Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: Kazumakun    03/03/2015    2 recensioni
Obaba ha attuato un nuovo piano per costringere il povero Ranma a sposare sua nipote Shampoo; Per far sì che il suo piano
riesca ha, però, bisogno di Ryoga che viene convinto con un tranello. Cosa avrà escogitato questa volta la vecchia?
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il vagabondo rimase sorpreso nel vedere la figura della cinesina in giro a quell'ora. Cosa voleva da lui? La ragazza, avvicinandosi con cautela al giovane, prese parola, e con il suo tipico accento cinese disse: "Ryoga! La bisnonna mi ha mandata a cercati! Saresti così stupido da finire ad Okinawa o chissà dove con il tuo senso dell' orientamento"
Il ragazzo, sentendosi punto nel vivo, cominciò ad innervosirsi, anche a causa dei mille pensieri che lo assalivano. Fiero di sè disse "Tranquilla! Ho anche una mappa per evitare di perdermi!". Shampoo, riducendo gli occhi a due fessure, esaminò la mappa e notò che era al contrario, e con un tono soddisfatto disse: "Ti sei accorto che la mappa è al contrario, vero?". Quelle semplici parole provocarono una spiacevole reazione nel ragazzo: la tipica reazione di chi non voleva ammettere il proprio sbaglio. "Ho fatto quello che la vecchia mi ha chiesto! Ho fatto inalare l'incenso a Ranma e ora? Quali sono le intenzioni della megera?" sibilò il moro con una voce chiaramente infastidita.
"Non ne ho idea" rispose Shampoo, e con fare furbo e cattivo aggiunse: "So solo che Akane non sarà contenta di tutto questo!". Al sentir nominare la sua amata e, per giunta, temendo che alla povera ragazza venga fatto qualcosa, Ryoga si incamminò in direzione opposta alla sua meta suscitando, nella cinesina, l'urgenza di chiedere dove stesse andando: non poteva permettere che il piano andasse a rotoli. E lui, intuendo i pensieri dell'asiatica, indignato, soddisfò la sua curiosità dicendo: "Non ho un luogo dove andare al momento, so' solo che non lascerò che venga fatto del male ad Akane. Obaba mi aveva allettato con l'idea di farla diventare mia sposa ma non voglio che soffra, soprattutto per causa mia. Puoi dire a quella scimmia rinsecchita che non ho intenzione di continuare con questo suo maledetto piano. Mi ritiro".  Appena finì la frase, il povero ragazzo fu colpito in testa dalla bicicletta di Shampoo lasciandolo inerme al suolo e, mentre i suoi sensi andavano spegnendosi udì le parole della cinesina "Mi dispiace ma non posso farti rovinare il nostro lavoro". Così dicendo, lo trascinò via verso il loro ristorante ignara della persona che stava ascoltato la loro conversazione in segreto.
Nel frattempo, nella stanza di Ranma, oltre al russare del padre si udivano lamenti da parte del giovane fautore di arti marziali.
Stava sempre peggio, anche mentre dormiva, era assalito dagli incubi che sembravano tormentarlo assiduamente, quasi come se avesse la febbre alta, difatti la sua fronte era imperlata da quelle piccole e fastidiose goccie d’acqua, mentre il suo corpo era scosso da forti tremiti di freddo.
Improvvisamente la porta della stanza si spalancò, e  Ranma, a causa del  sonno reso leggero dagli incubi, si svegliò di scatto e immediatamente assunse una posizione di difesa.
 "Ehi Ranma, non te la passi tanto bene, vero?" disse la figura avvolta dalle tenebre della stanza;
"Nabiki! Ti ha dato di volta il cervello?" rispose Ranma, avendo riconosciuto la voce della sorella di Akane.
"Ho delle informazioni che ti saranno utili! Saranno tue alla modica cifra di 3000 Yen!" disse beffarda la ragazza;
"3000 Yen!? E' un furto! Guarda, non mi va di scherzare sto malissimo da oggi pomer..." disse il moro, quando fu tempestivamente interrotto da Nabiki che aggiunse "...iggio, dopo che hai visto Ryoga, giusto?" domandò la castana con un tono sospettoso.
Il ragazzo, sorpreso che la sorella di Akane  fosse a conoscenza dell’accaduto, cercando di riunire i pezzi del racconto  spiegò come erano andati i fatti quando, all'improvviso, udì una voce che lo chiamava in lontananza. I suoi occhi si spensero come se fosse sotto un incantesimo e l' unica parola che riusciva a pronunciare era "A...ka...ne..." e, così dicendo si avviò verso l'uscita.
 Nabiki, sbigottita da quell'improvviso cambiamento, pensò -Ma che diavolo sta succedendo? Fa parte del piano architettato dalla bisnonna di Shampoo? Tuttavia non posso lasciare che mi soffino l'affare! Ero quasi riuscita a convincerlo a pagare per le informazioni!-  rimase ferma qualche secondo indecisa sul da farsi, poi ebbe  la brillante idea di andare nella camera della sorella minore .
Percosse leggermente la ragazza, che però non sembrava volersi svegliare, e così a gran voce disse :
"Akane! Presto svegliati! Ranma ha qualcosa che non va, devi fermarlo!".
Quelle parole ridestarono la piccola Tendo, che dopo un attimo di confusione balzò giù dal letto, e così  le due ragazze si precipitarono giù per le scale con l'intento di fermare il giovane, ma appena arrivarono al piano inferiore si accorsero che ormai era troppo tardi. Di Ranma non c'era più traccia.
 Akane, ancora in pigiama, si precipitò in strada con l'intento di cercare il malcapitato.
Aveva una brutta sensazione e  aveva paura che potesse succedere qualcosa al giovane, calde lacrime iniziarono a bagnarle il viso,  Nabiki, mettendo una mano sulla spalla della sorella, con un tono privo di emozioni disse : "Hai la più pallida idea di dove andare? Se vuoi te lo dico in cambio di 2500 Yen!".
Akane, guardando la sorella con uno sguardo iroso e anche infastidito, rispose "Non è il momento di scherzare, Nabiki!".
 "Va bene, li metto in conto allora! Ranma sarà sicuramente dalla bisnonna di Shampoo!" disse la sorella di Akane incamminandosi verso l'interno della casa.
-Obaba? Che cosa avrà escogitato questa volta? Ranma resisti sto arrivando!- disse fra sè e sè Akane correndo più che poteva e incurante delle poche persone che la guardavano con un’espressione incuriosita. L’aria era fresca e ciò aiutava la ragazza che continuava a correre senza sosta e dopo un lungo tragitto  la ragazza si trovò di fronte alle porte del ristorante Il Gatto.
 -Ok Akane, sii forte. Fallo per Ranma!- pensò fra sé, cercando di infondersi un po’ di coraggio. Nonostante tutto, una volta entrata iniziò a guardare l’ambiente con circospezione , ma non potè evitare di assumere un espressione di paura di fronte alla scena che le si mostrò davanti agli occhi.
 "Ryoga!! Ranma!! Che sta succedendo? Che vi hanno fatto!?" disse Akane in preda al panico prima di essere colpita alle spalle per poi finire a terra priva di sensi.
Fu questione di pochi secondi, e tutto divenne buio, come se si trovasse in un limbo, ma prima di svenire dalle labbra di Akane uscì un solo nome :” Ranma”.
 
Nonostante Ryoga volesse rifiutarsi di far andare avanti il malvagio e ignoto piano della vecchia amazzone andandosene, era stato catturato dalla dolce quanto pericolosa cinesina vanificando le sue intenzioni,  Ranma era caduto vittima di un sortilegio che lo aveva reso simile ad uno zombie e attirato verso il covo della malvagia Obaba; Akane era stata messa al tappeto una volta scoperta la posizione del fidanzato. Tutto era pronto per cominciare, ora nessuno avrebbe potuto interferire ... che il piano abbia inizio!
 
 
---NOTE DELL'AUTORE--- Grazie dell'attenzione, spero che la storia vi stia tenendo sulle spine e che vi spinga a continuare a seguirne le vicende (^_^). Sempre graditi sono i commenti, positivi e non, per aiutarmi a rendere migliore questa storia. Secondo voi in cosa consiste il piano della scimmia essiccata? provate ad indovinare se volete (>.O) Alla prossima puntata, ciao a tutti!! o(n_n)°))
 
PS. Un ringraziamento particolare alla Beta reader Crystal_92 che con tanta pazienza ha letto la storia e l’ha aggiustata un po’ (^_^)
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: Kazumakun