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Autore: Clovniss_Kia    06/09/2014    2 recensioni
Il presidente Snow ha deciso di mettere un freno alla popolarità di Katniss facendola scomparire dagli schermi dopo il Tour Della Vittoria. Inizialmente avrebbe voluto rigettarla nell'arena per la terza edizione della memoria, ma ciò avrebbe solo aiutato ad incrementare lo spirito di ribellione già presente in molti distretti. Ha deciso quindi di lasciarla lavorare come mentore e progettare qualcosa di incredibile per gli Hunger Games, in modo da spostare l'attenzione su di essi e calmare gli animi. Cosa accadrà nei 75esimi Hunger Games?
[Fanfiction Interattiva - Ruoli esauriti]
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Altri tributi
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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L'arena
~ IL SECONDO GIORNO ~

 

Durante la notte, gli occhi di Ludmilla erano così vispi e luminosi da poter essere notati anche a centinaia di metri di distanza. Un sorrisetto sadico le comparve sul viso, mentre teneva in mano il coltello procurato da Daenerys.
" Mettetevi comode ragazze, potrebbe volerci più del previsto." rise.
" Che hai intenzione di fare?" chiese la ragazza del Distretto 5.
Ludmilla sbuffò, così Lyra decise di rispondere al posto suo. " Devi sapere che Ludmilla prova un certo odio verso il ragazzo del Distretto 3 e  quello del Distretto 2. Da quella grotta..." indicò il riparo pochi metri sotto di loro, illuminato da una flebile luce " Provengono voci maschili. Con un po' di fortuna potrebbe riuscire ad ucciderli."
" Non ho bisogno della fortuna." grugnì Ludmilla " Satana è con me. E ha fame di sacrifici. I loro cuori saranno donati al mio signore, i loro intestini bruciati intorno alla croce rovesciata, e le loro urla faranno da musica di accompagnamento. Muahahah!" rise diabolicamente.
Daenerys impallidì e annuì, l'unica cosa che in quel momento voleva era che Ludmilla si allontanasse. Quella sarebbe stata una nottata decisamente orribile.
" Beh, io ne approfitto per riposare un po'. Daenerys, fa' tu il primo turno di guardia." ordinò Lyra mentre si accoccolava su di una biforcazione dell'albero.
" Perfetto." pensò fra sé e sé la ragazza " Così dovrò sorbirmi tutte le urla di quei poveri ragazzi."

Così Ludmilla scese dall'albero e si precipitò nella grotta, ridendo maleficamente. All'interno di essa vi erano Deemer e Patrick. La ragazza spalancò gli occhi. Ignorò il Tributo del Distretto 11 intento a fuggire e saltò addosso all'altro, che urlava disperato.
Presa dalla follia si strappò delle ciocche di capelli e con esse legò i polsi e le caviglie del ragazzo, paralizzato dalla paura. Dopodiché con della legna costruì una croce rovesciata e pose il ragazzo ai piedi di essa.
Fu così che cominciò il suo speciale trattamento.
Con il coltello incise il petto di lui, che urlò in modo sovrumano, cercando di liberarsi, ma era come se una forza superiore lo trattenesse. 
Il dolore per il Tributo era certamente insopportabile e quella era una visione paradisiaca per la ragazza, che assaporava il sangue che le schizzava sul viso.
Terminata l'incisione, anziché uccidere direttamente la sua vittima, ne fece un'altra sull'addome, che provocò altro immenso dolore a Patrick.
Dopo aver fatto ciò, strappò i suoi intestini e li legò intornò alla croce rovesciata. Il ragazzo era probabilmente già morto, le sue grida erano finite. 
Ludmilla terminò il rito strappandogli il cuore dal petto e conficcandolo sulla cima della croce. Dopodiché, con il fuoco che era stato creato dai due Tributi appena qualche ora prima, bruciò tutto ciò che vi era nella grotta.

Daenerys aveva assolutamente bisogno di una distrazione. Con quelle urla le sembrava di percepire il dolore della vittima fino alle ossa.
Continuava a cercare di tapparsi le orecchie, quando sentì un peso sulla testa.
Strillò, spaventata, ma dopo poco si accorse di cosa le fosse caduto addosso.
Era un dono dagli sponsor.
Aprì il contenitore metallico e all'interno vi trovò un cavo che sapeva fosse elettrificato per via del patricolare materiale con cui era stato costruito. Accanto ad esso, un biglietto da parte di Shield, la sua mentore.
" Usalo solo con chi ne vale davvero la pena. - Shield"
Alla ragazza si illuminarono gli occhi: aveva già qualche idea su chi usarlo, ma prima di tutto avrebbe dovuto perfezionarlo e quello era il momento perfetto per farlo, data l'assenza di attenzione da parte delle compagne.
Così scese dall'albero e corse a prendere i materiali che aveva visto nelle vicinanze il pomeriggio precedente. 
Della gomma dalla pianta Hevea Brasiliensis, e dei rami di legno di venti centimetri di lunghezza.
In pochi attimi riuscì a metterli insieme, creando un'arma simile ad un teaser, ma molto più potente per via della potenza del cavo. Grazie alla gomma l'impugnatura era invece isolata.
Il cannone sparò.
Patrick era morto.
Daenerys nascose la sua nuova arma tra i pantaloni e l'intimo. Era ora di cominciare a recitare.

Quella mattina Arrow si era alzata presto. Aveva intenzione di trovare qualcosa di utile in giro, così si era diretta verso la stazione ferroviaria a sud-est della città in rovina.
Le nuvole coprivano il sole e la temperatura era abbastanza bassa da farla rabbrividire.
Dopotutto, nessuno dei Tributi era stato mandato in arena con indumenti pesanti. Lei era stata abbastanza fortunata da trovare due paia di calzini, per poi utilizzarli come guanti.
Non essendoci ancora molta luce, utilizzò il suo faro per illuminare il luogo in cui si trovava.
Le prime cose che le saltarono agli occhi furono i pezzi di rotaie separati gli uni dagli altri.
In un combattimento, una sbarra di ferro avrebbe potuto fare la differenza.
Così ne raccolse una non troppo grande, facile da trasportare nonostante il peso.
Dopodiché alzò lo sguardo: sparsi in quel luogo, vi erano dei vagoni abbandonati.
Decise di entrarci, e notò che i sedili non particolarmente rovinati: per una persona che aveva dormito tra le macerie di un edificio distrutto, un comodo sedile era una visione paradisiaca.
Così, decise di staccare la cintura da uno di essi per legarsela in vita e riporci gli oggetti che aveva con sé, e infine, si appisolò con la testa sullo schienale.

Era mezzogiorno in punto al lago, la base dei Favoriti. Jace se ne stava pazientemente seduto di fronte ad una grotta, con il viso gonfio per le violenze subite da Levi.
Con la sua forza fisica sarebbe stato in grado di spezzarle il collo in pochi secondi, ma essendo lui il "nuovo arrivato", si sarebbe trovato contro gli altri membri dell'alleanza, così decise di rimanere passivo alla rabbia ingiustificata della ragazza del Distretto Due.
" Sapete, forse dovremmo lasciar perdere quella ragazzina." Esordì Ginevra. Quest'ultima stava sistemando delle trappole per pesci e molluschi insieme al compagno di Distretto, che ammutoliva pensieroso.
" Mi stai prendendo in giro? Se veniste anche voi due sfaticati ci vorrebbe poco per farla fuori!" esclamò Levi, che stava affilando le proprie armi insieme a Charles.
" Sta' calma, abbiamo due settimane di tempo. " disse Nathan in tono pacato.
" Questo è vero, ma voi ve la state prendendo davvero comoda. Non siamo mica in vacanza! E poi, che bisogno c'è di pescare quando abbiamo una montagna di cibo alla Cornucopia?"
Mentre i Favoriti discutevano, Jace sentì un fruscìo. Portò lo sguardo al punto in cui aveva sentito il rumore, e scorse Adele, il Tributo femmina del Distretto Dodici, uscire da una spaccatura nella roccia e dirigersi alla Cornucopia, probabilmente spinta dalla fame.
Gli altri sembravano non essersene accorti, quindi quella poteva essere la sua occasione. Tornare con il cadavere della bambina in braccio sembrava essere un'opportunità da non perdere. Ma ce l'avrebbe fatta ad inseguirla e ad ucciderla? Un fiasco poteva significare l'esclusione dal gruppo, e di conseguenza, morte certa.
Data la situazione, però, tutto ormai poteva solo migliorare.
Così, silenziosamente, si alzò e la seguì.

Yolo ed Elinor non avevano fatto altro che scalare faticosamente la montagna per tutto il pomeriggio. La spalla della ragazza era diventata insensibile, ma non aveva il coraggio di alzare la manica per osservare le condizioni in cui fosse.
Tuttavia, più i due salivano, più freddo provavano. E poiché indossavano abiti estivi, era più complicato resistere.
" Yolo, ti prego, non ce la faccio più. " ansimò il Tributo del Distretto 8.
" Il sole non è ancora calato, Elinor, dobbiamo andare avanti. "
Una volta raggiunto uno spiazzo, la ragazza si sedette, in lacrime. " Sta accadendo tutto così velocemente..."
L'altro, dispiaciuto, le carezzò le braccia, nel tentativo di confortarla.
Quando ad un tratto udirono degli ululati e delle urla umane. Entrambi rabbrividirono.
" Forse hai ragione tu. Basta per oggi. Cerchiamo un rifugio."
Detto questo, i due si misero alla ricerca di un riparo. Dopo mezz'ora trovarono una spaccatura nella roccia abbastanza grande da contenere quattro persone, così decisero di approfittarne e di accendere un fuoco, cuocendo parte della carne fresca che erano riusciti a procurarsi alla Cornucopia durante il Bagno Di Sangue, per poi riposare.


Dopo una giornata passata alla ricerca di Adele, Peter e Blade decisero che era il momento di fare una pausa, ma poiché non avevano più nulla da mangiare, dovettero recarsi alla Cornucopia.
In una decina di minuti arrivarono in cima alla cisterna, ma ciò che videro li pietrificò.
Vicino a vari bauli vi era un ragazzo con una freccia conficcata nell'addome, che loro riconobbero come il Tributo Del Distretto 10.
E accanto a lui, vi era una bambina.
" Adele..." mormorò Blade.
" Blade!" la castana gli corse incontro, in lacrime, e lo abbracciò. Per due giorni era rimasta completamente da sola, e finalmente aveva ritrovato qualcuno con un volto familiare.
" Consegnami quella bambina. "
Improvvisamente, tutti zittirono.
Jace, era lì. Di fronte a loro. Con un'ascia in mano.


Al calar del sole, Yolo ed Elinor erano in uno stato di dormiveglia. Stavano per addormentarsi del tutto, quando improvvisamente, qualcuno entrò nella grotta.
Elinor strillò spaventata, mentre Yolo prese il coltello e lo puntò all'uomo di fronte a loro.
" Chi sei?!" chiese il rosso.
L'intruso si avvicinò alle braci, rivelandosi: si trattava di Deemer. Quest'ultimo aveva la pelle del viso lacerata, il bulbo oculare destro grondante di sangue, così come il collo e le mani, a cui mancavano alcune dita.
" Vi prego. Aiutatemi."

" Non ti permetterò di toccare Adele!" esclamò il Tributo del Distretto 12.
" Non lo ripeterò un'altra volta." Jace si avvicinò pericolosamente.
Ma ecco che, ad un metro dalle sue prede, si fermò. Una lama premeva sulla sua schiena.
" Fai un altro passo e sei morto." Da dietro di lui, con le poche forze che gli rimanevano, Joe aveva impugnato una lancia e gliela stava puntando contro. " Bene. Ora scendi immediatamente dalla Cornucopia."
Nel frattempo, anche Peter ne aveva impugnata una, mentre Blade si era impossessato di un set di coltelli.
Essendo tutti contro di lui, non aveva molta scelta.
" Non finisce qui."
E così, il Tributo del Distretto 7 scese dalla cisterna. Senza alcun cadavere in braccio da consegnare ai Favoriti.

N.d.A. Ehilà! Scusate per l'assenza, ma ero in vacanza! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che abbiate passato una bella estate :) Alla prossima! 
-Kia
   
 
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