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Autore: princess_sweet_94    08/01/2017    1 recensioni
[STORIA RIPUBBLICATA]
Kathleen ha sempre vissuto con un unico interrogativo: sapere chi fossero i suoi genitori. Nessuno le ha mai detto nulla e neanche il suo tutore, l'uomo che l'ha cresciuta, ha mai risposto a tale domanda.
La situazione sembra complicarsi nel momento in cui la ragazza riceve la lettera e che le cambierà la vita...
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Enjoy❤
Genere: Avventura, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Febbraio e marzo vennero spazzati via con la neve e con aprile si aprì la stagione dello ‘Stress da Esami’. Anche se mancavano solo dieci settimane agli esami di fine anno Hermione, Kate e la maggior parte degli studenti si era già impegnato a fare programmi di studio.
Hermione stava entrando in crisi, Kate aveva già sfogliato più della metà dei propri appunti… ma Harry e Ron non avevano la minima intenzione di cominciare.
<< Mancano secoli agli esami! Perché rovinarsi le giornate adesso? >> domandò Ron.
<< Dieci settimane non sono secoli! >> quasi urlò Hermione << Questi esami ci servono per passare al secondo anno! Oh, avrei dovuto iniziare a ripassare un mese fa >>
Anche gli allenamenti di Quidditch vennero diminuiti: Oliver, che frequentava il quinto anno e doveva sostenere i G.U.F.O. (Giudizio Unico per Fattucchieri Ordinari), doveva studiare più di tutti e quindi rimandare gli allenamenti.
<< Così avrai più tempo per studiare >> disse Hermione rivolta a Harry dopo che Baston gli aveva dato la notizia a malincuore.
<< Mi dispiace ma se non guadagno almeno sei G.U.F.O. mia madre mi spezza la scopa >> aveva detto amaramente prima di andare in biblioteca.
Così si misero tutti e quattro sotto a studiare, Hermione aveva stilato un programma di studio per tutti e li aiutava a ripassare. Ogni sera si rintanavano in biblioteca e ci restavano finché Madama Pince non annunciava che era ora di chiusura.
Le vacanze di Pasqua non furono certo come quelle di Natale, le passarono come tutti i giorni: a studiare.
Un venerdì particolarmente limpido, mentre tutti erano sul prato a divertirsi, loro quattro finivano i compiti per le vacanze.
<< La rivolta dei Goblin del 1764 non me la ricorderò mai! >> esclamò Ron chiudendo un libro << È pieno di date, nomi e chissà cos’altro! >>
<< Ti conviene fartelo entrare in testa >> rispose Kate senza staccare gli occhi da Mille Erbe e Funghi Magici << Il professor Rüf ha detto ci sarà all’esame scritto >> sentì Ron sbuffare mentre lei voltava le pagine alla ricerca della voce ‘Dittamo’, non alzò la testa nemmeno quando qualcuno le passò accanto con un gran fruscio e una grossa ombra li sovrastò << Ciao, Hagrid >> salutò distrattamente.
<< Hagrid! >> esclamò Hermione.
<< Ciao, ragazzi >> la voce del loro gigantesco amico le fece alzare gli occhi dal libro: Hagrid era in piedi davanti a loro con l’aria di volersi trovare altrove e nascondeva qualcosa dietro la schiena << Non ditemi che state ancora facendo ricerche su Flamel, spero >> aggiunse poi sospettoso.
<< No, stiamo studiando per gli esami >> rispose lei e per un attimo un’espressione di sollievo si fece spazio sul viso di Hagrid… ma sparì subito quando lei aggiunse: << Abbiamo scoperto di Flamel già da un pezzo >>.
<< Già, sappiamo della Pietra Filo… >> cominciò Harry ma Hagrid lo interruppe con un sonoro: << Shhh! >>
<< Ma volevamo sapere se Fuffi… >> cominciò Ron ma fu interrotto anche lui.
<< SHHH! >> ripeté Hagrid guardandosi intorno, un’espressione inorridita dipinta sul volto << Non potete parlarne così apertamente! Sentite, venite da me stasera e parliamo con calma, ok? >> poi si voltò e uscì dalla biblioteca.
<< Ma che cosa ci faceva qui? >> chiese Hermione.
<< Vado a vedere in che reparto è stato >> rispose Ron e sparì oltre gli scaffali, tornò pochi minuti dopo con in mano un carico di libri: << Draghi! >> disse << Hagrid stava consultando la letteratura sui draghi! Guardate qui: Specie di draghi della Gran Bretagna e dell’Irlanda… Dall’uovo agli inferi: guida pratica per l’allevatore di draghi… >>
<< Hagrid ha sempre desiderato un drago, me l’ha detto quando ci siamo conosciuti >> disse Harry.
<< Ma è contro le nostre leggi! >> esclamò Kate << L’allevamento di draghi è stato dichiarato fuori legge dalla Convenzione degli Stregoni del 1709. È difficile non farsi notare quando allevi un drago in giardino e non si possono nemmeno addomesticare, troppo pericoloso >>.
<< E qui in Gran Bretagna ci sono? >> chiese Harry.
<< Naturalmente >> rispose Ron << Il Verde Comune del Galles e il Nero delle Ebridi. Il Ministero della Magia ha il suo bel da fare a tenere la cosa segreta e noialtri dobbiamo continuare a fare incantesimi sui Babbani che li hanno intravisti affinché ne perdano il ricordo >>.
<< Ma allora cosa ha in mente di fare Hagrid? >>
 
Quella sera, quando bussarono alla porta del guardiacaccia, furono sorpresi nel vedere che tutte le tende erano tirate.
<< Chi va là? >> domandò Hagrid prima di farli entrare, per poi richiudersi velocemente la porta alle spalle.
Dentro si soffocava dal caldo, Kate si sfilò il maglioncino nero e lo poggiò sulla sedia prima di sedersi; rifiutarono i panini alla donnola che Hagrid offrì ma apprezzarono il tè.
<< Allora, volevate chiedermi qualcosa? >>
<< Si >> cominciò Harry << Ci chiedevamo se potessi dirci da cosa è protetta la Pietra Filosofale, oltre Fuffi >>.
Hagrid li guardò aggrottando le sopracciglia: << Certo che non ve lo posso dire >> rispose << Primo, non lo so neanche io. Secondo, ne sapete già troppo e quindi non ve lo direi in nessun caso. Quella Pietra è qui per una buona ragione, poco ci è mancato che alla Gringott non la rubassero… penso che a questo siete arrivati no? Però mi venisse un colpo se capisco come avete fatto a sapere di Fuffi >>.
<< Diciamo che è stato uno spiacevole appuntamento al buio >> rispose Ron, ironico.
<< Hagrid, se non vuoi dirci da cosa esattamente è protetta la Pietra non farlo… ma almeno accennarci chi ha contribuito a proteggerla? >> domandò Kate << Sono sicura che questo lo sai, sai sempre tutto quel che accade qui! >>
Il petto di Hagrid si gonfiò d’orgoglio a quelle ultime parole: << Be’, immagino che non ci sia niente di male se vi dico questo. Vediamo un po’: Silente ha preso Fuffi da me, poi alcuni insegnanti hanno fatto degli incantesimi >> cominciò << La professoressa Sprite, il professor Vitious, la professoressa McGranitt, il professor Raptor… oh, e ovviamente anche Silente ha fatto il suo. Ne ho scordato uno… ah, sì! Il professor Piton >>.
<< Piton? >>
<< Ovvio. Non è che state ancora rimuginando cose strane sul suo conto, voi quattro? Perché lui ha dato una mano a proteggere la Pietra: non ha nessuna intenzione di rubarla >> disse.
<< E chi te lo dice! >> esclamò Ron << Per quanto ne sappiamo può benissimo essere stato lui >>.
<< Sciocchezze! >>
<< Ma se colui che ha cercato di rubarla a Diagon Alley stesse cercando di rubarla anche qui… >> rifletté Harry << Kate, tu eri a Diagon Alley quel giorno, è lì che ci siamo incontrati la prima volta >>.
<< E allora? Non penserai mica che ci abbia provato in quella occasione! Me ne sarei accorta >> rispose lei offesa.
<< Ma è stato con te tutto il tempo? >> incalzò Hermione.
<< Certo, ci siamo separati solo due volte: una quando sono entrata da Madama McClan mentre lui prendeva i libri e dubito che in quel breve lasso di tempo avrebbe potuto tentare di rubarla e tornare in tempo per prendere i libri e farsi trovare in negozio >>.
<< E l’altra? >>
<< Quando ho preso la bacchetta, mi ha lasciato davanti ad Olivander ed è andato a prendere un gufo. A meno che non sappia sdoppiarsi dubito che possa averlo fatto. Però… lì c’era anche Raptor. Lo abbiamo incontrato al Paiolo Magico >>.
<< Ancora con questa storia?>> chiese Ron seccato.
<< Perché? Severus si e Raptor no? >>
<< Perché sospetti di Raptor? >> domandò Hagrid.
<< Perché l’ho visto, la sera di Halloween, mentre andavo a cercare Hermione nel bagno: stava correndo fuori dai sotterranei >> rispose << E che cosa ci faceva lui lì se doveva essere alla festa da un pezzo? >>
<< Hagrid, cos’è quello?! >> esclamò d’un tratto Ron indicando il focolare. Tutti si voltarono a guardare: dentro, proprio tra i carboni, c’era un grosso uovo nero.
<< Oh >> fece Hagrid giocherellando con la barba << Quello… ehm… >>
<< Quello è un uovo di drago! >> quasi urlò Kate.
<< Shhh! >> rispose il gigante.
<< Ma Hagrid, dove lo hai preso? Ti sarà costato una fortuna! >> esclamò Ron.
<< L’ho vinto>> rispose lui << Ieri sera. Sono sceso al villaggio per farmi qualche bichierozzo e mi sono messo a giocare a carte con uno straniero. Anzi, sembrava che fosse contento di disfarsene >>,
<< Ma cosa farai quando si schiude? >> chiese Hermione.
<< Per questo mi sono dato un po’ alla lettura >> rispose Hagrid estraendo un grosso libro da sotto il materasso << In biblioteca ho preso questo: Allevare draghi per lavoro e per hobby… Naturalmente è un pochino superato ma dentro c’è proprio tutto. Bisogna tenere l’uovo nel caminetto acceso perché stia al caldo poi, quando si schiude, ogni mezz’ora bisogna dare al piccolo un secchio di brandy mischiato a sangue di pollo. Spiega anche come riconoscere le diverse specie dall’uovo… sto ancora cercando di capire quale sia ma… >>
<< È un Dorsorugoso di Norvegia >> rispose Kate >> Lo si può riconoscere per la marmorizzazione della superficie, è una specie molto rara >> poi notando che tutti la fissavano aggiunse << Ho letto un libro sulle specie di draghi qualche anno fa >>.
<< Ma i draghi quanto diventando grandi? >> domandò sconcertato Harry guardandosi intorno, anche lui si era posto la stessa domanda degli altri… tranne Hagrid, evidentemente.
<< Mmm… >> la ragazza osservò l’uovo da vicino cercando di ricordare cosa diceva il capitolo dedicato ai Dorsorugosi Norvegesi << Se non sbaglio, un Dorsorugoso può raggiungere i trenta metri di lunghezza nel giro di tre anni… questo vuol dire che crescerà molto in fretta >> poi si voltò a guardare Hagrid << Come farai a tenere un drago di trenta metri che sputa fuoco chiuso qui dentro? Questa specie è molto cattiva… >>
Ma lui non ascoltava e canticchiava allegramente mentre attizzava il fuoco.
 
E così avevano un altro problema di cui preoccuparsi: un drago. La cosa peggiore era che se qualcuno lo avesse scoperto sarebbero stati grossi guai per Hagrid.
<< Sapete, mi domando com’è vivere una vita tranquilla >> sospirò Ron, una delle tante sere di fila che passarono a sgobbare sui libri.
Poi, qualche giorno dopo, Edvige portò una lettera a Harry che fece leggere a tutti e tre, dentro c’erano solo tre parole: Si sta schiudendo, scritte con l’inconfondibile calligrafia di Hagrid.
Ron ed Hermione passarono tutto il tragitto dalla Sala Grande alla serra a battibeccare: Ron voleva andare subito ma Hermione si rifiutava di saltare la lezione. Così decisero di andare dopo Erbologia.
Appena suonò la campana della ricreazione, posarono i loro attrezzi e corsero verso la capanna dove Hagrid li accolse eccitato: << È quasi uscito >> disse facendoli entrare.
L’uovo era poggiato sul tavolo e la sua superficie era incisa da crepe profonde; dopo qualche colpo l’uovo si spaccò in due e una specie di lucertola ruzzolò sul tavolo: una lucertolina tutta raggrinzita e nera. Le ali, coperte di aculei, erano enormi a confronto del corpicino esile; aveva il muso allungato, narici larghe, due cornini appena accennati e sporgenti occhi arancioni.
Il draghetto starnutì e fece una capriola all’indietro spolverando il tavolo con del fumo.
<< Non è adorabile? >> mormorò Hagrid tendendo una mano per accarezzare la testolina dell’animale. Questo gli morse il dito con i denti appuntiti << Guardate riconosce la mamma! >> poi impallidì e guardò oltre la finestra: qualcuno stava correndo via, verso il castello.
Anche da quella distanza era impossibile non riconoscere la chioma bionda.
Malfoy aveva visto il drago.
 
E cosi i giorni trascorsero lenti ma Malfoy non aveva ancora denunciato Hagrid, dopo tre settimane il drago era ormai divenuto lungo più di due metri e i ragazzi insistevano per convincere Hagrid a liberarlo.
<< Non può stare qui, Malfoy potrebbe spifferare tutto a Silente da un momento all’altro! >>
<< Ma non posso lasciarlo libero, è troppo piccolo: morirebbe! Ho deciso di chiamarlo Norberto. Mi riconosce davvero: guardate. Norberto! Norberto! Dov’è la mamma? >>
<< È andato fuori di testa >> disse Ron.
<< Hagrid, da qui a quindici giorni Norberto sarà grande come la tua casa. Non puoi tenerlo qui >> disse Kate ad alta voce << Senza contare quello che farebbero se scoprissero che allevi un pericoloso drago nei confini di una scuola >>.
Hagrid si morse il labbro: << Lo so ma non posso mica buttarlo via! >>
<< Senza contare che un drago non può essere lasciato libero come niente fosse, potrebbe far del male a qualcuno >> aggiunse Hermione.
<< Charlie! >> esclamò d’un tratto Harry voltandosi verso Ron.
<< Sei diventato matto pure tu? >> domandò lui << Io sono Ron, hai presente? >>
<< Ma no! Charlie, tuo fratello, quello che studiava i draghi in Romania. Possiamo mandare Norberto da lui! >>
<< Geniale! >> esclamò Ron << Che ne dici, Hagrid? >>
Ci volle un po’ ma alla fine Hagrid acconsentì a spedire un gufo a Charlie.
Il resto della settimana lo passarono con una duplice ansia: Malfoy che avrebbe potuto spifferare tutto o Charlie che rifiutava per un qualsivoglia motivo. Finalmente mercoledì sera arrivò il tanto agognato gufo, la lettera diceva:
 
 
Caro Ron,
Come stai? Grazie della lettera. Sarei lieto di prendere con me il Dorsorugoso Norvegese ma non sarà facile farlo arrivare fin qui. Credo che la cosa migliore sia affidarlo a certi amici miei che verranno a trovarmi la settimana prossima. Il problema è che non devono farsi vedere trasportare un drago di nascosto.
Potreste salire sulla torre più alta a mezzanotte di sabato? Loro possono venirti incontro lì e portarselo via finché è buio.
Mandami una risposta al più presto.
Tanti baci,
Charlie
 
In quel momento, Ron varcò il buco del ritratto: << Mi ha morso! >> esclamò mostrando la mano fasciata in un fazzoletto insanguinato << Non riuscirò a tenere la penna d’oca in mano per una settimana! Il drago è l’animale più orribile che esista, v’è lo dico io >>.
Gli passarono la lettera di Charlie e Kate scrisse la risposta con Ron che dettava, dopo aver aggiunto il post scritto: (P.S.: ci caricano di compiti, il tempo fa schifo e sono stato morso dal drago… per il resto tutto bene.) chiusero la lettera e la diedero a Edvige.
<< Speriamo se la cavi. È un viaggio lungo e faticoso, soprattutto se fatto due volte >> sospirò Kate guardando la civetta sparire << Forse avremmo dovuto mandare qualcun altro >>.
<< Sono sicuro che se la caverà >>.
 
La mattina dopo la mano di Ron si era gonfiata tanto da diventare il doppio dell’altra e assunse un brutto colorito verde; a quel punto non ebbero scelta e portarono Ron in infermeria.
Madama Chips non fece troppe domande e sembrò credere che fosse stato un cane ma lo sguardo con cui li squadrava faceva intendere il contrario.
Ron restò in infermeria fino a sabato, Madama Chips non ne voleva sapere di mandarlo via finché non fosse guarito del tutto e, cosa peggiore, Malfoy aveva messo le mani sulla lettera di Charlie chiusa in uno dei libri che era venuto a chiedere in prestito a Ron come scusa per potersi far beffe di lui.
<< Oramai è tardi per cambiare il piano >> disse Hermione << Forse questa sarà l’unica occasione per sbarazzarsi di lui >>.
Così si accordarono: Harry ed Hermione sarebbero saliti sulla torre di Astronomia a portare Norberto, Ron era ancora in infermeria e Kate sarebbe rimasta al dormitorio, in tre non ci sarebbero stati sotto il Mantello dovendo portare anche la cassa.
Stesa nel proprio letto, Kate osservava il soffitto: quando Hermione si alzò per uscire lei gli sussurrò un flebile ‘buona fortuna’ ma non fu sicura che l’avesse udito.
La mezzanotte arrivò e passò e lei cominciava a preoccuparsi. Era ormai l’una e mezza passata quando Hermione rientrò con una faccia da funerale e riuscì solo a dire: << Ci hanno beccati >> prima di crollare sul letto e non parlare più.
  
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