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Autore: Lala_tan    15/11/2014    3 recensioni
La storia parla di Lucia, una lamia (donna immortale dotata di poteri magici)con un brutto passato alle spalle e di Adam, un licantropo che trova in lei la compagna che cercava da tempo.
Lucia dovrà imparare a fidarsi nuovamente delle persone e a provare sentimenti e Adam dovrà aiutarla a lasciarsi il passato alle spalle, mostrandole il futuro luminoso e felice che potrebbe avere insieme a lui.
Riuscirà il giovane licantropo a sciogliere il cuore,ormai da tempo ghiacciato della lamia?
Riusciranno i nostri protagonisti ad avere il loro "per sempre felici e contenti" o la loro storia finirà in tragedia?
Beh, leggete per scoprirlo
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Epilogo

Lucia POV:

Un pianto assordante e penetrante raggiunse le mie orecchie, svegliandomi.

Mi misi a sedere con un lamento e mi stropicciai gli occhi, notando che l'altra metà del letto era vuota.

Mi infilai una vestaglia e mi diressi, ancora assonnata e sbadigliante verso la camera in fondo al corridoio, ma arrivata alla porta mi bloccai, appoggiandomi allo stipite della porta e rimasi a fissare con un sorriso la scena davanti ai miei occhi.

Adam era in piedi, in mezzo alla stanza e stringeva tra le braccia una neonata che lo fissava con il viso e gli occhioni verde-azzurro arrossati, un'adorabile espressione leggermente imbronciata e i corti boccoli neri completamente scompigliati.

La piccola emise un lamento squillante, agitando i piedini e le manine insistentemente, con fare perentorio e arrabbiato.

"Shh, principessa. Non vorrai svegliare la mamma", sussurrò Adam cullando la piccola contro il suo petto.

"Credo sia un po' tardi per quello", ridacchiai io avvicinandomi e prendendo la bambina dalle sue braccia.

"Che c'è? Volevi la mamma?", le chiesi solleticandola e strappandole una risatina e quegli adorabili quanto buffi suoni che solo in neonati sanno fare.

"Beh, di certo la principessina sa come attirare l'attenzione. Chissà da chi avrà preso?", mi domandò Adam sorridendo con aria divertita.

"Di sicuro il caratteraccio lo ha preso dal padre. Vero, piccola peste?", scherzai io sorridendo alla piccola.

Katherine aveva conquistato tutti fin dal primo momento, con il suo caratterino e le sue facce buffe aveva fatto cadere tutti ai suoi piedi; nemmeno Sara aveva resistito al fascino della piccola e non vedeva l'ora che crescesse un po'per poter giocare con lei.

Erano passati quasi tre anni da quando avevo incontrato Adam e le cose non potevano andare meglio.

All'inizio non era stato semplice, ma col tempo avevo imparato ad essere me stessa e a non nascondere i miei sentimenti e in questo la sua...la nostra famiglia mi aveva aiutata parecchio.

Mi avevano accolta con le braccia aperte e il sorriso sulle labbra e, col passare delle settimane e dei mesi avevo imparato a fidarmi e a lasciarmi andare, mettendo da parte le mie paure e i miei dubbi.

Persino Natasha alla fine aveva rinunciato ad Adam, rendendosi conto che io ero la sua vera compagna e che non sarebbe mai riuscita a separarci, ma mi trattava ancora con disprezzo, lanciandomi frecciatine e occhiatacce ad ogni buona occasione; col tempo mi ci ero abituata e ormai non ci facevo più caso.

Kat si mosse leggermente tra le mie braccia, ormai riaddormentata e la sua bocca prese la forma di una piccola O.

//Davvero adorabile//, pensai rimettendola delicatamente nella sua culla.

"E' perfetta", sussurrò Adam al mio orecchio, abbracciandomi da dietro.

"Certo che è perfetta, è nostra", risposi con orgoglio, facendolo ridacchiare.

"Stavo pensando...", mormorò a bassa voce per non svegliare la piccola.

"Tu pensi? E da quando?", chiesi io fingendo di essere sconvolta.

"Ha ha ha, mooooolto divertente. Dicevo, stavo pensando che, intanto che la principessa dorme potremmo iniziare a lavorare sul prossimo bambino. Che ne dici, tigrotta?", sussurrò con fare lascivo al mio orecchio.

"Mmm, dico che per me va bene, lupacchiotto", gli risposi baciandolo con trasporto e stringendo le mie gambe intorno ai suoi fianchi.

Uscimmo silenziosamente dalla stanza, lanciando un'ultima occhiata alla bambina, profondamente addormentata e ci dirigemmo verso la nostra camera, dove ci baciammo e perdemmo l'uno nelle braccia dell'altra, come era sempre stato e come sarebbe stato per il resto dell'eternità.


 

.....................................................FINE...............................................


 


 

Cari lettori,

questo era il mio primo racconto, spero che vi sia piaciuto, che non lo abbiate trovato pesante o noioso e, soprattutto che vi siate divertiti a leggerlo.

Grazie per avermi seguita e alla prossima... si spera :)

Con tanto affetto,

Lala-tan <3

  
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