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Autore: paige95    27/08/2017    3 recensioni
Missing moments sul triangolo amoroso Hermione/Ron/Lavanda.
Dal bacio avvenuto alla fine della partita di Quiddich, Hermione tenterà in tutti i modi di far lasciare Ron e Lavanda, cercando silenziosamente di rivelare i suoi sentimenti al ragazzo, fino ad arrivare alla tanto attesa scena dell'infermeria...
Spero possa piacervi! Buona lettura :)
Dedicata a: HarryPotter394
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Lavanda/Ron, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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Una soluzione poco gradita
 
In quel momento persino la genialità di Hermione cominciò a scemare. Ron aveva miseramente fallito e lei era talmente in ansia per un possibile, ma molto probabile, epilogo negativo, che non si soffermò nemmeno sul motivo.
 
“Ron, ora siamo davvero in guai seri”
 
“Hermione, ti ho già chiesto scusa. Non so perché, ma non riesco a dirle che la amo”
 
In realtà la ragione gli era chiara. Lei lo guardò come stranita a quell’affermazione.
 
“E allora perché con me sei riuscito?”
 
Una domanda troppo diretta, lo aveva incastrato e non sapeva cosa rispondere.
 
“Perché” assunse un colorito che troppo spesso nelle ultime ore lo stava caratterizzando “Perché sapevo che eri tu” cercò di rispondergli ovvio, ma si accorse di essere stato troppo ambiguo “C-cioè, non avevo seriamente Lavanda davanti a me. Non è facile dire a qualcuno che si ama guardandolo negli occhi” l’ultima frase fu più un incerto sussurro
 
Ne rimase inspiegabilmente delusa.
 
“Allora se la ami devi solo trovare un altro modo per comunicarlo a lei” la sua posizione diventava sempre più scomoda “Non so, potresti scriverle una lettera”
 
Rise amaramente difronte a quella soluzione e poi i suoi sentimenti per Lavanda non erano nemmeno sinceri.
 
“La incenerirebbe, ne sono sicuro. È troppo arrabbiata” rimase un momento a riflettere “Ma devo proprio riconquistarla? Voglio dire, lasciamo le cose come stanno”
 
Quell’idea era molto allettante per Hermione, ma al momento c’era in gioco molto più dei loro sentimenti, avevano interferito con il tempo e questo poteva diventare molto pericoloso.
 
“Ron, non ti stai impegnando per nulla. Cioè, non dico che tu sia un tipo molto diligente in tutto quello che fai, però stavolta non vedo proprio un briciolo di intenzione”
 
Non sapeva cosa risponderle. Si sentiva come un bambino sorpreso con le mani nella marmellata.
 
“Certo che mi sto impegnando!” quelle insinuazioni, se pur forse vere, lo fecero alterare “Visto che sei così brava, perché non lo fai tu?!”
 
 “E cosa dovrei fare??”
 
“E che ne so? Fingi di essere me”
 
Quella considerazione fece bloccare entrambi.
 
“Come?” Hermione fu illuminata, ma allo stesso tempo fu terribilmente spaventata dall’idea che si era palesata nella sua mente “C’è un solo modo di fingere di essere te”
 
Anche Ron pensò alla stessa identica soluzione e anche a lui non fu gradita.
 
“Aspetta, non mi avrai preso sul serio, vero? Non vorrai” non riusciva nemmeno a dirlo
 
“Io non trovo altro modo, visto che qualcuno non ha il coraggio di dichiararsi alla ragazza con cui si sbaciucchia da più di una settimana” c’era rabbia e ribrezzo nella sua voce
 
“Bè, forse perché” ma neanche quelle parole uscirono dalla sua bocca
 
“Forse perché? Dai dimmelo, credo almeno di avere il diritto di saperlo, dato quello che sto per fare”
 
“Hermione, non credo sia una buona idea” cercò di schivare la domanda, abbassò il tono della voce, cercando di essere il più comprensivo e persuasivo possibile
 
“Non è divertente nemmeno per me” prese un respiro “E a parte questo, non abbiamo mai provato la Pozione Polisucco con questi presupposti. Posso sbagliarmi, ma credo sia pericoloso”
 
A quelle parole Ron iniziò ad allarmarsi.
 
“Hermione, dai, troviamo un’altra soluzione. Ci deve essere un altro modo, una qualsiasi altra maniera. Va bene, provo a scriverle una lettera, anche un centinaio di parole sdolcinate, alla fine ne avrà talmente abbastanza che dovrà perdonarmi. Ma non voglio che tu rischi per colpa mia”
 
Gli aveva pronunciato quel discorso - più un monologo per la verità – tutto d’un fiato e quelle parole fecero sorridere la ragazza.
 
“Da quando ti importa così tanto di me, Ronald?” fu più una provocazione che una domanda
 
“Da sempre” glielo disse in modo scontato, con una certa foga come se aspettasse da anni di pronunciare quelle parole
 
Prima di rispondere Hermione rimase un minuto a scrutarlo, quasi con diffidenza.
 
“Sai, ho la vaga impressione che questo tuo slancio di affetto rimarrà nel passato, ma fa sempre piacere sentirsi considerati”
 
“Hermione, non farlo” la supplicava di non cacciarsi nei guai, per la prima volta non era così sicuro della riuscita di un piano della ragazza
 
Per tutta risposta gli mise il palmo della mano davanti agli occhi.
 
“Ronald, ho bisogno di un tuo capello” acquisì un tono autorevole e attese un momento “Dovrò prenderlo con la forza se non me lo darai di tua spontanea volontà”
 
“Hermione, ti prego, come pensi di convincerla?”
 
Forse insinuandole un po’ di insicurezza l’avrebbe dissuasa.
 
“L’hai detto tu, sono una ragazza e conosco quello che vorrebbe sentirsi dire”
 
Per la verità a Ron non andava nemmeno giù che la ragazza entrasse letteralmente nei suoi panni e si sarebbe sicuramente calata alla perfezione, dato che non c’era ragazza in quella scuola che lo conoscesse meglio.
 
“Ronald, non te lo ripeto più. Non credere che io sia al settimo cielo. Quindi vediamo di chiudere alla svelta questa storia e di non ripeterla più” rivolgeva a lui quelle parole, quando era pienamente consapevole del fatto che fosse solo colpa sua
 
“E se i noi del passato si fanno vedere? Peggioriamo una situazione già sufficientemente grave”
 
“A quello dovrai pensare tu, Ronald, io non posso fare tutto”
 
Aveva ancora fra le mani i fiori che Ron le aveva regalato. Diede loro uno sguardo malinconico e il ragazzo seguì quell’espressione rattristandosi a sua volta. Alla fine Hermione glieli porse.
 
“Tieni, Ron, è chiaro che i fiori con lei non funzionano, dovrò trovare altre argomentazioni”
 
Li prese a malincuore. Glieli aveva donati con il cuore.
 
“Ma ci vuole troppo per preparare la Pozione Polisucco, come credi di fare?”
 
Un sorrisetto malizioso si dipinse sul viso della ragazza.
 
“Ho intenzione di rubarla”
 
“E a chi??”
 
Ron era sempre più spaventato. Che ne era stato della corretta e saggia Hermione Granger?
 
Continua…
   
 
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