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Autore: Briseide12    31/08/2015    0 recensioni
Epoca giorni nostri, una ragazza come tante o quasi e origini di mitologia greca e nordica. L'utopia di una giustizia superiore, quello di cui sentiamo di aver bisogno oggi, dove troppe falsità, raccomandazioni e crudeltà ,ci impediscono di sognare.....
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18............... La fine...................... La Libra parlò << Bene Ares sento che hai compreso. Il tuo modo di fare avrebbe distrutto l' Olimpo ,il sacrificio di Minerva era un sacrificio degno di una del suo rango, la giustizia prima di tutto >>, guardando Atena vide che piangeva e raddolcì lo sguardo vuoto e disse << Non temere Atena, non è finita per Minerva, come dikè suprema gli concederò di rinascere, non sarà più una dikè, ma potrà accedere all' Olimpo al grado di eroe. La rivedrai >>. Atena si sentii lievemente sollevata, adesso sapeva che sua sorella non avrebbe rischiato più la vita, sarebbe potuta rimanere la ragazza gioiosa e piena di vita che era. La Libra parlò ancora << Come divinità suprema, devo ristabilire l'equilibrio, quindi Ares vai da Odino e trascinalo qui, tu Atena portami Zeus, rapidi !! >> La guerra irrompeva terribile, i lupi di Odino si erano uniti con le arpie contro i poveri eroi Greci, i titani ed i giganti di ghiaccio cercarono di controbattere all'assalto delle arpie affianco dei Greci, ma ogni volta che guadagnavano terreno si aggiungevano altri seguaci di Odino che forzavano l' accesso all' Olimpo. Zeus scese in campo e cercò di difendere la sua famiglia, come anticamente, sul monte più alto dell'Olimpo cominciò a lanciare fulmini contro gli invasori, chiamò i membri della sua grande famiglia Apollo dal suo carro, diffondeva folgore di fuoco, Diana scese in campo in prima linea imbracciando la sua faretra e cominciò con le sue cacciatrici fidate a sterminare i lupi , Era cominciò a far tremare la terra che inghiotti le valchirie . La guerra era sempre più estenuante ed entrambi le parti non sembravano diminuire né cedere alla fatica, nel bel mezzo della guerra comparse la Libra. La Libra non poteva tenersi lontana da un ingiustizia di portata colossale come poteva essere la guerra tra due casati , per questo non poteva attendere il ritorno di Atena ed Ares ,doveva intervenire. All'apparizione infuocata della Libra entrambi gli schieramenti si fermarono per capire da quale parte la nuova arrivata si sarebbe schierata, la voce della Libra si udii chiara e calma per tutto il campo di battaglia << Smettete di combattere o ve la vedrete con me. Come osate sconvolgere l'equilibrio cosmico. Voi piccoli omuncoli senza cervello >>, le fiamme che la circondavano incrementarono fino a privare di potere chiunque si trovasse nei paraggi a questo punto disse << Adesso che so di aver conquistato la vostra attenzione, statemi bene a sentire. Io sono la Libra e il vostro comportamento mi ha profondamente offesa, dovevate pensarci prima di aggredirvi tra di voi. Sono la giustizia che è nata prima di voi, se volete che i vostri poteri tornino, girate l'angolo e tornate nelle vostre rispettive terre >>. A queste parole scomparve e le fazioni impaurite si affrettarono a raggiungere le proprie dimore di modo da evitare di perdere i poteri per sempre. Atena corse da Zeus, ancora i suoi poteri come quelli di Ares non si erano ristabiliti, avevano perso molta energia vitale impiegò molto a raggiungere Zeus. Una volta raggiunto sulla montagna, privato dei suoi poteri Zeus guardava il punto in cui la Libra era apparsa era un evento mai accaduto fin d'ora. La corsa trafelata di Atena lo richiamò a se stesso disse << Dov'è Minerva ? >> << Padre mio, Minerva si è sacrificata per noi ha venduto l'anima alla Libra, ma la Libra ha promesso di farla tornare in vita, non più come dikè, ma come eroe così potremo vederla >> Zeus rifletteva sui fatti e su come la sua figlia più piccola si era rivelata più saggia di tutti loro sacrificando la sua divinità , Atena proseguii << Padre la Libra vuole incontrarti, adesso che ho recuperato i poteri posso trasportarti da Lei >> , Zeus asserii preoccupato, stava per incontrare la più forte delle divinità e la più antica, più antica perfino di suo padre Crono. Ares maledisse la Libra per lo scherzo che gli aveva fatto, non aveva poteri nel regno di Odino, sarebbe morto subito, appena incontrò una valchiria la sua preoccupazione divenne terrore , ma lei era terrorizzata quanto lui e fuggi via. Ares dedusse che non fosse l'unico privato dei propri poteri, rapido si diresse ad Asgard a metà del percorso riacquistò i propri poteri e si teletrasportò nella stanza di Odino. Odino era intento a studiare la pianta dell'Olimpo per trovare una falda nell'architettura, quando vide comparire dinanzi a sé Ares, con un gesto pigro mosse il braccio per farlo travolgere da un fulmine, ma vide che non accadde nulla, ci riprovò nuovamente , ma nulla era privo di poteri , in presenza del sanguinario Ares. Ares sentii il potere come mai prima di allora e il desiderio di uccidere Odino e prendere il suo posto si fece spazio nella sua testa e si trasformò in ossessione , sguainò la spada e si avventò su di lui. Ares si ritrovò a colpire la roccia del proprio antro, dinanzi alla Libra, Odino, Zeus ed Atena che stava ridendo di lui. La Libra lo guardò e disse << Bene bene Ares, che nobiltà attaccare un essere privo di poteri, adesso sperimenterai tu il passare la vita da mortale. Vediamo...... penso che un secolo possa bastare a farti capire la lezione, mai tradire la Libra >> Ares non fece in tempo a pregarla che si ritrovò in una vecchia capanna privato dei propri poteri. La Libra si guardò intorno compiaciuta e con sguardo collerico rivolse lo sguardo a Zeus ed Odino e con una voce innaturale e le fiamme blu disse << Zeus !!!! Odino!!!! cosa vi fa pensare di essere al di sopra delle regole !!!!! Mai nella storia delle casate era stato necessario il mio ritorno !!!!!!! >> Zeus tentò di giustificarsi dicendo che lui si era solo difeso e voleva solo riavere la propria figlia. Lo sguardo della Libra si addolcii nei suoi confronti << La tua più grave colpa e non aver protetto Ares da se stesso, l'hai visto come un nemico e non come un figlio che potevi direzionare, oltre ogni modo hai posto due tuoi figli l'uno contro l'altro, questo è il tuo peccato per questo secondo la mia giustizia , ti condanno a spendere come Ares un secolo da mortale >> a quelle parole il volto di Zeus stanco si rassegnò, ma la Libra aggiunse << Una parte di quello che hai detto è vero, era per tua figlia che hai agito , quindi ti permetterò di starle vicino come suo padre mortale, nella speranza che sarai più saggio nelle tue azioni >> con un gesto della mano sparii anche lui. Adesso la collera che prima aveva placato riemerse prorompente, quando parlò con Odino << Odino !!! non ci sono scuse per le tue azioni dettate dalla bramosia, non potevo trovarmi di fronte di peggio. L'equilibrio per te non era nulla e non hai esitato a schierare il tuo casato contro un altro, non hai diritto al comando, non più. Ti condanno a trascorrere la tua esistenza in forma di lupo in una sperduta landa della Siberia, dove non potrai nuocere a nessuno, dato che nei tuoi gesti non ho trovato nessun proposito buono, non potrai vedere mai la tua pena finire. Deciso ciò, nomino come nuovo patriarca della dinastia Norrena Thor le cui azioni erano sempre dettate dall' onore, massimamente espresso nel suo rifiuto a partecipare alla guerra tra casate >>, e con un gesto della sua mano scomparve il divino Odino sulla cui guancia per la prima volta si vide una lacrima. In quella stanza era rimasta solo Atena che continuava a guardare il volto prima appartenente alla sorella, la Libra si girò e disse << Mia cara Atena, il tuo senso di giustizia e forte e guidato dall'amore, le tue azioni sono sempre state degne di te, anche nello scontro contro Ares, hai preferito colpirlo in modo da non ucciderlo nonostante l'ira che provavi, per questo ho deciso che sarai tu la matriarca della casata dell' Olimpo, finchè Zeus non finirà di scontare la sua punizione. >> Atena rivolse gli occhi colmi di gioia guardandola, ma la Libra la interruppe << Non mi ringraziare le mie azioni sono dettate solo ed esclusivamente dalla giustizia e dato che vedo che anche per te è cosi, il ruolo della dikè ti apparterà, da d'ora in avanti il tuo nome sarà sempre accostato alla giustizia >>. Dopo queste parole donò ad Atena la libra di argento, con la quale avrebbe sempre potuto ritrovare sua sorella, simbolo dell' indiscussa virtù di Atena. Zeus in forma mortale aveva preso il nome di Tommaso ed era il padre di una splendida ragazza che aveva chiamato Minerva, con lunghi capelli castani ed occhi del colore del tronco degli alberi che viveva in un piccolo paesino dell' Italia e sentiva di avere una missione ed il resto della storia la sapete............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... Ciao ragazzi/e , vi ringrazio per aver letto la mia storia e aver utilizzato un pò del vostro tempo, sarei felice se voleste condividere con me le vostre opinioni sulla mia storia. Un bacio a tutti :)
   
 
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