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Autore: Hermes    30/11/2016    1 recensioni
Diciassette anni di giorni da spiegare e mettere a fuoco.
Un’autopsia al tempo fra la nebbia di San Francisco e la polvere del deserto, per arrivare nel presente che potrebbe essere solo una possibilità nel futuro.
Il mondo è costruito sulle nostre scelte.
[Questa storia fa parte della serie 'Steps']
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Steps'
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Nota: Questa storia è il seguito de 'A step to the left/A step To the Right'. Si potrebbe anche leggerla per prima ma i personaggi secondari meritano un approfondimento per comprendere le dinamiche dietro le loro azioni passate e per arrivare nel punto dal quale Undoing Time inizia. Quindi Herm vi consiglia - se avete tempo - di leggere le parti precedenti per non entrare in confusione. xD
Detto questo buona lettura e ci rivediamo nelle note finali.

Undoing Time.

Time present and time past
Are both perhaps present in time future
And time future contained in time past
If all time is eternally present
All time is unredeemable
What might have been is an abstraction
Remaining a perpetual possibility
Only in a world of speculation
What might have been and what has been
Point to one end, which is always present
Footfalls echo in the memory
Down the passage which we did not take
Towards the door we never opened
Into the rose-garden
T.S.Eliot ~ Estratto da ‘Four Quartets’
Performed by Lana Del Rey ~ Burnt Norton (Interlude)

La sveglia suona per l’ultimo giorno di scuola, subito smorzata.
Uno sbadiglio, il palmo della mano sugli occhi.
Piedi nudi giù per la scala a chiocciola.
Raggi dorati sul muro, la porta del frigo che si chiude.
Il biglietto sul bancone della cucina, ci vuole qualche momento prima di mettere a fuoco il netto stampatello sulla carta.

Sono al lavoro (sì, di nuovo), domani volo a San Diego.
Occorrente per pancakes al mirtillo nel frigo, ai piatti ci pensa Alice.
Divisa pulita appesa all’armadio della porta d’ingresso (rock that track!)
Divertiti e fai buon viaggio domani.
Ti voglio bene,
Mamma

La radio a cubo vintage che si accende, accompagnando lo sfrigolio di una padella ed il brontolio della macchina da caffè.
Non ho nulla da dire….
…a parte la mia fame del boia.

[…]
Linee di prospettiva.
Una stanza è visivamente facile da comporre.
Un punto o due per regolare le dimensioni.
Ogni angolo tre linee, il concetto basilare.
Concetti basilari, un po’ come i secondi prima che un semaforo da verde scatti a rosso.
Fermata del tram, alcuni isolati recitando le formule legate al numero di Nepero per il test di Matematica Avanzata di quel mattino.
Non era particolarmente preoccupato per i risultati ma più di non perdere la concentrazione necessaria per le gare d’atletica leggera: si stavano giocando il titolo come squadra più veloce di tutta la Circoscrizione ed il coach l’avrebbe arrostito vivo se avesse fottuto la coppa alla squadra per una mera disattenzione.
Oh beh…campanella che suona…
[…]
E con lo sparo dello starter il mondo rimpiccioliva, prendeva la lunghezza della pista.
Kurt avrebbe potuto correre ad occhi chiusi, ascoltando le vibrazioni sotto i suoi piedi.
~
“Stai scherzando, vero?”
Non era la prima volta che Jack Clearwater – attualmente uno dei professori del corso di biologia avanzata della Washington High - ripeteva quella domanda mentre guardava la finale solista d’atletica leggera maschile dove Kurt, al suo solito, aveva iniziato a seminare gli altri concorrenti ancora prima della fine del giro d’inizio, manco fosse aiutato dal vento.
“No, quando gliel’ho chiesto è stato categorico.” sbottò frustata la collega, sedutagli accanto “È assurdo! Perché si ostina a non voler partecipare?!”
“È un suo diritto credo…”
“Ci sono alcuni che farebbero carte false pur di far parte della squadra per il torneo federale!”
“Forse dovresti smetterla di ostinarti.”
“Non ti rendi conto di cosa stai parlando, vero?!” un indice punzecchiò il suo petto con aggressività “Lo sai chi è suo padre?! Delle innovazioni che le sue teorie hanno portato nel campo delle energie rinnovabili?! Il contributo ad P versus NP?! Oso pensare che Kurt non avrebbe problemi a sbaragliare tutte le gare federali! Immagina l’esposizione di una vittoria, il premio economico per la WHS…maledizione!”
“Tutto quello che ho sentito è ‘niente’, Samantha. Cerca di non scambiarlo per suo padre.” replicò, scocciato dalla testa dura della sua vicina “Non parla della sua vita privata ed è uno studente modello.”
Intanto Kurt vinceva – come prevedibile – per il terzo anno di fila con un distacco minimo di ottanta metri dal suo sfidante.
“Ho parlato con sua madre.” c’era un diverso tipo di frustrazione nella voce di Samantha, ora, quasi incandescente “Sono riuscita a convocarla dopo una settimana di attesa a causa dei suoi ‘impegni inderogabili’ e sai cosa mi ha detto quella stuck-up little bich!?”
“Greene, modera-”
“Ha detto ‘Se mio figlio non ha interesse ad occupare un posto nella sua squadra non è la fine del mondo. I suoi voti in matematica avanzata mi paiono ottimi e non vedo perché mi ha fatto cancellare un volo di lavoro per LA solo per dirmi come devo assolutamente sviare le vedute, peraltro ragionevoli, di mio figlio. Buongiorno.’”
Il collega alzò gli occhi al cielo cosa che le fece ribollire il sangue ancora di più.
“Fai come credi ma questa cocciutaggine non ti porterà da nessuna parte. La dottoressa Hervas ha ragione, Kurt è bravo in tutto, più che eccezionale magari su argomenti nel quale è portato naturalmente ma se ti dice che non è interessato non puoi farci nulla, no?”
Do me a favor, Jack, go fuck yourself.” e con quello si era alzata ed allontanata, l’irritazione che si espandeva in ondate intorno alla sua persona.

~

Il sole pomeridiano era inclemente attraverso le foglie a raggiera delle palme; la brezza atlantica non riusciva a dissipare del tutto l’ondata di calore umido irradiata dall’asfalto nelle strade.
L’aria sapeva di salsedine e la George Washington High School sulla 32nd Avenue di San Francisco era quasi deserta, nessuno davvero rimaneva nell’edificio scolastico dopo l’orario delle lezioni se non si contavano le squadre sportive.
L’anno scolastico era finito da quattro ore ormai e l’estate imminente non aiutava di certo i cervelli dei senior in biblioteca nel loro studio pre-esami universitari.
Intanto una ragazza bionda continuava a camminare per il corridoio con una certa tranquillità, dietro le sue spalle penzolava una sacca da ginnastica tenuta precariamente con la mano sinistra. La tomaia delle sue bianche scarpe da tennis che batteva il pavimento quasi senza far rumore.
Aveva svoltato in un altro corridoio più piccolo di quello principale e prese a salire le scale scattante, al ritmo del balletto d’incoraggiamento da pon-pon girl messo a punto solo alcuni minuti prima con le sue compagne di squadra, la sua coda di cavallo che ondeggiava a tempo.
Ancora qualche metro e si fermò davanti ad una porta nera, sbirciando dal vetro nel club dei Programmatori.
Un A4 era appiccicato con dello scotch al pannello e diceva chiaramente ‘NON BATTERE SUL VETRO. I programmatori si spaventano facilmente ed inizieranno a piangere violentemente. Per piacere se l’edificio sta andando a fuoco o c’è un’altra emergenza entrare in silenzio, al massimo cantando l’Ave Maria di Schubert. Grazie.’
Perché devono essere così nerd?!!??!?
Trovata subito la testa nera che le interessava ed entrò.
Nessuno dei membri del club l’aveva nemmeno notata, tutti presi dai loro programmini nerd intesi per far aprire i lettori cd o scambiare le immagini di avvio con fotografie disinibite…almeno quelli che non avevano un senso dell’umorismo superiore alla media.
Si sedette su una delle poltroncine, in attesa che Kurt la notasse.
“Sempre qui, lizard? Non hai niente di meglio da fare?”
“Oh, do shut up, Kurt!” mise il broncio ma - come al solito - quel brutto muso rimase indifferente: le mani poggiate ai braccioli della poltroncina e gli occhi penetranti che la squadravano da sotto i capelli scarmigliati dal vento della track che aveva corso alcune ore prima, le labbra sottili in un arco meditabondo e lievemente malinconico; gli aveva fatto notare un mucchio di volte che quell’espressione seriosa tendeva a farlo sembrare più vecchio ma lui aveva risposto che erano stupidaggini e che “L’età è solo un numero, Lisa. Tende ad aumentare non ad diminuire, a meno che tu non abbia una malattia cerebrale degenerativa.”
Un paio di dita le schioccarono davanti agli occhi per farla tornare alla realtà.
“Allora?” ripeté Kurt impaziente “Hai intenzione di dirmi cosa vuoi o hai deciso di sognare ancora un po’?”
“Smettila di fare il maleducato!” sbottò lei, muovendo di scatto la testa “Sei tu che mi hai chiesto di accompagnarti!”
“Proprio no.” quindi si era voltato per mandare in arresto il suo Mac.
La ragazza gonfiò le guance indispettita e pronta a dirgliene quattro ma poi abbassò le spalle con un sospiro rassegnato…era capace di cambiare le carte in tavola come ridere, uffa!
[…]
Avevano lasciato la Washington High School a piedi per prendere un BART per la city nella luce ramata di quella fine giornata.
Era stata questione di una dozzina di minuti entrare ed uscire dall’ufficio federale.
Non era riuscita nemmeno a sbirciare la documentazione che gli avevano consegnato: Kurt l’aveva subito fatta sparire nel suo zainetto e non aveva sprecato più parole del necessario a proposito.
Giusto il tempo di un giro per le avenue più in della city, osservando le macchine, la gente ed ‘il nostro riflesso nelle vetrine’ come lo definiva Kurt, poi si erano fermati da un In&Out per il solito milkshake di lei ed il megaburger lui in auge dei festeggiamenti per la vincita del titolo di migliore squadra d’atletica leggera di tutta la Contea.
Al parlarne Kurt sorrideva quieto, Lisa non l’aveva mai visto esprimere più emozione di così e la cosa le faceva piacere.
In quel fine pomeriggio di inizio Giugno trovava salutarlo quasi troppo facile…almeno finché il ragazzo non apriva bocca.
“Kurt, comportati bene.”
Occhi che la fissano con un non so che di sprezzante mischiato ad humour “Puoi parlare così al tuo cane, Lisa.”
“Rock almeno si preoccupa!”
“Lungi da me dal rivelarti che ti fa le feste solo perché gli riempi la ciotola…”
“Grrrrrrrr”
“Ecco, adesso gli somigli pure…”
Ed a quel punto, se voleva davvero essere presa seriamente, poteva solamente fare una cosa.
Non l’avrebbe rivisto per tutta l’estate ed era il suo migliore amico.
Quindi lo avviluppò per l’addome in un abbraccio.
Il gesto l’aveva zittito immediatamente.
Non si era irrigidito ma rimaneva immobile come se non sapesse bene come comportarsi.
Disconnected from time and humanity.
“Kurt…?” sussurrò, il naso premuto contro il suo sterno solo a malapena data la sua stazza.
“…”
“Torna indietro.”
“…”
“Non cambiare.”
“…” non aveva avuto reazioni fino a quel momento e poi, lentamente, le sue braccia si erano alzate ad circondarla in un gesto rilassato, senza urgenza "Non essere sciocca."
Quindi era rimasto in silenzio.
Lasciandole la sensazione di non aver risposto solo per non deluderla con una delle sue frasi da ‘psicologia’.
L’aveva fatto per dire arrivederci nel suo personale modo.
La sensazione che le dava quel suo abbraccio disinteressato la uccideva.

~
[…]
Ultima notte a casa prima di partire.
Era un vecchio edificio, probabilmente aveva ospitato un fabbrica di qualche tipo dalle ampie vetrate ad arco che lasciavano cadere una grande quantità di luce naturale ed i muri di mattoni, le scale per salire agli intramezzi di ferro battuto originali lasciate nel corso della ristrutturazione.
Se fuori dava l’impressione di vecchio dentro era stato completamente rinnovato dalle scale comuni all’installazione di un ascensore d’ultima generazione all’impianto centralizzato dell’aria condizionata, tubature rifatte ex-novo e collegamenti telefonici/smart tv ad banda ultra larga che - diciamolo – ormai fanno comodo in tutte le occasioni.
Ma la vera bellezza – e qui Kurt l’avrebbe negato – era il fatto che era riuscito a scassinare il lucchetto della porta anti-incendio che dava sul tetto con una forcina di sua madre.
Aveva già passato più di una serata a godersi il tramonto, appollaiato su uno dei cornicioni con le gambe a penzoloni nel vuoto, sotto le dita la pietra calda di sole.
Totalmente solo, ma accerchiato da milioni.
La definizione ultima della vita peraltro.
Quella sera non era diverso ma i suoi occhi fissavano l’orizzonte lontano con studiata attenzione in modo da non dimenticare; l’ultima sera a SF prima del deserto e…
I suoi occhi si abbassarono, posandosi sullo zainetto.
End of innocence, Kurt.
Le labbra sottili si piegano in un sorriso, compiaciuto ma senza calore alcuno.
Il futuro vero non avrebbe tardato ancora molto.

Sometimes you hold the world in your hands
Some days you drift oh so easy and free
Some nights you sleep in blissful harmony
[...]
The more I learn of history the more I hate it
'Cause we're repeating things we did a thousand years ago
We're building palaces of fortune in the sky
There's an underclass dying whilst we smile
Richard Ashcroft ~ God in the numbers

~~~

Canzoni del capitolo:
- Lana del Rey ~ Burnt Norton (Interlude);
- Richard Ashcroft ~ God in the numbers.

Le note di questo capitolo sono:
- La storia è ambientata a San Francisco, un terreno già conosciuto da chi bazzicava le altre mie storie quindi rimando i nuovi arrivati alla pagina Wikipedia se non conoscete molto su questa metropoli;
- Il numero di Nepero (anche chiamato 'numero di Eulero') od e è una costante matematica collegata con la funzione esponenziale, che associa ad un numero reale x il numero dato dalla potenza e alla x con la funzione logaritmo naturale (la funzione inversa dell'esponenziale). In breve questo numero è irrazionale e trascendente, ossia non esiste un'equazione algebrica a coefficienti razionali che lo ammetta come soluzione. Nel corso della storia (il primo riferimento letterario ad e risale al 1618) si sostiene che e fosse usata dai Greci per la costruzione del Partenone e dagli Egizi per la Grande Piramide.
- P Versus NP è uno dei massimi problemi irrisolti della matematica tecnologica. Una esposizione del problema non ufficiale è "Qualsiasi problema del quale la soluzione possa essere velocemente verificata da un computer può anche essere velocemente risolta da un computer". Il termine 'velocemente' è riferito all'esistenza di un logaritmo che possa risolvere il quesito in tempo polinomiale, ovvero che il tempo per completare l'operazione varia in funzione polinomiale sulla dimensione dell'input all'algoritmo (al contrario del tempo esponenziale). Tutti problemi risolvibili da un algoritmo entrano nella classe P, i restanti nella NP. Per maggiori informazioni potete visitare la pagina Wiki in inglese;
- La Washington High School si trova alla 32esima avenue fra Balboa St e Geary Blvd, ed è una scuola pubblica. Ha la sua suadra di Rugby i Washington Eagles ed è proprietaria di una pista per atletica, calcio, basket, tennis. Ovviamente potrebbe non essere come l'ho descritta quindi lasciatemi un po' di licenza poetica;
- End of innocence è una citazione voluta ad un DVD dei Nightwish del 2003.

Vi avevo lasciati diciassette anni prima su un molo di Santa Barbara in California ed rieccoci qui con la nuova storia, un esperimento che devia dal mio modo di scrivere solito (quando mai ho avuto un tipo per questi due...LoL).
Preparatevi a capitoli non lineari in cronologia e pieni di flashback perché come da titolo ho tutte le intenzioni di 'disfare il tempo'.
Abbiamo diciassette anni di giorni da spiegare, capire, mettere a fuoco all'ombra del ponte di San Francisco e sotto il sole cocente del deserto del Nevada.
Abbiamo alcuni nuovi personaggi che spero vi appassioneranno e torneranno alcuni selezionati 'veterani'.
Sono elettrizzata per questa nuova storia ma - al solito - il tempo è tiranno, la musa è una grande str**** e son quasi certa che senza una cronologia lineare mi ci vorrà un mucchio di tempo per aggiornare fra un capitolo e l'altro...quindi ringraziamo Ashcroft e la Del Rey, le mie ispirazioni musicali! *o*
Per il resto sapete cosa fare *indica il bottone 'recensisci'* ed ancora benvenuti nel terzo branch di 'Steps'. ;)
Hermes

ps. Se qualcuno fosse arrivato qui direttamente da StepRight vi consiglio vivamente di fare un salto anche da Magnetism Laws, niente di che ma Herm ci tiene ed anche Linds&Michelle. xD

  
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