Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Nene_92    07/10/2017    8 recensioni
L'estate è passata, l'assassino è stato trovato e la morte di Samuel Larson è ormai un lontano ricordo.
Come continua la vita dei personaggi dopo l'omicidio?
.
(si tratta di una raccolta di OS sui protagonisti presenti nella storia interattiva "Un Omicidio per i Black")
.
[la storia fa parte della serie "La nuova dinastia dei Black"]
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La nuova dinastia dei Black'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2
Eeee... sono tornata!
Buona lettura ;)



- Cecilia Alya Weiss in Evans -


Cecilia_Weiss Cecilia Alya Weiss in Evans 



"Antares non abbiamo bisogno di controllarlo no? Tanto lo sappiamo che ha avuto sei figlie: Hydra, Berenike, Pixis, Cara, Libra e Selene. E tra di noi ci conosciamo tutti." 
"A meno che Selene non ci abbia riservato delle sorprese in questi anni..." Commentò Miranda pensierosa.
"Beh... in ogni caso non tocca a noi scoprirlo." Replicò Cecilia

(da "Un erede per i Black", cap. 10 - "Di notti insonni e dubbi inespressi")



15 luglio 2007, San Mungo


"Alphard?"

Alla domanda posta con tono stupito da Cassy, Cecilia si voltò verso il fondo della stanza - come tutti i presenti - vedendo così un ragazzo molto giovane - probabilmente di neanche 20 anni - cercare in tutti i modi di appiattirsi contro la parete.

E se in un primo momento le venne da ridacchiare davanti alla reazione dei suoi prozii, dall'altra il sorriso le morì sulle labbra non appena sentì la giustificazione di Cassiopea: "In effetti mi sono scordata di dirvelo con tutto il trambusto che c'è stato... zii, lui è... Lui è Alphard Carter: mio fratello."


Quindi davvero Selene aveva disseminato altri eredi in giro!


Quella conversazione affrontata davanti all'albero geanologico dei Black con Miranda, circa sette anni prima, non le era mai sembrata così attuale.

Visto che la situazione sembrava letteralmente bloccata a metà, la tassorosso decise di essere lei a fare qualcosa.
"Ciao Alphard." Disse facendo un passo verso di lui e porgendogli la mano con un sorriso cordiale. "Io sono Cecilia... a quanto pare tua cugina."



-*-*-*-


9 settembre 2007, Villa Black


Dopo essersi riuscita a smaterializzare nel giardino della Villa di sua cugina, Cecilia tirò un sospiro di sollievo: era da quando era uscita di casa quella mattina che i paparazzi non le lasciavano tregua.
Esaurito l'entusiasmo della nascita dell'ultimogenito di Darius e Cassy, Antares, i fotografi e giornalisti avevano trovato un nuovo modo di passare il tempo: tormentare lei.

E a nulla erano valsi i suoi tentativi di allontanarli dalla abitazione che condivideva con Aster facendosi scudo con gli ippogrifi arrivati direttamente dall'allevamento di suo padre: secondo la loro perversa mentalità infatti, se lei si nascondeva allora significava che aveva qualcosa da nascondere.

E pensare che tutto si era scatenato per un semplice malinteso: un paparazzo l'aveva fotografata mentre girava per strada, catturando il momento in cui il vento si era infilato sotto alla sua maglietta, gonfiandola. E così la sua lunga permanenza a Londra in luglio, per la stampa, aveva assunto tutto un altro significato.

Da lì la notizia che finalmente anche lei - dopo Miranda, Gillian e Cassiopea - fosse finalmente in stato di gravidanza avanzato si era sparsa a macchia d'olio.

Peccato che il suo ventre, al contrario, continuasse ad essere più piatto di una tavola da surf.

E se da un lato aveva ormai fatto pace con se stessa sulla questione figli, dall'altra vedersi sbattere una bugia come quella in prima pagina da settimane non era esattamente un toccosana, per la sua salute mentale.
Era per quello che si stava dirigendo da Cassiopea: sapeva che la cugina aveva un modo tutto suo per risolvere determinate questioni.

E poi... beh, poteva sempre approfittare della situazione per spupazzarsi Antares.





"Vedi Sil... il fatto è che posso anche risolverti la questione in cinque minuti, se è questo ciò che davvero desideri." La informò Cassiopea pochi minuti dopo, una volta che l'ebbe accolta in casa con il bambino in braccio. "Ma se mi ascolti per un attimo, ti informo di una situazione nella quale sono rimasta ingarbugliata... e che potrebbe essere utile anche a te."





"Livia Rowle in Carrow." Le confermò Gillian chiudendo la porta, lasciandosi così quello spettacolo pietoso alle spalle. "Ce l'ha portata Aaron: si è smaterializzata nel suo ufficio e poi ha perso i sensi. Non sappiamo neanche come abbia fatto, sinceramente, ad arrivare fin lì, visto come era ridotta. Le abbiamo fornito tutte le cure possibili e fisicamente, ormai, sta bene. Ma le manca la volontà di tornare a vivere."
"E' stato... suo marito?" Domandò Cecilia.
"Sì."

(da "Un omicidio per i Black" - cap. Speciale)




"Oh no." Farfugliò Cecilia, dopo aver riconosciuto la porta davanti alla quale l'aveva portata Cassiopea "No, mi rifiuto di entrare lì dentro! Ma come... come fai a portare avanti la tua associazione senza scoppiare a piangere ogni giorno Cassy?"
"Lo faccio proprio per evitare che altre piangano Sil... per favore, guarda dentro alla stanza." Fu la risposta.
"Ma perchè? Sono tornata con Aster come volevate voi!" Protestò lei, cercando di prendere tempo.
"Tesoro... se davvero tu non fossi voluta tornare con Aster sarei stata la prima a fare in modo che ciò non accadesse." La prese in giro sua cugina "Guarda dentro per favore."

E fu così che Cecilia si decise ad allungare il collo verso l'interno della stanza.
Livia Rowle era ancora lì, sdraiata sul letto nella medesima posizione nella quale l'aveva vista l'ultima volta.
Attaccata ad una macchina per poter vivere.
Visibilmente incinta.

"E' al settimo mese: il parto è previsto per novembre. Ma lei, dal punto di vista celebrale, è stata dichiarata morta." La informò Cassiopea "L'unica ragione per cui la stiamo tenendo artificialmente in vita è per far nascere... la bambina."
"Bambina?" Fu solo in grado di ripetere Cecilia, con un nodo alla gola.

"Bambina" Confermò la Black annuendo "Livia Rowle è arrivata da noi incinta, ma non sopravvivrà al parto... io vorrei che foste voi a crescere la bambina che nascerà." Continuò la Black "Tu ed Aster."
"Ma..." Provò a protestare la rossa.
"Sil... era da mesi che mi tormentavo per cercare di capire come muovermi in questa situazione." Replicò Cassy, alzando una mano per zittire le sue proteste. "Che cosa dovrei fare secondo te? Farla nascere e darla allo stesso uomo che ha massacrato di botte la madre fino ad ucciderla - uomo che, tra l'altro, si è già risposato e che sta rifacendo tutto anche con la nuova moglie? Metterla in un orfanotrofio o in una casa famiglia - siamo maghi, come gliela spieghiamo la prima magia involontaria? Tenerla qui, in questa struttura, per un po' e vedere cosa succede? Non credi anche tu che la soluzione più logica sia darla ad una famiglia che sappia donarle tutto l'amore che merita?"


-*-*-*-


Aster_Evans Aster Sirius Evans    Alya_Livia_Evans Alya Livia Evans, 1 anno


Natale 2008, Villa Evans



Sentendo la porta d'ingresso aprirsi e riconoscendo il passo, Cecilia si voltò immediatamente verso la figlia, che le rivolse un sorriso allegro prima di appoggiare rumorosamente a terra un giocattolo e gridare "Mamma! ... Papà!"

Evidentemente aveva riconosciuto il rumore dei passi anche lei.

Infatti non riuscì a finire di dirlo che Aster comparve nella stanza, indirizzando un sorriso a quelle che definiva ormai da un anno 'le sue donne'. "Visto Sil? Te l'avevo detto che sarei tornato molto prima dell'ora di pranzo." Disse alla moglie, dandole un leggero bacio sulla tempia. "Adesso abbiamo tutto il tempo per prepararci e andare dai tuoi per il pranzo."
"Mi devo preoccupare?" Domandò lei, inarcando leggermente un sopracciglio. "Uscire proprio la mattina di Natale... non è che hai l'amante?" Scherzò, anche se solo fino ad un certo punto.
"Sì certo, così mi becco subito due bastonate in testa." Rispose lui rotenando gli occhi "No Sil, sono uscito per un altro motivo... e se vai in cortile lo capirai subito." Concluse indirizzandole un occhiolino.

Ovviamente non ci fu bisogno di ulteriori spiegazioni per far precipitare la donna fuori: dopo essersi assicurata che Alya non la seguisse, Cecilia uscì immediatamente di casa, mentre Aster - dopo aver preso la bambina in braccio - osservava divertito la scena dalla finestra.
"Non prendere esempio da tua madre Alya... è talmente pazza da essersi dimenticata la giacca e la sciarpa... Sil torna indietro subito! Che razza di esempio stai dando a nostra figlia? Come prendere la broncopolmonite in cinque minuti?"


Una volta fuori nel cortile, rabbrividendo per il freddo e sfregandosi le mani sulle braccia, Cecilia ci mise un po' a capire in che cosa consistesse la "sopresa" del marito.
Ma quando lo capì cacciò un vero e proprio urlo di gioia: davanti a lei, con il pelo bianco talmente candido da confondersi con la neve, si trovava un cucciolo di pastore maremmano.

"Oh per Merlino! Ma sei bellissimo! Ma sei proprio un cucciolone bello bello bello!" Annunciò con tono zuccheroso al cucciolo, iniziando a fargli subito le coccole, prima di cambiare improvvisamente tono di voce "ASTER SIRIUS EVANS SEI UNO SCREANZATO! MA COME TI E' VENUTO IN MENTE DI LASCIARE UN CUCCIOLO FUORI DI CASA AL FREDDO E DA SOLO? ... Vieni tesoro, ci pensa la mamma a te!"


-*-*-*-


maremmano Neve


21 giugno 2009, Villa Evans


Sentendo il rumore di passi spostarsi lungo il corridoio, Cecilia si arrotolò nel lenzuolo.
Poi gettò una veloce occhiata ad Aster, che continuava a dormire tranquillo e della grossa.

Beh, l'avrebbe fatto ancora per poco.

Quasi come per confermare quel pensiero, pochi secondi dopo la porta della loro camera venne spalancata e Alya, seguita dall'ormai onnipresente Neve, si gettò sul letto dei genitori, urlando "BO COPLEANNO PAPA'!", mentre la maremmana, in preda all'euforia, saltellava per la stanza abbaiando e scodinzolando.
Solo dopo diversi richiami di Cecilia la cagnolona si mise buona, accucciandosi di fianco al letto - nel lato della padrona - e appoggiando il muso sul suo grembo, ricevendo in cambio un po' di coccole.

Nel frattempo, dopo essersi assicurata di avere davvero svegliato il padre, Alya si era messa a saltellare sul letto ridendo, reclamando la colazione.

"Buon compleanno amore." Lo salutò Cecilia mentre guardava divertita la scena, sporgendosi verso di lui per baciarlo.
"E io che volevo passare il resto della giornata a dormire." Borbottò Aster roteando gli occhi "Ma non c'è un tasto per farla stare buona, anche soltanto per mezz'ora?"
"Temo di no." Replicò la tassorosso. "E mi sa che a breve la situazione peggiorerà."
"In che senso scusa?" Domandò il Serpeverde distrattamente, controllando che Alya non si facesse male, dal momento che aveva iniziato a fare le capriole sul letto.
"Nel senso che sono incinta... e ho superato lo scoglio dei 3 mesi. Secondo la ginecologa arriverò tranquillamente in fondo, questa volta." Replicò lei allargando il sorriso "Quindi... BUON COMPLEANNO PAPA'!"


-*-*-*-

Miranda_Fawley Miranda Cressidra Fawley in Malfoy


ottobre 2009, Villa Evans


"Posso solo capirti Sil, ma il fatto che tu ti stia preoccupando vuol dire che non succederà." La rassicurò Miranda, accarezzandole dolcemente la testa.
"Ma io..." Provò ad insistere Cecilia, profondamente insicura.

Più la data del parto si avvicinava, più la paura che quella situazione si avverasse diventava concreta.

"Te lo ripeto: non succederà." Ripetè Miranda interrompendola "Quando sono rimasta incinta di Cassandra ho avuto paura anche io di dare più spazio a lei che non ad Hoshi, visto che la seconda era davvero mia figlia. Ma sai una cosa? Quando me l'hanno messa in braccio, subito dopo averla partorita, ho
semplicemente capito di essere diventata madre per la seconda volta. E lo capirai anche tu." La rassicurò nuovamente, facendole l'occhiolino "E lo sai che in queste cose in famiglia siamo esperti." Le ripetè "Io ho adottato Hoshi, papà Markus è stato adottato da nonno Claudius e tu hai adottato Alya: non è il sangue che crea una famiglia, ma l'amore che ne lega i componenti... ma che fai, piangi?" Concluse inarcando un sopracciglio.

"No!" Fu la risposta nasale della tassorosso che però, quasi come per contraddirsi, appellò immediatamente un fazzoletto nel quale tuffò il viso "Non sto piangendo! La colpa è solo di questi maledetti ormoni!" Proclamò prima di scoppiare a ridere "Visto? Sono letteralmente isterica! Cosa fai... mi prendi in giro?" Domandò poi rabbuiandosi, vedendo la cugina portarsi una mano alla bocca per non ridere.
"Scusa tesoro, non è per te... solo che mi sono ricordata com'ero io al tuo posto!" Ridacchiò Miranda.
"Sarà meglio per te." Replicò Cecilia stringendo appena le palpebre "Comunque davvero credi che non ci saranno problemi?" Domandò poi, ritornando di colpo seria, riprendendo così il filo del discorso iniziale.
"Mia cara... essere genitori porta inevitabilmente con sè una marea di problemi." Rispose la Grifondoro sospirando "Ma tu e Aster siete stati magnifici fino ad ora, in questi due anni. Farete sicuramente degli errori - chi è che non li fa in fondo? - ma questo non significa che sarete meno bravi, ma semplicemente che siete umani."
"Mi starai accanto durante il parto?" Si lasciò sfuggire a quel punto la Weiss, ponendo finalmente la vera domanda che la tormentava da quando sua cugina era lì.
"Prima, durante, dopo e in tutto quello che verrà." Promise Miranda.


-*-*-*-

Andromeda_e_NeveAndromeda Cecilia Evans, 10 mesi


agosto 2010, Villa Evans


"Povera Neve!" Si ritrovò a pensare Cecilia divertita, seduta sulla veranda per controllare le due bambine che si stavano divertendo in cortile con il cane.
O meglio, loro due di sicuro lo facevano, ma sul fatto che anche la maremmana si stesse divertendo, la tassorosso aveva i suoi dubbi.

Alya - di tre anni - continuava a correre dietro a Neve, ordinandole spesso di fermarsi e di chinarsi alla sua altezza, in modo da poterla montare come un cavallo ed essere portata in giro per il cortile.
Andromeda invece non sapeva ancora camminare o formulare frasi di senso compiuto, tuttavia agitava spesso le braccine in aria, cercando così di attirare l'attenzione del cane. E ogni volta che ci riusciva le stritolava il collo con degli abbracci.

Probabilmente Neve aveva capito che quello era il modo delle bambine di dimostrale il loro affetto perchè, nonostante tutto, nemmeno un guaito di protesta era ancora uscito dal suo muso.

Tuttavia, quando la vide per l'ennesima volta sdraiarsi sul prato - ovviamente di fianco ad Andromeda - e tirare fuori la lingua per il caldo, Cecilia decise di intervenire in favore di quella che, nonostante fossero passati già due anni, continuava a considerare come la sua cucciola.
Con un colpo di bacchetta appellò una ciotola con dell'acqua fresca e poi si alzò in piedi.

Ma non fu l'unica a farlo.

Aggrappandosi infatti con le braccine al collo dell'animale, Andromeda si alzò per la prima volta sulle sue gambe traballanti, muovendo così i primi passi della sua vita.

"Oh Merlino!" Esclamò Cecilia, lasciando andare di colpo la ciotola d'acqua, che cadde dimenticata sul terreno. "ASTER!"

Probabilmente distratta dalla voce della madre, Andromeda ondeggiò pericolosamente sul suo corpo, perdendo così l'equilibrio.
Ma non cadde mai a terra.

Mentre Aster si affacciava alla porta di casa, attirato dalle urla della moglie, Neve diede una leggera spinta con il muso alla bambina, permettendole di riacquistare l'equilibrio.
Poi le si affiancò, accompagnandola così nei suoi primi passi.


-*-*-*-


7 aprile 2012, Villa Evans


"Certo che per non essere riusciti ad avere figli per così tanto tempo state recuperando in fretta!" Esclamò Cassiopea divertita, guardando Cecilia  sprofondare sempre di più nella poltrona a causa del pancione.
"Senti chi parla!" Replicò la rossa sbuffando "Guarda che sono solo al terzo figlio, esattamente come te!" Le fece notare, indicandole la pancia non indifferente che anche la Black sfoggiava.
"Sì ma ogni tanto fatela una pausa!" La prese in giro la Corvonero ridacchiando. 
"Lo sai che io ed Aster non riusciamo mai a stare lontani troppo a lungo." Replicò Cecilia con un sorrisetto malizioso "Mi chiedo ancora come ho fatto, in quel mese di luglio di cinque anni fa, a stargli lontana per così tanto tempo."
"Lo sai che ci si può divertire anche senza rimanere sempre incinte, vero?" Fu la risposta ironica di Cassiopea "Si chiamano 'anticoncezionali'."
"Lo so... ma non ho avuto figli per così tanto tempo che ho quasi paura di non riuscirci di nuovo." Commentò la Weiss con un sospiro "Perciò ne approfitto finchè la situazione è favorevole."
"Oh beh cerca di non esagerare, ma se sei felice così allora non dirò più una parola sull'argomento." Chiuse la questione la Corvonero "Croce sul cuore." Promise solennemente, prima che entrambe scoppiassero a ridere.

"Allora, maschio o femmina questa volta?" Domandò Cassiopea dopo un po'.
"Femmina: Cara Libra Evans." La informò Cecilia, portandosi una mano sulla pancia. "Aster, quando l'ha saputo, ha rischiato di avere una crisi isterica." Aggiunse poi ridacchiando "Ha affermato che ormai è circondato e che noi donne saremo la sua rovina... Ma così facendo ha dimostrato che l'unica vera femminuccia in casa è lui."
"A giudicare dalle tue gravidanze non si direbbe proprio." Fu il commento ironico della Black, che ridacchiò a sua volta.


-*-*-*-


Alya_L_Evans Alya Livia Evans, 9 anni  Andromeda_Evans Andromeda Cecilia Evans, 7 anni

Cara_Evans Cara Libra Evans, 4 anni   Sirius_Aster_Evans Sirius Aster Evans, 1 giorno


9 marzo 2016, San Mungo


"Lo voglio prendere in braccio io!"
"No io!"
"Io sono la più grande, quindi tocca a me!"
"Ma se non sai tenere in mano neanche il gatto!"
"Non è vero!"
"Invece è vero!"
"Bugiarda!"
"Sei cattiva!"
"Lo voglio iooooo!"


"Adesso basta! Fate silenzio tutte e tre!" Le zittè immediatamente Gillian, gettando loro un'occhiata ammonitrice "Siamo in un'ospedale non ad una fiera! E vostro fratello non è un giocattolo che vi potete contendere!"


Era da più di dieci minuti - ovvero da quando Miranda era uscita dalla sala parto per annunciare la nascita dell'ultimogenito di casa Evans - che le bambine avevano iniziato a litigare tra di loro su chi dovesse prendere in braccio il fratellino.
E ancora nessuna era riuscita ad uscire vincitrice dallo scontro.
Per quel motivo Aster, ormai avvezzo alle loro discussioni e bonfocchiando qualcosa su un presunto mal di testa, si era rifugiato nella stanza dove era ricoverata temporaneamente la moglie, lasciando così l'incombenza di gestire le bambine alle cognate.

"Scusa zia!" Esclamarono a quel punto in coro tutte e tre, smettendo immediatamente di litigare e mettendosi buone in un angolo.
"Per risolvere il problema ho un metodo infallibile: scriverò i vostri nomi su un fogliettino e poi li estrarrò a caso. La prima che esce prenderà Sirius in braccio per prima, poi seguiranno le altre." Continuò Gillian facendo comparire dal nulla un foglio di pergamena, una penna e una boccetta di inchiostro "E la prima che oserà protestare sarà esclusa dall'estrazione. Sono stata abbastanza chiara?"
"Sì zia."



"Certo che tua cugina sa come tenerle buone eh?" Commentò Aster, dopo aver assistito alla scena dalla porta "Non è che possiamo assumerla come baby sitter?"
"Direi che già i suoi le danno un bel po' da fare." Commentò Cecilia ridacchiando, guardando Sirius succhiare avidamente dal suo seno. "Ma possiamo sempre provare a chiederglielo."
"Soprattutto se in futuro vorremo avere una serata tutta per noi." Propose suo marito, assumendo un tono vagamente malizioso.
"Ah no, adesso basta!" Si oppose però la tassorosso "Ne ho avuti quattro praticamente di fila, quindi non voglio più sentir parlare di gravidanze e pannolini per un pezzo. E tu non hai diritto di replica!"
"Ma..." Provò a protestare il biondo.
"Oppure lo avrai quando anche tu imparerai a partorire... o anche a fare qualcosa di lontanamente simile." Lo interruppe la Weiss.
"... e cosa sarebbe 'fare qualcosa di lontanamente simile', scusa?" Domandò confuso il serpeverde, inarcando un sopracciglio perplesso.
"Imparare a cagare un melone... ovviamente intero."


-*-*-*-


2018, Villa Evans


"Mammaaaa!" Strillò Alya eccitata, saltellando su e giù, dopo aver visto dalla finestra un gufo con lo stemma di Hogwarts scendere in picchiata verso la loro casa. "Sta arrivando! Sta arrivando la mia lettera per Hogwarts!"

Quasi correndo - nonostante sua madre le avesse ripetuto più volte di non farlo - Alya si precipitò in cucina. Ma non trovò i volti dei suoi genitori felici come si era aspettata, anzi sembravano tesi.
"Che succede?" Domandò perplessa "E' morto il gatto per caso?" Aggiunse pensando al vecchio Tibby, che ormai da settimane mostrava i segni più che evidenti della vecchiaia.
"No tesoro." Replicò Cecilia sospirando.
"Puoi sederti un attimo per favore? Dobbiamo parlarti." La invitò suo padre. "E dobbiamo farlo prima che tu apra quella lettera."
"Non sono ammessa ad Hogwarts per caso?" Domandò a quel punto Alya, sentendo il battito del suo cuore accelerare di colpo.
"No tesoro, sei ammessa eccome. Ma dobbiamo dirti una cosa che riguarda la tua nascita." Replicò Cecilia "Per favore siediti." La invitò di nuovo "Ti devo raccontare una storia... Hai presente l'associzione della zia Cassy?"



-*-*-*-


Alya_Evans Alya Evans, 5° anno, Corvonero


2023, Hogwarts, Ufficio della Preside McGranitt


Sentendo bussare alla porta, la ormai anziana Preside si prese un momento per respirare a fondo due o tre volte prima di invitare la persona dall'altra parte ad entrare.
Sapeva già perfettamente di chi si trattasse, ma il fatto era che non sapeva bene come affrontare il discorso.

"Avanti!" Si arrese alla fine, facendo così entrare nel suo studio Alya Evans.
"Buon pomeriggio preside." La salutò educatamente la ragazza "Sono in ritardo per caso?"
"Assolutamente no... si accomodi." Rispose la donna, scrutandola da dietro i suoi occhiali quadrati e indicandole la sedia "Immagino si starà chiedendo per quale motivo l'ho convocata qui."
"In effetti sì." Replicò la Corvonero, sedendosi come le era stato suggerito.

"Andrò dritta al punto, signorina Evans: il professor Vitious mi ha riferito il mestiere che lei ha segnalato nella sua scheda, ciò che vorrebbe fare una volta diplomata." Spiegò allora la donna. "E' ancora ancora della stessa idea?"
"Sì, signora preside." Rispose Alya annuendo "Sarebbe questo il problema? Il fatto che voglio seguire le orme di mia zia Cassy e prendere a mano la sua associazione?"
"Signorina Evans..." Replicò a quel punto la Preside "Lei è a conoscenza... della sua situazione familiare?" Domandò quasi con un filo di voce, domandandosi quasi con timore come avrebbe fatto in caso contrario.
"Se si riferisce al fatto che non sono la figlia di sangue dei miei genitori, preside, la mia risposta è sì: mi hanno informato della cosa quando avevo undici anni." Rispose la ragazza serenamente. "Poco prima che mi arrivasse la lettera."
"Quindi lei ha la consapevolezza che, una volta che avrà preso a mano l'associazione di sua zia tutta la stampa - e non solo - si butterà a pesce su di lei?" Continuò la McGranitt assumendo un'espressione alquanto nervosa "Vorranno conoscere ogni singolo secondo della sua storia e questo fatto... potrebbe saltare fuori. Il suo padre naturale potrebbe venirne a conoscenza e avanzare dei diritti su di lei... magari cercare di rimpossessarsi della sua vita, cercare di imporle un matrimonio o..."
"Ne ho la consapevolezza professoressa." La interruppe Alya sorridendo serena "Ma vede... innanzitutto non è detto che la storia salti davvero fuori. Ma se dovesse succedere saremo pronti ad affrontarne le conseguenze.
Dovrei forse chiamare padre un uomo che ha massacrato di botte la mia madre naturale? Cecilia e Aster Evans sono i miei genitori. E, come tali, faranno tutto ciò che è in loro potere per proteggermi... e non solo loro. Inoltre professoressa... se persone come il mio padre biologico possono ancora fare certe cose - come, ad esempio, imporre un matrimonio alle proprie figlie - significa che mia zia ha appena grattato la superficie in questi anni. Perciò, a maggior ragione, avrò parecchio lavoro da svolgere. Non crede anche lei?"


-----------------


Chi vorreste vedere nel prossimo?



  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Nene_92