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Autore: Sanae Nakazawa    28/11/2004    11 recensioni
La Gazzetta del Profeta decide di concentrare le sue attenzioni sugli studenti di Hogwarts e sulle loro capacità...recitative! I Grifondoro saranno impegnati ad inscenare un noto dramma Rinascimentale che porterà più grane di quanto si possa pensare!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Due

Le ultime scale sembrarono ad Hermione degli enormi muri alti perlomeno tre metri l'uno. Con passo pesante arrancò verso il dormitorio maschile, Ron ed Harry a seguito, ed un'espressione indecifrabile sul volto.
I due amici, nel frattanto, chiacchieravano tranquillamente di Quidditch e ciò la fece arrivare alla conclusione che la mente maschile è più semplice di quanto possa sembrare. Insomma lei e Ron erano nella stessa identica situazione, grave a tal punto da togliere la parola, ma a lui bastava parlare di qualche pluffa volante a fargli tornare il sorriso.
Arrivati al limitare della stanza dei ragazzi, Harry proseguì all'interno, mentre Ron si fermò sulla soglia e la osservò tossicchiando come per richiamarla all'attenzione.
"Ora? Che si fa?" disse cercando di non dare a vedere l'evidente tensione che lo attanagliava.
Hermione alzò lo sguardo e incontrò i suoi occhi per un attimo. Subito si volse altrove evidentemente imbarazzata "Avevi detto di conoscere un posto dove potevamo provare in santa pace...beh mostramelo, no?"
Un sorriso soddisfatto si stampò sulla faccia lentigginosa del ragazzo "Una volta tanto sono io sapere qualcosa. Beh seguimi."
Diede una manata affettuosa sulla testa dell'amica e si incamminò verso la zona più recondita dei dormitori. 
"E' la stanza vuota in fondo..." disse lui rompendo il silenzio "...i tipi che la occupavano si sono diplomati lo scorso anno e ora...beh la usano per...capisci no?"
Hermione capì tutto ad un tratto. La voce petulante e fastidiosa della sua compagna di stanza, Lavanda Brown, le si insinuò nel cervello.
Seamus ieri notte mi ha portata nella stanza in fondo ai corridoi. Quella vuota!
Si fermò di scatto e osservò Ron ad occhi spalancati. "E...se...c'è qualcuno che...beh capisci?"
Lui fece altrettanto, voltandosi per fronteggiarla "Hermione tu non sai una cosa. Nel dormitorio maschile viggono delle regole che noi tutti rispettiamo. Allora se ti porto lì sapendo che non c'è nessuno, non ci sarà nessuno, per davvero. Fidati una volta per tutte!"
Detto questo riprese a camminare, più velocemente di prima. L'amica lo raggiunse, non ancora convinta delle sue parole "Mi stai dicendo che avete una sorta di *bachecha* dove prenotate questa...beh questa stanza?"
"Più o meno..." fu la laconica risposta. Ma Hermione si era incaponita a voler vederci chiaro "Quindi tutti sanno che io e te stiamo andando in questa stanza? E nessun'altro voleva andarci?"
Le orecchie di Ron si dipinsero di un rosso vivo "Di...diciamo che ho la precedenza..."
Hermione si fermò di nuovo, cominciando a capire "Cioè hai la precedenza perchè sei tu? E perchè mai?". Ron sbuffò d'impazienza e si fermò, ma senza voltarsi, grattandosi insistentemente la nuca "Se vuoi sapere la verità te la dirò, ma devi promettermi di non sbraitare."
Lei annuì, incrociando le braccia pronta a tutto ormai.
"Ecco..." biascicò Ron, voltandosi finalmente, guardandosi la punta delle dita "...chi non ha una...chi non ha *mai* avuto una ragazza...ha la precedenza..."
Hermione cacciò un'urletto involontario "Che coosa? Mi stai dicendo che tutti i tuoi amichetti in questo momento credono che io e te siamo là dentro a fare...chissà cosa?!"
Ron annuì, sorridendo angelicamente. "Però guarda il lato positivo della cosa. Abbiamo un posto dove provare"
Hermione provò il malsano impulso di schiaffeggiarlo "Provare? Ron forse non ti rendi conto pienamente della situazione! Cioè...io me ne vado"
Il ragazzo le afferrò una spalla, trattenendola "Eh no, signorina. Tu mi hai cacciato in questo guaio. Tu mi hai quasi obbligato ad accettare. Tu entri lì dentro e domani mi fai fare una bella figura con quel tizio ricciuto!"
Hermione riflettè per quella che parve un'eternità. Dopo poco alzò le spalle "Dirai che non sei riuscito nel tuo intento?" 
Ron ci pensò su assumendo un'espressione rassegnata e dispiaciuta allo stesso tempo "E va bene...Va bene. Ora, dato che anche io ho il bisogno di dormire, facciamo quelle stramaledette prove e poi filiamo a letto. Ognuno nel proprio, si intende"
Lei tirò un sospiro di sollievo e superò l'amico che la seguì soddisfatto della battuta di poc'anzi.
Spalancò la porta della stanza e accese, con un colpo di bacchetta, le torce a muro. Ron entrò subito dopo e si richiuse la porta alle spalle.
La stanza era qualcosa di desolatamente vuoto e spazioso. L'aria stantia penetrò nelle loro narici mentre cercarono un cantuccio dove poggiare borse e materiale.
"Togliamoci il pensiero..." disse lei sedendosi sulla sponda del letto più vicino "...ho già pensato una scena per la quale esercitarci."
Il ragazzo si avvicinò e sporse la testa irsuta sul copione "Di che si tratta?"
Hermione arrossì violentemente "Beh...Corwell parlava di baci...beh il loro primo bacio...ho pensato fosse un buon modo per iniziare...no?" disse con una vocina, sprofondando con la testa nel copione.
Ron aprì e chiuse la bocca, come a voler dire qualcosa, ma decise di tacere e si limitò ad annuire nonostante la forte voglia di sotterrarsi da solo. Magari nella foresta proibita, il più lontano possibile da lei.
"Senti ma non ti dà fastidio..." azzardò Ron dopo una lunga pausa di riflessione. Hermione lo osservò incuriosita "...beh è il tuo primo bacio, no? Non ti da fastidio darlo a me?"
Lei scosse la testa, al che Ron alzò le spalle e si avvicinò al suo viso, appoggiandole un dito sotto il mento, per sollevarglielo.
Lei serrò gli occhi nello stesso istante in cui il ragazzo le poggiò le labbra contro le sue. Durò davvero pochissimo, tantochè Hermione non ebbe neanche il tempo di rendersi conto della situazione, che Ron già si era alzato e camminava febbrilmente verso il lato opposto della stanza.
"R..Ron?" tentò di richiamarlo lei, seguendolo.
Il ragazzo si voltò spalancando le braccia "Hermione, perdonami ma proprio non ci riesco!". 
La ragazza non sapeva se doversi sentire sollevata o offesa. 
"Vedi io voglio baciarti, l'ho sempre voluto, ad essere sincero..." si fermò di botto rendendosi conto di quell'inaspettata confessione. Hermione lo guardò come se avesse appena confessato di essere qualcun'altro e, con un gesto della mano lo esortò ad andare avanti.
Ron si fece coraggio dicendosi che forse mai in futuro gli sarebbe capitata altra occasione del genere "...beh...si dicevo...non mi va di baciarti solo perchè è scritto su uno stupido copione! Proprio no, eh!"
Hermione scoppiò a ridere, piegandosi su se stessa. Ron la guardò come se fosse una pazza ma, dopo aver ascoltato qualche minuto quella risata cristallina scoppiò a ridere anche lui, perlomeno fu un modo di scaricare la tensione.
"Che cavolo mi ridi, scema?" biascicò continuando a ridere in modo ossesso. Lei, d'altro canto, era ridotta nella stessa situazione di ridarella e riuscì appena a dire "Sei...uno stupido!"
Dopo dieci minuti buoni persi a starnazzare come due cretini, e senza motivo tra l'altro, Hermione si asciugò gli occhi e si passò una mano tra i capelli "Scusa...scusa...beh Ron tu credi che la gente faccia le cose sempre senza pensare, no? Come te d'altronde..."
Ron scosse la testa, continuando a sorridere. 
"Cioè tu credi che io accetti di baciare una persona solo per guadagnare 80 stupidi punti? Credi che non abbia un minimo di amor proprio?"
Il ragazzo assunse un'aria pensierosa, meditando sulle parole di lei. 
"Ne deduco vuoi baciarmi anche tu, no?". Hermione annuì, tastandosi la fronte dolente per il troppo ridere.
"Va bene..." bisbigliò Ron, dando una veloce scorsa al copione.
"E allora resta immobile mentre colgo il frutto delle tue preghiere..." disse avvicinandosi a lei e baciandola dolcemente. Hermione rimase inizialmente spiazzata ma, mano a mano, qualcosa le si sciolse dentro.
Si abbandonò al bacio che fu breve quanto il primo, ma molto intenso. Ron fu il primo a staccarsi, lanciò lo sguardo nuovamente verso il copione, poi la guardò dritta negli occhi "...così le tue labbra cancellano il peccato delle mie."
Hermione socchiuse gli occhi e intrecciò le mani dietro la nuca del ragazzo, stando in punta di piedi "Allora le mie labbra hanno il peccato che han tolto."
"Il peccato delle mie labbra? Oh...Oh..." lei alzò gli occhi al cielo sul punto di ridere di nuovo e rompere l'intesa creata "Ah si...Oh colpa innocentemente denunziata..."
Hermione fece un risolino "Era dolcemente" gli bisbigliò a pochi centimetri dalle labbra. Poteva sentire il suo respiro solleticarle la pelle.
"Beh suona bene comunque..." disse Ron con un lieve sorriso accarezzandole la schiena "Ridammi il mio peccato" e tornò a baciarla.
Hermione strinse forte le braccia intorno al suo collo. La bocca di Ron era inaspettatamente morbida e calda e, dopo il senso vago di disgusto iniziale, quel calore le inebriò il cervello, facendola sentire sospesa a chissà quanti metri da terra.
Dopo qualche minuto lei si allontanò e si guardarono intensamente negli occhi. 
"Tu baci a regola d'arte..."
Ron soffocò un risolino, carezzandole appena la guancia "Anche tu, per essere una nanerottola simile"
"Scemo..." sorrise lei appoggiando il capo nell'incavo tra la spalla e il collo "...non c'è nel copione questa..."
Rimasero abbracciati a lungo, cullati solo dal soffio lontano delle fronde e dal danzare delle fiammelle delle torce. 
Una voce li fece sobbalzare, seguita da una bussata leggera alla porta "Ron? Hermione..? Sono Harry..."
I due si guardarono terrorizzati staccandosi all'istante guardando ognuno una parte diversa della stanza.
Harry entrò sorridendo, aveva indosso il pigiama e una grossa vestaglia a quadri "Ero venuto a dare una sbirciatina alle prove. Come vanno?"
Ron guardò la ragazza e sorrise di rimando all'amico "Oh benone. Mai andate meglio!"

*

Hermione sbattè varie volte la testa contro il muro. Il rumore assordante della Sala Grande non servì a distarla dall'intento. Un folto gruppo di Grifondoro, ancora con gli abiti di scena le si avvicinarono, chi battendole la mano sulla spalla rassicuranti, chi guardandola tristemente.
"Dai 'Mione...in fondo c'era da aspettarselo che vincessero i Corvonero. Loro hanno addirittura un'associazione di recitazione riservata a quelli della loro Casa..." Harry cercò di rassicurarla, ma il sorriso gli morì in volto non appena vide gli occhi gonfi e lucidi dell'amica.
"Ci eravamo impegnati tanto..." disse lei con una vocina piagnucolosa, alzandosi lo scollo del vestito che le crollava pericolosamente ad ogni minimo movimento "...non è giusto!"
Ron le diede uno scrollone, con scarsa delicatezza "E smettila! Ci siamo divertiti, no? E poi non ti basta guardare come son conciato per tornare di buon'umore?" disse indicando il cappello pennuto e le aderenti calzamaglie di un verde pistacchio. Lavanda, ideatrice degli abiti scoppiò in una risata sguaiata e il ragazzo le rivolse un'occhiata velenosa.
Corwell si avvicinò, sorridendo entusiasta, facendosi largo tra i ragazzi che attorniavano Hermione. Tese la mano increspando le sottili labra aggrinzite in un sorriso sincero "I miei complimenti signorinella. Siete stati non bravi, ma...p-e-r-f-e-t-t-i!"
Tutti gli attori assunsero un'espressione compiaciuta a quel complimento e si scambiarono occhiate colme di soddisfazione.
"Che saranno mai 80 punti Herm..." disse Harry incoraggiato dal gesto dell'uomo "...basteranno un paio di giorni di lezione e tu ce li farai guadagnare senza doverci mostrare il decoltè!"
Hermione guardò tutti i suoi amici. 
Si sentì improvvisamente sciocca e frivola. Insomma si, i punti erano importanti, ma così non faceva che mortificare le estenuanti settimane di lavoro e di impegno dei suoi amici, oltre che di lei.
Il suo sguardo cadde sulla mano di Corwell, ancora tesa. 
"E poi ne è valsa la pena, no?" chiese l'uomo avvicinandolesi cordialmente. Lei finalmente sorrise, lanciò un'occhiata d'intesa verso Ron e strinse con forza la mano porta davanti a lei. Ron si grattò il naso imbarazzato, non riuscendo a nascondere un sorriso a labbra strette.
"Si. Ne è valsa la pena.

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FINE

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I Pg della saga non sono miei, ma appartengono a JK Rowling!
Come avevo promesso ecco il terzo capitoletto ^_^!
Non ho molto da dire, se non un grazie infinito per i complimenti e gli incoraggiamenti! Non mi stancherò mai di dirlo quanto siano preziosi, GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
Ho provato non poche difficoltà a scrivere la prima parte, spero sia abbastanza chiara e poco confusionaria ((per me lo è tantissimo ;_; ma sono caotica di mio e non riesco a non esserlo anche quando scrivo ._.))
Volevo fare un piccolo avvisetto ^_^. ((Perdonatemi se lo farò su tutte le ff che pubblicherò in questo periodo ._.))
Ho appena aperto, con un'amica, il primo database italiano sulle fanart di Harry Potter.
L'url è: http://www.grandealbero.net/doujin
Accettiamo di tutto! Disegni, Tavole di fumetto, Manipolazioni grafiche e, naturalmente, fanfic! Il tutto ha il preciso scopo di raggruppare tutti, e sottolineo tutti, gli autori italiani di fandom riguardo ad HP.
Stiamo lavorando sulla possibilità di rendere il sito automatico, ma per ora abbiamo solo bisogno di tanti utenti volenterosi che ci mandino i loro lavori! Grazie per l'attenzione e pardon per lo spam ;_;
Baciottosi a tutti!! ^*^

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