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Autore: Kano_chan    02/04/2017    3 recensioni
Selenis Lucis Caelum, nipote di Re Regis e cugina di Noctis, accompagnerà quest'ultimo nel suo viaggio assieme ai suoi amici di sempre: Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Ignis Stupeo Scientia. Assieme affronteranno i nuovi pericoli che si metteranno sul loro cammino.
Se avete voglia di ripercorrere la trama di FFXV con l'aggiunta di qualche novità, Something Wild fa per voi!
~~~~~
Dall'Epilogo:
"Fine"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Nuovo personaggio, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prologo


Un improvviso rimbombare di passi lungo il corridoio, allarmò il soldato posto davanti alla porta in legno bianco. In realtà si stava quasi per addormentare in quel tardo pomeriggio di luglio; il compito assegnatoli era incredibilmente noioso.
Stare di guardia per tutto il giorno poteva essere davvero logorante... fu quindi con un certo sollievo che accolse quel cambiamento. Voltò la testa per controllare chi stesse arrivando, rimanendo un poco deluso nel vedere avvicinarsi una ragazzina con un candido vestito dai colori pastello.

-    Sua Grazia – la salutò con un leggero inchino il militare, apprestandosi poi a bussare alla porta che stava sorvegliando.
-    No! Non c’è bisogno di annunciarmi, grazie – lo bloccò la giovane con un sorriso cordiale.
-    Come desiderate – replicò lui lasciandole libero il passaggio.

La ragazza, con un cenno di ringraziamento, aprì con delicatezza la porta e vi scivolò oltre.
La sontuosa biblioteca del palazzo reale di Insomnia la accolse in tutto il suo splendore. Alte scaffalature in legno di cedro, decorate con bassorilievi di creature mitologiche, riempivano l’ambiente. La luce del sole filtrava dalle finestre aperte per far entrare un po’ di fresco e il pavimento, coperto di tappeti damascati, attutiva i passi della ragazza facilitandole il compito di non essere sentita. Non voleva interrompere la lezione che una giovane donna sulla trentina, stava impartendo ad un bambino dai folti capelli neri. Quest’ultimo aveva lo sguardo rivolto fuori da una delle finestre, e la sua noia era quasi palpabile.

-    Principe Noctis, lei non mi sta per nulla ascoltando, vero? – sbuffò l’insegnante, accorgendosi anch'essa dello scarso interesse del suo alunno.
-    Come? –

Il bambino si voltò verso di lei cadendo completamente dalle nuvole.

-    Se continui così, finirai per farti di nuovo rimproverare dal Re –

La ragazza, rimasta fino a quel momento in disparte, si fece avanti sorridendo divertita al bambino.

-    Selis! – esclamò lui, ritornando improvvisamente vivace.
-    Principessa – la salutò invece l’insegnante inchinandosi.
-    Spero di non avervi interrotto troppo presto, Rose – si scusò la ragazza dopo aver abbracciato Noctis.
-    Per nulla, ormai avevamo finito – replicò la donna – ma temo che il signorino abbia ancora un impegno per oggi – aggiunse, guardando con apprensione il viso del bambino rabbuiarsi.
-    Dammi solo un minuto – la pregò allora Selis.

L’insegnante le fece un cenno di assenso e si diresse verso la porta.

-    Non ne posso più! –

Selis guardò sconsolata Noctis; erano strane parole per un bambino di otto anni.

-    Ci sono passata anch’io, credimi – lo consolò – ma con il tempo ci si fa l’abitudine – aggiunse.
-    Non è giusto, io vorrei andare a giocare!! – replicò il principe con tono accorato guardandola.
-    Noct, devi ave..-
-    Signorino, mi dispiace ma è ora.. –

Noctis si voltò verso la sua insegnante, sembrava quasi sul punto di risponderle non proprio in modo appropriato e invece si limitò a fare un lungo sospiro.

-    Sì, arrivo – disse, incamminandosi con le spalle curve verso di lei – Grazie di essere passata a salutarmi Selis – aggiunse con un sorriso triste prima di oltrepassare la soglia.

Selis rimase da sola nella grande biblioteca e, dispiaciuta per quella situazione, aprì la porta finestra ed uscì. Si ritrovò in uno dei tanti cortili interni del palazzo, pieni di piante e fiori dai colori accesi. L'aria pulita e il calore del sole sulla pelle la fecero subito sentire meglio. Quello che non era riuscita a dire a Noctis era di avere pazienza, ma onestamente lo capiva perfettamente.. Non erano passati molti anni da quando anche lei prendeva lezioni private a casa, e conosceva bene quella sensazione di voler fuggire via, oltrepassare i confini della città e vedere qualcosa di diverso per una volta soltanto.
La ragazzina sospirò, decidendo di sedersi su una delle panchine che adornavano il giardino.

-    Selenis –

Il richiamo improvviso la fece voltare. Sotto una delle arcate che delimitavano il cortile, due uomini stavano percorrendo il corridoio con un drappello di soldati al seguito. Uno dei due aveva lunghi e folti capelli neri pettinati all’indietro, e una corta barba del medesimo colore; l’altro, aveva arruffati capelli castani e una leggera peluria a segnargli la mascella. Si assomigliavano molto, Re Regis e suo fratello minore Revis, ma se uno aveva profondi occhi scuri, l’altro li aveva di un verde brillante.

-    Cosa ci fai qui? – le domandò Revis quando si fu avvicinata.
-    Sono tornata da scuola e ho pensato di passare a trovare Noct – rispose la ragazza sostando in una delle chiazze di luce che illuminavano a tratti il pavimento.
-    Sono felice che tu lo abbia fatto, ultimamente sembra essere sempre tra le nuvole – commentò il Re adombrandosi leggermente.
-    Beh è normale, visto e considerato che.. – Selis si interruppe all’occhiataccia che Revis le rivolse. Occhiata che però non passò inosservata al fratello.
-    Selis, parla pure liberamente in mia presenza, anche di quello che tuo padre ti ha raccomandato di tacermi – le disse il Re con un sorriso.
-    Con tutto rispetto zio, ma a casa con questo qui ci devo poi tornare io, non tu – replicò lei arricciando il naso.
-    Ehi! Un po’ di rispetto signorina! – ribatté l’interessato inarcando un sopracciglio.
-    E che Noct si annoia – disse la ragazzina dopo aver alzato le mani in segno di resa verso il padre – ha otto anni e la sua vita risente già del titolo che porta – spiegò sotto lo sguardo vigile di Regis – se mi lasciassi organizzare una gita po…-
-    Selis! Ne abbiamo già parlato – la rimproverò suo padre, venendo però fermato dalla mano del fratello che andò a posarsi sul suo braccio.
-    Dove vorresti andare? – domandò il Re.
-    Anni fa siamo stati vicino ad un lago meraviglioso, in questo periodo si riempie di lucciole – spiegò la ragazza – sono sicura che a Noct farebbe bene cambiare un po’ aria –
-    Ci siamo stati quando ancora l’impero non si era fatto così audace, è rischioso Selis – replicò suo padre con il tono di chi ha ripetuto quella solfa almeno un milione di volte.
-    Quanto dista da Insomnia? – chiese Regis.
-    Qualche decina di chilometri, sulle montagne ad est – rispose Revis.
-    Se ci affidaste una scorta sono sicura che non succederebbe nulla di male a stare via qualche ora – s'intromise Selis facendo sospirare suo padre.
-    Potrebbe essere un’idea Revis, o è davvero così pericoloso? – domandò il Re sotto lo sguardo speranzoso della ragazzina.
-    Se la cosa venisse ben pianificata, forse…- ammise l’uomo.
-    Evvai! – esclamò la principessa battendo le mani felice.
-    Allora faremo in modo che lo sia – sentenziò Regis sorridendo alla nipote – a volte ho più paura dell’infelicità di Noctis, piuttosto che dell’impero – commentò con una punta di amarezza.
-    Aspetta prima di andarlo a dire a tuo cugino – s’intromise Revis – so già che stavi pensando di correre da lui non appena avessimo voltato l’angolo – aggiunse per mettere fine alle, non ancora nate, proteste della figlia.
-    Come desiderate – replicò lei scimmiottando un inchino sotto le risate dello zio.
-    E ora fila a casa, sta per fare buio – la ammonì il padre.

Selis gli fece un saluto marziale e sorrise al Re, prima di girare sui tacchi e sparire da dove era arrivata.

-    Quando guardo Selis ho come la sensazione di non riuscire ad essere un buon padre per Noctis quanto tu lo sei per lei – ammise Regis riprendendo il cammino.
-    Solo perché tu non la ricordi alla sua età – replicò Revis scuotendo la testa – era ingestibile, soprattutto dopo che Magnolia è morta – aggiunse, con la solita fitta al cuore che lo coglieva al ricordo della moglie defunta.
-    Le assomiglia ogni giorno di più – constatò il Re.
-    Anche caratterialmente, ed è questo a spaventarmi più di ogni altra cosa – rise l’uomo.
-    È stato un paio di anni fa che è scappata fuori Insomia, vero? –
-    Ti prego, non farmelo ricordare – gemette Revis mentre le pesanti porte della sala del trono si aprivano.



Il campeggio dell'autrice:

Buongiorno a tutti e benvenuti in "Something Wild"! *mamma che emozione ogni volta*
Mi chiamo Marta e nonostante segua la saga di FF dall'uscita dell'ottavo capitolo, ho trovato solo ora l'ispirazione per lanciarmi in questo fandom.
In questo breve prologo vi è stata presentata la protagonista di questa fic: Selenis Lucis Caelum, cugina di Noctis.
La mia intenzione è quella di ripercorrere le vicende che vedono protagonisti il principe e i suoi compagni con l'aggiunta di questa nuova figura femminile. Per i primi 14 capitoli circa, la storia sarà ambientata nel passato rispetto agli eventi principali raccontanti nel gioco, un pò come per gli episodi di Brotherhood; per cui alternerò momenti di pura invenzione con i fatti relativi alla trama vera e propria. Vi rassicuro solo su una cosa, la storia è già stata tutta scritta, devo solo man mano revisionare i capitoli prima di pubblicarli, per cui non correrete il rischio che io sparisca per dei mesi o che resti incompiuta. Detto questo, spero con tutto il cuore di farvi appassionare a questa storia e di farvi affezionare alla sua protagonista quanto ormai lo sono io.
Il prossimo capitolo sarà pubblicato venerdì e vedrà l'incontro di Selenis con un personaggio chiave della saga...

Grazie a chi si è preso la briga di cominciare questa storia dandole una chance, per me vuol dire molto.

Un abbraccio,
Marta

p.s. Il titolo di questa fic trae spunto dalla canzone "Something Wild" per l'appunto; chi non la conoscesse può sentirla a questo link:Something Wild - Lindsey Stirling 
  
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