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Autore: taisa    11/12/2008    2 recensioni
Qualcosa distorce il cielo terrestre, qualcuno minaccia la Terra... qualcuno deve difenderla.
Genere: Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Crilin, Goku, Nuovo personaggio, Piccolo, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A NEW DIMENSION

A NEW DIMENSION

*

Più difficile di quanto pensi

*

Il vento gli sferzò il viso a causa della velocità sostenuta con cui volava. La situazione era grave e a lui toccava il compito più importante. Suo malgrado, Crilin si riscoprì ben presto coinvolto in qualcosa di molto più grande di lui, ma d’altra parte era una vita che si cacciava in circostanze del genere. Di frangenti disastrosi, sull’orlo del cataclisma ne aveva visti tanti e teoricamente recuperare un bastone non doveva essere poi così difficile.

Si dice che l’esperienza insegna, ma Crilin non riusciva proprio ad abbandonare il suo modo positivo di pensare. Anche ritrovare le sfere del drago su Namecc doveva essere una cosa facile da compiere. Una passeggiata di salute, così credeva prima di partire. Peccato che la salute l’avesse persa per strada, su Namecc.

Crilin scosse violentemente il capo. Non era il momento di pensare a certe cose. Doveva solo recuperare quel bastone e riportarlo a Piccolo, del resto si sarebbe occupato il namecciano; lui non voleva più saperne nulla.

*

Un tremendo boato scosse la valle. Un secondo suono assordante sembrò sgretolare le montagne. Ancora svariati rimbombi giunsero dal cielo.

Goku si distanziò dal suo avversario, “Dannazione, questi sono parecchio resistenti” si lamentò. Anche Piccolo, alcuni metri di distanza, si liberò momentaneamente dell’avversario scagliandolo contro alcune rocce, “Non abbassare la guardia Goku. Questi tizi sono peggio del previsto” concordò il namecciano; raggiunto dal guerriero contro cui stava combattendo appena un secondo più tardi.

Il Saiyan schivò l’attacco del nemico, allontanandolo con un calcio. Nella sua mano si generò una sfera di energia pronta a colpire l’avversario, “Già, me ne sono accorto, grazie. Non capisco come facciano a essere diventati tanto forti. Prima non erano così” costatò lanciando il ki. A conferma delle sue teorie, la sfera lanciata contro l’avversario fu facilmente deviata dal guerriero. Goku lo guardò sbigottito.

Piccolo afferrò il braccio dell’antagonista, scagliandogli in pieno un raggio in grado di disintegrarlo. “Deve essere a causa del varco dimensionale. Più il passaggio si apre più questi ne traggono forza” suppose evitando per un soffio un pugno sferratogli alle spalle, rispondendo a sua volta con un calcio che colpì in pieno stomaco il nuovo nemico. Approfittando del momento d’indebolimento, il namecciano giunse le mani scagliando l’avversario al suolo, dopo averlo colpito sulla nuca.

Goku si distrasse, volgendo la sua attenzione verso l’amico, “Stai dicendo che più passa il tempo e più sarà difficile liberarci di questi tizi?” s’informò, molto più concentrato a guardare l’altro che a prestare attenzione alla sua battaglia. “Proprio così” confermò Piccolo, subendo un pugno in pieno volto. “Accidenti, questa non ci voleva” parlottò tra sé il Saiyan.

Una sfera di energia centrò in pieno l’alieno dalla folta chioma nera, costringendolo ad abbassare il capo per alcuni secondi. L’entità del danno di certo non poteva impensierirlo, tuttavia Goku si massaggiò il punto leso cominciando a sbraitare in direzione del guerriero che lo aveva appena colpito. “Ehi! Non è valido colpire così all’improvviso!” si lamentò additando la fonte della sua rimostranza.

L’altro sorrise divertito, osservando la buffa scenetta con il Saiyan come protagonista che, completamente distratto, si ricordò solo in quel momento di avere un secondo avversario da battere. Questi afferrò Goku alle spalle, stringendo le sue braccia attorno al collo del Saiyan con l’intenzione di soffocarlo.

L’uomo dalla tuta arancione si voltò con l’intento di scorgere il volto del suo aggressore, “Così non vale!” protestò nuovamente, per nulla preoccupato di un’eventuale morte per asfissia. Un altro assalitore si attacco alla gamba del Saiyan naturalizzato terrestre, che si limitò a guardarlo per un istante, cercando poi di liberarsene scalciando. “Lasciami!” urlò, prima che una nuova sanguisuga gli si appiccicasse addosso. Questa volta, l’avversario, si attaccò al suo braccio; e prima ancora che Goku potesse protestare altri guerrieri lo attaccarono da più parti. Ben presto di Son Goku non rimase nulla di visibile. Solo un mucchio di avversari che lo avevano afferrato al solo scopo di tenerlo prigioniero.

“Goku!” lo chiamò l’amico verde, dopo aver udito un urlo da parte del Saiyan. La distrazione costò a Piccolo un ennesimo pugno ricevuto in pieno viso, ma il namecciano si liberò ben presto del suo avversario. L’attacco successivo, infatti, fu brillantemente schivato; un secondo più tardi il nemico si ritrovò a sorvolare le montagne a causa del calcio a piedi giunti che gli fu riservato da parte del namecciano.

Piccolo accorse in aiuto del compagno d’avventura, ma ben prima che potesse giungere in suo soccorso, una luce filtrò tra il mucchio che si era creato in cielo. Accompagnato da un urlo, Goku riapparve alla luce del sole, dopo aver sbaragliato i suoi avversari, che volarono in tutte le direzioni. Piccolo chiuse gli occhi per alcuni istanti, complice il raggio scaturito dall’amico. Quando li riaprì, si vide pericolosamente avvicinare da uno dei malcapitati, ma con la più totale noncuranza se ne liberò con un solo gesto della mano, deviando il suo percorso.

“Stai bene?” gli domandò una volta raggiunto. Goku, con capelli ancora del suo colore naturale, si posò una mano alla gola, “Accidenti, me la sono vista brutta” si lamentò posandosi una mano al fianco e osservando il terreno sottostante.

Non vi fu modo di riprendere fiato, altri guerrieri tornarono nuovamente all’assalto dei due difensori del pianeta. “Ma non finiscono mai?!” brontolò un esasperato Goku, “Spero che Crilin recuperi in fretta quel bastone” continuò a farfugliare tra sé.

*

Crilin saettò tra le nuvole alte nel cielo. Totalmente diverse da quelle che aveva oltrepassato per giungere a casa dell’amico appena qualche ora prima, queste non erano bianche. Le dimensioni si stavano intersecando tra loro, era chiaro. Non aveva tempo da perdere.

Improvvisamente il piccolo terrestre frenò il suo viaggio. In silenzio scrutò con attenzione il panorama davanti a sé, in una strana contemplazione. Attese alcuni istanti ancora.

Accompagnato da un’espressione buffa, ma al contempo preoccupata, Crilin, si precipitò nella radura sottostante. “Accidenti!” mormorò a denti stretti guardandosi frettolosamente attorno in cerca di un rifugio. Era ancora troppo lontano dalle alture di Yunzabit per sperare di correre, così dovette accontentarsi di trattenere completamente la propria aura e di precipitarsi nel primo luogo sicuro che riuscì a trovare.

Per sua immensa fortuna nei paraggi riuscì a intravedere una piccola grotta. Veramente molto piccola, difatti il terrestre dovette ringraziare la sua bassa statura o non sarebbe mai riuscito a entrarvi. Altri quindici, venti centimetri in più sarebbero bastati a non permettergli di accedere a quella che risultò l’unica via di fuga.

Una volta assicuratosi di essere ben al sicuro e che la sua aura non risultasse percepibile in nessuna maniera restò in silenzio, il più immobile possibile.

I suoi occhi scrutarono attentamente il cielo, dove ben presto vide sfrecciare dei guerrieri. Ancor di più di quanti avessero attaccato lui e i suoi amici fino a quel momento. Dovette constatare, dunque, che i nemici erano davvero in molti.

Gli strani guerrieri sembrarono parlare tra loro e dopo pochi secondi si sparpagliarono in ogni direzione.

Crilin osservò la scena appoggiando la schiena alla parete della roccia, nella speranza di non essere visto. Passati alcuni istanti; sicuro di essere nuovamente solo, tirò un sospiro di sollievo. “C’è mancato poco” ammise lasciandosi scivolare lentamente al suolo. Improvvisamente una nuova aura attirò la sua attenzione, ma questa volta la provenienza era chiaramente all’interno della grotta.

*

CONTINUA…

*

*

lilac: Ogni tanto trovo giusto dare un po’ di spazio anche al povero Crilin, troppo spesso dimenticato XD. Sono sempre felice di constatare che il mio modo di raccontare ricalca fedelmente l’originale.

 

  
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