Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: AxXx    22/02/2014    12 recensioni
Salve, popolo di EFP e amanti della Percabeth in particolare. Questa storia parla di un mondo senza genitori divini, Dei o mostri vari a cui dare peso.
Annabeth è una ragazza ricca che desidera diventare architetto, ma un giorno la sua vita cambia radicalmente e lei si ritrova isolata dal mondo, senza memoria e senza nulla che glielo faccia ricordare. Solo una persona la aiuta: un ragazzo di nome Percy Jackson.
Il passato, però, torna sempre a tormentarci e lei lo scoprirà nel modo peggiore.
[Percabeth]
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Luke Castellan, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                     Epilogo:Lo amerò per sempre

 

 

 

 

 

Fu strano tornare alla vecchia vita. Mia madre e mio padre erano stati minacciati di ritorsioni se avessero provato a denunciare il mio rapimento, così, pur di riavermi indietro, avevano preparato il riscatto. Poi avevano perso ogni contatti quando io avevo perso la memoria. Riaverli fu come una doccia di acqua fredda che ripuliva ogni traccia di quel nero sporco che copriva la mia memoria.

Non riuscii a passare nemmeno un momento da sola con Percy, però. La polizia mi trattenne in centrale finché i miei non vennero a prendermi. Riuscii solo a salutarlo al volo, mentre lui mi guardava malinconico, dal finestrino della macchina di mio padre.

Ero felice di aver ritrovato la mia vecchia vita: mi ricordai dei miei amici Frank Zang, Hazel e Silena, miei compagni di università e cari amici, ma improvvisamente sentii la mancanza di Talia, Nico, Piper, Jason e soprattutto Percy. Ora ero anche certa di non avere un fidanzato, quindi lui era il mio primo ragazzo.

Gioven Grace si prese tutto il merito del mio salvataggio e di quello di Piper, ma una volta a casa raccontai la verità per filo e per segno. Mio padre volle aiutare Percy e promise di sostenere le spese mediche della madre. Ogni tanto lo vidi a casa mia, pensai per parlare con mio padre, ma non riuscivamo mai ad avere un momento di intimità.

Di solito c’erano i miei amici, oppure c’erano i miei e mettermi a limonare con lui, davanti a loro, non mi sembrava una buona idea. Certo, parlammo e gli chiesi cosa fosse successo di bello, a New York e come stesse la sua famiglia.

Mi raccontò di Piper che si era ormai ripresa dalla brutta esperienza. Mi disse che lei mi avrebbe voluto riabbracciare, se suo padre non la stesse tenendo fortificata in casa, quasi temesse che il contatto con l’aria la uccidesse. Era tornata dolce e allegra come prima, anche se leggermente malinconica. Si era messa, finalmente, in pianta stabile con Jason e sembrava che quella storia stesse prendendo la piega giusta. (La brutta esperienza doveva averle fatto capire quanto possa essere terribile separarsi da chi ami).

Dopo l’ultima scenata, Talia aveva lasciato la casa paterna e si era trasferita a casa Di Angelo dove, a quanto pareva, Nico stava facendo il buon padrone di casa, accogliendola calorosamente.

Molto calorosamente.

Per il resto, gli altri mi salutavano e mi auguravano di riprendermi. Alla fine mio padre aveva anche pagato una delicata operazione per Sally Jackson per tentare il suo risveglio, cosa che Percy non avrebbe mai dimenticato.  

Tantai di iniziare un discorso con lui su ciò che provavo, ma ogni volta che provavo ad accennare a noi due, arrivava una scocciatura che mi metteva in imbarazzo, bloccandomi sul posto.

I miei mi tennero a casa a lungo, per farmi riprendere dallo shock, ma io non mi sentivo bene. Avevo un dolore, all’altezza del petto che né loro, né i miei vecchi amici e nemmeno quelli nuovi potevano guarire.

Erano passate due settimane, ormai.

Ero seduta in spiaggia con una camicia ed un paio di pantaloncini. Non avevo scarpe: adoravo la sensazione di sabbia tra le dita. Osservavo il tramonto sul mare, così bello che mi ricordava Percy.

Quanto avrei voluto che fosse lì vicino a me.

Non riuscii a credere quando lo sentii alle mie spalle, che mi abbracciò teneramente. Sobbalzai e mi irrigidii quando sentii le sua braccia posarsi sulla mia spalla, coperta dalla canottiera.

“Mi sei mancata, Sapientona.” Sussurrò, sedendosi alle mie spalle, incastrando i nostri corpi alla perfezione, quasi fossimo due pezzi di un puzzle destinati ad attaccarci insieme.

“Percy… che ci fai qui?” Chiesi, così felice da non riuscire a crederci. Mi sedetti, appoggiando la schiena al suo ampio petto.

“Sono venuto a trovarti, ovvio. Volevo stare con te.” Rispose, cullandomi come una bambina, nello stesso modo con cui mi aveva calmato un mese prima, quando ero convinta che Luke fosse tornato a prendermi.

Mi voltai e lo spinsi sulla sabbia, facendolo cadere di schiena. Mi sedetti su di lui e mi chinai fino a baciarlo a lungo. Non me lo sarei lasciato sfuggire, nemmeno se fossimo stati in diretta internazionale.

“Percy…” Sussurrai, senza fiato, non appena mi staccai.

Lui capovolse la situazione, facendomi ricadere sulla sabbia con un sorriso splendente come il sole.

“Così… sei una vera principessa.” Mi sussurrò all’orecchio, mentre mi baciava il collo.

Mi imbronciai, sentendo come se quello che aveva detto fosse un muro. Mi scansai: “Percy… senti, lo so che ora mi penserai una ragazzina viziatissima e antipatica, ma ti giuro che ti amo ancora. Non è cambiato niente da quando te l’ho detto la prima volta. Ma se tu volessi…”

Non potei più dire nulla, perché le sue labbra sigillarono le mie, in un lungo, passionale bacio così profondo, bello e passionale che il mondo si sciolse intorno a noi. Le sue labbra si arricciavano in maniera adorabile, sulle mie, la sua lingua giocava con la mia, accarezzandola, stringendola, spingendola ed io ero alla sua mercé. Era così bello che pensai che se il paradiso dovesse scendere in terra, lo aveva fatto nel corpo di Percy Jackson.

Dopo qualche minuto lo sentii allontanarsi da me per riprendere fiato ed io gemetti contrariata.

Perché non poteva baciarmi ancora un po’!?

“Sai, annie? Ogni tanto dovresti parlare un po’ meno.” Sussurrò al mio orecchio.

Diavolo! Dov’era il cielo? Dov’era la terra? Non riuscivo a registrare nulla che non fosse lui. Ero convinta che se, in quel momento fosse scoppiata la terza guerra mondiale, non mene sarei nemmeno accorta, da quanto ero persa, naufraga nel mare dei suoi occhi.

“Hai ragione… quindi potresti baciarmi ancora, così non parlo?” Domandai implorante, abbracciandolo ancora più stretto.

Lui ubbidì.

 

 

 

 

Quella notte i miei non c’erano.

Dopo giorni ero riuscita a convincerli che non correvo pericoli così mi lasciarono sola con Percy, anche se mia mamma gli lanciò un’occhiataccia come per avvertirlo: “prova a toccare mia figlia e ti faccio ingoiare le pupille.”, ma io non ci badai.

Tornammo su quella spiaggia, troppo eccitati per parlare. Non serviva.

Ci eravamo già chiariti.

Io lo amavo.

Lui mi amava.

Ci stringemmo, ci baciammo e ci amammo.

Lui era bellissimo, dolce e delicato. Lo amai ancora di più per questo.

Su quella spiaggia, con l’argentea luna che illuminava il cielo stellato, riflessa sulle onde del mare, testimone del nostro amore, giacevamo insieme con lui che mi stringeva a sé, come se fossi l’ossigeno che lo teneva in vita.

“Percy?” Lo chiamai, indecisa.

Volevo rimanere lì per sempre, fermare il tempo e vivere come una statua legata al mio tutto.

“Annie… sei bellissima, come una dea.” Sussurrò, baciandomi leggero sulle labbra.  

Risposi, incapace di dire nient’altro oltre al suo nome. Lui era ciò che mi era mancato, in tutti quegli anni. Era il mio tutto, la mia completezza.

Mi strinsi a lui, ancora nudi, liberi da ogni costrizioni e felici come non mai.

Non c’era bisogno di ricordi che me lo dicessero: io lo amavo.

Lo avrei amato per sempre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

[Angolo dell’autore]

Immagino che questo capitolo sia corto, ma dopo tanto scrivere ho voluto fare un capitolo tutto Percabeth con pochi altri accenni ad altre coppie. Ho voluto fare un Happy ending con i fiocchi. E poi diciamocelo, quei due stanno proprio bene insieme.

Sono l’AMORE (Tutto maiuscolo).

La storia è, quindi, finita.

Ma non la mia mente malata che crea Percabeth improponibili come se fosse una pazzia. Quindi, se mai voleste una percabeth con più azione, un po’ più elaborata e un po’ più “complessa.” Ecco a voi la mia altra storia percabeth sul fandom di EFP: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2473374&i=1

Commentate e giuro che, questa volta, risponderò alle vostre domande ;)

AxXx

 

  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: AxXx