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Autore: kannuki    26/11/2004    6 recensioni
Maret fa la killer, è cinica e spietata, ha un loft segreto e un guardaroba da infarto. Una sera sente una pistola puntata alla schiena : Jesus 'il salvatore' Cox è stato ingaggiato per ammazzarla. Una proposta d'affari la salva dalla morte ma il suo spirito ribelle non si piega. Nuova identità, nuova vita nell' America del Sud, nuovo lavoro..ma volente o nolente, arriva il momento di farsi 'salvare'.. NOTA BENE : Il nome del protagonista non vuole essere blasfemo ..mi piaceva e basta! ...e non riesco a trovare una categoria corretta!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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" 'Il salvatore di anime perse' " balbettò Maret guardandola con occhi sgranati

" 'Il salvatore di anime perse' " balbettò Maret guardandola con occhi sgranati

"bene, sono conosciuto" le disse ben sapendo delle leggende che gravitavano attorno al sua persona. Lo descrivevano come un killer talmente spietato che difficilmente accettava compromessi.  Una volta data la sua parola era sicura; si diceva che avesse ammazzato senza pietà la propria donna quando l'aveva trovata a letto con un 'collega' nonchè amico..quello che aveva fatto a lui ancora le vorticava in testa.

Il terrore si impossessò di Maret..sarebbe stato meglio che la pistola non si fosse inceppata, adesso..era la fine!   

 

Quando fermò un taxi dandole l'indirizzo del loft segreto di Maret la donna sprofondò nel sedile rovinato..dio , sapeva tutto di lei.

Le gettò qualche occhiata mentre sedeva rigida : era molto bella, le voci non le rendevano giustizia, peccato doverla ammazzare pensò con una smorfia il killer.

Quando il taxi si fermò, Maret gettò un'occhiata supplichevole al conducente, ma l' uomo non la degnò di uno sguardo. finita. davvero finita! pensò mentre la spingeva nel loft lussuoso.

"bella tana. ti sei sistemata bene..in effetti è un lavoro che rende parecchio il nostro" le disse sedendo sulle basse poltrone di pelle.

Maret non cercava neanche di scappare..respirava a fatica, sto per svenire..davvero.

La sua superbia era scomparsa..era una morta che camminava  e non era il caso di fare tanto la stronza!

Lo guardò aggirarsi per la stanza fermandosi a guardare la scatola di sigari ." non sapevo che fumassi il sigaro" disse prendendole uno e rigirandolo.

"Lo faccio da poco " rispose appena mentre faceva mille piani di fuga.

"E sei bella rifornita di liquori a quanto vedo" le disse prendendo in mano una bottiglia chiusa.

"Per gli ospiti..io non bevo, altera i sensi" rispose meccanicamente togliendosi la giacca di pelle e maledicendo l'unico giorno in cui non si era portata la pistola.

"quali ospiti? da che ne so io questo posto non lo conosce neanche la tua bella amica Lyse..persona dolcissima" annuì aprendo la bottiglia di cognac.

"tu hai parlato con Lyse?"

"una ragazza molto carina..peccato che non sappia niente di te, come i tuoi colleghi del resto" commentò serafico.

Riempì due bicchieri e glielo porse uno mentre Maret lo guardava esterrefatta : lei non prendeva mai tante informazioni sulle sue vittime! Non ne aveva bisogno.. a che le serviva riempirsi la testa con quelle cazzate? sarebbe morto lo stesso! "bevi ne avrai bisogno.la notte è lunga" le disse facendole mancare un battito.

Prese il bicchiere con mano ferma..non fargli vedere quanto hai paura. uno stronzo qualsiasi, lo fotti quando vuoi...si diceva facendo finta di bere..bastava arrivare al divano..c'era una pistola infilata la dentro..

Ancheggiando con grazia si mosse verso il divanetto sedendosi con fare tranquillo, accavallò le gambe appositamente, le doveva provate di tutte pur di fargli abbassare la guardia quel tanto che bastava per farlo secco. Posò la mano sul tessuto delicato e la mosse su e giù con fare casuale.

"togli quella mano di li" le disse secco.

Maret si fermò guardandolo stupita "perchè?" domandò tenendo in mano il bicchiere ancora pieno.

A passi veloce l'uomo la prese per un braccio tirandola su e scostando i cuscini .L'arma apparì  in tutta la sua pericolosità mentre Maret lo malediceva.

"classico" commentò chinandosi a prenderla.

Con un gesto fulmineo Maret gli spaccò il bicchiere in testa : il vetro esplose ferendole la mano e la testa dell'uomo che emise un gemito;  dalla ferità zampillò sangue misto a cognac

"te l'ho detto che bere altera i sensi" gli disse colpendolo ai reni con violenza.

Jesus cadde a terra con un gemito roco. Maret lo colpì di nuovo stavolta alla testa ferita e lo mandò lungo disteso in terra.

 

Ansimando per la paura restò un attimo a guardare 'il salvatore di anime perse' che giaceva a terra sanguinando.

Velocemente lo legò cercando di non piangere per il nervosismo..perchè non aveva delle manette in casa? le avrebbe dovute rimediare da qualche parte!

Chiama la polizia! dì che era un ladro! si diceva prendendo il telefono con mani tremanti.

Lo posò immediatamente : e se perquisivano il loft come spiegava l'abbigliamento, le parrucche, le armi che vi si trovavano dentro?

Ammazzalo in fretta!

Si..la pistola, dov'è? pensò cercandola ovunque..quando la trovò si rese conto che non poteva fare nanche quello..come si sbarazzava del cadavere? la macchina era dal meccanico...come lo trascinava? a piedi?!

Crollò distrutta sul divano macchiato..quello stronzo!lui e il suo sangue..pensò accigliata

Il sangue!  lo devo fermare o morirà dissanguato e starò di nuovo a capo della faccenda! pensò correndo in bagno e prendendo delle garze sterili.

Tamponò la ferita che spiccava fra i capelli biondi..ci sarebbero voluti dei punti e non aveva il necessario! pensò infastidita

"accidenti a te Jesus!mi stai dando un sacco di problemi!" gridò all'uomo incosciente.

Resto a guardarlo..quello era Cox..chi l'avrebbe mai detto? Lei si aspettava un vecchio signore, visto la fama e la lunga lista di morti che si portava dietro..non uno che avrà più o meno la mia età!

Lo legò ancora più stretto, mani e piedi e lo sistemò sul divano cercando di trovare delle argomentazioni convincenti per convincerlo a non ucciderla...la sua libertà in cambio della mia, pensava torcendosi le mani sudate dalle unghie perfettamente smaltate "eccavolo mi sono rotta un'unghia !" esclamò infastidita..al diavolo! mi ha rovinato la french st'idiota! pensò mentre la boria che la gonfiava tornava a farsi sentire prepotente.

  
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