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Autore: eppy    18/07/2016    6 recensioni
Esiste un punto zero, un momento difficilmente definibile e quasi impercettibile, che condiziona la vita di ognuno di noi.
Ovviamente, il mascalzone presenta una fisionomia che lo rende perfettamente simile a tutti i suoi gemelli, ma uguale a nessuno di loro. Il problema è che la differenza in superficie è talmente sottile, che il 99,9% delle volte non viene notata nè dal diretto interessato/a, nè da chi gravita intorno, e lo si attraversa con lo stesso atteggiamento di sempre, senza minimamente sospettare che nasconda il più profondo dei vortici, capace di deviare o addirittura invertire la rotta della nostra esistenza in modo talmente subdolo e al contempo meraviglioso, da non farcene nemmeno accorgere. E' sconvolgente pensare a quanto potere possa custodire un solo, apparentemente banalissimo istante: può condurti verso un porto, una spiaggia sicura, o mandarti alla deriva..e succede in un attimo, inafferrabile e irripetibile.
Jane e Chris, i protagonisti di questa storia, si erano incontrati proprio nei rispettivi punti zero, che per qualche motivo coincidevano a loro insaputa.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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Quando la mano di lui si intrufolò sotto la sua felpa e prese e carezzarle lentamente la schiena, Jane si staccò, riprendendosi dallo stordimento provocatole da quei baci.
" Cosa crede di fare questa mano?" domandò ridendo, con le labbra arrossate e ancora troppo vicine a quelle di lui
" Non ho proprio idea di cosa abbia in mente" ribattè Chris, a sua volta divertito
" Beh, dille di restare al proprio posto" continuò lei, sforzandosi di darsi un tono risoluto
" Perchè? Ti da fastidio?" si incuriosì il ragazzo
" No! Ma è infortunata...dovrebbe stare a riposo" sostenne la ragazza
" Ah..per quello! Fidati, ho letto che fa molto bene alle dita infortunate quel tipo di movimento. Sai, per riacquistare la normale...mobilità"
" E dove lo avresti letto?" domandò lei, curiosa
" Su un giornale..c'era un articolo di  cui non mi ricordo il nome che parlava pro-" 
Jane poggiò dolcemente le labbra su quelle di lui, rubandogli un altro tenero bacio.
" Non pensavo fossi una che ama prendere l'iniziativa" la provocò il ragazzo
" L'ho fatto solo per farti smettere di dire cavolate, che ti credi?" rispose a tono Jane, lasciandosi stringere 
" Bene, ora che abbiamo detto una bugia a testa, siamo pari" scherzò il ragazzo
" Iniziamo male, mio caro" aggiunse lei divertita, la testa poggiata sulla sua spalla e le braccia ancorate a lui
" Malissimo" sorrise Chris, inclinando di poco la propria per lasciarle un umido bacio sul collo.
Non appena Jane avvertì la presenza delle labbra di lui su quell'anfratto di pelle così delicato,  gemette per il piacere.
Aveva sempre amato i baci sul collo, ma anche in quel caso doveva ammettere che esistessero baci e baci.
Si sentiva un verme nel pensare certe cose, ma non si era mai sentita così tremendamente bene quando Jonas le aveva dedicato quelle attenzioni. E oltre al suo ex fidanzato, conosceva soltanto un altro termine di paragone, che reggeva piuttosto bene il confronto, ma si convinse da sola che fosse solo perchè Chris fosse stato il suo primo bacio: era ovvio che fosse stato speciale e l'avrebbe ricordato per sempre!
Per quanto riguarda invece il secondo bacio che si erano scambiati in macchina, beh, quello lo ricordava per un altro motivo, e maledizione, nella sua testa era stato piacevole come quelli che le stava dando Harry, ma probabilmente, le suggerì in quel momento il cervello, lo ricordava così mozzafiato perchè era stato l'ultimo istante di vita vera che avesse vissuto prima della catastrofe.
Sì, doveva essere andata per forza così..oppure qualcuno ai piani alti aveva avuto pietà per lei, e le aveva mandato un meraviglioso sostituto di quello che se l'era data a gambe levate...
" Rilassati Jane" fu la voce roca di lui a distrarla da quei pensieri assurdi
" Prova a non pensare a nulla" ripetè il ragazzo, senza smettere di baciarle quel tratto di pelle
E lei decise di dargli ascolto. Si rese conto che sarebbe sul serio ammattita se avesse continuato a paragonare presente, passato e futuro.
Con Jonas non aveva funzionato perchè quello che c'era tra loro non era tanto forte come loro due si erano beatamente illusi che fosse. Punto.
Con Chris..basta! Doveva lasciarlo perdere una volta per tutte quel maledetto ragazzo...se ne era andato, l'aveva abbandonata nel momento peggiore della sua vita, e non c'era nient'altro da aggiungere.
Harry..beh, Harry era quello che le era stato accanto praticamente giorno e notte negli ultimi tempi, che le aveva riportato il sorriso a suon di battute idiote, gesti premurosi, simpatia innata, e tanto tanto affetto che secondo dopo secondo si stava tramutando in amore.
Sì, perchè si era innamorata di quel ragazzo senza nemmeno sapere come diavolo fosse fatto, e non desiderava altro che lasciarsi baciare da lui.
" Non hai idea da quanto tempo desideravo baciarti così" Chris parve fare eco ai suoi pensieri
" E' bellissimo..ti prego, continua" sussurrò lei, inclinando sempre di più il collo per lasciargli più spazio.
Era vero: essere baciata languidamente sul collo da Harry si stava rivelando un'esperienza paradisiaca. 
Ancora stentava a credere a tutto quello che stava accadendo e a quanto rapidamente le cose si stessero evolvendo. 
Pensò che poco più di due settimane prima nemmeno lo conosceva quel ragazzo che le aveva stravolto la vita.
Non sapeva cosa fosse stato a indurla a fidarsi da lui sin dal primissimo istante, ma lo aveva fatto, senza la minima esitazione. Gli aveva permesso di stringerle le mano, portarla a bere una cioccolata e prenderla in giro come se fosse stata la cosa più naturale del mondo. 
E poi, tutto il resto, si era susseguito senza che lei avesse il tempo di rendersene conto. 
La serata in cui avevano mangiato la pizza insieme e poi si erano addormentati l'uno accanto all'altra ascoltando la musica; la mattina successiva, quando avevano chiacchierato di filosofi e ingegneri ancora avvolti nelle coperte, e si erano risvegliati un paio d'ore più tardi scoprendo che ci fosse la neve. Poi lui le aveva preparato il cappuccino, e a causa della telefonota di Sophie era pericolosamente degenerato il tutto, al punto tale che Jane si era ritrovata a tastare la consistenza dei muscoli di lui e accarezzargli lentamente il petto nudo. 
Per non parlare di quando avevano riso e scherzato nella neve, e per poco non si erano baciati distesi su quella candida coltre bianca. Quello stesso giorno Jane gli aveva raccontato di lei e di Chris, del viaggio mancato a Londra, di Belfast sepolta dai fiocchi, areoporto compreso, e del bacio di Capodanno.
Inevitabilmente era arrivata al momento dell'incidente, e avevano parlato anche di quello, fino a quando lei non era scoppiata in lacrime, esausta, e lui di tutta risposta l'aveva baciata.
Ecco, era da quel momento che Jane aveva iniziato a pensare ininterrottamente a Harry.
Nel frattempo Jonas si era fatto trovare a casa sua in occasione delle vacanze di Pasqua, ma avevano litigato, e guarda caso, era stato proprio Harry a starle accanto anche in quella circostanza, anche se solo per telefono. E poi gli era venuta l'idea delle montagne russe, e detto fatto, il giorno successivo si erano ritrovati tutti al luna park.
Ovviamente Scott a Sophie li avevano lasciati soli per la maggior parte del tempo, e Jane era stata così bene con lui, che sulle tazzine ballerine non era proprio riuscita a trattenersi e l'aveva baciato sulla bocca.
E poi si erano baciati anche dopo essere scesi dalle montagne russe, solo che come nelle commedie romantiche, era apparso Jonas praticamente dal nulla, e proprio in quel momento lei aveva rischiato di rovinare tutto. Per fortuna che Sophie le aveva aperto gli occhi, e lei era riuscita a far capire a Harry che avesse definitivamente chiuso con il suo ragazzo.
E a quel punto, beh, a quel punto lui si era offerto di accompagnarla nella sua casetta, e tra una battuta, una risata e una provocazione, in qualche modo si era dichiarato...e Jane stentava ancora a credere di essere seduta a cavalcioni di lui che continuava a baciarle il collo, a stringerla forte a sè.. pure con quella mano infortunata.
Faceva fatica a credere di sentirsi come effettivamente si sentiva.
Per la prima volta dopo mesi, stava bene. Ma bene per davvero..si sarebbe quasi azzardata a dire di essere felice.
Solo perchè si sentiva amata e capita da quel ragazzo, per il quale rischiava seriamente di arrivare a un punto di non ritorno.
Proprio in quei momenti, realizzò che non gliene fregava un fico secco del prima e del dopo, con tutte le persone dalle quali erano state caratterizzate le due dimensioni temporali...e giurò a se stessa che non avrebbe nemmeno mai più fatto paragoni..non avrebbe avuto senso dato che Harry li avrebbe vinti tutti.
La voleva, l'agognava con tutta se stessa quella spensieratezza, e quel sorriso ebete che si era stampata in faccia da quando aveva capito di essersi irrimediabilmente innamorata di lui.
In così tempo, avevano condiviso tantissimo, e Jane si lasciava coinvolgere da quella meravigliosa intesa, e da quei baci, ogni secondo un po' di più del precedente.
Le erano bastati dieci minuti accoccolata tra le sue braccia, trascorsi a baciarlo come se nemmeno esistesse un domani, per realizzare che era quello che aveva segretamente sempre voluto e sognato. Anzi, dal vivo era ancora più bello che nei sogni. Essere innamorati, e per la prima volta in vita sua, quel cuore che batteva sempre più veloce, quelle gambe tremolanti, le mani sudate e il respiro sospettosamente affannato le fecero capire cosa quella parola volesse dire sul serio, era la sensazione più bella al mondo. 
Era bellissimo lui, anche se non lo aveva mai visto; ed erano bellissimi quei baci sul collo che con un mix letale di tenerezza e passione, le stavano permettendo di scopire come fosse fatto il paradiso.
L'ultimo: giurò a se stessa che quello sarebbe stato l'ultimo pensiero rivolto al passato..ma non poteva proprio esimersi dall'ammettere che per quanto ci avesse sperato, per quanto si fosse illusa e per quanto avesse creduto di esserci vicina, in quel posto etereo non ci fosse mai stata prima di Harry.
No, nemmeno con Chris, perchè quel bacio che era stato capace di provocare un cataclisma nella sua vita, non era che un misero accenno di quello che Harry le stava donando in quel momento.
Dio..ma come era umanamente possibile sentirsi così dannatamente bene?
Pensava che fosse roba da romanzi, da film, da sogni e basta...e invece, per tutto quel tempo si era sbagliata alla grande sul conto dell'amore, e non poteva essere più felice di essere stata smentita.
" Sta funzionando?" ancora una volta, fu la voce di lui a riportarla sul pianeta Terra
" Cosa?" domandò candidamente, e lui rise, deviando per un attimo la traiettoria dei baci, percorrendole il viso con le labbra fino a raggiungere la fronte
Anche quel gesto: Jane si ritrovò a credere che non esistesse nulla di meglio di un ragazzo che oltra a baciarti la bocca, ti bacia la fronte come farebbe un fratello.
" Era esattamente questa la risposta che volevo" ammise lui, senza riuscire a nascondere un dolcissimo sorriso
" E perchè?"
" Perchè significa che sì, sta funzionando" spiegò sussurrando
" E da cosa lo capisci?" si incuriosì la ragazza
" Dal fatto che ti stai sicuramente chiedendo che senso abbia questo discorso" e la baciò di nuovo sulle labbra
" In effetti.." ammise lei, quando si staccarono per rimprendere fiato
" Voglio solo provare a renderti felice" le sussurrò all'orecchio, spostandole teneramente una ciocca di capelli dal viso
" Mi stai dicendo che vuoi essere il mio ragazzo?" lo provocò lei, il cuore ormai sciolto da quella dolcezza
" No guarda...ti sto baciando da mezzora per movimentare un po' questa Pasquetta!" ribattè lui
" Certo che voglio stringerti, coccolarti, ridere con te, baciarti, abbracciarti, provocarti e farti impazzire per tutto il giorno, se tu me lo permetti"
" Permesso accordato" disse, senza nemmeno darsi il tempo di riflettere sulla proposta.
Era ciò che desiderava anche lei: essere stretta, coccolata, presa in giro, baciata, abbracciata, provocata e resa sua. Solamente sua.
" Non riesco a crederci" ammise a quel punto Harry, emozionato e stralunato quanto lei da quelle sensazioni
" Tu? ...E io allora?" e a quel punto scoppiarono entrambi a ridere, per poi inevitabilmente finire labbra contro labbra.
Quanto era bello semplicemente starsene lì, seduti su uno sgabello in bagno, a baciarsi, stringersi, ridere, e amarsi senza una sola preoccupazione al mondo.
" Mi sta venendo fame, lo sai?" beh, almeno senza nessuna preoccupazione rilevante
" La mensa è chiusa oggi" le fece presente il ragazzo, sorridendo
" Cavolo, è vero! E' sempre Pasquetta" rise Jane, realizzando che Harry le avesse fatto perdere la cognizione spazio-temporale, e non solo in senso figurato
" Cucinanimo qualcosa noi" propose a quel punto lui
" Tu sai cucinare?" domandò la ragazza
" Assolutamente no" ammise Chris
" Allora sarà un disastro" 'viste le mie condizioni' si trattenne dall'aggiungere, perchè lui lo avrebbe sicuramente capito
" Sarà divertente" tentò di convincerla il ragazzo
" Ma mangeremo domani se tutto va bene!" esclamò lei
" Ok, ricevuto. Hai fame e hai fame adesso..vediamo che posso fare a riguardo" sentenziò Chris, mentre entrambi uscivano dal bagno per entrare nella stanzetta, nella quale c'era pure l'angolo cottura
" Tu non hai fame?" si incuriosì Jane
" Certo che sì..e credo proprio di aver trovato la soluzione perfetta per un cena gustosa e veloce"
" Davvero, Harry?"
" Ti stupirò" disse soltanto
" Ti prometto che domani cuciniamo insieme.... non te la prendere, oggi  è stata una giornata parecchio impegnativa, e ora sono stantichissima" spiegò la ragazza
" Te l'ho proposto perchè mi hai detto che non vedevi l'ora di metterti a tagliuzzare tutto" ammise lui
" Beh, sì, questo è vero" tentennò lei, quasi ripensandoci
" Chi la spunterà ora: la stanchezza o la voglia di fare a fettine tutto?" scherzò a quel punto Harry, facendola ridere di cuore
" Una cena preparata da noi due potrebbe non essere commestibile, e la stanchezza potrebbe solo contrubuire a tale risultato, però......" riflettè ad alta voce la ragazza
" Però abbiamo fatto i conti senza l'oste...anzi, senza frigo" constatò Harry
" E' vuoto, vero?" gli domandò Jane, portandosi una mano alla fronte come per darsi della scema
" E' che prima di partire per le vecanze di Pasqua io e Sophie lo avevamo svuotato, e non era affatto previsto che tornassi qui stasera" spiegò
" Non sempre gli imprevisti sono da considerarsi negativi" argomentò lui
" Questo di sicuro non lo è" sussurrò Jane accompagnando quelle parole con un dolcissimo sorriso
" Comunque alla fine sarei dovuta tornare qui domani sera, magari con la spesa, ma a parte quello non sarebbe cambiato molto. Mio padre si è anche risparmiato il viaggio in macchina....è convenuto a tutti"
" Ah quindi hai deciso di tornare per motivi che non hanno nulla a che vedere con me?" la provocò Chris
" Sono qui solo ed esclusivamente per motivi che hanno a che fare con te" ma lei scelse di non cogliere quella nota divertita nella sua voce, ed essere sincera in un modo che lui trovò disarmante
" Dopo tutto il casino al parco, speravo che tu cogliessi l'occasione per stare da solo con me" continuò subito dopo, ammettendo quella verità con delle guance rosse rosse
" Io speravo di riuscire a dirti a parlarti non appena ci saremmo ritrovati da soli...ma al momento giusto, mi sono mancate le parole" ammise il ragazzo
" Io non cambierei una virgola di quello che è successo oggi, dopo essere scesi dalla macchina di Scott" sussurrò lei
" Posso restare a dormire con te?" la stupì Harry
" Mi stai sul serio chiedendo il permesso? Ma ti senti bene? Sei rimasto a dormire con me persino la sera in cui ci siamo conosciuti!" non potè fare a meno di ricordargli lei
" Vero" fu costretto ad ammettere lui
" Ma stanotte è diverso. Sono il tuo ragazzo" disse subito dopo, l'entusiasmo e l'emozione percepibili persino nel tono di voce
" Perciò mi farai ufficialmente da cuscino" scherzò Jane, arrossendo in ogni caso.
Chris ovviamente lo notò, e le circondò il corpo con le braccia baciandole l'angolo delle labbra " sono pazzo di te" sussurrò, così, di punto in bianco.
E lei arrossì ancora di più, oltre a sfoderare un sorriso meraviglioso.
Si vedeva che era totalmente inesperta in quelle faccende nonostante avesse già avuto un ragazzo, almeno formalmente, e per qualche motivo la cosa lo inteneriva e lo eccitava da matti.
" Allora..come facciamo per la cena?" lo distrasse Jane
" Tu accomodati. Due minuti e sarai servita"
" Sono proprio curiosa di sapere cosa hai intenzione di combinare"
" Ti fidi di me?" scherzò lui
" Più di chiunque altro al modo" ma la risposta di Jane fu tremendamente seria, e in quel momento Chris capì che lei lo amava.
Che non era riuscita ad essere così sfacciata da dirglielo, e nemmeno sussurrarglielo, almeno non ancora, ma lo amava proprio come lui amava lei.
Pensandoci, nemmeno lui aveva ancora pronunciato quelle paroline magiche che ogni ragazza si aspetta, ma gli pareva che fossero banali, superficiali, quasi vuote rispetto a ciò che provava per Jane.
" Ecco a te" un minuto successivo posò due piatti pieni sulla penisola che faceva da tavolino a casa della sua ragazza
" Cosa sono?" si incuriosì lei
" Assaggia" ribattè lui, avvicinando qualcosa alla sua bocca
Lei obbedì, e prima ancora che potesse realizzarlo si ritrovò inbrattata di nutella.
" Ma ti devo insegnare proprio tutto? Questa è una merenda, non una cena" protestò debolmente, gustando quella fetta di pane e deliziosa crema alla nocciole
" Hai lasciato il frigo vuoto, quindi ora ti becchi la nutella" 
" Che punizione crudele" scherzò lei
" Domani andiamo a fare la spesa" decretò il ragazzo, e per qualche ragione, Jane sorrise.
Era bello stare insieme, si poteva parlare di tutto e di niente con la stessa naturalezza, e si potevano fare progetti per il futuro, anche se questi per il momento includevano soltanto una visita al supermercato.
" Tieni, prendine ancora" e così dicendo, Chris immerse il proprio dito nel barattolo e poi lo avvicinò alle labbra di lei, che lo accolsero prontamente, prima di realizzare che non si trattasse di un cucchiaio
" Avrei potuto morderti, lo sai?" lo ammonì, un pochino imbrazzata per via della situazione
" Sei ancora più bella quando arrossisci" ammise lui
" Ma questa cosa che arrossisco per ogni minima cosa deve finire" si lamentò lei, intenerendolo ancora una volta
" Perchè? E' così tenera...e..."
" Che stai cercando di dirmi?"
" Che faremo un passo alla volta" asserì lui, convinto.
A quel punto Jane si alzò dalla propria sedia e andò a sedersi in braccio a lui: non poteva negarlo, le piaceva troppo questa cosa di mettersi sulle sue ginocchia e lasciarsi stringere.
" Possiamo cominciare così?" domandò, prendendogli il viso tra le mani e percorrendolo tutto con i polpastrelli delle dita, prima di poggiare le labbra sulle sue, ancora imbrattate di nutella.
Lo baciò lentamente, ma con passione, circondandogli il collo con le braccia e prendendo a giocare con i suoi capelli ricci, mentre quel bacio diventava ogni secondo più profondo ed esigente.
Sentiva in cuor suo che quello fosse l'inizio di un'avventura spericolata e bella da mozzare il fiato. 
Harry, Harry, Harry e ancora Harry. Il suo mondo si era improvvisamente ridotto a girare intorno a lui, a ciò che erano loro due insieme, ed era altrettanto improvvisamente diventato meraviglioso.




BUONSALVEEEEE!!!!!
Mi scuso per il ritardo nell'aggiornare, ma vi informo che la sessione estiva è finita (almeno per me), quindi ora sarò un po' più libera.
Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo :)))
Grazie per tutto il vostro sostegno, non potete immaginare quanto apprezzi ogni singola parola che mi scrivete, perciò continuate sempre così <3<3<3
Un bacione a tutti voi, e a prestooooooooooo <3<3<3<3























  
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