Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Brinne    31/08/2015    8 recensioni
- Qualcuno mi copra gli occhi o farò pensieri sconci sulla mia migliore amica.- bisbigliò Harry, mentre lui e Ron cercavano in tutti i modi di non guardare incantati il fondoschiena di Hermione.
Vedendo che però Fred e George non si facevano nessun problema a fissare insistentemente le grazie della sua amica, Ron tirò loro una gomitata.
- Che c'è? Mica è la nostra di migliore amica .- rispose Fred sornione, appoggiando il viso al palmo della mano.

----
Hermione Granger deve assolutamente intraprendere una attività extracurriculare per poter avere dei crediti in più e pare che proprio in quel periodo la pofessoressa McGranitt abbia acconsentito a mettere in piedi una squadra di cheerleaders...e si sa, le cheerleaders piacciono un mondo, soprattutto ai Weasley
Genere: Comico, Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lo schema vincente
 
Ok, Hermione era profondamente convinta che il cheerleading fosse una invenzione maschile nata durante il periodo più sessista nella storia del sessismo e questa credenza non gliela avrebbero mai portata via. Era anche vero però che dietro a tutto quello sculettamento c’era veramente dello sport: le dolevano tutte le braccia e le gambe, per non parlare della schiena.
<< Per forza Herm, sei abituata a stare sempre seduta a studiare.>> le rispose Ginny all’ennesima lamentela dell’amica, mentre le passava amorevolmente dell’arrosto.
<< Voi Weasley siete così sensibili nel dire le cose.>>
Ora che si era tolta quella camicia di forza che le altre chiamavano divisa della squadra, Hermione si sentiva molto più libera nei movimenti, ma soprattutto a suo agio.
Harry e Ron l’avevano evitata per l’intero pomeriggio e non si era ancora presentati a cena perché, a quanto pareva, Angelina era talmente furiosa per la loro scarsa prestazione in campo che aveva prolungato di un’ora gli allenamenti.
<< Oh eccoli.>> disse proprio in quel momento Ginny, mentre Harry e Ron le raggiungevano a tavola, stranamente silenziosi.
Hermione si aspettava che l’avrebbero tempestata di domande, invece gli amici riuscivano a stento a guardarla negli occhi. << Va tutto bene?>>
<< Mh-mh.>> bofonchiò Ron, tenendo diligentemente lo sguardo fisso nel suo piatto.
Una fugace occhiata scambiata con Ginny le fece capire che nemmeno per la piccola Weasley quello era un comportamento normale.
<< Mh-mh cosa?>>
L’unica risposta fu un masticare più vigoroso.
<< Ah micina, sentivo la tua frustrazione dall’ingresso.>>
Eccoli, splendidi come il sole George e Fred avevano fatto la loro comparsa, sedendosi uno di fianco a Hermione e uno di fronte, accanto a Ron e Harry, lo stesso sorriso sghembo dipinto in viso.
Hermione fermò la forchetta a mezz’aria e la riposò nel piatto, non sapendo bene se essere più furibonda per quello stupido appellativo che Fred le aveva affibbiato o per il fatto che le avesse dato della frustrata.
Probabilmente era in grado di provare abbastanza rabbia per entrambe le cose.
<< Prima di tutto: chiamami ancora una volta micina e giuro che ti Schianto; seconda cosa: io non sono frustrata, mi chiedo solo perché questi due non mi guardino nemmeno in faccia quando parlo.>> e nel pronunciare l’ultima frase Hermione fulminò i suoi due presunti migliori amici.
Fred osservò interessato le gote di Hermione colorarsi di rosso, e lo spettacolo gli piacque talmente tanto che decise di arrecare alla povera Granger ulteriore motivo di imbarazzo. << Ronalduccio e Harryno, perché non date alla micina qui presente le attenzioni che si merita?>>
George stava per mettersi a ridere, ma l’espressione di Hermione lo fece bloccare sul nascere.
Dal canto loro, Ron e Harry parevano molto in difficoltà e non riuscirono a spiccicare nulla.
<< Basta, mi sono stufata del vostro atteggiamento. O mi dite subito cosa vi prende o vi giuro che Schianto pure voi insieme a Fred.>>
Andando avanti così, la lista d’attesa di Hermione si sarebbe allungata talmente tanto che presto avrebbe dovuto segnarsi su un’agenda gli appuntamenti con tutte le persone da Schiantare da lì alla fine dell’anno.
<< Se vuoi te lo spiego io, Hermy.>> si intromise George e a quelle parole Harry e Ron parvero impallidire.
Seppur scettica, Hermione gli fece cenno di parlare.
<< Vedi Hermione, non avevano…>>
<<…la minima idea che tu…>>
<<…avessi un tale potenziale…>>
<< …in fatto di fisico…>>
<<…e hai stupito tutti.>>
I gemelli la guardarono con il migliore dei sorrisi e l’espressione più innocente che erano riusciti a trovare, cosa che per un attimo confuse Hermione: di che diavolo parlavano?
<< Te l’ho detto che stavi da dio con la divisa da cheerleader.>> disse poi Ginny, ammiccante.
La Granger si trovò ad aprire e chiudere la bocca più volte, incerta su cosa dire e consapevole che, per la prima volta in vita sua, i gemelli non la stavano prendendo in giro: Harry e Ron non avevano nemmeno provato a smentire.
<< Se è per questo nemmeno voi due vi siete tirati indietro di fronte allo spettacolo.>> sbottò allora Ron, rosso in viso.
<< S-spettacolo?>> sussurrò Hermione, gli occhi ridotti a fessure.
<< Non volevo dire q->>
<< SPETTACOLO?>> urlò lei, sovrastando le inutili scuse dell’amico.
Con un movimento degno della bambina dell’esorcista, Hermione guardò i quattro giovani e non risparmiò a nessuno un’espressione omicida.
Ecco perché fare la cheerleader era il più infimo grado della scala sociale.
Esattamente perché gli uomini lo ritenevano uno spettacolo.
Lei, Hermione Granger, prefetto e migliore studentessa di Hogwarts, era stata definita uno spettacolo.
Si alzò in piedi, sbattendo le mani a palmi aperti sul tavolo e dopo un’ultima occhiataccia se ne andò, sentendo dietro di sé tutti dare del cretino a Ron.
La prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata andare in spogliatoio e distruggere la sua divisa, insieme alla targhetta del suo armadietto; poi avrebbe ucciso tutto il genere maschile.
Borbottando tra sé e sé, Hermione tornò in Sala Comune e la trovò ovviamente vuota. << Bene, così non dovrò per forza parlare con qualche idiota.>>
Le ultime parole famose, perché non appena prese posto sul divano entrarono Andrew Kirke e Katie Bell. I due però non sembrarono notarla e si sedettero al tavolo vicino ai dormitori, presi dai loro discorsi a cui Hermione non era minimamente interessata.
<< Avete dato un voto alle cheerleaders?! Andrew!>>
Ma allora era una persecuzione.
Il ragazzo snocciolò un lungo elenco di nomi e voti, ma Hermione notò che il suo non era stato fatto: dovette mordersi la lingua per impedirsi di domandare delucidazioni a Kirke, prima di mandarlo comunque al diavolo.
Fortunatamente Katie la precedette. << E Hermione? Non puoi farmi credere che non ci siano stati commenti, era una bomba.>>
Con nonchalance, Hermione ruotò leggermente la testa verso di loro.
<< Erano combattuti tra il 10 e il 10 e lode.>>
 
Erano combattuti tra il 10 e il 10 e lode.
 
Erano combattuti tra il 10 e il 10 e lode.
 
Fu più forte di lei, e iniziò a tossire sconvolta.
Senza curarsi dei due Grifondoro, Hermione scattò in piedi e uscì correndo dalla Sala Comune con in testa un unico pensiero: distruggere quella maledetta divisa e riconquistare un po’ di dignità.
Non l’avrebbero ricordata per uno sculettamento, giammai.
Lei che si era sbattuta per anni e anni per ottenere l’ammirazione e il rispetto sia dei professori che dei compagni si trovava ad essere totalmente annullata di fronte al suo stesso culo.
Da quando in qua un cervello veniva surclassato da una delle parti del corpo più vicina a terra?
Passò davanti alla Sala Grande, da dove i suoi amici stavano uscendo, ma non si fermò e continuò velocissima fino al campo di Quidditch, incurante del coprifuoco e del fiatone.
Come era potuto accadere che proprio lei si facesse umiliare in quel modo?
L’avevano ridotta a un numero, nemmeno a una lettera come un Oltre ogni previsione o un Eccezionale, no! A un misero numero.
Spalancò la porta dello spogliatoio femminile e si fermò ansimando davanti al suo armadietto, ma prima di commettere il misfatto un pensiero la bloccò: avevano apprezzato la sua femminilità, le sue curve e non era mai successo prima.
Quante volte si era lamentata di questo? Quanto ci aveva sofferto?
Si guardò un po’ intorno, poi si avvicinò allo specchio e titubante si abbassò la zip della gonna.
Voleva capire di cosa stessero parlando, lei non si era mai soffermata a guardarsi più di tanto allo specchio per cui non sapeva cosa ci fosse a dare spettacolo in lei. Per un attimo si domandò se indossare la divisa, ma poi decise che se c’era qualcosa da vedere, le sarebbe bastato rimanere in mutande e in reggiseno.
Così, lentamente si spogliò e rimase in biancheria.
Si girò di profilo e si osservò, incurvando verso il basso gli angoli della bocca.
<< Micina oggi vuoi proprio farmi morire d’infarto, eh?>>
Hermione sobbalzò, cercando di coprirsi il corpo con le braccia e vedendo riflesso nello specchio l’inconfondibile ghigno di Fred Weasley.
<< Che diavolo ci fai qui?!>> strillò, cercando con gli occhi i suoi vestiti e trovandoli immensamente lontani.
Fred la osservò agitarsi con il solito sorrisino, senza cercare minimamente di nascondere il suo interesse e soffermandosi con insistenza sul morbido – o così lui lo immaginava.- seno di Hermione. << Credevo ti fossi rintanata qui a piangere, e invece ti trovo intenta in uno striptease a cui non mi hai invitato.>>
Tralasciando il fatto che fosse carino che Fred l’avesse seguita per assicurarsi che stesse bene, Hermione sentiva ogni centimetro di pelle andare a fuoco sotto gli occhi liquidi del ragazzo.
<< Siete tutti dei deficienti.>> rispose, ma prima che potesse anche solo pensare di rivestirsi, Fred si era avvicinato pericolosamente e l’aveva intrappolata tre sé e lo specchio.
<< E perché mai?>>
Hermione si strinse le braccia intorno al corpo mentre il Weasley non accennava a spostarsi e, anzi, sembrava essere perfettamente a suo agio in quella posizione. << Ci avete dato dei voti, esattamente come alle elementari.>>
La osservò raggiungere tonalità di rosso mai viste nemmeno nella sua famiglia e la cosa lo rese ancora più sicuro di sé: Fred portò entrambe le mani sui fianchi della ragazza, afferrandoli deciso e facendo aderire i loro bacini.
Il contatto delle mani di Fred con i suoi fianchi la fece avvampare, mentre la pelle cominciava a pulsare lì dove le maledette dita del ragazzo stavano disegnando dei piccoli cerchi.
Hermione era attraversata da fuoco liquido, non da sangue.
Doveva assolutamente togliersi da lì.
<< Non capisco perché ti turbi la cosa, hai preso il massimo dei voti anche in questo.>>
Era talmente surreale come situazione, che Hermione non trovava la forza di fare nulla se non immergersi in quegli occhi azzurri che la guardavano divertiti e famelici insieme. Sì, famelici era il termine giusto.
<< Non sono uno spettacolo.>> riuscì ad articolare alla fine la ragazza, a cui iniziavano a dolere le braccia talmente le teneva serrate intorno al seno.
Fred sospiro, scuotendo leggermente la testa. << Tu non hai la minima idea di cosa sei, Granger.>>
E prima che lei potesse anche solo metabolizzare le sue parole, Fred spostò una mano dal fianco a dietro la sua nuca e l’avvicinò dolcemente a sé per lasciarle un bacio a stampo sulle labbra.
Un bacio fugace poi, silenzioso come era comparso, Fred se ne andò, lasciandola nuda e boccheggiante in mezzo alla stanza.
 
***
 
Era una persona sveglia, Hermione Granger, eppure le ci erano voluti una decina di minuti per realizzare quello che era appena successo e un’altra decina per iniziare a sentire la rabbia montare e prendere il posto di quella sottospecie di eccitazione da quattro soldi che aveva provato.
Presa consapevolezza della cosa, si era vestita in fretta e con la stessa foga con cui era andata allo spogliatoio tornò in Sala Comune e poi in dormitorio.
<< Herm ma dov’eri? Oh, che ti è successo?>>
Doveva avere veramente uno sguardo allucinato se Ginny aveva smesso subito di pettinarsi e le aveva fatto posto sul letto a baldacchino.
<< Tuo fratello è un cazzo di cerebroleso e io lo ucciderò.>>
<< Lo sai com’è fatto…>>
Come diavolo faceva a saperlo già?
<< Non provare a difenderlo, lui si è comportato in modo sfrontato e ha sfruttato la mia sorpresa.>>
Ginny alzò le sopracciglia, posandole una mano sul ginocchio per cercare di farla calmare. << Lo avete messo sotto pressione e questo più il fatto che è idiota ha dato quella uscita infelice.>>
Fu il turno di Hermione di corrugare la fronte. << Mi pare ovvio che stiamo parlando di due cose diverse.>>
Le loro chiacchiere avevano attirato l’attenzione di Angelina, Katie e Alicia ma Hermione era così furiosa che in quel momento non le interessò minimamente che qualche altra potesse sentire cosa aveva fatto quel depravato di Fred Weasley. Anzi, tanto meglio se lo sapevano, così evitavano di farsi abbindolare pure loro.
<< Tuo fratello FRED mi ha visto mezza nuda e mi ha…non so nemmeno come definirlo, e poi mi ha baciato!>>
Ginny impiegò qualche secondo per prendere atto della cosa, poi strabuzzò gli occhi . << Perché eri mezza nuda?>>
<< Ma non è questo il punto! Tuo fratello mi ha b-a-c-i-a-ta e ha cercato di sedurmi.>>
Fu allora che Angelina e Alicia cominciarono a confabulare tra loro, mentre Katie osservava Hermione scuotendo leggermente la testa.
<< Oh no. Oh no. Oh no.>> mormorò Alicia, passando una mano tra i capelli arruffati e mentre Angelina le tirava una gomitata.
<< Oh no cosa?>> domandò Ginny, circospetta.
Le tre ragazze si scambiarono uno sguardo veloce, poi Angelina si sedette accanto a Hermione e le prese le mani. << Ti ha fatto quella cosa dei cerchietti sui fianchi?>>
Hermione socchiuse gli occhi e quando la consapevolezza che, non che le importasse, Fred non l’aveva trattata in un modo speciale ma seguiva semplicemente un copione la investì, sentì l’esigenza di alzarsi in piedi e camminare per la stanza. << Sì, perché tu lo sai?>> chiese ugualmente, non certa di voler sapere la risposta.
Fu Katie a risponderle: << è uno schema, lo segue sempre perché sa che è uno schema vincente.>>
Ma perché Hermione aveva sempre ragione?
Sentì la gola seccarsi e si ritrovò a stringere convulsamente i pugni mentre l’immagine degli occhi divertiti di Fred faceva capolino nei suoi penseri. << Vincente con delle sciocche forse.>> sputò acida.
<< Con tutte noi tre ha funzionato.>> rispose Alicia, facendo spallucce.
Fu il turno di Ginny di socchiudere gli occhi.
<< Siete tutte e tre andate a letto con mio fratello?>>
Furibonda, Hermione fece per uscire e andare a dirne quattro a Fred, quando quel diavolo di Angelina la richiamò indietro.
<< Più ti arrabbi più per lui è facile.>>
La Granger alzò gli occhi al cielo e tornò a sedersi, curiosa di come fosse possibile che Alicia, Angelina e Katie fossero potute cadere in un simile trucchetto pur essendone consapevoli. << Ma perché ci siete andate a letto se sapevate che fa sempre così?>>
<< Hermione Granger, non hai la minima idea di cosa è in grado di fare. Lui è irresistibile, non ti puoi opporre. Se Fred ha deciso che tu sei la prossima vittima, allora non c’è nulla che tu possa fare.>>
L’unica cosa che riuscì a fare, fu scoppiare a ridere in faccia alla quattro ragazze e ai loro vaneggiamenti.
<< Ah! Deve ancora nascere l’uomo che riesce a raggirare la mia intelligenza, Angie. Senza offesa.>>
Quella alzò le mani in segno di resa e Hermione le sorrise compiaciuta.
Ginny aveva seguito quello scambio di battute sconvolta dall’inaspettata svolta che la sua considerazione del fratello aveva appena preso, possibile che il suo Freddie tutto sorrisi e battute fosse veramente un avido predatore?
<< Beh, non credevo che mio fratello avesse questa bassa considerazione delle donne sinceramente…>> disse, con una nota amara nella voce.
Le altre Grifondoro si voltarono verso di lei, forse un po’ imbarazzate per aver parlato in quei termini del fratello di Ginny.
<< Credo in realtà che lui la prenda come una sfida con sé stesso. Punta una ragazza e la conquista…>>
<< Già e appena si stufa ne cerca un’altra, cosa che non fa altro che supportare la tesi che Fred Weasley sia uno stupido dongiovanni che gioca con i sentimenti delle donne.>> concluse Hermione, sviando completamente il discorso di Alicia.
Calò un attimo il silenzio, poi il volto di Katie assunse una strana espressione e la ragazza si spostò vicino a Hermione, afferrandole le spalle.
<< Puoi sempre rivendicare tu l’onore di noi cuori spezzati, facendogliela pagare con la sua stessa moneta.>>
Angelina si avvicinò alle due e guardò con rimprovero la Bell. << Questo non c’entra con il fatto che ci sei rimasta di merda quando Fred ti ha scaricato, vero? Non è una stupida vendetta?>>
Katie scacciò le parole di Angelina con un movimento placido della mano, poi tornò a prestare attenzione a Hermione, che era rimasta in silenzio.
<< Sì e come me molte altre ragazze vorrebbero farla pagare a Fred. Pensaci bene, Herm: hai tutte noi dalla tua parte e essendoci già passate possiamo dirti esattamente quali sono le fasi del tuo schema, così puoi anticiparlo e spiazzarlo ogni volta. E poi, sul più bello, taaac te ne vai.>>
Gli occhi di Katie brillavano.
Hermione si scostò dalla sua presa e prese a camminare in circolo nella stanza, lanciando ogni tanto occhiate a Ginny.
Il piano di Katie era tremendamente infantile eppure geniale, ma lei, Hermione Granger, era veramente in grado di portarlo a termine e riuscire lì dove le altre ragazze avevano fallito?
Sì, lei era più intelligente e meno allupata.
Ma era in grado di far cascare Fred nella sua stessa trappola?
<< Stiamo parlando di giocare un brutto tiro al Re dei brutti tiri…>> considerò.
<< Stiamo parlando di riscattare l’universo femminile a lungo schiacciato dalla presunzione maschile.>>
Le parole di Angelina furono un toccasana per l’orgoglio ferito di Hermione e probabilmente la Johnson ne era perfettamente a conoscenza.
Hermione Granger prese un profondo respiro, poi si voltò verso le quattro ragazze che la osservavano con trepidazione e annuì.
<< Parlatemi della seconda fase dello schema allora.>>

NOTE FINALI:
Ecco qui un nuovo capitolo fresco fresco e scriverlo è stato veramente divertente.
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito e seguito la storia, spero che il vostro interesse non scemi e di essere riuscita a farvi sorridere anche questa volta.
Fatemi sapere!
Brinne

 
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Brinne