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Autore: potter8668    16/07/2014    2 recensioni
Poco prima del suo diciassettesimo anno, Harry scopre qualcosa di stesso che non avrebbe mai creduto possibile. Perderà i suoi amici? Troverà la sua metà?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Harry/Hermione
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dopo aver cincischiato tutta la mattina, ho deciso che ve lo pubblico, quest'ultimo capitolo. 
E quindi che dire. Ringrazio tutte le persone che hanno letto, recensito, seguito, preferito, ricordato questa fanfiction e un immenso grazie a D, senza la quale questa traduzione non avrebbe visto la luce. 

Come ho già anticipato in precedenza, al momento ho fin troppi casini per cominciare una nuova traduzione e portarla avanti in maniera costante, quindi temo che per un'altra ff dovrete aspettare un pochino, ma arriverà. Non so quando, ma arriverà. 
Un bacione a tutti. 
Enjoy, 
Ronnie <3

 





L’intero castello era in piedi, alle prime luci dell’alba. C’erano molti dettagli che avevano bisogno di essere sistemati, in modo che tutto fosse pronto per il legame di Lady Alianore, quella sera. Essendo l’unica figlia dei loro Signori, tutto doveva essere più che speciale.
 
Harry si svegliò in un letto vuoto e, immaginando che Hermione fosse andata direttamente nella stanza di Ail, si alzò e iniziò a prepararsi psicologicamente per la giornata. Mentre era in piedi nella doccia, i ricordi lo assalirono.
 
 
 
Non c’era tempo di tornare a casa. Hermione era in travaglio e a pochi minuti dal parto. Harry fece in modo che fosse il più confortevole possibile e, mentre lei afferrava mortalmente diverse parti del suo corpo, Nicholas era corso al castello per cercare Morgana. La vecchia sembrava sapere che ci fosse bisogno di lei, perché era già in attesa di qualcuno che la scortasse dalla sua Lady, quando Nicholas era arrivato. Le altre donne della famiglia aspettavano con lei. Ginny gli diede un veloce bacio, abbracciandolo.
 
“Di’ ad Hermione che qualcuno porterà qui i suoi genitori. Sarà tutto pronto, quando tornerà.”
 
“Come lo sai?”
 
“Morgana. Ha detto che Hermione è in travaglio e non può essere spostata.”
 
Nicholas non aveva idea di come la vecchia sapesse, ma ormai aveva imparato a non mettere bocca in tali questioni. Talvolta, le risposte erano peggio delle domande.
 
Si diressero dunque al maniero, e Morgana cacciò letteralmente tutti via, eccetto il povero Signore, che sembrava stesse per collassare da un momento all’altro.
 
A porte chiuse, tutti poterono sentire la loro Signora minacciare il Signore con ogni incantesimo possibile, da un semplice anatema pungente fino alla mutilazione. Andrew sorrise, quando sentì Hermione urlare che Harry avrebbe dovuto pensarci due volte, prima di toccarla di nuovo. Poi si udì il pianto di un bambino.
 
Pochi minuti dopo, Harry uscì dalla stanza con un fagotto in braccio. La piccola stava guardando tranquillamente suo padre, mentre lui la mostrava alla famiglia. Nessuno vide Victoria girare l’angolo ed emettere un urlo che fece scoppiare in lacrime la bambina, ma Andrew le saltò addosso e la bloccò.
 
“No! Lui non doveva vivere! Doveva essere mio nipote a diventare il nuovo Lord!”
 
Andrew la mise rapidamente a tacere. “Harry, permettimi. Prometto che non disturberà mai più nessuno. Il suo tradimento è palese.”
 
“Fa’ come ti pare, Andrew. Mi fido di te.”
 
 
 
 
Qualunque cosa Andrew le avesse fatto, nessuno lo seppe mai, ma nessuno neppure chiese, e Victoria non fu mai più vista o sentita.
 
Una volta che Junior ed Hermione furono tornati a casa, Harry rivolse la sua attenzione a tutti i traditori della sua famiglia. Draco fu giustiziato da Harry, solo dopo, però, che ebbe confessato chi era stato suo complice. Quattro guardie furono spedite per Tiger e Goyle, che cercarono di incolpare i due ragazzini, ma Harry li fece punire di conseguenza. Gli diede come schiavi a Morgana, facendo in modo che assistessero a qualsiasi cosa di cruento o disgustoso potesse accadere. Nessuno che osasse ferire il Signore o la Signora l’avrebbe fatta franca.
 
Nicola era stata risparmiata fino alla nascita di due gemelli, un bambino e una bambina, assomiglianti terribilmente ai genitori. Poi fu giustiziata, e i bambini furono affidati alle cure di Severus e Narcissa, un sorprendente arrivo dell’ultimo minuto.
 
 
 
 
 
 
Harry scosse la testa. Mai in un milione di anni avrebbe mai potuto pensare che Narcissa Malfoy si sarebbe presentata alla sua porta chiedendo clemenza, e poi di aiutare a crescere i suoi due nipoti. Fu veramente una sorpresa, quando lei e Piton si sposarono, proprio poco prima dei due gemelli, Salem e Sarah. Era la coppia più strana del castello, ma l’amore che irradiavano era così forte che non lasciava dubbi. Harry ancora se la rideva, quando pensava al modo in cui Piton si era comportato nell’ultimo anno, quando Narcissa era incinta e aveva poi dato alla luce Marissa. Quella bambina aveva i suoi genitori e gli zii che esaudivano ogni suo più piccolo desiderio, ma Harry poteva vedere chiaramente che lei non aveva intenzione di farsi viziare come era stato viziato Draco.
 
Finì la doccia e si vestì, poi andò in salotto, dove Meghan aveva appena finito di apparecchiare per la colazione. Notò che era presenta anche un secondo piatto.
 
“Mio Signore.”
 
“Hermione si unirà a me?”
 
“No, mio Signore. Lei è di sopra con Alianore. Il signor Paciock desidera unirsi a voi.”
 
“Bene. I ragazzi?”
 
“Hanno mangiato e sono fori con Lord Nicholas per l’allenamento, con i suoi figli, visto che Lady Ginny è con le altre donne nella camera di Alianore. Lord Nathaniel è impegnato, al momento, visto che Lady Lavanda e Calì lo hanno lasciato con i bambini, unendosi alle altre.”
 
Harry si lasciò sfuggire una risatina. A quanto pareva, Nate aveva fatto o detto qualcosa che aveva fatto sì che le sue compagne lo lasciassero in balia delle loro sei figlie. Harry era sicuro che avrebbero presto raggiunto le loro madri, ma non prima di aver insegnato al padre una lezione.
 
Un colpo alla porta interruppe i suoi pensieri, e questa si aprì per rivelare che Neville fosse appena arrivato.
 
“Vieni dentro, Nev.”
 
“Grazie, Harry.”
 
Neville Paciock, professore di Erbologia ad Hogwarts, si sedette accanto al suo futuro suocero.
 
Parlarono di argomenti neutri, mangiando, poi finalmente Harry guardò Neville e disse: “Nev, ti dirò le stesse parole che il padre di Hermione ha detto a me prima che celebrassimo il legame. Promettimi che la proteggerai, la adorerai e la amerai e io non ti farò del male. Se la ferisci, nessun potere sulla terra ti salverà da me.”
 
“Ti giuro che tua figlia non sarà mai ferita da me. La amo troppo. Se mai lo facessi, probabilmente mi toglierei la vita prima di poterlo permettere a chiunque altro.”
 
Harry annuì. “Bene. Ora che il padre ha minacciato il futuro genero, posso dire di non essere mai stato così sorpreso in vita mia come quando Ali è venuta a dirmi chi fosse il suo compagno.”
 
“Tu?! Porca miseria, io ero il suo professore! L’ho vista crescere! Dannazione, ho aiutato a cambiarle i pannolini e adesso mi sto legando con lei! Posso dire non essere mai stato più felice in vita mia.”
 
Harry scoppiò a ridere, non appena Neville fu andato via. Era tutto vero. Conosceva Ali da quando era nata, e tutti, compresa Ali, furono molto sorpresi quando, dopo aver ricevuto la sua eredità, era venuto fuori che Ali aveva ereditato la maggioranza di geni dei Vampiri, e i suoi sensi le avevano detto che il suo professore di Erbologia, e amico dei suoi genitori, era il suo compagno. Aveva cercato di rinnegare quei sentimenti per molto tempo, ed era quasi arrivata a una crisi di astinenza, prima di riuscire ad ammettere chi fosse il suo compagno. C’erano voluti mesi di ‘appuntamenti’, prima che accettassero il loro destino, ed entrambi si accordassero sul fatto che non si sarebbero legati mentre lei era ancora una studentessa. Avrebbero aspettato fino al diploma; era l’unica cosa su cui non avrebbe ceduto.
 
I due vecchi amici terminarono la colazione, e poi si diressero verso il campo di allenamento. Harry notò che i suoi tre figli, James, Sirius e Remus, insieme a Salem e a Teddy, il figlio di Remus e Tonks, erano in un angolo a complottare.
 
“Pensi che stiano pianificando qualcosa per la cerimonia o per il ricevimento?” chiese Neville. Come professore, aveva imparato ad individuare i problemi a distanza.
 
“Se non vogliono scatenare la furia delle madri, farebbero meglio a non farlo. Senza menzionare quello che farebbe Ali, se riuscisse ad acciuffarli.”
 
Neville rabbrividì leggermente. Il temperamento di Ali era leggendario: aveva il cervello di Hermione, nell’immagazzinare decine di incantesimi, e la potenza e la precisione di Harry. Neville preferiva non farla arrabbiare, se poteva evitarlo. Aveva progettato di renderla sempre felice, così da non dover subire la sua ira. Con gli altri andava bene, ma non con lui.
 
Mentre i due guardavano l’allenamento, Harry si piegò verso Neville.
 
“Promettimi solo una cosa.”
 
“Cosa?”
 
“Non farmi diventare nonno troppo presto. Non sono pronto, per questo.”
 
“Temo che sia troppo tardi.”
  
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