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Autore: MangAnime    27/03/2015    0 recensioni
“Ma sei davvero così stronza? Lo fai apposta… Che cavolo! hai preso la mia vita per una giostra!? Non puoi fermarla per scendere e salire quanto vuoi !” disse, infine, a testa bassa e stringendo i pugni, fece un passo indietro... “Ok… ho capito, vuoi che esca dalla tua vita.” Tirò su col naso e continuò “Lo farò.” Fece per andarsene, avevo ottenuto ciò che volevo ma dopotutto, ora gli stavo solo causando dolore, quel dolore che gli avrei voluto evitare…
“Aiden?” lo chiamai piano, e lui si fermò… così continuai a parlare “Facciamo finta che quel bacio non ci sia mai stato e torniamo ad essere amici?” lui sospirò, si girò e annuì... io mi avvicinai a lui e lo abbracciai, Dio mio quando mi era mancato…
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un giorno, due, mille oppure nessuno... 

Meno di cinque minuti ed ero già con le chiavi nella serratura, quando rientrai annunciai il mio arrivo a casa e mia madre mi salutò dandomi un bacio sulla fronte.
“Andata bene la giornata, cara?” chiese lei ed io posando la cartella annuì.
“Oggi è arrivato un nuovo ragazzo a scuola.” Mi sedetti alla tavola, già apparecchiata e presi un pezzo di pane.
“A metà anno?” chiese stranita.
“Beh, si… a quanto ho capito non è un tipo che sta fisso in un posto a lungo.”
“Capisco.” Disse e continuò a girare il sugo, osservai mamma che cucinava, mi dava le spalle, canticchiava una vecchia canzoncina che mi cantava da bambina per farmi stare buona, sembrava felice e mi domandai se lo fosse davvero,  non si era mai mostrata triste, non  davanti a me per lo meno, lei e papà cercano di fare gli indifferenti e di farmi stare bene il più possibile ma non sono scema, so che soffrono a causa mia…
Tutto iniziò quando all’età di 5 anni stavo aiutando mamma a sparecchiare e all’improvviso caddi a terra svenuta, mamma andò nel panico, papà quel giorno faceva il turno fino alle 16.30 e non era ancora a casa… non sapendo come fare mi prese in braccio e scese dalla signora Anna e si fece accompagnare all’ospedale, mi ricoverarono, e non riuscirono a diagnosticare la causa del mio svenimento, entrai e rimasi 3 giorni in coma, quando mi risvegliai lei era li, a tenermi la mano, erano le prime luci del giorno, e dormiva con le lacrime ancora che gli scendevano sul volto, segno che si era addormentata, o meglio, che era crollata, da poco, il primo a rendersi conto che ero sveglia fu papà che era  appena entrato in camera con una tazza di caffè americano, quando mi vide sbiancò, il caffè cadde a terra e iniziò a piangere avvicinandosi a me, il che svegliò mia madre che vedendomi mi abbracciò stretta piangendo senza contenersi…quella fu l’ultima volta che vidi mia madre piangere… Papà torno presto con un medico che visitandomi non seppe dare spiegazioni plausibili, dagli esami che mi avevano fatto avevano riscontrato dei valori sballati che mi avevano fatto perdere conoscenza ed entrare in coma… tornammo a casa senza una spiegazione, sperando che non succedesse più, ma per nostra sfortuna non fu l’ultima volta… 4 mesi dopo ebbi una ricaduta, e stetti altri 4 giorni in coma… al mio risveglio il medico disse ai miei genitori “La bambina, ha degli sbalzi di valori nel sangue che le fanno perdere conoscenza e che a causa della mancanza di ossigeno la  mandano in coma, noi non possiamo fare nulla per curarla, perché una cura non c’è, non possiamo prevenire questi svenimenti, ne possiamo prevederli o impedire che entri in coma…l’unica cosa che possiamo fare per lei, è pregare che il coma un giorno non si estenda a livello celebrale...” Li iniziò il dramma… li capì che la mia vita poteva finire il giorno dopo o poteva durare altri 30 anni, ma non dipendeva  da nessuno…
“Adele? Adele ci sei?” mi richiamò mia madre e io ritornai con la mente al presente.
“Si… scusa… Cosa c’è?”  
“Vai ad aprire a papà che sta suonando da 5 minuti e io ho le mani fatte di farina?” chiese sorridendomi e io ubbidì.
Quando aprì la porta Diuk mi saltò addosso, facendomi le feste, felice di rivedermi, e papà mi diede un bacio sulla guancia salutandomi.
La serata trascorse serenamente,  ciò che mamma aveva preparato era squisito, si è sempre dilettata in cucina, aveva frequentato l’alberghiero e prima che nascessi io lavorava in un ristorante in periferia, che poi però ha chiuso a causa dei debiti che il proprietario non riusciva a pagare.
“Io vado a dormire, domani ho compito di Italiano e devo essere in forze!” esclamai e feci l’occhiolino a mia madre, che sorrise, poi diedi la buonanotte e insieme a Diuk andai in camera, lui si accoccolò affianco a letto praticamente subito…
“Sei il cane più pigro che esista, appena vedi la possibilità di andare a dormire la cogli al volo!” dissi ridacchiando e lui mi guardò interrogativo per un momento, poi si riaccucciò facendo uno sbadiglio, ridacchiai a vederlo così tranquillo, da cucciolo non stava mai fermo, ora invece devi pregarlo per muoversi, forse l’età segna anche lui, ha quasi 10 anni dopotutto… i miei me lo regalarono per il mio settimo compleanno quando videro che passavo giornate sane a leggere, senza mai uscire di casa a giocare con altri bambini, pensarono che un cane mi avrebbe movimentato la giornata, ed effettivamente fu così, ma poi Diuk diventò il mio compagno di lettura, io leggevo e lui si addormentava con la testa sulle mie gambe mentre gli facevo le coccole.






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Nota Autrice: 
Salve! :)
Sono tornata :D
Spero di non aver fatto errori e se ne ho fatti chiedo umilmente scusa.
Accetto qualunque critica e qualunque consiglio per migliorare :D!
Grazie mille a chi leggerà, a chi recensirà e a chi aggiungerà la storia tra le preferite/ricordate/seguite ! *^*
Un bacione, 

MangAnime ;)
  
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