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Autore: roxrox    06/03/2009    7 recensioni
"Aveva proposto a Ginevra di raggiungerlo dopo aver concluso gli esami estivi, “vacanze separate” le aveva però specificato. Ci mancava solo sopportare la sorella maggiore in una delle sue interminabili prediche! Chissà poi perché le aveva detto di venire..."
Quando si è fratelli spesso ci si scontra e si battibecca... Ma questi due sanno anche proteggersi a vicenda, e sono in grado di essere particolarmente complici. Chissà cosa combineranno al Grande Tempio... E soprattutto, chissà perché sono lì...
Genere: Azione, Song-fic, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sera stava lentamente lasciando il posto alla notte quando Fabrizio uscì dal pub dirigendosi verso il suo albergo. No, decisamente non era così che si era immaginato la sua “vacanza rigeneratrice”, come l’aveva chiamata.
Quando aveva rotto con Roberta avrebbe solo voluto prendere il mondo a calci, per questo aveva accolto con soddisfazione la proposta di Federica:
- Andiamo in vacanza! Avevi già prenotato ad Atene per tutti e due, vero? Bene, ci vengo io con te! –
Poi lei era rimasta vittima di una appendicite fulminante qualche giorno prima della partenza, ma non aveva voluto sentire ragioni, e lui aveva dovuto partire comunque, pagando solo la sua parte. Eh, bello essere talmente ricchi da potersi permettere di pagare un viaggio che non si fa nemmeno…
Almeno nel giro di qualche giorno sarebbe arrivata anche sua sorella Ginevra! Piuttosto che buttar via i soldi pagando una vacanza non goduta da nessuno… Aveva proposto a Ginevra di raggiungerlo dopo aver concluso gli esami estivi, “vacanze separate” le aveva però specificato. Ci mancava solo sopportare la sorella maggiore in una delle sue interminabili prediche! Chissà poi perché le aveva detto di venire…
Bugiardo, lo sapeva benissimo il perché! La verità era che un’intera vacanza da solo sentendo pesantemente la mancanza di Roberta lo avrebbe fatto impazzire, e in fondo sua sorella era una piacevole compagnia, quando non attaccava con uno dei suoi sermoni. E poi era stata l’unica che non aveva avuto nulla da dire quando si erano lasciati, si aspettava da lei chissà quale ramanzina, invece si era limitata a piombare in camera sua il sabato sera, una decina di giorni dopo, aveva spalancato il suo armadio, gli aveva gettato addosso i suoi splendidi pantaloni bianchi di Calvin Klein (una follia durante i saldi per farsi un regalo dopo la maturità), una camicia chiara e il suo maglione preferito, poi lo aveva trascinato in macchina e lo aveva portato per i locali della città, prendendolo e prendendosi in giro, parlando di tutto e di niente, lasciandolo bere e restando sobria. Non aveva mai nominato Roberta. Gli aveva sostenuto la fronte quando aveva vomitato in un parco, e aveva mantenuto il segreto con i loro genitori, che non sarebbero stati d’accordo con la sbronza. Era stato bene quella sera, era stato il momento in cui era riuscito a voltare pagina e riprendere in mano la propria vita. Questa vacanza era un modo per ringraziarla; da quando un anno prima si era gettata nello studio e nella preparazione della tesi per superare la delusione dell’abbandono di Giovanni non si era più presa un giorno di ferie. Ma non era sicuro che fosse stata una buona idea partire prima, da solo.
A lui non fregava niente di Atene, l’aveva scelta Roberta, era suo il sogno di visitare il Partenone, di camminare… come diceva?… “in mezzo alla storia”…
Aveva sperato di potersi almeno consolare con qualche bella fanciulla, ma la lingua si stava rivelando un ostacolo insormontabile… Per le necessità quotidiane di base se la cavava con il suo inglese stentato e l’internazionale linguaggio dei segni, ma un corteggiamento a gesti non era particolarmente romantico, né efficace… E poi nessuna di quelle ragazze poteva essere neppure lontanamente paragonabile a lei…

Cerco su ogni volto un ricordo
e sembra che il tempo non sia mai trascorso
e un brivido chiude lo stomaco rimango incredulo e so
che le emozioni non muoiono mai...

Si fermò, guardando per un istante la sua immagine riflessa in una vetrina, illuminata dalla luce dei lampioni che si stavano accendendo. D’accordo, il suo fisico non era propriamente “statuario”, un po’ di pancetta ce l’aveva, ma le ragazze non gli erano mai mancate, sapeva di possedere un carisma difficile da trovare in altre persone. I suoi occhi erano in grado di lanciare sguardi irresistibili… Sì, era proprio, come diceva sua sorella quando voleva prenderlo un po’ in giro, “un bel fighino”.
Quello che camminava davanti a lui, quello sì che era un fisico da paura! Chissà quante ore di palestra gli toccava fare per mantenere quella schiena, quei bicipiti a cui la ragazza che gli rideva al fianco si attaccava con tanta fiducia… Uhm, non che lei fosse da buttare… Splendidi capelli rosso fuoco, un fisico da urlo…
Scosse la testa. Basta, aveva decisamente bisogno di infilarsi sotto una doccia. Sfogò la sua frustrazione dando un calcio a una lattina vuota che si era innocentemente posta sul suo cammino… con un po’ troppa forza, dato che andò a picchiare contro il solido polpaccio del ragazzo, che si voltò sorpreso.
“Ci mancava anche questa… Oggi le sfighe capitano tutte a me”. Sfoggiò un’espressione imbarazzata e dispiaciuta:
- Sorry… -
La statua sorrise:
- No problem - dopo di che si girò nuovamente e se ne andò per la sua strada, con la ragazza cinguettante sempre al suo fianco.
- Sorry un bel paio di palle… - mormorò Fabrizio astioso, appena furono lontani – Brutto ammasso di muscoli, chissà cosa ti pompi in vena… -
Entrò borbottando nel suo hotel e si chiuse immediatamente in bagno, sperando che l’acqua della doccia fosse veramente bollente e non semplicemente tiepida come il giorno prima. La cena avrebbe aspettato, avrebbe sicuramente trovato un McDonald da qualche parte…





Ciao a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sono tornata!!!
Pensavate forse di liberarvi di me? E invece no, vi avevo avvisato che ci avevo preso gusto!

So che la storia con il protagonista maschile mi era stata cassata, ma in fondo avevo creato un personaggio che mi piaceva, così ho deciso di tenerlo (beh, c'è da dire che anche mio fratello che mi minacciava con in mano un bazooka è stato particolarmente convincente...), ma gli affiancherò la presenza femminile, giusto per accontentare un po' tutti...

Fatemi sapere se questo inizio vi piace (sì, lo so, è corto, ma è solo una sorta di prologo...) o se reputate che abbia già dato il meglio di me e dovrei ritirarmi...

Alla prossima, baci baci a tutti!!!
  
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