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Autore: Rimiesse    08/08/2016    2 recensioni
“Naruto!” gridò quando gli fu dinnanzi.
Il ragazzo però non accennò ad aprire gli occhi, anzi si voltò sul dorso e mormorò:
“Sakura-chan, perché non ti innamori di me?”
Sakura lo fissò confusa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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IX - Perchè non ti innamori di me?

Sakura tolse il camice bianco e lo lasciò cadere sulla sedia. 
Si stiracchiò le braccia e si massaggiò il collo. 
Quella era stata una giornata particolarmente pesante ed ora era davvero esausta.
«Sakura-sama!» la chiamarono a gran voce.
Non ebbe neanche bisogno di voltarsi per capire chi l'avesse chiamata.
«Dimmi tutto, Shinta!» disse infatti al giovane apprendista che ora stava alla porta.
«Tsunade-sama ti sta cercando.» spiegò lui.
Sakura si allarmò. Nonostante non fosse più Hokage, era sempre poco il tempo che Tsunade passava all'ospedale ed ormai aveva lasciato la sua gestione quasi completamente nelle mani proprio di Sakura, preferendo passare il tempo con la piccola Rin o in qualche locale in compagnia del sakè.
Se la cercava voleva dire che doveva esserci qualcosa di davvero urgente di cui parlare.
Sospirò. Quella sera era particolarmente stanca e l'idea di una possibile discussione organizzativa con Tsunade non l'attirava per nulla.
Non poteva però certo sfuggire al suo destino, anche perché di sicuro sarebbe stato gran peggio dover poi affrontare una Tsunade infuriata.
Ringraziò Shinta e gli passò accanto pronta ad andare incontro alla sua sorte. Solo allora si accorse della camicia di raso che il ragazzino indossava sotto il camice e dell'olezzo di profumo che emanava.
«Ehi, non mi dire che stasera hai un appuntamento galante?» gli chiese con fare malizioso.
Shinta arrossì e cominciò a grattarsi la testa, arruffando i riccioli biondi che fino ad un attimo prima erano ben pettinati.
«No.» borbottò: «Cioè... niente di che... Misa-chan ha organizzato una cenetta per festeggiare i nostri primi sei mesi di apprendistato e così, per l'occasione, ho deciso di mettere qualcosa di elegante.»
Sakura sorrise, divertita dall'evidente motivo del rossore del ragazzo. Cosa che lo mise ancora più in imbarazzo.
«Cioè... non solo noi due!» si affrettò a precisare infatti il ragazzino: «Purtroppo ci saranno anche tutti gli altri. Anche se per la precisione Misa-chan nemmeno voleva invitarmi, per lei sarei dovuto andare al Tempio a ringraziare che mi abbiate tenuto per tutto questo tempo. In qualsiasi caso: perché poi non ci raggiungi anche tu, Sakura-sama?»
Sakura si era molto affezionata ai suoi apprendisti e le piaceva passare il tempo con loro. 
Declinò però l'invito. Se fosse sopravvissuta all'incontro con Tsunade sarebbe tornata al suo proposito iniziale per quella serata: un bel bagno caldo.
Si stava giusto già immaginando nell'acqua calda, tra le bolle ed il sapore di sapone alla ciliegia, quando bussò alla porta dell'ufficio di Tsunade.
La donna stava seduta alla scrivania con il suo tipico cipiglio che ancora, nonostante gli anni passati, metteva un po' in soggezione Sakura.
«Mi hai fatto chiamare Tsunade-sama?» le chiese sedendosi dall'altra parte della scrivania.
«Problemi.» rispose l'altra. 
Risposta che fece sfumare del tutto l'immagine del bagno caldo dalla mente di Sakura.
«Non mi dire che ho sbagliato a compilare i moduli delle spese!» esclamò allarmata Sakura.
Lo sapeva che prima o poi avrebbe combinato qualcosa di grave. Ultimamente le capitava fin troppo spesso di perdersi nei suoi pensieri e di finire per fare pasticci, proprio come quando qualche giorno fa era arrivata al lavoro in ciabatte.
E tutto per colpa sua che si infila sempre nei miei pensieri e nei miei sogni. Pensò Sakura. 
Cosa che la portò ad arrossire e a scuotere la testa per cercare di evitare che lui potesse di nuovo intrufolarsi di nuovo nella sua mente.
«Perdonami Tsunade-sama!» disse dispiaciuta, inclinando la testa in segno di scuse.
«Moduli? Di che moduli parli?» domandò Tsunade, dando segno di non aver nemmeno visto i fascicoli che lei le aveva lasciato sulla scrivania e che ora, Sakura notò, stavano sotto la cornice della foto della piccola Rin che la donna aveva appena messo ad abbellire il suo ufficio.
«Comunque non è di inutili scartoffie che sto parlando.» continuò Tsunade: «Te li ricordi invece quel gruppo di malviventi che attaccarono un gruppo di genin qualche settimana fa?»
Sakura annuì. Se li ricordava bene visto che era stata lei stessa a salvare la vita a Usi, il compagno di squadra di Shinta, che era stato ferito mortalmente da quei tizi.
«Si.» rispose: «Era la banda che Naruto è riuscito a sgominare prima che potessero attaccare il villaggio.» 
«Giusto.» confermò Tsunade: «Uno solo riuscì a fuggire e mi è giunta voce che si sia organizzato per venire qui a vendicarsi del destino dei suoi compagni.»
«Vanno subito fermati!» esclamò Sakura concitata. 
«Ed infatti oggi ho incontrato il capitano Kakashi che mi ha chiesto di dirti che la missione per andarli a fermare è stata affidata proprio al Team 7.»
Sakura quasi saltò dalla sedia. 
Certo, era una situazione d'emergenza e non c'era da star felici al pensiero di un gruppo armato fino ai denti diretto verso Konoha, ma era da così tanto ormai che non andava in missione che il pensiero di uscire finalmente dal villaggio la elettrizzò.
Finalmente potrò provare sul campo il nuovo kunai che ho acquistato! Pensò, anche se subito dopo un altro pensiero le attraversò la mente rattristandola leggermente.
Stavolta Naruto non ci sarà. Si ritrovò d'un tratto a pensare.
Lui ormai era un hokage, la sua squadra ora non era più solo il team 7 ma l'intera Konoha.
Tanto meglio, così non finiremo nei guai a causa della sua imprudenza. Si disse ma il suo entusiasmo ormai si era smorzato.
«Una volta saputo ho insistito che sia il capitano Kakashi che il capitano Yamato vi accompagnino.» continuò intanto Tsunade: «Non che non mi fidi di te e Sai ma ho preferito comunque garantire una maggiore scorta.»
Sakura la guardò dubbiosa. 
Scorta? Quando mai dei ninja avevano bisogno della scorta?
«Bè non puoi certo aspettarti che io sia vogliosa di riprendermi il posto che ho appena lasciato.» commentò Tsunade rispondendo al suo sguardo.
Sakura ci mise qualche secondo a capire il senso di quella frase.
«Non vorrai dire che Naruto verrà con noi?» chiese sorpresa.
«Non vorrai credere che Naruto vi lascerà andare senza di lui!» sentenziò Tsunade.
Sakura era sbigottita.
«Ma il villaggio ora conta su Naruto!» esclamò: «Lui non può certo permettersi di andarsene così a zonzo alla prima occasione che gli capita! Ora deve...»
La frase le morì sulla punta della lingua perché perfino immaginarselo un Naruto che se ne stava solo dietro una scrivania a dettar ordini, le era impossibile.
Lui era prima di tutto un ninja pronto ad essere in prima linea a difendere il suo villaggio. 
Questo era il suo credo, il suo modo di essere.
Qualcosa che nemmeno il mantello che ora indossava ed il titolo che ora possedeva poteva cambiare.
«Quel baka!» sbuffò, lasciandosi sfuggire un sorriso che fu subito notato da Tsunade.
«Allora l'hai trovata quella risposta?» le chiese la donna a bruciapelo.
«Forse...» mormorò Sakura, salvo poi lasciarsi sfuggire un'esclamazione di stupore.
«Co-come fai a sapere di quella domanda?» chiese, imbarazzata.
Tsunade fece dondolare il bicchiere di sakè che teneva tra le mani.
«Semplice, perché ero con Naruto quando lui te l'ha fatta.» le spiegò: «Ci eravamo appena incontrati con te e tu come al solito gli avevi appena fatto una delle tue sonore raccomandazioni, come però tu ti sei voltata e ti sei incamminata per la tua strada lui ha mormorato: "Sakura-chan, perchè non ti innamori di me?". Immagino fosse un pensiero che gli è sfuggito, visto quanto poi è arrossito quando si è accorto di averlo detto ad alta voce. Fatto sta che non mi sono particolarmente stupita. Basta vedere come ti guarda per capire quanto ti ami.»
Sakura deglutì, era così strano sentir parlare così Tsunade.
«Quando ti ho visto tanto tesa nei suoi confronti ho capito che in qualche modo dovevi aver sentito anche tu quella domanda.» aggiunse Tsunade: «E che dovevi esserti messa alla ricerca della risposta.»
Sakura arrossì ma non riuscì a negarsi un sorriso.
«Chi se lo sarebbe mai immaginato, eh?» commentò.
Tsunade proruppe in una grossa risata.
«Questa è la mia ragazza!» esclamò: «Lo sapevo che a scommettere su di te, avrei vinto!»
«Si può sapere di che cosa stai parlando?» le chiese Sakura, infastidita da quel suo atteggiamento: «Scommessa? Non mi dire che c'entra Ino-pig, è da lei mettersi a fare questi giochetti alle mie spalle.»
«Nahh.» commentò Tsunade con una scrollata di spalle: «Nessuno che vi conosce abbastanza bene avrebbe mai scommesso contro di voi. E' solo una sorta di sfida che ho lanciato verso un disegnatore di fumetti ormai fallito che sosteneva che una donna si innamora solo una volta nella vita. Grazie a te posso dimostrargli che non è affatto così!»
Sakura si rialzò dalla sedia infuriata.
«Tsunade-sama sei incorreggibile!» esclamò: «Non posso credere che tu abbia osato usarmi per una tale cosa! Non hai idea di quante notti io abbia perso a causa di tutti i dubbi che ultimamente mi sono ronzati in testa!»
Tsunade smise di ridere, si lasciò cadere sulla poltrona e si mise a fissare il cielo fuori dalla finestra.
«Oh, ti posso capire benissimo.» le disse infine. Questa volta nel suo tono non c'era alcuna nota di scherno. «E sono contenta di pensare che tu avrai davvero il coraggio di dare voce a quella risposta.»
«Tsunade-sama...» mormorò Sakura, sorpresa da quel cambiamento così repentino e dagli occhi ora lucidi della donna.
«Dannazione!» sbottò Tsunade, asciugandoseli con la manica del maglione per poi bere, direttamente dalla bottiglia, un lungo sorso di sakè.
«Allora che ci fai ancora qui!» disse infine a Sakura, riappropriandosi del suo tono autoritario: «Hai una missione che ti aspetta! Su, su, vai...»
Sakura non se lo fece ripetere. Ormai sapeva riconoscere quando la sua Sensei aveva bisogno di stare un po' sola con i suoi pensieri e quello di sicuro era uno di quei momenti.
Le raccomandò di non esagerare con il sakè e poi la salutò, pronta per tornare a casa.
«Anche Jiraya ne sarebbe stato molto contento.» La sentì mormorare mentre si chiudeva la porta alle spalle.
Sakura si avviò verso l'uscita dell'ospedale. 
Il pensiero di una missione con il team 7 l'aveva risollevata dalla stanchezza di quella giornata ma il discorso successivo con Tsunade le aveva messo addosso anche un po' di ansia.
Certo da un lato le cose non sembravano essere cambiate nonostante Naruto fosse diventato Hokage, ma dall'altro lato come poteva negare che fosse tutto uguale ora che si era resa conto della verità chiusa nel suo cuore?
"Cosa dovrei fare?" si chiese mentre usciva dall'edificio.
C'era un leggero venticello autunnale, Sakura si strinse un po' più forte nello spolverino rosso che indossava. 
Mentre si avviava verso casa sua però notò una figura familiare che sonnecchiava su una panchina. Se ne stava seduto con le braccia incrociate, le gambe distese davanti a lui e la bocca semi-aperta. 
Il suo primo pensiero fu quello di raggiungerlo e rimproverarlo.
Come poteva il neo hokage dormire a quella maniera, all'aria aperta, davanti a tutti! 
Poi però si rese conto che tutto quello era un deja-vu. Si rivide lei stessa, qualche mese prima, proprio davanti a quella panchina ad ascoltare quella domanda che tanto ultimamente l'aveva tormentata.
Perché non ti innamori di me?
Prese ad avvicinarsi a Naruto ripensando a tutti i motivi che mesi prima l'avevano portata a trovare tutto ciò impossibile.
"Non è per niente il mio tipo."
Ed era davvero così, bastava guardarlo in quel momento, spaparanzato su quella panchina a sonnecchiare con la bocca semi-aperta. Non aveva nulla del lato figo e misterioso che da sempre affascinava Sakura. 
Nonostante questo però più gli si avvicinava, più i battiti del suo cuore presero ad accelerare.
"E perchè non ha alcun senso del romanticismo"
Ed anche in questo non si era sbagliata, visto che il massimo di romanticismo per Naruto era andare a mangiare del ramen ad un chiosco. Però sarebbe stato anche disposto a rinunciare a lei pur di vederla felice e questo non era forse il gesto d'amore più grande che qualcuno potesse fare?
Lo raggiunse con le gambe che le tremavano e le mani che le prudevano.
Con uno sbuffo si lasciò cadere accanto a lui che nel frattempo continuava a sonnecchiare tranquillo.
"E perché non capisce affatto i sentimenti di una donna." 
Il ricordo dello sguardo profondo che Naruto aveva scambiato con lei alla sua cerimonia di elezione ad hokage e quel tremante "Sakura-chan" che lui aveva mormorato, le attraversò la mente, facendole scorrere un lungo brivido sulla schiena.
La testa di Naruto scivolò di lato, finendo ad appoggiarsi sulla sua spalla.
"Ed è stupido! Assolutamente totalmente stupido"
E su questo Sakura non aveva nessun dubbio. 
Naruto era davvero un baka ed infatti aveva finito per innamorarsi proprio di lei.
I suoi ciuffi biondi presero a solleticarle la fronte.
«Naruto, non lo faccio perchè sono già innamorata di te.» mormorò lei dando finalmente sfogo a quella voce che da tempo provava a gridare dal fondo del suo cuore.
In quel momento gli occhi di Naruto si spalancarono e lui rialzò la testa.
Per diversi secondi si fissarono. Sakura con le guance rosse e Naruto con lo sguardo pieno di stumore.
Poi lui allungò la mano e la posò sulla coscia di Sakura.
Lei non ebbe nemmeno il tempo di pensarlo, la sua mano colpì la guancia di Naruto come se fosse un istinto naturale.
«Allora non sto sognando!» esclamò Naruto, massaggiandosi la guancia: «Sa-Sakura-chan mi ha davvero appena detto di essere innamorata di me!»
La fissò, lei abbassò lo sguardo e si morse le labbra.
Aveva voglia di gridare che si sbagliava, che non fosse così, ma si trattenne.
Non voleva più negarlo. 
Non poteva più farlo.
«Sakura-chan,» mormorò Naruto. 
Il suo tono allarmato la costrinse a rialzare lo sguardo, il volto del ragazzo aveva assunto un colorito violaceo e perfino le punte delle sue orecchie erano di una strana sfumatura di rosso.
«An-anche,» cominciò a balbettare lui. Prese un lungo respiro e poi esclamò tutto d'un fiato: «Anche io sono innamorato di te, Sakura-chan e lo sono dal primo momento che ho visto il tuo sorriso-dattebayo!»
Si stava confessando.
Come se tutto ciò che lui aveva fatto per lei non fosse stato già abbastanza per mostrarle il suo amore. Come se non fosse state le sue stesse parole, la sua stessa domanda, a portare Sakura a dare un nome a quel sentimento che provava per lui.
«Sakura-chan, tu sei la ragazza più bella e più forte che conosca.» continuò lui: «Io sono innamorato di te da prima ancora che potessi capire cosa significasse. Non te l'ho mai detto perché... come potevo sperare di poterti renderti felice? Come può uno come me essere abbastanza per te?»
I suoi occhi la fissavano imploranti. 
Ancora non credeva alle sue parole. Ancora non credeva che lei potesse ricambiarlo.
Lei sorrise.
«Baka!» gli disse e poi gli prese il volto tra le mani per poggiare le labbra sulle sue.
Quella era la sua risposta.
E' impossibile. Assolutamente, totalmente impossibile. Pensò. 
Ma era successo.
Lei si era innamorata di Naruto.




F
INE


__________________________________________________________-

Ciaooo!! :3
Eh già finalmente, e sottolineo finalmente, sono riuscita a concludere questa fanfiction.!
Direi che arrivati a questo punto ci vogliono i dovuti ringraziamenti: due grazie enormi a Lory-chan e princess love per le apprezzatissime recensioni che mi hanno lasciato ad ogni capitolo e naturalmente grazie anche gli altri che hanno commentato, a chi mi ha scritto durante la mia imperdonabile assenza mostrando interesse verso la mia fanfiction e a chi ha letto e chi la leggerà. Ed insieme ai ringraziamenti porgo le scuse per averci messo tanto a far uscire questo ultimo capitolo, quando scrivo voglio sempre metterci cuore e testa ma purtroppo a volte la mia vita incasinata litiga con la mia ispirazione, chiudendola in qualche angolino della mia testa che poi ci metto secoli a ritrovare ^^'

Beh, spero che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto piacere leggerla. c:
Alla prossima, un grosso bacione e mi raccomando, continuate ad amare questa bellissima coppia! ♡
~Rimi


  
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