04/06/2014
11 recensioniLe scuse per il ritardo sono giù, spero che questo capitolo vi piaccia e – se possibile – vi faccia sorridere. (:
e io dedico questo “epilogo” a più persone: a Michele e alla mia fantastica squadra, perché è solo grazie a loro se in questi tempi sorrido. so che non lo vedrete mai, ma vi voglio un mondo di bene.
a Marianne e Prim, perché le vorrei nel real e non solo nel fake.
a Emma, perché è quella che mi ascolta sempre.
a tutti quelli che hanno letto, recensito, seguito, preferito questa storia.
‘e a te, che sei rimasto con Harry fin proprio alla fine’.
e io dedico questo “epilogo” a più persone: a Michele e alla mia fantastica squadra, perché è solo grazie a loro se in questi tempi sorrido. so che non lo vedrete mai, ma vi voglio un mondo di bene.
a Marianne e Prim, perché le vorrei nel real e non solo nel fake.
a Emma, perché è quella che mi ascolta sempre.
a tutti quelli che hanno letto, recensito, seguito, preferito questa storia.
‘e a te, che sei rimasto con Harry fin proprio alla fine’.
13. But mostly I hate the way I don’t hate you, not even close… not even a little bit… not even at all.
«Ehi, Evaaans!»
«Sto studiando, idiota!» sbuffo. «Che vuoi?»
Sa che odio che mi si interrompa quando studio, lo sa! Eppure lo fa! Io non capisco se ha una vena di masochismo oppure lo vuole farsi odiare.
«Esci con me, sabato?»
Umpf, e io che pensavo che gli fosse passata, la voglia.
Roteo gli occhi e lo fisso. «Se ti dico di sì, non mi darai più noia, mentre studio?»
Potter fa un sorriso Malandrino. «Ovvio.»
«A sabato, allora. E ora sciò, devo finire Erbologia.»
***
«Le vostre Burrobirre, ragazzi.»Afferro il mio bicchiere con le mani ancora intorpidite e mi beo della sensazione di calore che trasmette.
«Allora, Lils.»
Ah, le vecchie abitudini. Dure a morire.
«Credevo che ne avessimo parlato, Potter. Odio quando mi parli così.»
Lui ridacchia, mentre si ricorda del quinto anno, e della sfuriata che gli ho fatto.
«Okay, Evans. Volevo dire… ehm, cosa…» balbetta lui, giocherellando con la sciarpa di Grifondoro, mentre le sue guance si imporporano. Mi viene automatico sorridere al pensiero che sia carino, quando si imbarazza.
«Perché sorridi?»
Ora quella che arrossisce sono io. «Io… Nulla.» prendo una sorsata dal mio bicchiere di Burrobirra, tossicchiando.
James fa lo stesso, e per un po’ rimaniamo in silenzio tutti e due. Io ammiro il tavolo, mentre Potter studia con aria criptica la schiuma del suo bicchiere.
Quando alzo lo sguardo, trovo James con un paio di baffoni di Burrobirra. Non posso fare a meno di scoppiare a ridere, facendo sì che lui mi fissi, sconcertato.
«Hai… Hai… AHAHAHAH, tu… HAI DUE BAFFONI GIGANTI!» esclamo, continuando a ridere.
James inizia a pasticciarsi la schiuma sopra la bocca, rendendola solo una macchia più estesa. «Oh, così la ingrandisci e basta!» ridacchio io. Poi prendo un tovagliolo e mi avvicino a lui, mentre gli ripulisco il viso. Quasi mi irrita, il modo in cui se l’è spalmata in viso.
Quando alzo gli occhi, mi rendo conto di quanto sia vicina a lui.
E senza pensarci, senza aver premeditato niente, appoggio la mia bocca sulla sua.
Potter rimane sorpreso per un po’, poi ricambia.
Quando ci stacchiamo, i suoi occhi brillano per un secondo, poi fa un sorriso sghembo e mi dice: «Non mi odi più, Evans?»
Fisso la sua faccia, la sua espressione un po’ beffarda.
E sento l’odio ribollirmi dentro.
Ma è confuso…
Misto…
Con l’amore.
No, impossibile. Io… l’ho odiato… sempre!
Nascosto, forse? Forse eri troppo impegnata a incazzarti con lui per qualsiasi cosa per rendertene conto?
«No, Potter.» inizio, le parole che escono senza freni. «Ti odio ancora. Odio il modo in cui mi parli, e il tuo taglio di capelli. Odio il modo in cui cavalchi la tua scopa. Odio quando mi fissi. Odio i tuoi stupidi anfibi, e il modo in cui leggi la mia mente.
«Ti odio talmente tanto che mi fa star male. Odio il modo in cui hai sempre ragione. Odio quando menti. Odio quando mi fai ridere – ancora peggio quando mi fai piangere. Odio quando non ci sei. E il fatto che tu non mi chiami. Ma la cosa che odio di più è il fatto che io non riesca a odiarti – nemmeno un po’, nemmeno un pochino, nemmeno niente.» gli dico, fissandolo negli occhi. Poi prendo il suo viso tra le mani e gli do un altro bacio.
Perché mi sono arresa.
«È una cosa reciproca, Lils.» mi sussurra all’orecchio James. Ridacchio e gli scocco un altro bacio a fior di labbra, stupendomi di quanto esse siano fatte apposta per le mie.
[500]
bao, bitch.
okay gentaglia, sono una stronza colossale e LO SO. Mi spiace tantissimo di non aver aggiornato per mesi, ma ho avuto serie complicazioni e un lungo periodo proprio di merda, ma ora va tutto bene, anzi di lusso.
mi spiace per tutto, anche se il capitolo non ha accontentato le vostre aspettative, scusatemi.
bao, è finita. çwwwç mi dispiace taaaanto, waaaah.
btw, che dolci che sono Lily e James. *www* se il loro non è amore…
diciamo che ero indecisa su come far ‘confessare’ Lils, e poi ho deciso di ricopiare la poesia – con qualche taglio e modifica qua e là – che non ho contato (già conto le parole del titolo, scusate! è_é)
quindi? Credo di aver finito. :’) mi dispiace che abbia finito questa mini-long, wah. (e 394! .-.)
penso sinceramente che nulla mi farà perdonare, gah, ma avete sicuramente ragione… sono 7 mesi che non aggiorno, mioDio.
spero che il capitolo sia piaciuto, vi ringrazio ancora per tutti i preferiti, seguiti, ricordati e per le recensioni.
#pace, amore, unicorni e arcobaleni;
Marzy.
this is all, folks! c: