20.
INTERVISTA
E
rieccomiii! Sono tornata solo per quei pazzi che ancora ci seguono (ce
ne sono davvero?) So di essere stata assente per un bel pezzo, ma tra
il lavoro e lo studio c'era da impazzire! Inoltre, domani parto e vado
in vacanza-lavoro per un beeeel po', quindi sarà difficile
aggiornare a breve... Ma! Ho deciso di scrivere un capitolo su un
episodio avvenuto pochi giorni fa, quindi... a (spero) presto!!
Per gentilissima concessione dei reali gemelli FEDO (Fede+Edo, che
comunque non vedevano l’ora... uno, almeno) ho il piacere e
l’onore di pubblicare un’intervista fatta proprio
da voi (adorati pazzi) che seguite questa storia ♥
Spero vi diverta/emozioni/commuova com’è successo
a me... Buona lettura!
P.S. Di fianco alle domande troverete il nome di chi
l’ha posta (escluse le mie che sono state lasciate in bianco)
e, sempre tra parentesi, troverete anche diversi miei commenti...
scusate, non sono riuscita a trattenermi!
N.d.A.I. (I=Importante!): Per motivi di Privacy, non tutto quello che
è qui riportato corrisponde alla realtà. In tal
caso, alcune cose si rifanno alla storia, e sono contrassegnate da un
asterisco *
*
NOME?
F: Federico
E: Edoardo
(R: Rebecca)
*
ETÁ?
F&E:
21 anni.
F: Mi pare un po’
ovvio...
E: (alza la mano) Ma io sono più piccolo!
F: Non si direbbe, sai? (ghigna)
E:
(fa una linguaccia al fratello :P)
*
ALTEZZA?
F: 1,
91 (notare
l’un centimetro, mi raccomando...)
E:
(sbuffa e guarda male suo fratello) 1,85...
F: (scoppia a ridere)
E: Stronzo (pardon, vogliate scusare
il linguaggio...)
*
ASPETTO FISICO?
F: Occhi
e capelli castani.
E: Capelli castani, occhi castani.
CUCCHIAIO
GRANDE O PICCOLO?
F: Grande,
ovvio. (e
perché, scusa?)
E: (rivolto a Federico) Che cosa emozionante...
F: Zitto
che ti piace.
E: (sbuffa e alza gli occhi al cielo)
COLORE
PREFERITO? (nel
caso qualcuno non l’avesse ancora capito)
F: Blu... in tutte le sue
sfumature
E: (parlando del fratello) Dipende dal suo umore... Per me giallo o
rosso!
DOLCE
O SALATO?
F: Salato,
ovvio (ovviamente
u.u)
E: E i TWIX dove li metti?
F: (sogghigna)
Non vuoi davvero saperlo... (oddio...)
R: Edo?
E: Dolce!
F: A
livelli diabetici...
*
CORSO DI STUDI?
F: Architettura
E: Progetterà la prossima casa per le vacanze al mare della
Regina Elisabetta... sempre che per allora sia ancora viva,
però... (qui
io mi sono sciolta... dovevate vedere la sua aria così
orgogliosa!)
F: (sorride
intenerito) Non esagerare...
E: No,
no, chi esagera... Io invece diventerò Ostetrico! Non vedo
l’ora!
MARE
O MONTAGNA?
F: Montagna,
direi...
E: Mare!
F: Ripensandoci,
direi mare.
E: (lo guarda confuso) E perché?
F: (ghigna)
Ti sei mai visto allo specchio in costume da bagno? Ecco
perché.
HOBBY
E SVAGHI?
F: Lettura
e palestra in casa... ultimamente anche la cucina.
E:
(annuisce convinto) È vero, prepara un sacco di roba buona!
F: Anche perché se
dovessi mangiare quello che cucini tu – le rare volte che lo
fai – a quest’ora sarei già tre metri...
sotto terra (ghigna... e io pure, ad essere
onesti!)
E:
Ehi!
R: Edo? (cercando di respirare tra un risata e l’altra)
E: Nuoto – ma solo al mare – e calcetto.
NUMERO
FORTUNATO? (ragazzi,
questa è da diabete, siete avvisati...)
F: Due
E: Uno
R: perché?
E: (arrossendo come un pomodorino maturo) Lui è nato per
primo...
F: (alza le spalle, ma guarda
da un’altra parte) Stesso motivo...
R: (sviene...)
*
CHE AUTO AVETE?
E: Una azzurra e un po’ scassata!
F: Intendeva
il modello... e poi non è scassata!
E: Un pochino sì... e comunque non mi ricordo il modello
(sorride imbarazzato...)
F: (si
dà una manata sulla fronte) Lasciamo perdere...
FILM:
COMMEDIA, ROMANTICO, HORROR O AZIONE?
F: Horror
o azione
E: Che noioso che sei... Commedia, ma mi piacciono anche i cartoni
animati!
F: Sei proprio un bambino...
E: (gli fa la linguaccia... dicevamo?)
PERCHÉ
A EDO PIACCIONO I BOXER COLORATI? (ANGELO NERO)
F&R: (Scoppiano
a ridere)
E: Facile... perché quelli neri li mette mio fratello!
F: (scuote la testa) Oddio...
R: (muore
dalle risate!)
EDO
HA DAVVERO I BOXER A POIS? (LIQUID_SUN)
F:
Oh, sì...
E: Non proprio come quelli del capitolo – quelli sono
orribili – ma sì, sono azzurri a pois bianchi.
F:
(ghigna) Ci fossero solo quelli...
E: (imbarazzato) È che mio zio, dopo aver visto quelli a
pois, ha cominciato regalarmi boxer davvero bizzarri - e imbarazzanti
– tra cui un paio con i cuori, con i quadrifogli, con in
cravattino stile smoking in rilievo e...
F: E...
E:
(rosso come un pomodoro) E con le cerniere sui lati... per toglierli
più in fretta.
F: (muore dalle risate sotto il tavolo)
AVETE
MAI BATTUTO LA TESTA MENTRE...? (ANGELO NERO)
E: Oh... sì.
F: È stato davvero esilarante!
E: Parla per te... quella maledetta mensola mi ha lasciato un
bernoccolo grosso come una pigna!
F:
(Sparisce di nuovo sotto il tavolo piangendo dal ridere)
E: Ma che idiota...
EDO
HA SEMPRE... IL RUOLO PASSIVO? (ANONIMO)
F: (Scoppia a ridere)... ancora)
E: (Dopo essersi ripreso da un possibile infarto) Ma che razza di
domande sono?!
F: (Tra un soffocamento e l’altro) In effetti... A te la
risposta, caro.
E: Ma vai a c****e... (scusate,
ma non mi andava di scrivere certe parole... tanto l’avete
capita tutti ;P)
R: Edo...
E:
Allora... Sì, ce l’ho sempre io quel ruolo.
Oddio... (arrossisce... ancora!)
F: Una volta gli ho proposto di provare a fare cambio, ma...
E: Ecco, non si tratta solo di una questione di
“piacere”: quando succede-
F: Spesso quindi... (notare la nonchalance)
E: Taci...dicevo, quando succede, avverto un senso di protezione, di
sicurezza – e anche di abbandono, ad essere onesti
– del tutto diverso dal solito... Sento tutto
l’amore, l’attenzione e la preoccupazione che ci
mette Fede... Sono io a non voler fare cambio, perché non
sono sicuro di riuscire a farlo sentire come lui fa con me...
È una cosa unica.
F: E io, semplicemente, rispetto la sua decisione.
R: Wow... (scusate, ma ci voleva)
FEDE
È GELOSO DI LOPE? (LIQUID_SUN)
F: Devo essere sincero?
E: Certo!
F: Tu taci.
E: (sbuffa)
F: Onestamente, no. Mi è capitato all’inizio,
quando Lope era la novità del momento e tutte le attenzioni
di Edo erano concentrate su di lei. Ma mano a mano è
diventata parte delle nostra vita quotidiana, così quella
– poca – gelosia che c’era è
svanita. Tanto, un cane non potrà mai sostituirmi, vero?
(sguardo minaccioso al fratello)
E: (ghignando) Ma certo che no!
EDO
È LARRY SHIPPER? (ANGELO NERO)
E: Non è esattamente così...
F: (con molta aria di chi la sa lunga... neanche fosse il loro vicino
di casa) È che quei due si mangiano con gli occhi. Ed
è inutile negare, è davvero palese.
VI
SFIDATE MAI AI VIDEOGIOCHI? (LIQUID_SUN)
E: (quasi mettendosi a piangere) Sì...
F: (con aria mooolto soddisfatta) Inutile dire che lo batto ogni volta
(cattivo, Fede, cattivo!)
E:
(sollevando un dito) Ma...!
F: Sì, sì, a Cooking Mama vinci sempre tu...
E: (pugno in aria stile Freddie Mercury)
QUAL
È IL VOSTRO SOGNO PIÙ ASSURDO? (ANGELO NERO)
F: Se con sogno intendi desiderio... Guidare un’Aston Martin,
direi. O incontrare Robbie Williams. Una delle due.
E:
(rivolto al fratello) Nulla di che, quindi. A me piacerebbe vedere
l’aurora boreale o far nascere una coppia di gemelli.
Considerando quanto sono freddoloso, è molto più
probabile che avvenga prima la seconda.
VI
PIACCIONO I CANDITI? (LIQUID_SUN)
F: Per niente.
E:
Certo che sì! Ecco un altro lato positivo dello stare
insieme: a Natale, quando si mangia il Panettone, ho sempre una
montagna di canditi extra tutti per me!
QUAL
È LA VOSTRA CANZONE PREFERITA? (ANGELO NERO)
R: Posso dire anche io la mia? Per me, “The Flood” dei
Take That.
F: “We might fall”, di Ryan Star.
E: “Perdere l’amore”, di Massimo
Ranieri... sono una persona molto romantica! Immaginati mentre la balli
fra le braccia della persona che ami... (occhi a cuore)
F:
(prova a nascondersi, ma sorride)
MI
ADOTTATE? (LIQUID_SUN)
E: (ridendo) Sì!
F: Volentieri, ma direi di no.
E: (un po’ irritato) E perché no, scusa?
F: (con molta pazienza) Dove la mettiamo?!
LA
NEVE HA UN SIGNIFICATO PARTICOLARE PER VOI? (ANGELO NERO)
F: No...
E: Solo che posso fare un sacco d pupazzi!
SE
POTESTE DECIDERE DI NON ESSERE FRATELLI, PRENDERESTE QUESTA DECISIONE?
(TRISLOT)
F: Assolutamente
no. Benché fra di noi ci sia molto di più di un
legame fraterno, questo è ciò che siamo.
Fratelli. Non potrei mai rinunciare al mio fratellino, sarebbe come
rinunciare ad una parte di me. I gemelli - quelli omozigoti -
dovrebbero essere in realtà un feto solo, che per qualche
motivo – perdonate se non me lo ricordo, l’ho
studiato parecchio tempo fa - ha subíto una divisione
cellulare. Dovevamo essere una cosa sola. Ma ad essere sinceri, lo
siamo ancora.
E: Onestamente,
non credo che sarei diventato ciò che sono ora se non ci
fosse stato lui, mio fratello. È soltanto grazie a lui se
oggi sono quello che sono. La forza e la sicurezza che mi dà
lui non potrebbe darmela nessun altro. In fondo, è a questo
che servono i fratelli maggiori!
C’
È UNA CITAZIONE A CUI SIETE PARTICOLARMENTE LEGATI? (ANGELO
NERO)
F: “Qualunque cosa distrugga la Libertà non
è Amore. Deve
trattarsi di qualcos’altro, perché Amore e
Libertà vanno a braccetto, sono le due li di uno stesso
gabbiano”. È una citazione di Osho. Trovo che sia
una giusta rappresentazione di noi due.
E:
“Essere amati da qualcuno ci rende forti; amare profondamente
qualcuno ci rende coraggiosi” di L. Tze. Credo
che esprima al meglio ciò che sento quando lui è
con me.
R:
(in questa domanda mi sono voluta inserire anch’io
– perdonatemi – perché ho letto da poco
una frase che mi ha molto colpita – e ovviamente mi ha fatto
pensare a loro). “L’Amore
non è un vestito già confezionato, ma stoffa da
tagliare, preparare e cucire; non
è un appartamento «chiavi in mano», ma
una casa da concepire, costruire, conservare e, spesso,
riparare”. Non so, mi sono
venuti in mente loro.
F:
Credo di capire perché...
QUANDO
AVETE CAPITO DI AMARVI DAVVERO? (WHITE DEMON)
F: Per
me non c’è mai stato un momento preciso.
E: Nemmeno per me.
F: Inizi ad amare tuo fratello
nel momento stesso in cui nasce, probabilmente anche prima. Poi,
però, cominci a preoccuparti per lui e ad esserne geloso,
molto più rispetto alle normali coppie di fratelli. Ti fai
prendere dall’ansia quando lui non ti è vicino,
metti il suo bene davanti ad ogni altra cosa. Lui è
così piccolo, indifeso, un misto fragilissimo di dolcezza e
ingenuità, tanto che vorresti proteggerlo, vorresti
difenderlo dalla crudeltà del mondo esterno, vorresti
addirittura nasconderlo. Ti accorgi che non è più
il comportamento di due fratelli, ma quello di una coppia di
innamorati. Ed è in questo momento che ti chiedi se queste
sensazioni siano normali, se siano davvero giuste... ma qualunque sia
la risposta, hai finalmente capito di esserti innamorato alla follia. E
nulla conta più.
E: Sin da piccolo, ho fatto di mio fratello il mio eroe. Non
c’era – e non c’è tuttora
– nessuno migliore di lui. Mi consolava quando ero triste, mi
incoraggiava ad affrontare le mie paure, mi rimproverava quando ero in
torto – e lo fa ancora adesso. Poi crescemmo e iniziammo a
vivere sul serio la nostra vita. Amici, scuola, cotte adolescenziali
(degli altri)... Stavamo già insieme, ma nessuno dei due
aveva davvero capito cosa fosse l’Amore; eravamo troppo
piccoli, benché ci amassimo già. In pratica ci
amavamo ma non l’avevamo capito. Vivevo col terrore che mio
fratello potesse abbandonarmi per mettersi con qualche ragazzina
ossigenata e coperta da chili di trucco come facevamo i nostri amici.
La prima volta che immaginai mio fratello fidanzato con qualcuno...
ebbi la mia prima crisi di panico. Non avevo neppure quattordici anni.
Così capii che Federico non era solo più un
fratello per me. Me ne ero innamorato. E questo sentimento cresce ogni
giorno di più: forte, vivo e soprattutto...
F: Vero.
E: (gli stringe una mano) Già.
SE
DOVESTE DESCRIVERVI A VICENDA CON UNA PAROLA SOLA, QUALE SAREBBE? E
COME LI DESCRIVEREBBE L’AUTRICE? (WHITE DEMON)
F:
Difficile da dire... In tutta onestà, direi che la parola
giusta sarebbe “mio”. Edoardo è mio
fratello, ma è anche il mio unico amore, il mio compagno di
vita, la mia spalla su cui piangere, il mio fifone, la mia roccia. Puoi
sicuramente dire che sia un rompipalle, non lo metto in dubbio... ma
resterà comunque il mio rompipalle. (sorride)
E: (sorvolando sul “rompipalle”...) Capita
raramente che tra fratelli si condivida lo stesso pensiero, figuriamoci
fra gemelli. Ma ogni tanto capita anche a noi, perciò direi
anch’io “mio”. Perché
è proprio come Federico ha descritto me. Ma nel caso in cui
io non possa utilizzare la stessa parola – nessuno
l’ha specificato – allora non credo di poterlo
descrivere con una parola. Una sola non basta, e non ce
n’è nessuna in grado di farlo.
R: Non so se io possa farlo o no, ma devo comunque: per descrivere
Federico e Edoardo vorrei riprendere quello che ha detto
quest’ultimo. Non si possono descrivere due fratelli, due
gemelli con una parola sola, perché sono due persone
distinte, ma allo stesso una cosa sola. Provano emozioni diverse,
compiono azioni diverse, hanno corpi e anime diversi. Ma sono una cosa
sola. Per quanto io mi sforzi, non penso che esista una parola che
spieghi tutto questo.
DA
DOVE E DA CHI NASCE L’IDEA DELLE STORIE? (ANGELO NERO)
F: Prova a indovinare...
E: Da Rebecca, ovvio! Solo a lei poteva venire in mente una roba del
genere!
R: In effetti, è stata proprio mia. Ogni giorno vivevo
– e vivo ancora – una delle storie
d’amore più belle che io avessi mai visto, quindi
ho pensato “E se la vivessero anche altri?” Ho
cercato un modo per far sì che ciò si avverasse
senza metter loro due a rischio e da lì è nata
l’idea. Ci ho lavorato un po’ su, ho creato i primi
capitoli e ho aspettato. Per il messaggio che manda, questa storia sta
avendo un grande successo. Non conta tanto il numero di persone che la
leggono, quanto più quello di gente che comprende
cos’è l’Amore.
COME
AVETE REAGITO QUANDO R. VI HA PROPOSTO DI SCRIVERE UNA STORIA SU DI
VOI? (WHITE DEMON)
E:
È stato uno shock!
F: Totale.
E: Cinque minuti dopo, però, io ero entusiasta!
F: Io per niente (guastafeste...)
E: Aveva paura che si potesse in qualche modo risalire a noi.
F: Poi R. ci ha spiegato tutta
la procedura di sicurezza che avrebbe messo in atto (nomi finti,
età false, etc...) e mi sono tranquillizzato un po’ (leggere: per
niente)
E:
Soprattutto per il messaggio che porta questa storia... è
troppo importante.
VI
IMBARAZZA SAPERE CHE QUALCUNO LEGGE DELLA VOSTRA VITA PRIVATA (MOMENTI
INTIMI INCLUSI)? (WHITE DEMON)
F: Non
particolarmente: dopotutto, se qualche lettore dovesse incontrarci,
sicuramente non ci riconoscerebbe. Potremmo scontrarci fra i reparti
del supermercato e non capire chi è l’altro... Per
i “momenti intimi”... be’, tutti quanti
li abbiamo. Non vedo cosa ci sia di imbarazzante. È un
po’ come stare in “Paranormal Activity” (?):
tutti sanno che ci sei, nessuno ti ha mai visto.
E: Tu e i tuoi paragoni coni film horror... Per me, invece,
è abbastanza imbarazzante: quando giro per strada ho quasi
il terrore che qualcuno inizi ad urlare: «Ehi, quello
è Edo!» come se fossi una specie di vip/scoop...
non siamo nulla del genere. (sorride)
COME
VI SIETE CONOSCIUTI VOI TRE? (ANGELO NERO)
R: Be’, conoscerci è stato facile, diventare amici
ancora di più! Il luogo in cui da piccola andavo in vacanza
durante l’estate era frequentatissimo dalle famiglie con
figli più o meno grandi. I gemelli, poi, erano conosciuti da
tutti: in quel periodo erano molto noti per il loro comportamento un
po’ troppo... birichino!
E:
(nasconde la faccia fra le mani) Non farmelo ricordare...
F: (gli massaggia la schiena, fintamente comprensivo) Povero piccino...
E: Zitto!
R: Non si direbbe, ma all’epoca erano delle vere pesti!
(scoppiano tutti a ridere)
E: Ehi, parla per te! Io ero un bravissimo bambino, ma non potevo
lasciare che quell’idiota di mio fratello finisse da solo nei
guai... F: (ghignando) Certo che
no...
R: Vero. Da parte mia, neanche io ero una santarellina: ero piccola, ma
cazzuta! - perdonate il francesismo – Rimasi colpita quando
li vidi in “azione”: più grandi,
sfrontati e sempre in cerca di guai. Quello che mi affascinò
maggiormente, però, fu il loro legame: erano davvero uniti,
legati da una complicità sconosciuta che bramavo
anch’io – Fortuna che poi non l’ho
ottenuta, non del tutto, almeno! – Mi presero sotto la loro
ala e divennero il “compagno di giochi” che
desideravo da tempo: un unico compagno, perché quando erano
(sono) insieme, diventavano una persona sola. Facevamo il paio! Poi, da
quell’anno, diventammo inseparabili... e lo siamo ancora
adesso, giusto?
F&E: Giusto! (aww, li amoo!)
*
COME HA SAPUTO REBECCA DI VOI DUE? (WHITE DEMON)
F: (sbuffando) No, non di nuovo...
E: Se ci pensi, è un racconto ridicolo!
F: Oh sì, un vero spasso...
R: Zitti voi, la domanda è mia! (u.u) Be’, bella
domanda, complimenti... Quando è successo, noi tre ci
conoscevamo già da qualche anno e da parecchio tempo avevamo
iniziato a frequentarci anche al di fuori dell’estate. Non
è accaduto tanto tempo fa, a pensarci bene. Era quasi finito
l’inverno, così avevamo approfittato di un weekend
per trascorrere un paio di giorni in montagna. Semplicemente, non mi
hanno sentita rientrare in casa, così li ho beccati mentre
si sbaciucchiavano allegramente contro il frigo. Mi dispiace solo per
le mele che avevo in mano, si sono ammaccate tutte.
E:
Ma se lo racconti così non è divertente!
F: Non lo è stato, infatti...
R:
Decisamente no... (Per motivi di privacy, ho dovuto modificare gli
avvenimenti raccontati. Ho cercato di renderli il più
possibile vicini alla realtà)
COME
L’HA PRESA REBECCA DOPO AVERVI SCOPERTO? (ANGELO NERO)
R: Uh, mamma...
E: Tutto sommato, alla grande!
F: Come no...
E: Scusa, se guardi come va adesso... (qui
ho tagliato il loro battibeccare, tanto non serve a nulla u.u)
R:
Come l‘ho presa? Eh... sul momento malissimo: scoppiai a
piangere e mi rinchiusi in camera per tutto il resto della serata,
nonostante i loro tentativi di farmi uscire. Ci ragionai su parecchio e
giunsi alla conclusione che, se era questo che loro volevano, io non
avrei potuto fare nulla, se non appoggiarli. E così faccio
ancora adesso. In effetti, la cosa non mi stupì poi
più di tanto. Alla fine, il loro segreto divenne anche il
mio. La mattina dopo, quando entrai in cucina, li trovai intenti a
bisbigliare su quanto era accaduto. Ci squadrammo per diversi secondi,
poi, senza dire una parola, ci abbracciammo e piangemmo per dieci
minuti buoni... che scena da filmetto di quarta categoria (ridacchia).
F: Detta così, è proprio strappalacrime...
(guarda suo fratello) Ma stai piangendo?
E: Solo un pochino (tesoro <3)
AVETE
MAI LETTO LIBRI/VISTO FILM CHE TRATTINO D’INCESTO? (LILYY)
E: No... Ad essere sincero, non leggo molto. Solitamente, i libri che
preferisco sono quelli che mi legge mio fratello. E questo tipo di film
non è facilissimo da trovare... se vuoi un bel finale.
F: Direi che la stessa cosa si può dire anche dei libri...
perciò no.
E: Di recente, però, una delle persone che segue questa
storia – che sarebbe
poi la stessa che ha posto questa domanda – ce ne
ha consigliato uno davvero molto bello. Faccio pubblicità,
ma tutti i meriti per il suggerimento vanno a lei: il film si intitola
“Do Começo ao Fim”. È in
portoghese, ma su You-tube si trova anche diviso in sette parti con i
sottotitoli in inglese. È stato davvero un buon consiglio, e
mi piacerebbe vederne altri con un finale di questo tipo.
AVETE
MAI AVUTO VOGLIA DI TRASFERIRVI ALL’ESTERO O IN
UN’ALTRA CITTÀ O SIETE TROPPO AFFEZIONATI A
TORINO? (ANGELO NERO)
F:
Per dire la mia, sì ci ho pensato. Cambiare città
o stato sarebbe perfetto per non avere troppi problemi... Non mi piace
nascondermi e odio doverlo fare, ma è necessario.
Però non credo che cambierei città: qui siamo
abbastanza lontani da casa nostra, possiamo vivere la nostra vita
“abbastanza tranquilli”.
E:
Assolutamente no! Mi agita già il fatto di vivere a
più di un’ora di macchina da casa, figurati
cambiare stato! (che
mammone...)
I
VOSTRI GENITORI CHIEDONO MAI DELLA VOSTRA VITA PRIVATA? (ANGELO NERO)
F:
A volte. Ci domandano se non ci sia qualche ragazza carina nel nostro
corso, se non abbiamo ancora avuto nessun incontro speciale...
E:
Nulla che non si possa liquidare ribattendo che la scuola ci assorbe
troppo e che ci penseremo più avanti nel tempo...
F: Non
accadrà mai.
E: Decisamente no.
I
VOSTRI GENITORI SONO MAI VENUTI/VENGONO MAI A TROVARVI A SORPRESA?
(ANGELO NERO)
E: Oddio, no! Per fortuna, non hanno la chiave di casa!
F: E comunque, vivono lontano da noi, sarebbe problematico: pensa se
dovessero venire a trovarci senza dire nulla e noi non fossimo a
casa... dovrebbero farsi un altro lungo viaggio per tornare indietro.
È molto più comodo per tutti avvisare prima.
F: In teoria no...
R: Ma sicuramente sospettano qualcosa... non sembrano farsi troppi
problemi, però: sanno che io ho una mente molto aperta e
provano a fare lo stesso con la propria. Onestamente, credo che il mio
modo di vedere certe cose abbia influenzato in minima parte anche
loro... e questo non può che essere un bene.
(modalità fiera: on!)
E:
In pratica, direi che se dovessero scoprire tutto non la prenderebbero
poi male... (modalità fiduciosa: on!)
QUAL
È STATA LA VOSTRA PEGGIORE LITIGATA E COME L’AVETE
RISOLTA? (ANGELO NERO)
E:
Oh...
F:
Già, oh... (rivolto al fratello) Vuoi che risponda io?
E: Sì, per favore...
F: Ok... È successo qualche tempo fa: avevamo diciannove
anni ed io ero andato a fare il tifo per Edo ad una delle sue partite
di calcetto. Avevano vinto e lui era il ritratto della gioia. Quando
uscimmo dal campo iniziò a piovere, ma a noi non
interessava: eravamo troppo presi dall’euforia per
accorgercene. Forse fu per quello che Edo fece quella proposta, forse
per altro, non lo so...
E: Ti prego...
F: Disse che magari avremmo potuto raccontare di noi due ai nostri
genitori, che forse non si sarebbero arrabbiati...
E:
Fede, io...
F: (gli prende la mano) Ehi, va tutto bene.
E:
(annuisce)
F: Quando capii che stava parlando sul serio, rimasi paralizzato. Gli
risposi che mai, nella vita, avrei fatto una cosa del genere. Parlai
senza riflettere, troppo preso dalla paura per fermarmi a ragionare su
come quelle parole avrebbero agito su mio fratello. Lui si
arrabbiò moltissimo, come mai credo abbia fatto, e
cominciò ad urlare e a gridare che ciò di cui
aveva sempre avuto paura alla fine era diventato reale. Diceva che non
lo amavo davvero, che per me lui era sempre e solo stato un giocattolo,
che di lui non me ne
fregava nulla, perché altrimenti l’avrei sostenuto.
E: (piangendo) Mi dispiace, mi dispiace...
F: (prendendo il viso del fratello tra le mani) Lo so. Edoardo,
lo so. In quel momento, però, non ci ho visto
più. Quelle parole mi fecero così male, ma
così tanto male-
E:
Questo lo so (abbozza un sorrisetto)
F: (sorride) Certo che lo sai: sei il mio gemello. Il
punto è che tutto ciò su cui avevo basato la mia
esistenza, tutto ciò che era da sempre stato la mia ragione
di vita... mi si rivoltava contro. E nel peggiore dei modi. Non lo
biasimo, non potrei: tra i due, sono sempre stato io il più
razionale e, di conseguenza, il più forte. Edo è
più emotivo, si lascia trascinare dai sogni e dai
sentimenti, ma a volte finisce male. Tutti abbiamo un lato oscuro, che
è più o meno nascosto in base alla persona. E
così come tutti, anche Edo ce l’ha, e ogni tanto
viene fuori. Solo che il mio esce molto più spesso. Quella
sera non ci pensai, ero accecato dalla rabbia: così iniziai
a colpirlo. Edo è magrolino, ma ha riflessi pronti e muscoli
nascosti. In pochi secondi ce le stavamo dando di santa ragione,
rotolandoci in mezzo al prato di un parchetto e sotto la pioggia. Ma
veloce come era arrivata, la rabbia svanì, e restammo solo
noi due stanchi, infangati e senza fiato.
R:
Come avete fatto pace?
F: La maggior parte delle coppie si riappacifica con una sana nottata a
rotolarsi fra le coperte... noi no. Be’, anche, ma quello
dopo.
E:
(arrossisce e si stringe a Fede)
F: Semplicemente, ci guardammo, ci prendemmo per mano e ci stringemmo
l’uno all’altro. Non penso di aver mai dato un
bacio disperato come quello.
DIRETE
MAI AI VOSTRI GENITORI DI VOI? (WHITE DEMON)
E:
No
F: Edo...
E: No (stringe i pugni)
COME
STATE DOPO IL MATRIMONIO? TUTTO A POSTO? (ANGELO NERO)
F: Tutto come prima.
E: (gli tira uno scappellotto) Maleducato! Scusate, è solo
che dopo che gli è stata fatta una domanda un po’
troppo personale diventa emotivamente stitico. Stiamo benone e,
onestamente, io sono al settimo cielo! Lui anche, solo che non lo
dà a vedere. Al di fuori le cose non sono cambiate per
nulla, ma noi siamo sposati e... siamo felici!