e i capitoli sono tanti! Lasciate un commento per dirmi cosa ne pensate, anche le critiche, se costruttive, son ben accette! :)
Un bacio a tutti e buon appetito
Vale <3
   
 
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