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Autore: LirielFB    07/12/2015    4 recensioni
Benvenuti! Immagino che tutti voi conosciate le eroiche gesta di Harry Potter, però non tutti sanno che se è arrivato sano e salvo allo scontro finale con il Mago-senza-naso lo si deve a me e al fatto che non l'ho mai veramente usato come affila-unghie...
Vi chiederete chi sono... vi accontento: sono il magnifico, il sensazionale, il fantastico Grattastinchi!
Sto per raccontarvi una storia piena di amore, errori, amicizia e coraggio che vi spiegherà il mio enorme sacrificio nel non sfregiare ancora di più il Bambino Sopravvissuto, ma soprattutto vi spiegherà come il mio compito sia pericoloso. Sono il guardiano di Hermione Jean Granger!
Il motivo per cui vi voglio raccontare la mia storia è che ora mi trovo in un punto cruciale della mia vita e, forse, ho bisogno di un consiglio... e se vogliamo essere del tutto sinceri, in realtà sono solo un mezzo-guardiano...
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Grattastinchi, Hermione Granger, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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44 - La lezione era finalmente finita e, come sempre, la mia Streghetta aspettò che la maggior parte degli studenti uscissero; quando la Parkinson raggiunse il professore, la Lovegood parlò.
«Hermione, credo che questo sia tuo» esclamò la Corvonero consegnandole l'aereoplanino aperto dove c'era scritta una parola: Testarda!
«Sai Hermione, voler bene a qualcuno significa fare quello che noi riteniamo giusto per lui o lasciargli fare quello che lui ritiene giusto per sé?» chiese con il solito tono trasognato, poi si girò verso Nott, lo salutò e infine saltellò fuori dall'aula lasciandoci decisamente stupiti.
Wow!

Fregata!  

La domanda della bionda Corvonero lasciò la mia Streghetta decisamente confusa tanto che, appena fummo fuori dall'Aula, non riuscì a sfuggire a Nott il quale le si era avvicinato con tutta l'intenzione di parlarle.
«Seguimi» esclamò il ragazzo indicandole un arazzo poco lontano.
Raggiunto il posto indicato da Nott notai subito come avessimo una perfetta visuale della porta dell'aula, ma non del suo interno.
Probabilmente vuole tenere d'occhio la Parkinson... ma se non vuole farsi vedere mentre parla con la mia Streghetta non ha scelto molto bene, da qui la Rossa, anche se sta parlando con la Lovegood, ha una perfetta visuale su di noi...
Che l'abbia fatto apposta?
La speranza che la mia Streghetta rimanesse stordita il tempo necessario per permettere a Nott di convincerla a riavvicinarsi a lui e al Biondino venne infranta nel momento esatto in cui iniziò a scrivere sullo specchio...
"Qualunque sia il motivo e qualunque sia il tipo di fattura che hai lanciato contro Ernie, adesso toglila"
«Io? - chiese stupito - Perché avrei dovuto lanciare una fattura contro quello stupido Tassorosso?» le chiese con il tono di voce più innocente che avessi mai sentito.
"Stupido, so che sei stato tu. Non voglio sapere perché, ma sarebbe il caso che gliela togliessi"
«Cosa ti rende così certa della mia colpevolezza? Potrebbe essere stato chiunque... anzi, se non fossi certo che non hai una bacchetta, potrei pensare che sia opera tua...» disse con tono angelico.
"Non dire sciocchezze e poi la tua espressione in questo momento è così innocente da renderti chiaramente il responsabile" scrisse la mia Streghetta, accennando un sorriso.
«E secondo te, quale motivo avrebbe dovuto spingermi a compiere un simile crimine?» chiese divertito.
"Non mi riguarda, ma prima che tu finisca nei guai è meglio che annulli la fattura"
«Oh, ti riguarda eccome e lo sai... e poi sono sempre più convinto che tu avresti fatto molto di peggio - disse sempre più divertito - Sai, credevo che, essendo considerata una strega intelligente, avessi più memoria, ma dimentichi sempre un piccolo particolare... - allo sguardo interrogativo della mia Streghetta allargò il ghigno e proseguì - Ti ho promesso che ti sarei rimasto accanto qualunque cosa fosse successa e questo significa che non permetterò a gente come Macmillan o Davies di farti del male o di infastidirti» concluse serio.
La mia Streghetta, forse allarmata dal tono serio del ragazzo, riprese subito a scrivere quello che immaginai fosse un altro tentativo per fargli cambiare idea e convincerlo a togliere la fattura a quella piaga di Macmillan, ma Nott la precedette.
«Come sai... - disse indicandomi - ... io e Draco abbiamo ripreso a parlare, perciò ora devi spiegarmi cosa significa che tu e lui siete legati dal sangue Black» esclamò serio.
La mia Streghetta fu così presa alla sprovvista che smise di scrivere allo specchio, non si mosse per alcuni secondi, poi cancellò quanto scritto e ricominciò con uno sguardo serio.
"Togli la fattura a Ernie e te lo dirò"
«Non ci penso proprio, il patto era che io e Draco ci chiarissimo e così è stato. Se vuoi che la fattura di Macmillan finisca dovrai anche smetterla di allontanarti da noi» concluse tra il serio e il divertito.
"Non posso"
«Non è vero che non puoi, è che non vuoi...» disse con una punta di tristezza nella voce.
"No, non posso. Una delle maledizioni ha come effetto collaterale quello di aver assoggettato il mio sangue a quello Black... e come sai, lui mi ha detto di starti lontano"
«Stai scherzando, vero? - chiese preoccupato, ma alla faccia seria della mia Streghetta capì che, no, non stava scherzando continuò con le domande - Quando l'hai scoperto? Chi altri lo sa?»
"Pochi giorni fa. Lo sanno poche persone, tra cui la signora Malfoy"
«Cosa?! L'hai detto prima a lei?» chiese stupito.
"No, è stata lei a capirlo..."
«Come? Aspetta, è per questo che sembra sempre che tu sappia quando lui è vicino?» domandò questa volta curioso.
"Non ha importanza come l'abbia scoperto. Comunque sì"
«Fammi capire bene... sei così legata al sangue Black che, se Draco ti dicesse di baciare un Nundu*, tu lo faresti?» 
"Teoricamente è possibile"
«E praticamente?» domandò e un ghigno iniziò a formarsi sulle labbra.
"Non lo so. Fortunatamente di Malfuretto ce n'è uno e mi resta lontano"
«In realtà sei tu che eviti noi... Comunque, lo sai che non ti credo, vero?» esclamò e, alla faccia confusa della mia Streghetta, riprese a parlare «Punto primo sei sempre una pessima bugiarda e secondo... è quasi mezzora che siamo qui a parlare e non hai mai provato ad andartene. Se davvero fossi così asoggettata al suo sangue come dici, non ti saresti mai fermata a parlare con me» spiegò ghignando.
Fregata!
Magari è la volta buona e decide di riavvicinarsi...
«Sono sempre più convinto che tu ci stia lontano per il solito stupido motivo... ma, come ti ho ripetuto più volte, anche se non mi vuoi vicino, io ci sarò sempre» disse Nott con un ghigno soddisfatto sul volto.
"Stupido!" e scritto ciò la mia Streghetta raggiunse la Weasley lasciando Nott ancora ghignante.
Come non detto...

Pochi istanti dopo che la mia Streghetta si fu allontanata, la Parkinson uscì dall'Aula e, accortasi della presenza di Nott gli si avvicinò.
«Mi hai aspettato? - chiese stupita, osservandosi attorno - Non dirmi che hai cercato ancora di avvicinarti a quella Sanguesporco della Granger?! - chiese con il solito tono schifato - Theo, lo sai che se hai bisogno di una ragazza per sfogarti, beh, poi avere il meglio...» disse maliziosa.
Bleah!
Anche Nott sembrò pensarla come me perché si allontanò dalla Parkinson senza neppure risponderle e con una faccia decisamente schifata.
Arrivati ai Sotterranei entrammo nella Sala Comune dei Serpeverde e lì, seduto su un divano in una zona un po' nascosta, trovammo il Biondino intento a leggere un libro e Nott gli si sedette subito accanto.
Maledette umani con le gambe lunghe!
Quando finalmente arrivai anch'io venni superato da un'eccitata piovra-Parkinson che si sedette sulle gambe del Biondino, il quale era così concentrato a leggere che non si accorse del nostro arrivo.

«Draco tesoro... - iniziò con una voce maliziosa - ... sono preoccupata per Theo, ha provato di nuovo ad avvicinarsi alla Sanguesporco. Penso che sia frustrato, perciò che ne dici se passiamo il resto del pomeriggio in stanza... noi tre da soli, come ai vecchi tempi?» concluse accarezzandogli il viso per poi scendere sul petto.
Il Biondino si girò a guardare Nott, che si trovava alle spalle della Parkinson e faceva finta di vomitare, poi riportò lo sguardo sulla compagna di Casa e accennò un piccolo sorriso.
Non mi piace che il primo sorriso che gli vedo fare dopo tanto tempo sia stato causato dalla Parkinson...
Deciso a mettere in chiaro un paio di punti con il Carlino, saltai sulle gambe di Nott e cercai di avvicinarmi il più possibile alla piovra-Serpeverde.
«MEOW dissi con tutto il fiato che avevo nei polmoni.
La Parkinson si alzò spaventata e, dopo aver starnutito un paio di volte, mi indicò terrorizzata.
«Cosa ci fa qui quella cosa?! Deve sparire! Non lo voglio qui!» esclamò agitata iniziando a indietreggiare e contemporaneamente cercando la bacchetta.
Carlino, la cosa è reciproca! 
«Pansy, tu non gli farai proprio niente, né ora né mai - disse serio Draco - Ora, non so Theo, ma per quanto riguarda la tua proposta, io passo» concluse girandosi verso l'amico.
«Anch'io!» rispose svelto Nott.
La piovra-Parkinson si riavvicinò infuriata, ma prima che potesse fare qualunque cosa mi sedetti sulle gambe del Biondino, la fissai intensamente e iniziai a soffiare alzando il pelo.
«Preferite quella cosa a me?!» chiese stupita e sempre più schifata.
I ragazzi si guardarono negli occhi, poi guardarono me e infine si rivolsero verso il Carlino.
«Sì!
» risposero contemporaneamente.
«Non finisce qui!» urlò infuriata e, dopo l'ennesimo starnuto, se ne andò.
«Come mai hai rifiutato la compagnia di Pansy?» domandò Nott, quando fu sicuro che nessuno li potesse sentire.
«Cosa hai saputo?» chiese invece il Biondo ignorando l'amico.
«Siete uno spasso anche a distanza... - esclamò ridacchiando Nott - Il fatto che ad alcune domande non rispondiate, mi convince sempre di più del fatto che io abbia ragione. Come sempre del resto» concluse Nott ghignando.
Il silenzio che ne seguì fu rotto solo dal rumore di una porta sbattuta con violenza.
Carlino, spero che la porta ti sia caduta addosso schiacciandoti!

Temevo che sarebbero rimasti in silenzio fino all'ora di cena, ma fortunatamente Nott parlò.
«Potrei dirti le cose interessanti che ho scoperto oggi... se solo tu smettessi di isolarti e mi parlassi» disse Nott cercando di guardare l'amico negli occhi.
«Non ho nulla da dire» rispose serio il Biondino fissando il muro.
«Certo, come no! Iniziamo dal fatto che, per quanto non ho mai capito cosa ci trovassi, è la prima volta che rifiuti le attenzioni di Pansy...»
«Non è la prima volta» rispose distrattamente Draco.
«L'anno scorso non conta. Eri sempre di pessimo umore e, se quello non fosse bastato, avevi un aspetto spaventoso. Immagino invece che adesso che sembri quasi un essere umano e che la tua famiglia ne sta uscendo quasi pulita, Pansy pretenda di essere di nuovo la tua ragazza...» disse Nott.
«Non è la mia ragazza e non lo è mai stata» ribatté Draco.
«Oh, io lo so, è lei che non l'ha mai capito!» esclamò Nott ridacchiando, mentre Draco fece una smorfia.
«Non allontanarti da Gratta-Pelo-Palla-Stinchi perché sono certo che prima o poi tornerà all'attacco - disse Nott ridendo, poi tornò serio - Cambiando argomento... - disse guardandosi intorno e abbassando ancora di più la voce - Oggi ho avuto la conferma che sia una pessima bugiarda e una cocciuta testarda. Ha provato a ignorarmi per tutta la lezione, ma alla fine mi ha spiegato che il legame è un effetto collaterale di una delle maledizioni e che è stata tua madre a capirlo... - alla faccia del Biondino aggiunse - Non so quando si siano viste, ma mi ha confermato che questo legame porta a sentire quando un discendente della famiglia Black è vicino» concluse Nott, Draco non commentò e si rimise a fissare il muro.
«Da cosa hai dedotto che sia una pessima bugiarda?» chiese distrattamente il Biondino dopo un po'.
Nott non osare dirgli niente, già così non capisce cosa prova, ci manca solo che pensi sia causato da una maledizione...
Nott mi guardò, poi aspettò che l'amico si girasse verso di noi prima di rispondergli.
«Beh, è convinta che il suo sangue sia assoggettato a quello Black e che, poiché le hai detto di starmi lontano, non può riavvicinarsi...»
Il Biondino non commentò e si rimise a fissare il muro.
Ti avevo detto di non dirgli nulla!
«Draco... - disse serio Nott e quando il Biondino si girò riprese a parlare - Seriamente, non ho creduto neppure per un secondo a quello che ha detto e sono certo che non lo creda neppure lei. L'ha detto solo per avere una scusa per starci lontana perché è convinta che sia meglio così e se non mi credi prova. Ordinale di fare una cosa che sai non farebbe mai e vedrai che ho ragione» esclamò Nott sorridendo, poi si alzò e si diresse verso i dormitori.
Quando rimanemmo soli mi avvicinai ancora di più al Biondino, il quale iniziò ad accarezzarmi la testa con sguardo concentrato.
Secondo me potresti provare, così vedrai che Nott ha ragione...
Ma cosa potresti chiederle di fare?

Volare? ... no, testarda com'è potrebbe farlo solo per dimostrare che Nott ha torto...
Baciare qualcuno? ... potrebbe essere, ma anche in questo caso potrebbe farlo per testardaggine...
Mentre entrambi eravamo concentrati nei nostri pensieri vidi Nott scrivere sulla spilla incantata e, una volta finito, ci informò che era ora di andare a cena. 

La cena si svolse tranquillamente anche perché la Parkinson, quando si accorse della mia presenza, si sedette molto lontano da noi, così io ne approffitai per raggiungere la mia Streghetta.
Chissà cosa le ha scritto Nott sulla spilla...
Non ebbi problemi ad avvicinarmi a lei e a frugare nella borsa in cerca della spilla e, quando si accorse di cosa cercavo, me la prese dalla bocca, ma riuscii comunque a leggere.

Tornerai presto
Troverò il modo

Lo so

Ti manchiamo


La mia Streghetta guardò velocemente al tavolo Serpeverde e, dopo aver incontrato il volto sorridente di Nott, si alzò indispettita e uscì dalla Sala Grande.
Una volta raggiunta la Biblioteca lasciai lì le ragazze, certo che nessuno le avrebbe disturbate dato la presenza fissa dell'avvoltoio denutrito di Madama Pince, e raggiunsi i dormitori Serpeverde sperando che nel frattempo il Carlino non fosse riuscita ad avvicinarsi.
Trovai i ragazzi nella loro stanza e, non notando pericoli imminenti, decisi
di recuperare alcune ore di sonno, perciò non sono certo di quello che successe nelle ore successive. So però che quando mi svegliai vidi i ragazzi preparasi per andare a lezione.
Ma è notte fonda! ... ah giusto, la lezione notturna di Astronomia!









Angolo varie ed eventuali
Ciao a tutti, sono in ritardo solo di un giorno! In realtà il capitolo era pronto da un paio di giorni, ma mi sembrava sempre che mancasse qualcosa... e lo penso tuttora, ma voi che ne pensate?
Come vi sembra sia andata la chiacchierata tra Hermione e Nott?
Draco metterà davvero alla prova le parole di Hermione? Come?
La Parkinson in che modo tornerà all'attacco?
Cosa succederà durante la lezione di Astronomia?
Draco avrà ancora quella strana reazione?


* Il Nundu è una bestia dell'Africa orientale ed è forse la più pericolosa del mondo. E' un leopardo gigantesco che si muove in silenzio nonostante la taglia; il suo fiato provoca una malattia tanto violenta da sterminare interi villaggi. [p. 32 Gli animali fantastici: dove trovarli]
  
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