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Autore: kymyit    22/11/2008    9 recensioni
Qualcosa è in moto a Digiworld fin dai tempi della sua nascita e nonostante i tantissimi anni trascorsi, non si è mai risolto. Lucemon è tornato e i Demon Lords complottano per abbatterlo.
A due gemelli l'onere di custodire i suoi poteri: Yamato e Ylenia Ishida.
I due saranno loro malgrado l'occhio del ciclone, fra digimon che li vogliono morti o vivi tutti per il loro tornaconto. Se poi aggiungiamo nuovi prescelti problematici e vecchi prescelti i cui digimon sono nientemeno che i cari Dark Masters, le cose si complicano assai.
Chi la spunterà nel caos della battaglia? Lucemon? Daemon? I digiprescelti? O forse sarà solo un massacro totale?
Saga Attuale: Wrath's Showdown.
Dopo aver avuto a che fare coi redivivi Dark Masters, i digiprescelti devono affrontare il Demone dell'Ira per ostacolare il suo progetto di assorbire i poteri di Lucemon sfruttando il piccolo Risei.
Witchelny, la città magica, viene assediata. Riusciranno i prescelti a vincere salvando non solo il bambino, ma anche Ken Ichijouji e i fratelli Saiba? Perché il demone ha più di un asso nella manica.
[ATTENZIONE: Sto aggiustando la storia dai primi capitoli, cercando di non fare troppi cambiamenti drastici.
Modificato CAPITOLO 1]
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Yamato Ishida/Matt
Note: Missing Moments, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Chronicles of Light and Darkness' Quest'
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Twins' War

Part 1: Wicked Keepers






No one mourns the Wicked

No one cries "They won't return!"
No one lays a lily on their grave







Nessuno porta il lutto per i malvagi.
Nessuno piange il fatto che non torneranno.
Nessuno lascia un giglio sulla loro tomba.
Questa è la speranza di chi combatte: che del male venga cancellata ogni traccia: le sue conseguenze e la sua esistenza.
Ma non fu così.
Né per loro, né per lui.


(No One Mourns the Wicked - Wicked, the Musical)






Capitolo 1: Sacrifice











You spout out what they said to sacrifice a child
And smelt their burning heads to sacrifice a child
And I can see the tears, a queue and men and senses
And I can hear the screams
(Chikinki - To Sacrifice a Child)







Digiworld.
Il mondo digitale composto da dati.
Nelle sue viscere esiste un luogo chiamato Dark Area, o Area Oscura.
Un luogo che racchiude tutta la malvagità e i vizi che hanno per secoli deturpato la purezza di quel mondo.
Là sta Lucemon: l'essere perfetto, l'angelo caduto.
In attesa di riscatto.





°





-Yamato! Yamato!-
La voce di Taichi era incrinata dal terrore.
Non poteva rispondergli.
Non poteva muoversi.
Non poteva fare nulla, se non vedere e sentire gli amici in pena per lui.
Gli occhi dilatati, gonfi dal pianto e il petto trafitto che tremava. Il respiro era sempre più affannato e il panico stava prendendo il sopravvento.
"Perché?" si chiese. Perché proprio lui? C'era poi un perché o BelialVamdemon voleva semplicemente un compagno per il viaggio all'inferno e aveva sparato quel raggio oscuro a casaccio?
Le forze lo abbandonavano, la vista si annebbiava, la carne gli si lacerava e le lacrime si mischiavano al sangue.
-Yamato... -
Sora...
Yamato pianse ancora di più. Non le sarebbe più potuto stare accanto. Non avrebbe più potuto vedere il suo sorriso.
Un pensiero urgente, però, attraverso la sua mente.
Istintivamente afferrò la mano della prescelta dell'Amore e la strinse con forza.
-Ri... - cercò di dire.
-Non parlare, Yama... Jou, Jou fa qualcosa!-
-Che posso fare?! Dobbiamo portarlo sulla Terra, presto!-
-Come lo spostiamo?- Takeru era vicino al panico.
-Ri... sei... -
Stava ancora cercando di pronunciare quella parola quando il buio totale l'avvolse e il silenzio ovattò ogni suono.
Era morto.
-Che diavolo sta succedendo?!-
L'urlo di Taichi irruppe in quel nulla. Lui non poté vederla, ma una luce accecante avvolse il suo corpo e, lentamente, davanti agli occhi sgranati di tutti, una figura femminile si separò da esso.
Volteggiò nell'aria per qualche istante e, infine, si posò su di lui. La luce si fece sempre più fioca, fino a spegnersi. I digiprescelti si avvicinarono esitanti e osservarono i due, senza dire una parola.
Erano due gocce d'acqua.
Daisuke stava per dire qualcosa quando un tonfo sordo attirò l'attenzione dei ragazzi e dei digimon su una figura scura accasciata in un angolo, fra Digiworld e l'altra dimensione.
-Finalmente... posso riparare... i miei errori... - balbettò.
Era Yukio Oikawa. O almeno, ciò che restava di lui.
-No! Che sta facendo?- esclamò Iori sostenendo l'uomo privo di forze -Doveva usare la sua energia per guarire!-
Quello chiuse gli occhi.
-Non può andarsene proprio ora che è riuscito ad arrivare a Digiworld! Ha realizzato il suo sogno!-
Oikawa sorrise e, prima di svanire, mormorò: -Grazie, Iorikun... sei... il degno figlio.... di Hiroki... -
Il corpo dell'uomo si tramutò in una miriade di farfalle arcobaleno, che percorsero il mondo digitale.
Alcune si diressero verso i corpi stesi a terra e, come li toccarono, i due parvero riprendere i sensi. Sotto gli sguardi sconvolti di tutti i digiprescelti, la ferita sul petto di Yamato guarì senza lasciare traccia, neppure una debole cicatrice.
Pervaso da una forte sensazione di benessere e da una nuova forza, il ragazzo aprì gli occhi. Vide la ragazza stesa accanto a lui e prendendole la mano sussurrò: -Ylenia... -
Anche lei aprì gli occhi e gli bisbigliò sorridendo, con le lacrime che le rigavano le guance:
-Fratellone... -



Da qualche altra parte...
-C'è mancato poco!- sospirò Mugendramon.
-Già! Per poco non ci lasciavo le penne!- sbottò Vamdemon su tutte le furie, tastandosi il corpo allo stadio Evoluto, per fortuna integro.
-Su, su. Alla fine è andato tutto bene. Sai che non ti avrei comunque lasciato morto troppo a lungo.- rispose Piemon cercando di sedare gli animi.
-Tu e i tuoi stupidi piani!- protestò il digimon vampiro. -Non potevi concepire qualcosa di meno complicato?!-
-Scusa, non sono io che mi sono rifugiato nel corpo di un umano per sopravvivere. Dì grazie a Mugendramon che ha recuperato i tuoi dati.-
-Tsk. Grazie Mugendramon... -
-Una passeggiata.-
Piemon tacque, compiaciuto, in attesa della sua parte di ringraziamenti. Che non arrivò.
-Dimentichi qualcosa?-
-Forse ho dimenticato che sei un idiota. Passiamo alla fase due.-
Piemon sospirò.
-Ah, l'Orgoglio, gran brutta bestia.-
Già, e lui ne sapeva qualcosa. Ovviamente nessuno glielo fece notare.




Più tardi, sulla Terra.




Si sentiva solo il rumore del motore. Una volta tanto che la loro famiglia era riunita, pensò Takeru, poteva essere un momento di pace, no? No. Eppure nutriva una sottile speranza che tutta quella situazione volgesse al meglio. Accanto a lui Yamato si sforzava di restare sveglio, ma era esausto, così come la ragazza al suo fianco. Fino a poche ore prima era nuda. Arrossì. Fortuna che Taichi le aveva dato la sua giacca, avrebbe gelato altrimenti. Quando erano tornati sulla Terra i due fratelli erano stati accolti da una sorpresa quasi più grande del racconto di Gennai. Takeru si appuntò di riportare quanto venuto a sapere quella notte, ogni dettaglio. Certi particolari, però, non avrebbe potuto immortalarli.
Lo stupore e la gioia negli occhi dei loro genitori nel vederli sani e salvi tutti e tre. Il muro di tensione fra  loro che s'infrangeva dopo tanto tempo...
Tutto ruotava intorno a suo fratello e... a sua sorella.
-Di colpo sono diventato il terzogenito, eh?- la buttò lì.
-Beh, Mikachan è diventata la quartogenita, di che ti lamenti? Siete comunque i più viziati.- rispose Hiroaki tirando una boccata di fumo.
-A proposito, dov'è Mika?-
-L'ho lasciata dalla signora Takeda.- rispose Natsuko.
Mika Ishida era nata il 5 maggio del 2000. Lei e Hiroaki si erano riscoperti dopo il viaggio a Digiworld dei figli nel 1999, ma non erano sicuri sul fatto di tornare a vivere insieme, come una famiglia. Ma forse ora che avevano di nuovo Ylenia...
-Immagino vorrete delle spiegazioni, giusto?
I tre annuirono e con loro anche Gabumon e Patamon.
-Gennai ci ha accennato un paio di cose.- disse Takeru -Perché ce lo avete nascosto?-
-Era un po' difficile spiegare a due bambini che la loro sorellina stava nel corpo di uno di loro.-
-Già... -  rispose Yamato. Era chiaro come il sole che c'era qualcos'altro a turbarlo.
-Raccontateci tutto, per favore.-
-Va bene.- disse Natsuko.
E iniziò a raccontare.

Era un tardo pomeriggio. Ore interminabili di doglie sfociarono nel pianto isterico di due creature. Un maschietto e una femminuccia. I neo genitori si strinsero l'uno all'altro. Natsuko Takaishi era sudata ed esausta, Hiroaki Ishida aveva il cuore accelerato per la gioia e la tensione. Entrambi avevano vissuto quella prima gravidanza come due perfetti novellini, fra alti e bassi. Arrivare alla fine fu davvero il raggiungimento di un traguardo sofferto.
-Avete già deciso i nomi?- a parlare fu la madre di Natsuko. La donna aveva preso l'aereo da Parigi qualche settimana prima del parto, in modo da poter assistere la figlia. Dopo il parto era stata riservata alla giovane madre una stanzetta singola e la donna si era impossessata della sedia accanto al letto. In quel momento sbucciava una mela e indagava negli sguardi dei neo genitori. A posteriori Hiroaki pensò che lei avesse già capito che qualcosa non andava.
I medici avevano portato i bambini nella nursery per ripulirli e visitarli, alla madre e al padre restava solo da attendere.
-Il maschietto si chiamerà Yamato.- disse Hiroaki.
-Mentre la bambina Ylenia. Lo avevo promesso a Yle, ricordi?-
-Come dimenticarlo? Da quando eravate piccole non parlavate che di questo. Anche se ricordo che volevate fare l'accoppiata Yamato/Takeru, o sbaglio?-
-Sì.- sorrise Hiroaki  -Ma l'amicizia femminile vince sulla cultura e la storia, perciò se avremo un altro figlio si chiamerà Takeru.-

-Ecco perché sono nato così adorabile, in pratica mi avevate già programmato.- Sghignazzò il prescelto della Speranza.
-Evidentemente avevano sbagliato qualche calcolo, visto il tuo lato stronzetto.- lo punzecchiò il fratello.
Ylenia mise la mano sulla spalla della madre che sussultò.
-E poi? Cos'è successo, mamma?-
Natsuko non riuscì a contenere le lacrime e per qualche minuto non riuscì a spiccare parola. Fu Hiroaki a continuare il racconto.

Pochi minuti dopo la cosa dei nomi, entrarono i medici con uno dei bambini. Avevano l'aria da cattive notizia.
-Che succede?- domandò allarmata Natsuko.
-Ecco, lo prenda.-
L'infermiera le mise il piccolo in braccio. Era Yamato, sembrava in ottima salute e, infatti, questo le dissero, ma Ylenia...
-Non sappiamo se supererà la notte.-
Il medico tentò di usare molto tatto nel comunicare quella notizia, ma fu ugualmente come un fulmine a ciel sereno.
-Cosa?- esclamò Hiroaki -Dalle visite era risultato che non ci fossero problemi!-
-La bambina ha la febbre alta. Sospettiamo sia uno stafilococco aureo, ma dobbiamo terminare gli accertamenti.-
-Aspetti, quanto è grave?- domandò la madre di Natsuko.
Il medico chinò il capo.
-E' curabile, ma la piccola è meno sviluppata rispetto al fratello. Dovremmo tenerla in incubatrice e...-
-Sperare che superi la notte?- lo interruppe la signora Takaishi.
Natsuko tremò e Hiroaki le strinse la mano.
-Ma com'è successo?-
-Stiamo facendo accertamenti. Dovremo tenere sotto osservazione anche il maschietto nel caso di contagio.-
Per i due fu penoso. Il loro mondo rischiava di distruggersi così com'era venuto alla luce.
-Povera piccolina... -
Natsuko piangeva toccando la manina della figlia nell'incubatrice. Hiroaki stava parlando coi medici quando, da uno dei computer dell'ospedale esplosero due fasci luminosi. Essi sfrecciarono nei corridoi deserti e piombarono sui bambini. Natsuko urlò, chiamando il marito. Quegli la raggiunse, seguito da un medico che non aveva mai visto.
-Cos'è successo?-
-Due... due raggi... i bambini... -
-Quindi sono loro.- disse il medico.

-Era il vostro amico Gennai.-
-Grazie per averci rovinato la scena papà.-
-Di niente, Take. Comunque Gennai si accorse che Ylenia non... beh, delle sue condizioni e decise di intervenire. Vorrei dire che fu difficile prendere quella decisione, ma non lo fu.-

-Sigillarla? Cosa vuol dire? Cosa sono i digimon?- Natsuko era isterica.
-Se è uno scherzo vedi di piantarla!- ruggì Hiroaki.
Gennai posò la mano sull'incubatrice dove giaceva la piccola Ylenia.
-La Luce... come temevo. Non c'è tempo. Mi spiace essere così schietto, ma se morisse, anche il potere svanirebbe. Il nostro mondo ha bisogno di quest'arma a doppio taglio.-
-Quindi... c'è un modo per salvare la bambina?.- lo interruppe Hiroaki. Dietro di loro, la suocera si chiuse la porta alle spalle. Aveva sentito tutto.
-Sì.- rispose Gennai. -In futuro  il sigillo potrebbe venire sciolto e i due si separeranno.-
-Non m'interessa cosa succederà a questo mondo o a quell'altro. Non so neppure se tutto ciò è reale, ma se puoi salvare nostra figlia, ti prego fallo!- supplicò Natsuko.
L'Agente annuì e impose le mani sui bambini.

-Il resto lo conoscete.- concluse Hiroaki.
Il silenzio tornò a regnare sovrano nell'auto. Pochi minuti dopo arrivarono a destinazione, nell'appartamento di Natsuko e Takeru.
-Perché non vi fermate qui per stanotte?- domandò la donna, impacciata. Sentiva la necessità di non separare nuovamente la famiglia. Un desiderio che Hiroaki condivideva.
-Mi farebbe molto piacere.- rispose. -Mikachan ne sarebbe contenta.-
La famiglia si riunì in casa. Con in braccio l'ultimogenita addormentata, Natsuko  chiuse l'uscio sull'ennesima notte più lunga della sua vita. Una notte che prometteva meglio delle altre.










Fine Capitolo 1











Taaaadaaaaaan!!!
Spero che questo capitolo abbia attirato la vostra attenzione, perché ne succederanno delle belle.
E digimon per voi non sarà più lo stesso.
Per prima cosa, userò i nomi originali di digimon e umani, quindi se non li conoscete, ditemelo e nei prossimi capitoli vi metterò una specie di elenco con nomi originali e non dei personaggi che appaiono e che molto probabilmente non conoscerete.
Punto secondo, il capitolo è un po' corto perché è una specie di prologo, gli altri sono un bel po' più lunghi e l'azione comincerà dal quarto.
Punto terzo: ho cambiato il nome di Reseph in Risei, non aggiungo altro per non fare spoiler a chi sta leggendo ora questa storia, ma questa decisione mi è costata molto, per motivi affettivi. Risei ha una pronuncia simile a Reseph, comunque (Risef diventa quindi Risee, con buona pace del mio cuore)
Punto quattro: dopo tutti questi anni, grazie a Tri siamo venuti a conoscenza dei retroscena di Digiworld. Retroscena da cui sono costretta a divergere per ovvi motivi. Mi piace incastrare il tutto, ma non sarà possibile. Quindi, questa è la mia versione di Digimon Adventure.
Ma tanto già c'era l'avviso What If?


Grazie a chi ha letto e continuerà a farlo.

Oh, giusto:

Mugendramon: Machinedramon
BelialVamdemon: Malomyotismon.


Bye!!!!







   
 
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