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Autore: Nene_92    15/10/2016    2 recensioni
Gli studi sono conclusi e i MAGO terminati.
Come se la caveranno i protagonisti nella vita di tutti i giorni?
(Piccola raccolta di One shot sui personaggi della storia principale "Grimm | Jager der Dunkelheit" che fa parte della serie "Grimm")
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Cross-over, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Grimm'
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1 - Come, dopo la cena, continuò la vita di...
Ehilà!

Partirò da questo capitolo come pilot e analizzerò man mano il futuro delle coppie / personaggi di questa storia.

Il capitolo è COMPLETO!

Buona lettura! ;)


- Per ogni fine c'è un nuovo inizio. Ovvero come, dopo la cena, continuò la vita di... -
 


Fine luglio, mattina prima della cena, Villa Black - Grimm


 

 

Un bussare insistente fece spalancare gli occhi contemporaneamente ai due ragazzi.
Borbottando qualche improbabile maledizione in tedesco, Eleonore si infilò velocemente la vestaglia e si diresse verso la porta, aprendone solo uno spiraglio. Per vedere suo fratello rivolgerle un sorriso di circostanza prima di augurarle il buongiorno.
"Hans... che vuoi?" Domandò scocciata stropicciandosi gli occhi. "Ho sonno."
"Se tu stanotte avessi dormito anzichè fare altro a quest'ora saresti fresca come una rosa." Commentò lui in tono cupo.
La Corvonero lo fissò stralunata per qualche secondo, prima di replicare seccata "Mi hai svegliato solo per questo?"
Hansel a quelle parole la fissò torvo. "Visto? Neanche lo neghi!" Disse puntandole il dito contro.
"Questa conversazione non ha senso."
"E stanotte avete fatto troppo rumore!"
"Eh? ... Ma... com'è possibile? Ho
insonorizzato la stanza!" Esclamò lei a quel punto diventando gradualmente di un rosso sempre più intenso.
L'ex Serpeverde, davanti alla faccia color pomodoro della sorella, scoppiò a ridere. "Oh vedessi la tua faccia Elly! Stavo scherzando! COSA VUOI PER COLAZIONE DANIEL?" Urlò alla fine non dandole il tempo di replicare, mentre il ragazzo chiamato in causa si limitava a soffocare le risate sprofondando la testa nel cuscino, facendo finta di non aver sentito.

Se stava per avvenire un omicidio, almeno avrebbe potuto dire di non saperne nulla perchè accaduto mentre dormiva.
 

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Stessa giornata, sera, ristorante babbano

"Credo che prima della fine dell'anno scolastico riuscirò a riottenere ogni cosa che mi spetta di diritto... appena succederà - dopo i MAGO - vi porto tutti a cena fuori per festeggiare!"
Micah Price (Cap. 23 - Daniel)

 

 

Cercando di non attirare l'attenzione, Chris si avvicinò al punto dove Brian stava suonando e gli sussurrò qualcosa all'orecchio.

Al cenno di assenso del ragazzo, tornò verso la folla con un gran sorriso e in particolare verso Lex, impegnata in una conversazione con Eleonore.

"Che ne dici, balliamo?" Le chiese porgendole la mano e invitandola.

Ovviamente la Serpeverde non se lo fece chiedere due volte e lo seguì immediatamente sulla pista improvvisata. 

Di certo non si aspettava quello che sarebbe successo lì a breve.

Chris, senza che lei se ne accorgesse, la guidò pian piano sempre più vicino al Corvonero. Al segnale concordato tra i due, Brian si avvicinò alla coppia, lasciando al licantropo il microfono.

E mentre il silenzio calava di colpo nella stanza, Christopher McTavish si inginocchiò di fronte a Caitriona, che nel frattempo si portava le mani davanti alla bocca, colpita, sorpresa ma, soprattutto, emozionata.

"Vuoi sposarmi?"


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"E chi l'avrebbe mai detto che sarebbero stati loro i primi a convolare a nozze?" Commentò divertita Anastasia con Page, mentre entrambe gettavano occhiate curiose alla nuova coppia ufficiale. 

"Beh stavano insieme da un bel pezzo, non dico che me lo aspettassi stasera, ma di sicuro non in una data remota." Fu la risposta allegra di Page. Sembrava quasi che quella sera, con la sua gioia e luce, stesse facendo da contraltare all'anno pessimo che avevano appena trascorso.

"Io lo sapevo." Intervenne una voce alle loro spalle. Micah era appena arrivato. Davanti al sopracciglio innarcato della fidanzata, si affrettò a spiegare. "Diciamo che Chris mi aveva avvertito. Voleva essere sicuro di poterlo fare senza rovinare la serata, nel caso avessi voluto programmare altro. Ma mi ha anche chiesto di non fare pubblicità perchè ci teneva che fosse una sorpresa."

"In tal caso sei perdonato." Gli rispose Page divertita. "Però ora sono curiosa Ani... chi pensavi sarebbero stati i primi?" 

"Io avrei puntato tutto su Eleonore e Daniel. Soprattutto dopo la questione della fluschschlafes" Spiegò Anastasia. "Meno male che non ho scommesso allora!"

"A proposito di loro due... Micah.. tu non dovevi fare quella cosa?" Gli ricordò la fidanzata.

Micah si battè la mano sulla fronte, esclamando "E' vero! Meno male che esisti!" e attirando così la curiosità di Anastasia.

"Quella cosa cosa?" Domandò infatti, mentre Micah si dirigeva verso Eleonore e Daniel e lei veniva raggiunta da Fabian, che senza dire nulla la prese delicatamente per la vita e le appoggiò il mento sulla spalla.

"Vuole offrire loro Villa Black." Spiegò Page. "Gliel'hanno regalata per Natale, ma aveva già detto che a lui bastava la dependance - che tra l'altro mi chiedo ancora come facciano a chiamarla dependance: è enorme! - Quindi vuole accordarsi con loro per chiudere la questione. In fondo sono tutti e tre eredi legittimi."

Fabian, nonostante fosse arrivato a metà conversazione, emise un sonoro fischio.

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Virginia seguì Caos, che la stava trascinando per mano in un punto appartato della stanza.

Quando arrivarono, il ragazzo si schiarì la voce ripetutamente. "Ehm... dovrei chiederti anche io una cosa."

La tassorosso lo fissò perplessa per qualche secondo, mentre si chiedeva cosa lui volesse mai cheiderle. Trattandosi di Caos la richiesta poteva riguardare qualsiasi cosa. 

"Ecco..." Iniziò lui tentennando. "Stavo pensando che adesso, visto che ho ricevuto i risultati dei MAGO e tu hai ancora a disposizione più di un mese prima del settimo anno, potremmo andare insieme in Italia in vacanza per almeno una settimana... o anche da qualche altra parte... insomma fare qualche giorno insieme in un posto dove..."

"Dove ci siano mare, sole e caldo?" Completò lei sorridendo e allacciandogli le braccia al collo. 

Caos annuì, sollevato che lei avesse capito così in fretta. "Dopo un anno del genere ce lo meritiamo no?"

"Ad una condizione" Propose lei allargando il sorriso "Dopo la settimana in Italia vieni a passare una settimana da me in Francia. Così vediamo entrambi i posti dove l'altro è cresciuto."

"Affare fatto! Dammi il cinque!" Esclamò lui mostrandole il palmo della mano destra spalancato.

"Ehm... cosa dovrei darti scusa?" Domandò Virginia perplessa.

"Ma come non lo sai?" Chiese Caos divertito "Si chiama 'batticinque': devi far scontrare la tua mano con la mia... Così!" Concluse prendendo quella della ragazza e mostrandole come andava fatto il gesto.

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Raphael, appoggiato con la schiena al muro dell'edificio, appoggiò la sigaretta sulle labbra e ne inalò una boccata. 

Per un breve attimo chiuse gli occhi, concentrato solo e unicamente su quel singolo gesto. Ma poi, i suoi sensi sviluppati da lupo, gli segnalarono la presenza di qualcun altro nel cortile del ristornate.

Il Serpeverde aprì così brevemente gli occhi per incrociarli con quelli di una ragazza che non aveva mai visto che lo stava osservando.

"Non è che ne hai una anche per me?" Domandò lei a quel punto, dopo aver notato lo sguardo interrogativo del ragazzo.

Raphael le porse annuendo il pacchetto. "Serviti pure." 

La ragazza estrasse una sigaretta dalla scatola che il Serpeverde le stava porgendo poi, con fare esperto, la accese con un accendino recuperato dalla borsa e iniziò a fumare. "Grazie. Mi serviva proprio. I miei non me le fanno tenere."

"Figurati, per così poco! Ma penso che i tuoi facciano bene." Rispose lui con un sorrisetto ironico.

"Considerato che fumano tutti e due..." Rispose lei con una smorfia "Mi chiamo Juliette comunque." Si presentò.

"Raphael. Piacere." 

 

Qualche minuto dopo i due stavano chiaccherando quando vennero interrotti da due fattori: prima arrivò Michelangelo, che stava cercando il gemello da un po'. E subito dopo i genitori della ragazza, che stavano facendo la medesima cosa. 

Raphael ebbe i riflessi pronti per strappare la sigaretta di mano a Juliette e cacciarla in mano al fratello.

"Ci si vede Raphael."

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"Tu non balli?" 

Alla domanda, Milly girò la testa verso Federica. "L'ho fatto fino ad ora e adesso mi fanno male i piedi." Spiegò dolorante. "Stavo cercando di riprendermi un attimo."

"Per forza, con quelle scarpe!" La prese in giro la Serpeverde bonariamente.

"Ehy! Queste scarpe sono stupende!" Rispose a tono la Grifondoro.

"Saranno anche stupende, ma di sicuro non comode." Le rispose l'altra accompagnando il tutto con una linguaccia. "E infatti si vede." 

Per un attimo rimasero entrambe in silenzio, poi scoppiarono a ridere.

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Daniel iniziò a guardarsi intorno leggermente in ansia.
Eleonore si era allontanata per andare in bagno, ma ciò era avvenuto almeno mezz'ora prima. Possibile che ci fosse una fila così lunga?
Chiudendo gli occhi per qualche secondo, il Tassorosso si focalizzò sul legame che avevano instaurato a seguito di quella maledetta pozione. E si sorprese nel sentire la ragazza rispondergli dal cortile del ristorante.
Alla prima distrazione del suo interlocutore, ne approfittò per raggiungerla.

"Ehy!"
La Corvonero si girò appena verso di lui. Aveva le gambe allungate sul bordo della fontana e con una mano percorreva lentamente avanti e indietro la superficie dell'acqua.
"Tutto bene?" Domandò a quel punto Daniel, continuando ad avvicinarsi finchè non si sedette al suo fianco.
"Più o meno." Rispose lei indietreggiando con la schiena fino ad aderire al petto del ragazzo, che ne approfittò per circondarle la vita col braccio, attirandola ancora di più a sè.
"Cos'è che ti fa propendere per il 'meno'?" Chiese a quel punto il Tassorosso sospirando, mentre una serie di immagini confuse iniziavano ad invadergli la mente.
Tra i vari flash riuscì a distinguere l'immagine di Chris, il volto di Lex e quello di Micah, oltre a varie occasioni in cui Eleonore si era occupata dei piccoli Talisia e Brian.
Ma decise di rimanere in silenzio. Sarebbe stata la Corvonero a parlare quando avrebbe voluto farlo.
Se c'era una cosa che aveva imparato quell'anno, era di non forzare la mano quando aveva a che fare con lei. Ne aveva già abbastanza pagato le conseguenze a causa di cose non dette o dette a metà.

"E' solo che..." Cominciò infatti la ragazza in un sussurro prima di zittirsi nuovamente. La mente di Daniel venne nuovamente riempita delle immagini dei due neonati. "Non so se potrò mai dartele certe cose... Non sono una fan del matrimonio e non so se riuscirò a renderti padre in futuro a causa della fluschschlafes 
... e LO SO che questo non è il momento giusto per dirtelo ma..." Spiegò con un tono di voce bassissimo. "... mi è venuto in mente con quello che è successo prima... e so che dovrei essere felice per loro ma... volevo solo avere cinque minuti per..." La sua voce si spense, ma il ragazzo capì comunque.
"Amore... abbiamo diciott'anni...
" Commentò infatti "E abbiamo tutto il tempo del mondo per pensarci. Non mi interessa in che modo, mi basta sapere che resteremo insieme: è l'unica cosa alla quale non potrei mai rinunciare." Per rimarcare il concetto, aumentò la stretta. "E poi chi te l'ha detto che voglio per forza sposarmi?" Aggiunse con tono scherzoso per alleggerire l'atmosfera. "La convivenza è molto meglio." Continuò facendola girare verso di lui "Hai i benefici senza gli obblighi." Concluse prima di iniziare a baciarla.
La ragazza lo lasciò fare per qualche secondo prima di replicare ironica, mentre gli allacciava le braccia al collo e si arrampicava su di lui "Benefici? Se stai cercando una che ti stiri le camicie hai sbagliato persona!"
Daniel non potè fare a meno di sorridere, prima di commentare ad un centimetro dalle sue labbra "Stirare le camicie, lavare i pantaloni, rifare i letti... ti ci vedo proprio come casalinga! Da cacciatrice dell'oscurità a cacciatrice delle macchie su..." Ma non riuscì a completare la frase, soffocata da un bacio della Corvonero, al quale ne seguirono subito dopo altri sempre più intensi.
"Allora? ... Andiamo a prendere possesso della Villa?"
"Perchè no? ... Così almeno evitiamo situazioni imbarazzanti come stamattina... Avvisiamo Micah?"
"Siamo spariti entrambi ed è un Corvonero... dovrebbe arrivarci. Tanto la cena è già pagata!"


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