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Autore: LunaMoony92    12/05/2014    8 recensioni
La guerra è finita da tre anni, Harry e Ron sono lontani per l'addestramento Auror, Hermione lavora al Ministero della Magia. Fred e George continuano con il loro negozio e la vita sembra essere tornata alla norma. Ma c'è qualcosa che lega Hermione e Fred, che nessun altro sa. Lei crede di esserselo lasciato alle spalle, ma si sbaglia. Una strana pergamena li farà riavvicinare...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Lee Jordan | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Era ormai passata l’una di notte, ma Hermione non riusciva a prendere sonno. Pensieri  e preoccupazioni la mantenevano sveglia quasi ogni notte ultimamente.
Ad essere onesti, non riusciva a dormire serenamente da prima che cominciasse la guerra e, anche adesso che era finita da tre anni, gli incubi non erano scomparsi del tutto.
Stanca di agitarsi nel letto, decise di alzarsi e scendere in cucina per una camomilla. Mentre metteva il bollitore sul fuoco, la sua attenzione fu attirata da uno strano pacchetto  arancione depositato distrattamente sul tavolo. Un gufo l’aveva consegnato la mattina ma lei era già in ritardo per il lavoro, così l’aveva lasciato lì, con l’intenzione di aprirlo la sera stessa. Con tutti i pensieri della giornata, però, le era passato di mente.
Si mise a sedere per ispezionare quello strano pacchetto da vicino. Carta arancione, un nastro viola e una grande W in alto: non poteva che essere opera dei gemelli.
Come ogni loro creazione, necessitava di molta cautela e diffidenza, Hermione lo sapeva bene, essendo stata per anni una delle loro vittime preferite.
Mentre se lo girava tra le mani, incerta sul da farsi, dal pacchetto cadde un biglietto. Era scritto con una grafia un po’ sbilenca, svogliata quasi, che Hermione riconobbe all’istante.
Lo aprì e lesse: “Fidati di me”
Bastarono quelle parole per farle capire che non sarebbe stato niente di pericoloso stavolta.
Scartò il pacchetto impaziente, ma fu presto delusa perché quello che vi trovò dentro fu solo un foglio di pergamena ingiallito e una piuma di un rosso scarlatto.
“Una pergamena e una piuma?” Hermione era un po’ perplessa.
Tutti sapevano che se c’era una cosa che non le mancava mai erano proprio i fogli di pergamena o le piume. Mise da parte il pacchetto e si versò la camomilla nella tazza, cercando di capire cosa potesse significare quello strano regalo.
“Un giorno o l’altro mi faranno ammattire.  Chissà cosa significa…”
Mentre si sporgeva per prendere lo zucchero, finì per versare un po’ di camomilla proprio sulla pergamena. “Oh no! Per le mutande di Merlino!”
Hermione imprecava in rare occasioni, quando rovinava una pergamena era una di quelle.
“Certo, un po’ inutile, ma era pur sempre una pergamena nuova!”
Velocemente prese la bacchetta, mormorò un Tergeo per farla asciugare,  ma stava succedendo qualcosa. La macchia di camomilla, invece che rimpicciolirsi, andava allargandosi, mostrando una filigrana.
Hermione girò il foglio e lesse:
“Pergamena ProntaRisposta, brevetto Weasley & Weasley.”
Fred le aveva inviato una pergamena autocorreggente? A lei, Hermione Granger? Che scherzo era mai questo?
Prese velocemente una boccetta di inchiostro, intinse la piuma decisa a dirgliene quattro.
Aveva  scritto “Come ti permetti a…” quando si bloccò di colpo.
Sotto le lettere che aveva appena tracciato, con la famigliare scrittura sbilenca, era appena spuntata una scritta.
“Finalmente!”
Hermione strabuzzò gli occhi. Tutto questo le era terribilmente famigliare, come quando Harry aveva scritto nel diario di Tom Riddle.
Presa dal panico,  gettò la pergamena a terra e l’inchiostro finì per ricoprirla interamente.
Superato il panico iniziale, Hermione cominciò a ridere, stupendosi di quanto era stata stupida.
La pergamena, infatti, non  risucchiò l’inchiostro come invece aveva fatto il diario di Riddle, anzi, rimase lì a terra, completamente imbrattata.
“Oh Merlino, ma certo che non poteva essere!”  disse ridendo.
Con un gesto della bacchetta, l’inchiostro fu risucchiato via dal foglio e, raccogliendo la pergamena da terra, notò che era comparsa un’altra scritta sotto la precedente.
“Ci sei? “
Hermione si mise a sedere e intinse la piuma nell’inchiostro recuperato e, sospirando, rispose:
“Si”
Dopo pochi istanti ebbe la risposta.
“Pensavo ti fosse venuto un accidenti!”
Hermione sbuffò e un po’ risentita rispose:
“Ti piacerebbe!”.
“Volevo fossi la prima a conoscere la mia nuova invenzione. Sai, servono a comunicare a distanza in tempo reale…”
Hermione non rispose, così Fred continuò:
“L’incantesimo l’ha inventato George dopo che Errol stava quasi schiattando per colpa di quei continui  viaggi da casa nostra a casa di Angelina.”
Hermione si mise a ridere. In effetti, il povero Errol era abbastanza malconcio ultimamente, anzi, più del solito.
George lo metteva a dura prova da quando si era messo insieme ad Angelina, con il loro flusso interminabile di lettere. Almeno aveva avuto un po’ di pietà per quel povero animale finalmente!
Hermione ci pensò un po’ su, incerta su cosa rispondere, poi scrisse soltanto:
“Beh, complimenti! Funziona.”
Dopo poco, comparì la risposta di Fred.
“Grazie, Miss Granger.”
La mente di Hermione stava viaggiando velocemente. Qualcosa non le tornava. Fred aveva sempre provato le sue invenzioni con George o con Lee…  Lei aveva solo avuto la sfortuna di imbattersi il un telescopio pugile qualche anno a dietro e l’aveva fatta pagare cara a Fred. Un sorriso le affiorò sulle labbra al ricordo.
Cercò di mettere in ordine i suoi pensieri e scrisse:
“Perché hai voluto che fossi io a provarla?”
La risposta di Fred arrivò subito, come se non aspettasse altro che Hermione glielo chiedesse.
“Perché volevo sentirti.”
Presa in contropiede, Hermione scrisse velocemente:
“Buonanotte Fred. “
“Buonanotte Herm.” rispose Fred, rassegnato.
 
Fred rimase per un po’ a guardare la pergamena, sino a quando, una ad una, le lettere tracciate iniziarono a sparire e la pergamena tornò a essere giallastra come lo era stata all’inizio. Ci aveva provato.
 
Finita la camomilla, Hermione si tuffò nel suo letto, conscia che ormai quella notte non avrebbe dormito.
  
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