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Autore: BettyLovegood    28/04/2015    1 recensioni
Titolo cambiato.
Raccolta di fic !AU per la challenge One Hundred Alternative Universes, indetta da CampMezzosangue.
Saranno per la maggior parte Caleo, forse tutte, ma è possibile che faccia rientrare qualche altra coppia.
Prompt #23 Facciamo per caso cosplay di una ship popolare!AU [Caleo]
Prompt #87 Ci siamo sposati a Las Vegas ma siamo dei perfetti estrani !AU [Caleo]
Prompt #32 Sto citando ad alta voce l'ultimo libro di una serie e ti faccio spoiler !AU [Leo/Percy/Nico]
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Calipso, Jason Grace, Leo Valdez, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Prompt: #32 Sto citando ad alta voce l’ultimo libro di una serie e ti faccio spoiler !AU
Personaggi: Leo Valdez, Nico Di Angelo, Percy Jackson, Calypso, Annabeth Chase.
Paring: Definirei questa storia una Leo/Percy/Nico. Accenni alla Pernico.
Rating: Verde
Warning:  SPOILER SU HUNGER GAMES, IL CANTO DELLA RIVOLTA. (libro).
Note: Dovete sapere solo tre cose:
1. al cinema incontrai una ragazzina e iniziai a parlare con lei del libro e praticamente feci spoiler sulla morte di determinati personaggi alla mia piccola sorellina.
(Scusa Mary. :3)
2. Amo Nico e Leo 'stile fanboy'. 
3.  Sono innamorata di Sherlock. 
Spero vi piaccia la storia :33


 
NON SONO UNO PSICOPATICO, SONO PIU' UN SOCIOPATICO IPERATTIVO, INFORMATI PERCY!


 
Percy, seduto a tavola, intendo a girare il suo caffè lo guardò con un sopracciglio alzato.
-Buongiorno.-
Leo si voltò verso di lui con un enorme sorriso e con in mano una padella.
-Oh buongiorno a te, Percy.-
Percy scrutò Leo, sospettoso.
Leo non si alzava mai presto la mattina – a meno che non era costretto per via della scuola- , e quando lo faceva era completamente intrattabile.
Non parlava con nessuno, si limitava a sbuffi e sbadigli, e se osavi chiedergli qualcosa ti trafiggeva con uno dei suoi sguardi assassini.
-Come mai così felice?- chiese il moro, prendendo un sorso di caffè.
Leo sistemò la padella sul gas e ci gettò dentro l’impasto per le pancake.
 –Oggi è il gran giorno Percy!- esclamò.
-Gran giorno?- chiese il moro, sempre più confuso.
Leo sistemò le sue pancake nel piatto e ne offrì una a Percy, su cui c’era scritto con lo sciroppo d’acero 21/11.
-Lo so che giorno è Leo.- Percy infilzò con la forchetta la pancake e ne portò un pezzo alla bocca.  –Ma perché sei così contento?-
Leo guardò l’amico male. –A volte mi chiedo se io e te viviamo nella stessa casa.-
-Sfortunatamente si.-  bisbigliò Percy.
Leo puntò la sua forchetta contro l’amico -Bene, allora saprai cosa succede oggi.- 
Percy ci pensò su, ma quella data non gli diceva proprio niente.
Scosse la testa.
-Oh, andiamo, sono giorni che ne parlo!- sbuffò Leo.
Percy si portò una mano alla testa. –Non dirmi che si tratta di quel ridicolo film-
Leo assunse un’aria offesa. –Hai appena chiamato Hunger Games ‘quel ridicolo film?’-
-Un film dove ventiquattro persone devono ammazzarsi a vicenda non è ridicolo per te? –
Leo guardò il suo amico con la bocca spalancata.
-Per tua informazione Hunger Games non parla solo di morte e uccisioni. Parla di lottare contro i soprusi, parla di amore, amicizia, parla di quanto possano essere crudeli gli uomini e…-
-Ed è un film ridicolo.- lo interrupe Percy.
Leo lo guardò male –Capitolino.- mormorò, con disprezzo.
Percy aggrottò le sopracciglia, confuso. –Dovrei sentirmi offeso?-
Leo non rispose, ma la risposta arrivò comunque da un’altra persona.
-Ti ha praticamente dato dello stronzo.- spiegò Nico, mentre toglieva la tazza di caffè dalle mani del suo ragazzo e se la portava alla bocca.
-Ehi!- si lamentò il ragazzo, ma Leo era impegnato ad ignorarlo con tutte le sue forze.
-Nico ma non hai insegnato proprio niente a questo qui?- chiese, offrendogli una delle sue pancake.
Nico sospirò afflitto. Ci aveva provato, tante, troppe volte, Leo lo sapeva bene, ma Percy non era il tipo che si innamorava di un film, di un libro o di una serie tv e ne parlava per giorni e giorni. Percy insomma non era come lui o come Leo.
-Beh, si rifarà stasera quando andremo a vedere Mockingjay parte uno.-
Percy lasciò cadere la forchetta che aveva in mano e si voltò verso il suo ragazzo con gli occhi spalancati.
-No, io non vengo stasera.- disse, deciso.
Nico versò dello sciroppo sulle sue pancake senza neanche voltarsi verso di lui.
-Si che lo farai. Io ti ho accompagnato a visitare quello stupido acquario.-
Percy sbuffò. –Non puoi andarci con Leo?-
Nico si voltò leggermente verso di lui, con la forchetta a mezz’aria. –E tu mi lasceresti andare da solo al cinema con Valdez?- chiese, alzando un sopracciglio.
Leo alzò gli occhi al cielo. –Ancora con questa storia? E’ stato uno sbaglio, ti ho chiesto scusa quante? Tremila volte?-
Nico lo ignorò, continuando a tenere lo sguardo puntato su Percy che al ricordo di Leo e Nico entrambi con un occhio nero e diversi lividi sulle braccia, non potè fare a meno di acconsentire all’uscita.
-E va bene, vengo.- disse infine, mentre passava un braccio intorno alla vita del suo ragazzo. –Non voglio vederti di nuovo conciato in quel modo per via di quell’idiota di Leo.-
Nico sorrise soddisfatto, stringendosi di più al corpo caldo di Percy, mentre Leo sbuffava e si lamentava del fatto che lui non sapeva che la ragazza che avevano pedinato, e in seguito corteggiato –come se avesse mai avuto una speranza- avesse un fidanzato campione di box.
 
 
 **************
 
-Ricordami perché sono qui con loro.-
Annabeth sorrise a Percy, che guardava il suo ragazzo e Leo a pochi metri di distanza da loro, intenti a discutere su un certo Peeta.
-Perché ami il tuo ragazzo.- la ragazza alzò le spalle e si mise in fila per prendere i pop-corn.
Percy sospirò, seguendola. –Già. A proposito, grazie di essere venuta.-
-Dovere da amica.- rispose lei, facendogli l’occhiolino. –E poi sono curiosa di vedere questo film. Ho letto i libri.-
-Ora non comincerai anche tu a parlare dei personaggi come se fossero reali e a chiederti se è meglio Gale o Peeta, vero?-  Percy guardò l’amica con un’aria supplichevole.
Lei scoppiò a ridere. –No, non preoccuparti non lo farò.-
Percy sorrise, prese i pop-corn e raggiunse, insieme ad Annabeth, Leo e Nico.
-Abbiamo i pop-corn.- annunciò.
I due ragazzi lo ignorarono, troppo impegnati a chiedersi se una certa Julianne Moore fosse adatta ad interpretare il ruolo della presidentessa Alma Coin.
Percy sbuffò. –Okay, non volete i pop-corn. Annie vuoi favorire?- chiese porgendo il cestino alla ragazza.
-FERMI!- urlò Leo, bloccando il polso di Annabeth. –I pop-corn sono per il film, non si mangiano prima.-
Leo tirò il cestino a se e lo custodì come fosse un tesoro.
Percy e Annabeth sospirarono in contemporanea, afflitti.
-Allora, lo psicopatico qui si sta comportando bene?- chiese il ragazzo a Nico, facendo un gesto verso Leo, che cullava i pop-corn.
-Ehi, non sono uno psicopatico!- si lamentò lui.
-Oggi mi hai tenuto legato alla sedia per dieci, ripeto DIECI ORE, mentre guardavamo i primi due Hunger Games e hai voluto anche leggermi i romanzi!- Percy fissò l’amico. –E per di più ora stai cullando dei pop-corn. Sei decisamente uno psicopatico.-
Leo sbuffò. –Non sono uno psicopatico.- ripetè –sono più un sociopatico iperattivo, informati Percy.- (*)
Nico scoppiò a ridere. –Osi paragonarti ad uno degli uomini più intelligenti del pianta?- chiese, guardando intensamente l’amico.
Leo alzò le spalle. –Ehi, io sono intelligente quanto Sherlock.-
Nico sbuffò. –Ti piacerebbe.-
Leo stava per ribattere qualcosa, ma fu interrotto da Percy che ingenuamente pose la domanda più stupida che poteva venirgli in mente.
-Chi è Sherlock?- chiese.
Leo e Nico si voltarono in contemporanea verso il ragazzo, entrambi stupiti.
-Tu non sai chi è Sherlock?- chiese Leo.
-Dovrei saperlo?-
-Lui non sa chi è Sherlock?- chiese nuovamente Leo, ancora più sbalordito, stavolta rivolto a Nico.
-Io non lo sapevo, giuro.- Nico scosse la testa afflitto.
Leo gli posò una mano sulle spalle, con fare rassicurante.
-Il mio ragazzo non conosce Sherlock.- Nico voltò le spalle a Percy e si incamminò verso la sala del cinema, con un braccio di Leo attorno alle spalle.
-Oh, non preoccuparti.- gli disse l’amico. –Rimedieremo in fretta.-
Percy rimase lì, fermo ad osservare la scena, con la bocca leggermente spalancata.
Annabeth al suo fianco cercava di trattenersi dallo scoppiare a ridere.
-Credi che mi lascerà?- chiese in fine il ragazzo, leggermente preoccupato.
Lei si fece seria in un attimo.
-Ti conviene informarti su Sherlock al più presto. Sul serio non lo conosci?-
Percy alzò gli occhi al cielo e si incamminò verso la sala.
-Sono circondato da pazzi.- mormorò fra se e se.
 
 
**************** 
 
 
 
 Leo odiava l’attesa prima dell’inizio dei film, che senso aveva aspettare?
-Proiettate questo film e basta!- voleva urlare ai proprietari del cinema, ma aveva troppa paura di essere sbattuto fuori a calci nel sedere, così rimase zitto al suo posto a picchiettare le dita sul bracciolo della poltrona.
-Potresti smetterla? E’ irritante.- chiese la ragazza al suo fianco.
Leo alzò lo sguardo su di lei e si perse un attimo in due meravigliosi occhi castani.
-Si, scusa.- mormorò.
La ragazza fece una smorfia. –Bene.-
Leo doveva assolutamente sapere il nome di quella splendida ragazza.
-Piacere, io sono Leo.- parlò prima di pensare, come gli succedeva sempre di fronte alle ragazze.
La ragazza lo squadrò un attimo, poi abbozzò un sorriso.
-Calypso.- disse.
Il ragazzo si rilassò leggermente, stava andando bene.
-Calypso bel nome.- commentò, strappandole un altro sorriso. –Allora, secondo te fino a dove arriverà il film?- chiese.
Quando si parlava di argomenti a lui conosciuti andava tutto bene. E Hunger Games lui lo conosceva benissimo.
-Oh, non saprei.- rispose lei, osservando un attimo lo schermo del cinema su cui stavano proiettando la pubblicità di una doccia.
-Beh, prima ne parlavo con il mio amico e crediamo che non si arrivi a prima della morte di Finnick.-
-Cosa?- la ragazza spalancò gli occhi, sorpresa.
-Già, brutto no? Spero di vedere almeno il matrimonio tra lui e Annie e non…-
-Aspetta!- l’interruppe lei, alzando una mano.
-La morte di Finnick?- domandò. –Cioè Finnick muore?-
-Si, però prima si sposa con Annie. Perché non lo sapevi?- Leo guardò la ragazza con aria interrogativa.
Lei scosse la testa. –Mi hai fatto non uno, ma ben due spoiler!-
-Oddio, scusa!- si affrettò a dire lui.
-Ma almeno non ti ho detto della morte di Prim!- Leo fece un grande sorriso, purtroppo si rese conto troppo tardi di quel che aveva detto.
La ragazza aveva un’aria omicida, sembrava stesse per accoltellarlo.
-Idiota!- sbottò. –Mi hai rovinato il film.-  Si alzò e cambiò velocemente posto.
Leo sospirò, sconfitto.
Percy, al suo fianco se la rideva.
-Sei impossibile Valdez.- commentò. –Facciamo così, domani ti lego alla sedia e ti spiego come conquistare il cuore di una ragazza.-
Leo sbuffò, prendendo una manciata di pop-corn. –Sta zitto, Jackson. Non ho bisogno di te.-
Percy scoppiò a ridere. Sapeva bene che l’indomani il ragazzo sarebbe corso da lui a chiedergli qualche consiglio.
Magari lui ne avrebbe approfittato per chiedergli in cambio informazioni su  Sherlock, così da poter riconquistare il cuore di Nico che ora se ne stava seduto nella sua poltrona a borbottare:
-Il mio ragazzo non conosce Sherlock, il mio ragazzo non conosce Sherlock.-




 
[1663 parole]
 
(*) Non sono uno psicopatico, Anderson, sono un sociopatico iperattivo, informati.
-Sherlock.
   
 
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