Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: FrecklefaceMnemosyne    21/03/2005    4 recensioni
In genere una gitarella scolastica dovrebbe portare pace e serenità al povero studente oppresso dalla quotidianità dei compiti e delle lezioni. E se vi dicessi che ancora devo riprendermi da quella che è stata la mia gita scolastica, mi credereste? Questa è la mia storia e se l'ascoltate, vi farete solo un piacere. [ Questa FF è una Round Robin, per info leggete il primo capitolo ^_^ ]
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Penso sia il caso di illustrarvi tre cose in cui il signor Ronald Weasley è particolarmente efferato: poltrire, agire senza pe

 

Penso sia il caso di illustrarvi tre cose in cui il signor Ronald Weasley è particolarmente efferato: poltrire, agire senza pensare e far incavolare Hermione. La terza a dire il vero stona un pò con le altre, ma è la sacrosanta verità.

Vi annoio dicendovele per farvi capire una cosa: qualsiasi mia azione è preceduta o seguita da queste mie specialità. Ma stavolta era complicato capire quale delle tre fosse.

Intanto, escludo a priori la prima. Io ed Hermione abbiamo corso talmente veloci dopo quel mio gesto che abbiamo raggiunto Hannah in un tempo impensabile. Chissà, magari l’adrenalina del bacio mi aveva dato un pò di carica.

Il bacio... Azione avventata, forse, ma no... La rivelazione su cosa provassi per Hermione è stata folgorante. Non c’era da pensarci su.

Mi rimaneva un’ultima carta: Hermione su tutte le furie. Ma lo era davvero? La guardai correre al mio fianco, per quel corridoio che sembrava senza fine. La sua faccia non era diversa rispetto al solito, quel viso capace di incatenarmi era, di norma, quello di una persona che  riflette. E di certo non era la rabbia ad alterarle il respiro... Sì, eravamo veramente veloci.

Insomma, quale era la conseguenza per quello che avevo combinato? Subito rinunciai a capirlo, tanto di sicuro ci sarei arrivato più avanti. Al momento, io ed Hermione dovevamo solo uscire indenni da quell’incubo.

 

 

Sganciare le catene non fu per nulla facile, la visione sconfortante del relitto che volevamo liberare non rendeva certo più semplice il compito... Alla fine però Hermione ci riuscì, Merlino sa come. Usò un incantesimo che non avevo mai sentito nè in cielo nè in terra, magari l’aveva letto in qualche remoto librone che io fuggo come la peste o magari l’aveva addirittura inventato, quanto scommettiamo che ne sarebbe capace? Sta di fatto che alla fine Hannah (o quello che era diventata) fu libera... Ma noi di minuti preziosi ne avevamo persi fin troppi.

Mentre Hermione reggeva la Tassorosso con la bacchetta, disse esattamente quello che stavo pensando.

-Ma dove diavolo è finito Curdy?

 

 

Fu solo allora che il mio cervello cominciò a lavorare così freneticamente che dovetti stupirmi da solo; nel panico è difficile pensare, ma quell’attimo di pausa me ne dava ufficialmente la possibilità.

Bene. Facendo il punto della situazione, cercai di capire i punti a nostro favore e quelli che invece potevano segnare il fine della storia con la nostra sconfitta (ma forse era meglio non pensare a cosa sarei diventato, se sconfitto... Non era di certo un’idea rincuorante).

Allora, Curdy non poteva essere molto distante da noi. Vecchio era vecchio, di certo una bella anta in faccia non gli aveva giovato alla salute, ma c’era qualcosa che non tornava... Dai meandri della mia memoria uscì qualcosa, concentrato com’ero feci un’iniziale difficoltà a capire cosa mi volesse dire quel ricordo, quindi dovetti fare qualche collegamento.

Prima di tutto fissai la ragazza accanto a me... Anche se dubito che lei se ne accorga, ormai guardarla mi è una consuetudine.

Hermione... Amo(no, questo al momento bisognava accantonarlo). Riproviamo: Hermione... Libri. Litigate. E mi venne alla mente quanto avevo già letto su Curdy prima di venire in questo posto maledetto. Come si chiamava quel tomo?

Un’attimo dopo, mi fu tutto chiaro. “Fantasmi della Scozia”...

Ecco il particolare non considerato. Curdy era un fantasma!

Esposi la mia teoria ad Hermione, e lei, come di rito, espose la solita faccina di sufficenza, che definire eloquente è un eufemismo.

-Bella forza! Questo lo sapevo. La cosa che non capisco è come riesce a fare ciò che fa...

Bene, nuova riflessione. Sbuffai, pensando al fantasma più vicino che avevo conosciuto. Mirtilla Malcontenta, di sicuro. Poi la paragonai ad Hermione, che a parte qualsiasi stramberia, è umana senza ombra di dubbio.

Di colpo, ma fu nuovamente chiaro tutto e feci un’altro tentativo con lei. Sperando di non fare nuovamente la figura del cerebroleso, s’intende.

- ‘ione, Curdy è un fantasma particolare. Pensa: gli fa male una porta in faccia, beve... Nessun fantasma che conosciamo può farlo.

- Un momento... Beve?

- Sì, l’ho visto trangugiare qualche intruglio rosso mentre facevi la tua mascherata da svenuta.

- Interessante...

ma per la prima volta, Hermione era confusa e io no.

- Se quella roba fosse una specie di linfa, e... Hermione, vuole tornare in forze, ci scommetto!

- D’accordo, Ron, ma allora cosa ti fa pensare che non ci sia già riuscito?

- Hai notato che non ci ha mai toccato? Ci ha incatenato con la magia e tutto il resto...

- Ma ha fatto del male ad Hannah. Come?

Hermione assumeva via via un’aria sempre più esterefatta, per come la stavo guidando a capire.  Il mio cervello mi aveva regalato molto, fino ad allora, ma non era contento; mi preparai a dare il colpo di grazia, prendendo per mano Hermione. In quel palmo teneva ancora la chiave di tutto.

- I burattini, Hermione. Ne ho visti a bizzeffe in uno stanzino, alcuni ridotti piuttosto male! Prova a stringerli...

Con un’espressione indecifrabile sul viso, lei fissò se stessa formato pupazzo, che fino a quel momento aveva sempre tenuto con delicatezza. Con due dita, tirò un braccino al fantoccio; contemporaneamente, il braccio della ragazza si allungò, facendola strillare.

Guardandola, conclusi:

- Mi ci gioco la faccia... Non sono di stoffa, lui riesce a toccarli. Ecco a cosa servono. Tortura loro per arrivare a noi.

 

 

 

Purtroppo, però, tempo per riflettere non ne avevamo più.

Curdy arrivò, ancora frastornato ma di certo lucido... Un po’ come le nostre idee sul da farsi, sempre più chiare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

***********************************************************

 

CONTINUA

 

***********************************************************

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: FrecklefaceMnemosyne