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Autore: vale93    30/12/2013    2 recensioni
[...]E sarà come se fra noi non fosse mai esistito niente, come se il mio cuore non si fosse mai infiammato, illuso, spezzato. Sarà come non provare più gelosia quando prenderà Dominique per mano e le chiederà di fare una passeggiata insieme a lui.
Mi allontanerò, per guarire più in fretta, e quando tornerò sarà come essermi fatta il vaccino, o aver preso l'antibiotico. Non verrò più colpita dal fascino del mio migliore amico. Non soffrirò più. Lui sarà semplicemente Scorpius. E io Rose.
La difficoltà nelle relazioni fra maschio e femmina è una: non saper mai fino a che punto si può arrivare
senza oltrepassare il confine fra amicizia
e l'amore.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Il pomeriggio del 22 Dicembre scatenò gli animi sopiti degli uomini di casa, che anzichè lasciare le mogli a indaffararsi, sdraiati sui divani o piegati sui giornali, imbracciarono scope e rastrelli per dare il via a un'opera di pulizia degna di nota, con l'intento di liberare il cortile della Tana dagli strati e strati di neve accumulatasi nei giorni.

Scorpius li osservò incuriosito dalla finestra del secondo piano, picchiettando con le dita sul davanzale in pietra. Dietro di lui, Albus Hugo e James occupavano la stanza del suo migliore amico, chi sul letto chi sul pavimento, e ricordavano una di quelle riunioni di club segreti, dove ci si radunava per discutere di faccende importanti.
Scorpius tornò a guardarli uno ad uno, domandandosi cosa ci facessero lì e perchè non avessero invitato anche le ragazze.
Albus scribacchiava attento su un pezzo di carta e tanto era concentrato da non accorgersi neanche di aver tirato fuori la lingua di lato come uno Snaso. James invece borbottava fra sè frasi sconnesse, sbuffando e inarcando le sopracciglia a tratti regolari.
-Insomma mi volete spiegare cosa stiamo facendo?- chiese tornando a sedersi accanto a Hugo, che sfogliava annoiato una rivista di scope. Albus fece appena un cenno con la mano, intimandogli di aspettare, mentre finiva di scrivere velocemente qualcosa sul pezzo di carta impiastricciato.
-Dobbiamo aiutare Albus- rispose quindi Hugo lanciando sul letto la rivista.
-Aiutarlo?- fece Scorpius interdetto -A fare che?-
-A fare una cazzata, ecco che- rispose James sbuffando.
-No no e no. Sta' a sentire- intervenne l'amico poggiando a terra carta e penna e rivolgendosi al biondo Serpeverde.
-Hai presente la lettera che è arrivata l'altro giorno a Rose?- chiese il ragazzo concitato -Quella di Peter?-
-Uhm, sì-
A dire la verità, avrebbe preferito non ricordarsene.
-Avrai notato quanto è stata felice di riceverla!-
-Felice?- fece lui alzando un sopracciglio. Che ne sapeva se era stata felice? Magari invece le aveva dato fastidio.
-Sì, felice, non l'hai vista? Era imbarazzata peggio di un Puffskein che viene messo in mezzo a un branco di Puffole Pigmee, ma si vedeva lontano un miglio che le aveva fatto piacere-
-Beh, allora?- chiese, non sapendo dove l'amico volesse andare a parare.
-Allora, qui entro in scena io- bisbigliò avvicinando il viso con fare cospiratore -Voglio scrivere una lettera a.. Melissa-
-Bum!- fece allora James sarcastico.
-Che cosa c'è adesso?- chiese voltandosi a guardarlo truce.
-C'è che è l'idea più stupida che io abbia mai sentito-
-E per quale motivo, sentiamo?-
-Lo vuoi sapere? Perchè è un gesto da rammolliti e da femminucce-
-Non è vero-
-Sì invece. Se davvero volevi fare colpo su di lei allora avresti dovuto farti avanti a scuola, e non mandarle una stupida lettera per Natale-
-Non è stupida, e poi non centra niente. Non potevo provarci a scuola, con Patrick che le ronzava sempre attorno!-
-Allora hai pensato bene di inviarle una lettera così di punto in bianco giusto? Con la fortuna che hai a quest'ora potrebbe addirittura starci a casa di Patrick-
-Che cosa? Ma che dici, Melissa non lo farebbe mai- rispose Albus stringendo i pugni.
-Non lo farebbe? Se non lo fa lei, stai certo che lo farà lui. Non mi sembra proprio il tipo che perderebbe tempo, al contrario di te. Aspetta e aspetta le cose ti sfuggono, Albus, non saranno lì ad aspettarti all'infinito-
-Questo lo dici tu, solo perchè ti cascano tutte ai piedi e non devi fare il minimo sforzo per-
-Ci sarà un motivo se guardano me e non te- ribattè il moro con ovvietà.
-Come ti permetti, brutto-
-Lo sapevo!- sospirò Hugo poggiando la testa al muro.
Scorpius, accanto a lui, si girò a guardarlo di sottecchi.
Che faccio, glielo chiedo o no? pensava. E' il fratello, non posso.. magari poi pensa che.. Oh andiamo, perchè dovrebbe? Tu hai la coscienza a posto, no? 
-Hugo, sta' a sentire..- cominciò, grattandosi la nuca
-Sì?- fece quello spostando leggermente la testa per guardarlo.
-Ecco, se ci fosse una ragazza..- Sì, una ragazza. -Insomma, con cui sei sempre stato molto amico-
-Solo amico?-
-Sì sì, solo amico- si affrettò a rispondere -Beh, se tipo un giorno lei ti dicesse che tu le piaci, poi però si allontana da te e non ti parla più, tu che faresti?-
-Dipende-
-Da cosa?-
-Da cosa voglio da questa ragazza-
-In che senso?-
-Tu che cosa ne pensi? Ti dispiace ma ti rendi conto che non potreste fare altrimenti, oppure ti manca al punto da voler rivedere il vostro rapporto.. diciamo, in altri termini?-
-Beh.. è chiaro che mi dispiace- rispose pesando cautamente le parole -Non voglio che la nostra amicizia finisca, soprattutto non così. Non mi ha dato neanche il tempo di dirle nulla, ed ora non vuole sentire niente..-
-Aih, quando fanno così è la fine-
-Ah sì?- chiese ridendo nervoso -Che intendi?-
-Che non ti rivolgerà più la parola finchè non le passerà-
-E se non le passa?-
-Se non le passa ti devi arrendere- rispose lui facendo spallucce.
-Arrendermi?!-
-Ovviamente la situazione cambia- riprese il ragazzo -Se per questa ragazza provi qualcosa di più-
-Cioè?-
-Non so.. se per esempio ti mancano i momenti in cui stavate insieme, ti manca poterla abbracciare e tenere vicina quando ti senti triste.. ma anche quando ti senti felice. Se senti che la sua lontananza ti fa più male di quanto saresti disposto a sopportare per darle il tempo di distaccarsi, beh..-
-Sì?- chiese Scorpius ansioso
-Beh, potrebbe significare che ricambi-
Si bloccò.
-Come?-
-Ho detto che se è così probabilmente ti piace anche lei- ripetè il ragazzo come se nulla fosse. -A me è successo una volta, ho spezzato il cuore a una ragazza che si era innamorata di me, pensando che fossimo solo amici. Pochi mesi più tardi mi sono accorto che quella che scambiavo per amicizia era in realtà un'altra cosa. Ovviamente dipende tutto dai casi-
-Sì, certo..- rispose Scorpius pensieroso.
Seguì un breve istante di silenzio.
-Chi è?- chiese poi il roscio.
-Chi?-
-Questa ragazza, chi!-
-Ah. No, non la conosci..-
-Siamo sicuri?- fece quello guardandolo serio.
-Certo, certo è.. una di Serpeverde-
-Mm capisco-
-Già..-
Di nuovo calò il silenzio, interrotto solamente dalle urla e dagli strepiti dei due fratelli che si stavano ancora azzuffando.
-Senti, e se tu volessi a tutti i costi recuperare la sua amicizia, cosa faresti?- chiese poi il biondo a bruciapelo.
Hugo ci pensò su.
-Beh, in questo caso penso che tenterei il tutto per tutto. Troverei il modo di parlarle e le spiegherei le mie intenzioni. Questo però a una condizione-
-Quale?-
-Adesso tu sai che le piaci e lei sa che tu sai. Il vostro rapporto non sarà più come prima. Sei davvero disposto a continuare sapendo di vederla solo come un'amica?-


*


-Eih Rose, ti piace il mio nuovo look?-
La riccia sorrise, guardando la nuova acconciatura appena inventata da Lily, la quale andava matta per i cambiamenti e ogni volta che si faceva la doccia si divertiva a sconvolgere completamente la propria figura davanti allo specchio.
-Sei uno schianto, Lils- rispose ridendo, mentre la rossa faceva avanti e indietro per il bagno imitando una modella.
-Monsier, je suis très heureux de vous avoir connu, si vous voulez, vous pouvez venir me voir aussi a Paris, ma ville..- cinguettò lei imitando l'accento francese di Dominique.
-Ma smettila!- la rimproverò quest'ultima, seduta sul bordo della vasca, senza però riuscire a trattenere una risata.
-Comment? "Smettilà"? Je suis désolé mai je ne sais pas qu'est-ce que ce signifie..-
All'improvviso qualcuno bussò insistentemente alla porta.
-Avete finito?! Lily, smettila di fare l'idiota ed esci da lì, c'è l'intera famiglia che necessita di andare al bagno, lo sai?!- gridò la voce di James da dietro la porta chiusa.
-Arrivo, caro fratellino, anch'io ti voglio bene- rispose candida Lily specchiandosi un'ultima volta compiaciuta.
-Smettila di fare la spiritosa e spicciati o sfondo la porta!-
-Sì certo, ti sfondo io se ci provi- rispose lei riportando con un colpo di bacchetta i propri capelli alla normalità.
-Il est tellement ennuyeux..- sospirò alzando gli occhi al cielo, facendole ridere.
Quando uscirono trovarono effettivamente James, Hugo e Ted che aspettavano impazienti di entrare. Appena le vide sbucare fuori dalla porta James non potè trattenersi dal maledire loro e i loro 'stupidi giochetti da femminucce', mentre Ted, ridendo, gli diceva di calmarsi -Devi capirle, sono donne!-
Rose pensò che doveva essersi abituato a Victoire, le poche volte che avevano dormito insieme. James grugnì qualcosa di poco chiaro in risposta e filò a chiudersi in bagno sbattendo loro la porta in faccia.
-Lasciatelo perdere, è una maniaco della pulizia- disse Lily aprendo la porta della camera da letto.
-Davvero?- chiese Dominique sorpresa -Non si direbbe, ha sempre quall'aria trasandata..-
-Naah, tutta apparenza. In realtà non vive se non fa almeno una doccia al giorno- rispose lei buttando fuori i vestiti dall'armadio per scegliere qualcosa da mettersi.
-Deve essere una cosa di famiglia, anche papà la mattina ci sta tre ore. Ora non lo vedi perchè sa che ci siete anche voi e si da una regolata, ma se no...-
Rose sorrise, immaginadosi casa Potter alle otto di mattina, con una fila che non finiva più davanti al bagno in attesa che uscissero a turno Lily, James e zio Harry.
-Albus è meno esigente. Per lui una doccia ogni due giorni va più che bene, sarà che durante il giorno non si agita quanto James..- continuò infilandosi una maglietta verde scuro, che si abbinava a meraviglia ai suoi lunghi capelli ramati. Dopodichè indossò un paio di jeans, un golfino e fu pronta.
-Bene, possiamo scendere. Mi serviva proprio una bella doccia- esclamò, avviandosi arzilla alla porta.
Loro la seguirono sorridendo, contagiate dal suo irrefrenabile buonumore. Era sempre così con lei: bastava passarci cinque minuti e ti sentivi rinata. Una vera carica di allegria. Esattamente ciò che le ci voleva per sopravvivere in quel calvario.
Scese le scale con un sorriso, e quando incrociò Scorpius, che dal salotto stava salendo per dirigersi in camera, non cambiò minimamente espressione, scansandosi appena per lasciarlo passare.
Il ragazzo, da dietro, la sbirciò voltando appena la testa sopra alla spalla, corrucciato. Di solito appena lo vedeva faceva di tutto per cambiare strada o per passare il più lontano possibile da lui. E invece adesso a malapena lo aveva visto arrivare, dando l'impressione di non accorgersi neanche della sua presenza. Com'era questa novità? Con la fronte aggrottata rigirò la testa, continuando dritto per la sua strada. Era inutile, non sarebbe mai riuscito a capirla.


*


Rose si allontanò dalla finestra alla quale era rimasta affacciata fino ad allora, in attesa del ritorno della cugina dal bagno, quando sentì la porta aprirsi. Si voltò sorridendo alla ragazza dai capelli rossi che era appena entrata, distogliendo lo sguardo dalle cime degli alberi cristallizzati illuminati dalla luce della luna.
-Ho fatto, se vuoi vai- annunciò Lily buttandosi sul letto con un salto.
-Ok, se dovessi addormentarti buonanotte- rispose la riccia andando a prendere la vestaglia appoggiata sul letto e appendendosela a un braccio.
-Anche a te- sospirò lei tirandosi su le coperte.
La riccia spense la luce e uscì dalla stanza, riaccostandosi la porta alle spalle.
Il corridoio era deserto e la poca luce che ne illuminava le pareti arrivava dal piano di sotto, dove ancora si udiva il rumore dei piatti lavati dalle zie e le voci dei grandi, mischiate ai litigi di James e Albus che erano rimasti giù a parlare con Teddy. Le porte delle camere erano tutte chiuse, e solo da quella di Domi e Vicky filtrava una debole luce attraverso la fessura attaccata al pavimento.
Rose si diresse rapida verso la porta del bagno, attraversando il corridoio silenziosa. Un momento prima che poggiasse la mano sulla maniglia per aprirla però avvertì degli altri passi provenire da dietro l'angolo del corridoio e si fermò. Pensò che fosse Hugo, che veniva come lei a lavarsi i denti prima di dormire. Così aspettò, con l'intenzione di dirgli che ci avrebbe messo poco.
Tuttavia quando la figura svoltò l'angolo, sbucando così nel corridoio poco illuminato dove lei si trovava, si accorse subito di sbagliarsi. Il ragazzo avanzò ancora finchè non le fu a meno di tre passi di distanza, entrando nella porzione di corridoio illuminata dalla luce proveniente dal salotto. Fu allora che si accorse di Rose. Si fermò. Lei, ancora con la mano sulla porta, sentì il proprio cuore perdere un battito.
Scorpius la guardò stupito, gli occhi grigi - che nella penombra del corridoio sembravano brillare di luce propria - fissi su di lei. Indossava ancora gli stessi abiti che aveva portato tutto il giorno, al contrario di Rose. Istintivamente, si passò una mano sulla seta leggera, abbassandola sulle gambe.
Scorpius non disse una parola, limitandosi a fissarla sorpreso. Fece scorrere lo sguardo sulla sua figura appena illuminata, coperta solo dal leggero pigiamino color crema che le arrivava sopra il ginocchio, lo stesso che indossava la prima mattina che lui aveva trascorso alla Tana. Questa volta però, al contrario di quella, non indossava la vestaglia, e i suoi occhi poterono seguire il sottile bordo del tessuto, che si apriva in una scollatura davanti al petto, sorretta da due fine spalline a elastico. La pelle scoperta era sicuramente il doppio di quella coperta, e questa fu la prima cosa che pensò il ragazzo guardandola. Senza quasi rendersene conto, sentì un leggero brontolio contorcergli lo stomaco, all'altezza dell'addome.
Rose lo scrutò immobile, combattendo con se stessa per non fuggire via, come probabilmente avrebbe fatto fin solo al giorno prima. Si era ripromessa di essere forte, quella stessa notte, di andare avanti senza più fuggire, senza più cercare di nascondersi. Doveva resistere.
Scorpius tornò a guardarla in viso, incontrando quei due grandi occhi dorati che ora lo guardavano attenti, l'espressione indecifrabile. Continuò a non spiccicare parola, le labbra che pizzicavano dall'istinto di dire qualcosa, ma che non riuscivano ad aprirsi.
In quel momento dal piano di sotto udirono le voci di Albus e James avvicinarsi, continuando a discutere mentre salivano le scale.
-Non posso credere che tu sia così stupido. Dico, ma lo hai ascoltato?-
-Sei te che sei scemo Al, Teddy l'ha spiegato bene ma come al solito tu non capisci niente-
-Quello che non capisce mai una mazza sei te, l'avrà ripetuto almeno tre volte..-
I due rimasero immobili l'una di fronte all'altro, incapaci di muoversi o anche solo di distogliere gli occhi da quelli dell'altro. Rose sentì il proprio cuore accellerare e trattenne il fiato, impietrita.
I due fratelli raggiunsero il corridoio e a malapena si accorsero dei due ragazzi fermi in mezzo ad esso, senza la vaga intenzione di compiere un solo passo. Scorpius udì James dare dell'idiota ad Albus che rispose subito dopo dandogli uno spintone, seguito all'istante da un altro e dalla fuga di Albus in camera sua, rincorso da James. Nel passare correndo il maggiore dei due sfiorò con il braccio il corpo di Scorpius, colpendolo, e lo spinse accidentalmente in avanti.
-Che ca..!- esclamò il ragazzo, preso alla sprovvista, e non fece in tempo a fermarsi reggendosi alla parete che colpì la ragazza che gli stava di fronte. Rose emise uno strillo improvviso prima di ritrovarsi a terra di colpo e sentire immediatamente dopo un grosso peso piombarle addosso.
Per il colpo aveva strizzato gli occhi, aprendo istintivamente le braccia di lato. Quando li riaprì, col fiato corto per la caduta, si ritrovò a fissare i grandi occhi grigio azzurri di lui, a pochissimi centimetri dal suo viso, e il respiro le si strozzò in gola.
Scorpius sbattè le palpebre un paio di vole e avvampò all'istante.
-Ehm, sc-scusa, non l'ho fatto apposta- balbettò, cercando immediatamente di allontanarsi da lei puntellandosi sui gomiti. 
Rose lo fissò impietrita, il corpo teso e il cuore immobile senza riuscire a spiccicare parola.
Scorpius, sopra di lei, percepì la propria pelle formicolare a contatto con quella della ragazza e, ancora più in imbarazzo, piegò le gambe nel tentativo di rialzarsi, sporgendosi in avanti per permettere alle braccia di fare lo stesso. Nel farlo avvicinò accidentalmente il viso al collo della ragazza, e quando lo fece, sentì immediatamente un profumo delicato investirgli le narici, inebriandole. Si fermò, come stordito, e rimase immobile ad ascoltare quell'odore. Non era profumo, nè l'aroma di un qualche shampoo o bagnoschiuma. Era qualcosa di più forte e al tempo stesso delicato di questo. Un odore più personale, e intimo.
La ragazza lo guardò da sotto interdetta, il respiro che oramai non dava più segni di circolazione. Con gli occhi dorati spalancati e fissi in quelli grigi del ragazzo, sentì il proprio corpo fremere e cominciare a bruciare violentemente mentre il viso andava in fiamme tutto di un colpo.
Scorpius rialzò gli occhi su quelli di lei, la vista annebbiata, il suo odore ancora dentro alle narici. Sotto di sè, sfiorato dal suo petto, potè chiaramente sentire il cuore della ragazza accellerare i suoi battiti, correndo veloce come un leone impazzito, e, inspiegabilmente, quasi fosse stata una reazione chimica, sentì il proprio fare lo stesso.
Rose dischiuse le labbra nell'intento di dire qualcosa, ma dalla sua gola non uscì un solo suono, mentre il respiro trattenuto compiva uno sbalzo improvviso. Aveva cominciato a velocizzarsi e il ragazzo se ne accorse. I suoi occhi si spostarono dai suoi alle labbra rosee, appena schiuse. Cominciò a fissarle quasi fosse rimasto pietrificato e le guardò con così tanta intensità che a Rose sembrò di poter sentire il suo sguardo sulla propria bocca come fosse stato solido e palpabile.
Senza neanche rendersene conto avvicinò impercettibilmente il viso a quello di lei, continuando a fissare quelle labbra morbide, così rosse e invitanti, quando sentì un paio di mani toccargli il petto e spingere sulla sua maglia.
Rose si schiarì la gola, allontanandolo da sè mentre continuava attentamente a fissarlo negli occhi. Scorpius allora si riscosse e si rese conto forse solo in quel momento di essere rimasto ancora sopra di lei per tutto quel tempo. Stordito, si lasciò allontanare dalla ragazza e si alzò, subito seguito da lei. Una volta in piedi Rose gli lanciò una rapida occhiata, dopodichè aprì la porta del bagno ed entrò, richiudendosela subito alle spalle. Fuori, in piedi davanti alla porta chiusa, Scorpius fissò il legno bianco dell'anta con gli occhi offuscati e la mente annebiata. Sul corpo ancora la sensazione calda che gli aveva dato sentire il corpo di Rose sotto di sè e nelle narici il ricordo di quell'odore così intenso che aveva avuto il potere di stordirlo. Scuotendo la testa, si passò una mano fra i capelli biondi, scosso, dopodichè si girò e tornò indietro.
Fu solo allora che si accorse del leggero rigonfiamento nei suoi pantaloni. Incredulo si guardò attorno come per paura che qualcun altro avesse visto, dopodichè si affrettò a tornare in camera con l'improvviso bisogno di una doccia fredda.

Dietro alla fessura dell'unica stanza illuminata del corridoio, una ragazza bionda sorrise, riaccostandosi la porta alle spalle e andando finalmente a dormire.






Buonasera! <3
Innanzitutto, per chi non sapesse il francese, ecco la traduzione delle frasi dette da Lily nel testo:
"Monsier, je suis très heureux de vous avoir connu, si vous voulez, vous pouvez venir me voir aussi a Paris, ma ville"Signore, sono molto felice di avervi conosciuto, se volete potete venirmi a trovare a Parigi, la mia città
"Comment? Smettilà? Je suis désolé mai je ne sais pas qu'est-ce que ce signifie" = Come? Smettilà? Mi dispiace, ma non ho idea di che cosa significhi
"Il est tellement ennuyeux" = E' così noioso

Ovviamente il mio francese è molto maccheronico, l'ho studiato per soli tre anni e potrebbero esserci degli errori, non garantisco nulla. Ma anche Lily non è una poliglotta affermata quindi non c'è problema :P
I nomi degli animali fantastici nominati in questo capitolo, come lo Snaso, Il puffkein e le Puffole Pigmee sono tutti presenti nell'originale saga di Harry Potter, li potete trovare qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Creature_magiche_di_Harry_Potter

Detto questo ringrazio come sempre chi segue e commenta, soprattutto le nuove lettrici, che mano a mano stanno prendendo l'abitudine di scrivermi qualche recensione per dirmi cosa pensano della storia... YUPPIIIII! :)
   
 
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