Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: WishfulThinking    11/06/2009    4 recensioni
Raccolta di fic ispirate alle fotografie di cosplay postate da Sakurina sullo ShikaIno fanforum. Naturalmente, al di là della scrupolosa pubbliità, le shot possono essere benissimo godute (?) da sole. Enjoy!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: What if? (E se ...), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Stavate cercando il Signor…

La fotografia è un'azione immediata

(Henri Cartier-Bresson)

 

Ti scatterò una foto

 

 

 

 

{ In tutti noi c'è una rabbia inespressa che, se non è sublimata dal lavoro o dall'amore, troverà una moltitudine di sfoghi. Ciò che mi interessa è l'incontrollabile, le emozioni che improvvisamente prendono possesso di un uomo ignaro di averle. }

Joseph L. Mankiewicz

 

 

“Stavate cercando il Signor…?” la voce del receptionist era posata mentre i suoi occhi scorrevano il registro delle presenze dell’albergo per quella notte.

Nakamura Takeshi” rispose Ino con sicurezza, sbirciando nella lista che l’uomo scorreva con tanta tranquillità.

Non capiva che era essenziale che glielo dicesse il prima possibile?

Le lunghe dita affusolate della ragazza tamburellavano ritmicamente sul banco. L’uomo alzò lo sguardo in segno di  rimprovero, così Ino la finì e guardò oltre, girandosi con una piroetta per vedere dove diavolo si fosse cacciato Shikamaru. Ebbene, il suo compagno se ne stava, nient’affatto preoccupato, comodamente spaparanzato su una delle poltrone della hall: le braccia distese sui braccioli e la testa abbandonata all’indietro. Se non l’avesse conosciuto meglio avrebbe detto che stava dormendo.

“Niente Nakamura, signorina” concluse infine l’uomo.

Ne è sicuro?”

“Assolutamente. C’è una stanza prenotata e non occupata però, a nome Kensei…Forse avete sbagliato nome.

O forse paese” arrivò dal fondo la voce di Shikamaru.

“Grazie lo stesso” sorrise cortesemente Ino prima di congedarsi con un mezzo inchino dall’uomo. Superò tranquillamente Shikamaru che non fece cenno di muoversi. Si fermò, contò fino a tre e tornò sui suoi passi.

“Sai, Shikamaru, avremmo un criminale da cacciare, se la cosa non ti disturba troppo…” cominciò con tono saccarino. Irritato.

Shikamaru sorrise mentalmente, senza aprire gli occhi: “Come ti ho già detto, probabilmente è in un altro paese a quest’ora, forse sotto altro nome” concluse senza fretta.

Ino cercò di mantenere compostezza mentre il portiere scompariva, chiamato da un inserviente.

“Capisco” rispose la ragazza con un ampio, falso sorriso: “Quindi il tuo piano è startene qui tranquillo e beato, giusto?”

“Precisamente” annuì Shikamaru, mentre lottava con i suoi stessi muscoli facciali per non ridere.

Ino emise un sorrisino che somigliava a una risata isterica: “Quanto sei geniale, Shikamaru!”.

“Quanto sei seccante, Ino”. Ecco, quello sarebbe dovuto bastare.

“Shikamaru Nara!” Ino non sorrideva per niente ora, dato che l’aveva preso per un braccio nel tentativo  di sollevarlo dalla sua postazione: “Si può sapere che diavolo credi di fare?” urlò furiosa riuscendo effettivamente ad alzarlo dalla sua poltrona. Non c’era che dire, Ino arrabbiata somigliava quasi a Choji per prestanza fisica. E chissà che Shikamaru sarebbe riuscito a incanalare tutta quell’energia…

“Ora levi le gambe e andiamo a prendere questo bastardo, intesi?” ringhiò la ragazza, il ciuffo biondo che le ricadeva sugli occhi.

Shikamaru la guardò con gli occhi appena aperti di chi intende dormirsela ancora a lungo, poi rispose in un sussurro: “No”.

Ino sentì la rabbia affluirle alle guance, arrossate mentre cercava uno sfogo a tutta quell’energia che solo Shikamaru era in grado di farle salire con tanta prepotenza: “Tu…” cercò di articolare “Tu…” ritentò con tono velenoso, senza trovare tuttavia un’articolazione logica alla sua rabbia.

Shikamaru si concesse un mezzo sorriso, portandosi le mani dietro la testa: “Fattene una ragione, Ino, quello è a chilometri di distanza, almeno tanti quanti siamo noi da Konoha in questo momento, e non c’è nulla che possiamo fare. Eccetto, forse, dormire.” Aggiunse grattandosi la nuca. Notò con piacere il volto di Ino cambiare ancora due tonalità di rosso, e virare verso il viola in perfetta pandance con la divisa che indossava. Tipico della Yamanaka, mantenere il senso estetico anche in condizioni di stress. Si concesse un mezzo sorriso al pensiero che questo, naturalmente, a lei non l’avrebbe mai detto.

Ino si morse un labbro per non prendere a calci Shikamaru.

“Capisco” esordì in tono oltremodo stridulo. “Quindi il tuo grande, geniale piano è…dormire?” terminò con una nota tanto acuta che Shikamaru credeva non fosse possibile ottenere.

Però” si congratulò il Nara “Sei perspicace, Ino. Complimenti” aggiunse alzando le spalle, e subito dopo bloccando la mano della ragazza, che era diretta con violenza inaudita alla sua guancia.

“Shikamaru Nara!” urlò Ino, mentre il ragazzo ringraziava che a quell’ora la hall fosse deserta. “Come osi…?” proseguì a denti serrati, rendendosi conto di avere esagerato con il volume, pochi istanti prima. Per fargli sentire chiaramente le venature velenose della sua frase gli si era avvicinata parecchio, solleticando l’orecchio del ragazzo in quello che per lui era un invito sensuale.

Shikamaru fece schioccare la lingua sul palato: “Oh, avanti Ino…” cominciò in tono ragionevole, per nulla impressionato “Siamo in un paese sconosciuto, all’una di notte” proseguì ben sicuro di far sentire il suo fiato sul collo della Yamanaka “E tu sei vestita così succintamente” proseguì facendo scorrere una mano su fianco di lei, nudo “…che come tuo compagno di squadra, nonché capo di questa missione ho il dovere di tenerti al sicuro da malpensanti, no?”.

Ino sentì un brivido percorrerla, a partire dal punto in cui la pelle di lui sfiorava la sua  fino a tutta la colonna vertebrale, lasciando segni su tutto il suo corpo, tempestato di pelle d’oca. Sentì Shikamaru sospirare – sorridere.

Espirò forte, cercando di mandare via quella fastidiosa sensazione di calore e di vuoto allo stomaco, che si creava troppo spesso da un po’ di tempo a quella parte, e voltò il capo verso di lui con tono di sdegno, senza permettere che i loro corpi si distanziassero: “E quindi questa tua pigrizia…non sarebbe altro che premura per me?” domandò a fior di labbra, a pochi centimetri da quelle di lui. “Ti preoccupi per me, Shikamaru?” continuò in tono provocante, notando con piacere gli occhi di lui incollati alle sue labbra, coscienti di ogni suo minimo movimento.

“Mi preoccupo per il bene della missione e per i componenti della mia squadra, sì” rispose lui, riportandole la ciocca di capelli che le sfuggiva dalla coda dietro l’orecchio, e indugiando con la mano più del dovuto sul collo di lei, che per un attimo chinò il capo di lato, godendo di quel contatto. Poi accadde qualcosa che non doveva. Ino si lasciò sfuggire un gemito.

Shikamaru sorrise compiaciuto: “Non sarà mica un sospiro quello, Yamanaka?”

Ino si riebbe in un istante, spingendo sul petto di lui per allontanarlo: ecco, quello che aveva cercato di evitare per settimane, quello che da anni nascondeva stava accadendo ora, dannazione.

Shikamaru mise la sua mano su quella della ragazza, impedendole di allontanarsi più di tanto. Poi in un istante le circondò la vita con un braccio, la attirò a sé e sollevandola di peso la fece sedere sul comò più vicino, avventandosi sulle sue labbra e stringendola a sé. Ino non si diede il tempo di pensare, e rispose al bacio con tutto il sentimento represso di quelle settimane, attirandolo a sé con una mano e appoggiandosi al comò con l’altra, per paura di cadere a causa della passione dalla quale si stava lasciando travolgere. Sentì la mano di lui stringerle il fianco mentre la sua gonna si alzava involontariamente, perché le sue gambe si aprivano con una facilità inaudita mentre Shikamaru si spingeva verso di lei, in quel precario equilibrio che sapeva di paradiso.

“Ehm” uno schiarirsi di gola attrasse la loro attenzione, mentre Shikamaru interrompeva le sue manovre e appoggiava la fronte alla spalla di Ino per la vergogna. Dannazione, quella ragazza gli faceva perdere il controllo, l’aveva sempre saputo fare più di chiunque altro.

Sentì Ino ridacchiare mentre si portava una mano al volto per nascondere il rossore che – ne era sicuro – le ricopriva le guance in modo adorabile, e tutto per merito suo.

“Signori…” tentò di articolare l’uomo della reception, mentre Ino abbassava lo sguardo e Shikamaru le mordeva scherzosamente una spalla, facendola sussultare. Il receptionist ripeté le sue parole, non sapendo che altro dire.

Shikamaru allora si sollevò e si volse all’uomo, e con tutta la tranquillità di questo mondo chiese: “Sa, la stanza di Kensei…è ancora libera?”.

 

 

 

Author’s Notes:

Bene, e dopo la fluff torna la semi-hot. Spero vi piaccia!

 

kikkyxx14: Grazie! Inoichi è sempre il migliore, e anche se la sua gelosia è giustificata, prima o poi si dovrà rassegnare!

 

hachi92: Massì dai, facciamo fluff e sbav, insieme! Ma col lemon (perlomeno suggerito) recupero qui! Kiba, poverino, finisce per essere maltrattato in tute le mie fic, ma solo perché lo vedo come il provolone di turno, che si deve scontrare con la dura realtà. Nello specifico, il piede di Shikamaru XD. Questa era l’immagine in cui si baciano sul comò, quindi non quella lemon lemon…aspetta e vedrai! Alla prossima!

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: WishfulThinking