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Autore: Nene_92    10/10/2016    7 recensioni
Gli studi sono conclusi e i MAGO terminati.
Come se la caveranno i protagonisti nella vita di tutti i giorni?
(Piccola raccolta di One shot sui personaggi della storia principale "Grimm | Jager der Dunkelheit" che fa parte della serie "Grimm")
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Cross-over, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Grimm'
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4

- Lex e Chris -



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Lex aprì gli occhi e sorrise.
Era avvolta nell'abbraccio di Chris e non poteva essere più felice.
Lentamente, per non svegliarlo, alzò la mano destra, nella quale era presente la fede d'oro che simboleggiava la loro unione.

Si erano sposati solo il giorno prima a Melrose, il luogo dove - secondo la tradizione - era stato sepolto Re Artù. E in quel momento si trovavano a Parigi, in luna di miele.

Delicatamente, scivolò fuori dall'abbraccio del marito e, dopo essersi avvolta nella vestaglia, si diresse in punta di piedi verso la finestra della camera.
Per qualche minuto godette del panorama che la capitale dell'amore aveva da offrirle.
Poi sentì due braccia forti avvolgerle la vita e delle labbra sfiorarle il collo.
"Allora signora McTavish, pensava già di fuggire?" Le chiese in un sussuro Chris.
"Ovvio, mi ero accordata con uno dei camerieri dell'albergo." Rispose lei appoggiandosi con la nuca al petto del ragazzo. "Mi ero affacciata alla finestra per vedere se era già arrivato, ma mi hai beccato prima tu." Continuò con tono ironico "Peccato, era un ragazzo promet..."
Non riuscì a completare la frase perchè le labbra di Chris furono sulle sue.
"Più promettente di questo licantropo?" Domandò il capobranco quando si staccarono.
"Uhm non lo so... forse la dimostrazione è stata troppo breve per poter avere un'idea precisa." Fu la risposta divertita.
Il ragazzo davanti a quella frase rise. Poi si piegò sulle ginocchia per prenderla in braccio e iniziare a ridirigersi verso il letto. "Bastava chiedere."
Catturò le sue labbra in un bacio.

"Sono..."

Bacio

"... a sua ..."

La appoggiò delicatamente sul letto

"... completa ..."

La privò della vestaglia

"... disposizione."

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"Naturalmente saremo più che felici di accoglierla nel nostro ufficio per un tirocinio."
Annunciò Arn Empton, il capo dell'Ufficio dei Rapporti tra Maghi e Creauture Magiche "Siamo sempre disponibili ad aiutare giovani maghi ad entrare nel mondo del lavoro" Continuò mentre un piccolo sorriso faceva capolino sul volto di Lex "E inoltre sono convinto che le sue capacità potranno risultarci parecchio utili." Concluse il ragionamento.
"La ringrazio per questa opportunità." Rispose l'ex Serpeverde, mentre mentalmente riniziava a respirare: era stata in ansia per tutto il tempo del colloquio.
"Vedrà che si troverà bene." La rassicurò lui "E il tirocinio la aiuterà ad ambientarsi nell'Ufficio e a capire se questo è il lavoro che davvero vuole. Servirà sia a lei che a noi, si fidi. E, nel caso di soddisfazione da entrambe le parti, non ci saranno problemi a tramutare il suo tirocinio in un lavoro vero e proprio." Terminò alzandosi in piedi per stringerle
la mano. "Ma sono sicuro, anzi certo, che questo è esattamente ciò che succederà."

Ne era certa anche lei che sarebbe successo. Quello era esattamente il lavoro che aveva sempre sognato. E presto se ne sarebbero accorti anche al Ministero.

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2 anni dopo



Era una frizzante giornata di marzo, riscaldata appena da un pallido sole.
Lex si avvolse per bene nel suo mantello prima di uscire di casa. Non voleva di certo prendere freddo. Non in quel momento.
Con un gran sorriso e a passo svelto attraversò il piccolo paese nel quale lei e Chris vivevano insieme ormai da due anni.
Era un paese piccolo, ma molto accogliente e familiare. Dove si conoscevano tutti. E lei se n'era innamorata al primo sguardo.

Quando vide lo studio da veterinario del marito all'orizzonte spiccò una corsa per completare quei pochi metri che ancora li dividevano e, senza curarsi minimamente delle persone presenti all'interno, avanzò fino alla porta dell'ambulatorio.
Dopo aver bussato - ma senza aver atteso una risposta precisa - si precipitò dentro, trovando il giovane uomo intento a fasciare la zampa ad un cane.

Chris non ebbe neanche bisogno di alzare lo sguardo per capire che era lei. Così come non le chiese il perchè di quella entrata: di sicuro aveva una buona motivazione per farlo.

"Aspetta un attimo che finisco qui, poi sono tutto tuo." Disse sorridendo senza alzare lo sguardo dalla medicazione.
Quando, pochi secondi dopo, terminò, sollevò il busto e le si avvicinò.

Lex, con un sorriso che le andava da un orecchio all'altro, gli allacciò le braccia al collo.
"Volevo che tu fossi il primo a saperlo: sono incinta!" Disse tutto d'un fiato, mentre il sorriso sul suo volto si allargava sempre di più.

Sì, la motivazione era proprio ottima.

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"Dopo Anakin, Luke? Obi One e Padme li teniamo per il prossimo giro?" Chiese divertita Eleonore, il cui volto sbucava dal camino della casa di Lex.
L'ex Serpeverde le aveva appena comunicato la notizia di aspettare un secondo bambino - un altro maschio - e che avevano l'intenzione di chiamarlo Luke.
"Vedo che hai imparato in fretta, mia giovane padawan." Scherzò Caitriona. "Ho fatto bene a convincerti a guardare tutti i film allora!"
"Non so come ho fatto a vivere senza per tutto questo tempo." Confermò la purosangue sghignazzando.

In effetti aveva scoperto i film della saga in compagnia della sua amica storica solo qualche mese prima - una sera in cui Daniel era rimasto fuori per lavoro - e le erano piaciuti parecchio. Ma le sembrava un po' esagerato dare i nomi dei protagonisti ai propri figli, anche se non l'avrebbe mai ammesso a voce alta.

In quel momento il piccolo Anakin, di circa un anno, decise di attirare l'attenzione di entrambe le donne mettendosi a piangere.
"NON TI PREOCCUPARE CI PENSO IO!" Giunse alle loro orecchie la voce di Chris.
Pochi secondi dopo, il pianto del bambino si calmò.

A Lex però non sfuggì il lampo di tristezza che passò negli occhi della Corvonero. Fu quindi per quel motivo che si inginocchiò di fianco al fuoco, per guardare dritto negli occhi la sua migliore amica.
"Elly, sono sicura che riuscirete anche tu e Daniel ad averne. La vostra è una storia troppo bella per non concludersi nel migliore dei modi." Affermò convinta. "E ne avrete così tanti che rimpiangerete presto i bei momenti che potevate passare da soli in pace."
"Guarda che non voglio mica mettere su una squadra di Quidditch!" Rise Eleonore. "Comunque spero proprio che tu abbia ragione."
"Io ho sempre ragione." Commentò Lex con tono convinto "Ma nell'attesa che anche tu scopra le gioie della maternità, ti volevo chiedere: non è che intanto vuoi fare da madrina al mio secondo genito?"

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Lei aveva sempre ragione.

Lex ripensò a quella conversazione parecchi anni più tardi, mentre portava la sua figlioccia Bianca al parco insieme alla sua ultima figlia Sookie.
A differenza dei primi figli, che erano nati ad anni di distanza, le ultimogenite di casa Freeman e McTavish erano nate a pochi mesi l'una dall'altra.
Erano perciò diventate subito molto amiche, esattamente come un tempo lo erano state le loro madri.

La Serpeverde le osservò attentamente per qualche minuto, mentre si lanciavano allegramente una palla colorata e un sorriso si allargò sul suo volto.
In un certo senso era strano per lei: da una parte aveva davanti a sè la figlia più piccola - a detta di Chris  la sua copia sputata - che giocava ancora con le bambole, ma dall'altra aveva Anakin, il suo figlio più grande, già diplomato a pieni voti ai MAGO che stava cercando una casa dove andare ad abitare con la sua fidanzata storica.
Sapeva di non poterlo trattenere lì - in fondo lei stessa si era sposata che aveva poco più di diciotto anni - ma le sembrava di averlo partorito solo il giorno prima.

Era davvero strano pensare che - almeno potenzialmente - lei e Chris sarebbero potuti diventare nonni di lì ad un anno.
In fondo non aveva neanche quarant'anni, per Morgana!

Eppure, mentre tornava a concentrare la sua attenzione sulle bambine che avevano lasciato perdere la palla per arrampicarsi sullo scivolo, si ritrovò a pensare che avere un altro frugolotto in giro per casa non sarebbe stato affatto male.
Lei sarebbe di sicuro stata una nonna fantastica!

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Alla prossima!
Ciaoo! ;)

  
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