Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: sihu    19/05/2008    7 recensioni
una storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini. il risultato? un continuo susseguirsi di colpi di scena, amori che nascono, gelosie, paranoie e molto altro ancora. DALL'ULTIMO CAPITOLO: “Remus, sei suo padre..” esclamò Ron alla fine. A Sirius e James mancò l’aria mentre Remus impallidì all’improvviso. Lily non poteva credere alle sue orecchie. Remus era padre, ma di chi? Di Harry? Di Teddy forse?
Genere: Commedia, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
grazie a tutti i lettori! come vedete sono stata più veloce dell'altra volta e non vi ho fatto aspettare troppo! spero di avervi fatto cosa gradita e che il nuovo capitolo vi piaccia. mi dispiace avere trascurato un po' Lily in questi ultimi due capitoli ma le cosa da raccontare erano tante!!!
lyrapotter: tranquilla, anche io mi vergogno di non avere aggiornato per quasi un mese. mi merito di avere perso commenti!!!  mi dispiace che in questo capitolo non ci sia umorismo ma non era il caso. per Lily vedrai che tra un po' le cose cambieranno, anche perchè senno Harry non nasce!!!
pikkolina_88: povero James, lo sto maltrattando un po' in questa ff!! se potesse parlare penso mi manderebbe al diavolo!
vale Lovegood: grazie mille per il commentino. adesso non me la faccio scappare l'ispirazione!
germana: grazie mille per il commento!!!
lyan: ecco il capitolo nuovo! grazie per il commento!

CAPITOLO OTTO
DECISIONI E CORSE

Solo in camera, rannicchiato nel suo letto circondato dalle tende di velluto rosso Remus si sentiva l’ultimo degli uomini. Non riusciva nemmeno a definirsi uomo, forse scherzo della natura, mostro, erano decisamente più appropriati. Sperava che quelle tende sarebbero bastate a separarlo dal mondo, a difendere gli altri da uno come lui.
Per colpa di uno come lui James non aveva più un fratello. Quel mostro aveva massacrato un bambino indifeso davanti al fratellino. Come poteva James essergli stato vicino per sette anni senza avere mai provato orrore? Come era riuscito a passare tutte quelle notti di luna piena insieme a lui senza provare disgusto, senza mai svelare il suo segreto per farlo espellere? Questi ed altri mille dubbi gli giravano in testa, gli attanagliavano il cuore e gli rendevano quasi impossibile respirare.
Non poteva stare lì. Tra poco gli altri sarebbero tornati. Conosceva bene Sirius e James e sapeva che sarebbero venuti a cercarlo per parlare con lui. Avrebbero voluto delle spiegazioni, non era da lui scappare a quel modo. Ma non se la sentiva di affrontarli, guardare negli occhi James era troppo difficile in quel momento, e lo sarebbe stato per sempre. Avrebbe rivisto il viso innocente di un bimbo ucciso da un dannatissimo lupo mannaro. Un lupo mannaro come lui.
Doveva parlare con Silente. Non poteva rimanere lì in quella stanza, in quel castello.
Era necessario per il bene di tutti che lui sparisse, che se ne andasse per sempre. Dopo aver tirato su con il naso si alzò e diede un ultimo sguardo a quella stanza che non avrebbe rivisto più. Quella stanza in cui aveva vissuto per sette anni, nella quale era cresciuto, aveva trovato degli amici eccezionali che ora aveva perso.
Ormai aveva deciso. Solo era strano abbandonarla dopo sette anni, era diventata un po’ casa sua. Ma lui era un mostro, solo ora se ne era reso conto. Avrebbe dovuto dare retta a Piton, andarsene prima. Basta fingere di essere normali: lui non lo era ne lo sarebbe mai stato, non più. Non sarebbe rimasto un minuto di più in quel castello a fare del male agli amici.

“Signor Preside..”
Entrò titubante nella stanza dopo aver bussato.
“Dimmi Remus, hai forse bisogno di parlarmi?”
Aveva gli occhi stanchi di chi è stato sveglio per notti intere alla ricerca di una risposta che non trovava, torturato da terribili dubbi e con il peso di molte vite sulle sue spalle ma trovò ugualmente la forza per fargli un sorriso.
“Si.. Vorrei abbandonare gli studi..”
Era stato più semplice del previsto pronunciare quelle parole davanti all’uomo che più di tutti aveva creduto in lui, che aveva fatto così tanto per permettergli di studiare.
Sentiva di averlo deluso, ma sapeva che quella decisione l’aveva presa per il bene dei suoi amici. Era nel giusto e doveva arrivare fino in fondo anche se gli occhi cominciavano a pizzicargli.

Sirius era esterrefatto e per l’ennesima volta non sapeva come comportarsi. James era sconvolto e guardava fisso dove prima c’era Remus. Non sapeva come comportarsi con James, le parole in certi casi non erano mai stati il suo forte e non sapeva cosa aveva preso a Remus. Come poteva pensare che James lo ritenesse un mostro? Proprio James che aveva convinto lui e Peter a non giudicare Remus per quel suo piccolo problema peloso e che aveva fatto così tanto per diventare Animagus. Remus non aveva capito nulla di loro, come poteva non avere capito che non lo avrebbero abbandonato a causa delle sue trasformazioni perché gli volevano bene?
“Sirius.. Penso che dovremmo andare a parlargli. È un idiota, non ha capito nulla. Io non..”
Alla fine era stato James a parlare, a proporre quello che anche Sirius pensava fosse giusto fare. Non odiava Remus, anche lui era una vittima come suo fratello. Solo che Remus ce l’aveva fatta a sopravvivere anche se tutti i mesi doveva trasformarsi. Anche lui era stato vittima della volontà di qualcun altro, non era stato lui a chiedere di essere contagiato.
Se le cose fossero andate in un altro modo anche suo fratello avrebbe potuto essere nelle stesse condizioni di Remus. Non aveva mai pensato di condannare Remus o di prendersela con lui per quello che era successo a Steven. Era stato Grayback ad uccidere suo fratello. James non odiava i lupi mannari ma odiava Grayback e avrebbe voluto vederlo morto con tutto se stesso.
“Tu non lo odi e non pensi sia un mostro, giusto?”
Sirius lo capiva sempre al volo, non vi era sua frase che l’amico non fosse in grado di completare.
“Esatto. Dobbiamo andare da lui!”
James temeva che Remus stesse per fare una stupidata e voleva fermarlo. Si mise a correre attraversando la foresta con Sirius al suo fianco sperando di arrivare in tempo.

“Perché Remus? Qui hai degli amici che conoscono il tuo segreto e che ti vogliono bene. Hai anche la possibilità di finire gli studi. Perché questa decisione?”
Il Preside lo fissava con i suoi penetranti occhi azzurri. Era difficile per Remus sostenere quello sguardo. Con quelle poche parole aveva messo in crisi quella sua decisione forse presa troppo in fretta.
“Per troppo tempo ho messo in pericolo le vite degli abitanti del castello. È ora di smetterla. La mia felicità non vale la loro sicurezza.”
Trovò ugualmente la forza per rispondere. La certezza che senza lui al castello i suoi amici sarebbero stati meglio gli diede la forza. Senza lui al castello non avrebbero rischiato più lo loro vita, non avrebbero più preso punizioni a causa sua.
“La tua decisione è quindi definitiva?”
Il tono del preside era rassegnato. Aveva capito che nulla di ciò che avrebbe potuto dire sarebbe servito a fare cambiare idea a Remus. La sua decisione era presa. Quale fosse il motivo che l’avesse originata a lui restava oscuro.
“Si professore, lo è.”
“Ok, darò disposizioni perché tu possa lasciare il castello. Stasera non è possibile perché c’è la luna piena.”
Lo aspettava l’ultima luna piena al castello. Pensarci faceva un effetto strano.
“Domani andrà benissimo. Potrei passare la notte nelle segrete e non alla Stamberga?”
Non poteva rimanere alla Stamberga, i ragazzi lo avrebbero cercato li. Lì conosceva, lo avrebbero cercato dovunque.
“Darò disposizioni anche per quello, ma tu promettimi che rifletterai sulla tua decisione e che se cambierai idea me lo farai sapere.”
Silente lo stava quasi supplicando.
“Grazie Preside per tutto quello che ha fatto per me. Ho un’ultima richiesta. Non dica nulla a Sirius e James..”
“Come vuoi..”
Tutto quello che stava accadendo era così confuso e triste. Silente sentì di avere fallito su un altro fronte, non era in grado di guidare i suoi allievi, come poteva sperare di fermare Voldemord? Quando Remus chiuse la porta il vecchio preside crollò sulla scrivania, tenendosi la fronte tra le mani e riflettendo su tutti gli errori che aveva commesso nella sua vita.

Sirius spalancò la porta della stanza con un calcio ma la stanza era deserta. Non vi era traccia di Remus, ed erano sparite anche tutte le sue cose. Si voltò verso James, sperando che lui potesse avere una risposta, potesse sapere cosa fare ma anche James era confuso.
Sentirono la voce della professoressa di Trasfigurazione sulle scale. Subito si precipitarono per avere delle informazioni.
“Professoressa, Remus..”
“Remus ha lasciato il castello.”
“Cosa?”
Fu l’unica cosa che riuscì ad uscire dalla bocca di Potter. Era incredulo, non poteva essere vero.
“Si è ritirato.”
Rispose la professoressa con voce triste.
“Come? Perché lo ha permesso..”
La voce di Sirius era aggressiva. Come avevano potuto permettere a Remus di fare una sciocchezza del genere?
“Ha parlato qualche minuto fa con Silente. Potter, sei il nuovo caposcuola di Grifondoro.”
La professoressa non aggiunse altro e uscì dal buco del ritratto.

Qualche metro più in la Lily Evans aveva assistito alla scena. Quel pomeriggio era così arrabbiata con Potter perché non l’aveva considerata. Si era anche rifiutato di uscire con loro quando Frank glielo aveva chiesto. Ora però aveva la faccia così triste, sembrava un cucciolo spaurito. L’abbandono di Remus aveva stupito anche lei, ma per James doveva essere stato un duro colpo.
“Lily che ci fai sulle scale del dormitorio maschile?”
Chiese Alice incuriosita. Quel pomeriggio la sua amica era molto arrabbiata con Potter e le sembrava strano che ora volesse andare a parlargli.
“Niente, arrivo Alice”
Lily gettò un ultimo sguardo a James Potter ripromettendosi di andare più tardi a chiedergli se fosse tutto a posto, e poi corse dall’amica.

“Non può avere lasciato il castello così in fretta. Deve essere ancora qui!”
Concluse James. Era successo tutto troppo in fretta. E quella sera ci sarebbe anche stata la luna piena. Sicuramente Remus era ancora nel castello, ma dove?
“Cerchiamolo sulla mappa del malandrino.”
Propose risolutivo Sirius.
“Certo, ma dove..”
James alzò gli occhi verso Sirius sbiancando improvvisamente.
“Che ti prende?”
“La mappa non è in tasca.. Mi deve essere caduta prima nella foresta, accidenti. Vado a prenderla!”
Prima che Sirius potesse obiettare James era già sparito oltre il buco del ritratto. Correva veloce, per l’ennesima volta in quella giornata, sperando che tutto quello fosse solo un brutto sogno. Voleva svegliarsi e trovare Remus nel letto di fianco con cui ridere per ogni sciocchezza.
Arrivato nella foresta cominciò a guardarsi in giro e in poco tempo trovò la mappa del malandrino. Si mise di nuovo a correre verso il castello ma una radice nascosta da alcune foglie lo fece cadere. Dalla tasca dei pantaloni cadde lo specchio e James si chinò per raccoglierlo. Qualcosa non andava, lo specchio era completamente bianco. Una luce lo accecò e si sentì trasportato verso di esso. Quando riaprì gli occhi si accorse di essere nella stessa stanza del suo sogno.




  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: sihu