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Autore: ballerina 89    15/11/2017    3 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV EMMA

E' ormai una tradizione quella di passare il fine settimana a casa di uno di noi per grandi cene di famiglia. Si fa a turno di solito ma a causa dell'arrivo prematuro di Chloè per me e Killian è stato impossibile sia spostarci di casa che organizzare da noi la cena nelle  scorse due settimane. Questa mattina però sono andata da Whale per la visita di controllo, ha trovato Chloè e me in gran forma per cui ci ha dato il lascia passare per una vita a tutti gli effetti normale. Finalmente dopo quindici giorni potrò finalmente rimettere piede fuori casa. Certo, devo stare ancora attenta, Chloè non ha ancora raggiunto il peso stabilito per la sua età ma almeno potrò concedermi una cena con tutti i miei cari. Sono in camera di Leila a cercare di scegliere cosa farle indossare questa sera ma la mia opinione è assolutamente irrilevante. Dice di essere diventata grande e vuole scegliere da sola i vestiti da mettere. Di solito crea degli abbinamenti inguardabili e impiego come minimo un'ora per dissuaderla dall'indossarli, ma questa sera mi è andata bene: ha optato per un jeans nero con i brillantini sulle tasche e una magliettina bianca con la scritta nera  "I'm a bad girl". Immagino già la faccia che farà Killian quando la vedrà, adoro vederlo nel ruolo di papà geloso. Controllo che Leila non faccia troppi casini nel vestirsi dopodichè inizio a scegliere cosa far indossare alla più piccolina. Per lei, visto che ho ancora potere decisionale, opto per un vestitino bianco con dei fiorellini rosa. Non perchè è mia figlia ma è un vero e proprio incanto. Sistemo anche la sua borsa per il cambio dopodichè aspetto che Killian rientri dalla stazione per poter andare da Regina. E' da lei che si terrà la cena questa sera. Credo proprio che non dovrò aspettare molto, ho appena sentito la porta di casa aprirsi.
- C'è qualcuno in casa? - lo sento chiedere
- Papyyyyyyyyyy!!!! - e come da routine ecco Leila che corre per le scale andando in contro a suo padre. Prima o poi se non si da una regolata farà un capitombolo assurdo. - Papy eccoti finalmente, dobbiamo andare dalla zia! 
- Lo so signorina e tranquilla possiamo anche andare subito, mi sono cambiato in stazione.
- Bravo papà, allora andiamo! Voglio andare a giocare con Neal!
- Non prima che ti sarai cambiata però - le dice guardando il suo abbigliamento. Trattenendo a stento una risata - Tu sei la principessa di papà, non una cattiva ragazza! - le indica la maglia.
- Me l'ha comprata la mamma! - risponde con fare angelico
- Swan! Ma che le metti in test!. - mi dice esasperato guardandomi sapendo che glielo faccio a posta
- Ti preparo all'idea di un prossimo futuro mio caro! 
- Dovrò farle un discorsetto serio prima  o poi se continui ad incitarla così.
- si si si... ma non ora, dobbiamo andare! - gli dico mentre ho già Chloè pronta nel suo ovetto. Ci mettiamo in macchina e in meno di dieci minuti siamo a casa di Regina. Inutile dire che appena varcata la soglia l'attenzione si è focalizzata sulle mie bambine. Mia madre mi ha praticamente tolto dalle mani la carrozzina e se ne è impossessata portandola in soggiorno. Regina, Robin e mio padre con in braccio Leila l'hanno seguita a ruota iniziando a farle alla più piccola facce buffe a non finire. 
- Salve a tutti, ci siamo anche noi! - Provo a richiamarli all'ordine.
- Ah si ciiao, fate come se foste a casa vostra - mi risponde Regina senza alzare gli occhi da Chloè
- Wow che accoglienza ragazzi!
- EMMY EMMYYYYYYY! - sento una voce provenire dall'altra altra stanza. Lo avrei riconosciuto tra un milione di voci, è il mio fratellino, l'unico che in tutto questo gran caos si è ricordato di me.  - Mi sei mancata Emmy! - mi abbraccia
- Anche te ometto! - gli rispondo stampandogli un bacio sulla guancia paffuta
- Mamma hai visto c'è Emmy!
- Sei contento? - risponde mia madre - Non ha fatto altro per due settimane che parlare di te.
- Almeno per qualcuno conto qualcosa! - dico ironicamente.
- E va bene messaggio ricevuto, prestiamo attenzione anche ai genitori di queste meraviglie - si intromette Regina ridendo per poi abbracciare sia me che killian - Visto che siamo arrivati, proporrei di metterci a tavola,  è pronto... e no! Niente lasagne questa sera Swan!
- Ma come??? 
-  La mia nipotina è nata, non vedo più motivo per viziarti! 
- Ma come sei gentile! Andiamo dai che ho fame. 
Ci rechiamo in cucina, sistemo Leila nella sedia accanto alla mia e iniziamo finalmente la nostra rimpatriata.
- E insomma... come son state queste due settimane da genitori di una neonata, una bambina e un adolescente? - chiede mia madre sorridente
- Impegnativa! Dormiamo, se siamo fortunati, quattro ore a notte e il giorno tra la scuola, i compiti e il lavoro è un incubo. 
- Io ho problemi con un figlio solo... figuriamoci con tre!
- Due e mezzo - preciso io - Fortunatamente con Henry c'è Regina che mi da una grande mano. A  proposito: dov'è?
- Indovina?
- Con la fidanzata! - sospiro. E' già... il mio bambino è cresiuto. E' un adolescente in piena regola ormai, preferisce uscire con i suoi amici o con la sua fidanzata il week end piuttosto che stare con noi.  Lo capisco e non glie ne fsaccio una colpa, lo abbiamo fatto tutti alla sua età.
- Non mi ci far pensare... - mi riporta alla reatà Regina. - Ascolta, siete andati da Whale stamattina vero? Che vi ha detto?
- Si si, siamo andati e tutto sommato è andata bene. Chloè è ancora sottopeso rispetto ai bambini della sua età ma mi ha detto di non preoccuparmi che è normale. In queste due settimane ha preso qualche etto e Whale è fiducioso. Dice che se continua di questo passo già dal prossimo mese potrà considerarsi normopeso. 
- Ma si, io non la vedo dalla scorsa settimana, quando sono passata a prendere Henry, e ha fatto già un bel cambiamento. E' una nanetta ancora - dice sorridendo - Ma è la nanetta più bella che io abbia mai visto. E poi, se non fosse in salute non vi avrebbe neanche dato il lasciapassare per uscire!
- Anche questo è vero però non posso fare a meno di preoccuparmi.
- Sei una mamma è normale! - sorride - Leila tesoro - si rivolge alla bambina notando che sta giocando con il cibo - Non hai ancora mangiato nulla! Che c'è, non ti piace?
- Non ho fame. - risponde non alzando neanche gli occhi dal piatto.
- Ma come non hai fame! - Provo a dirle
- No
- Ma la zia ha cucinato le patatine fritte solo per te! Non vuoi sforzarti un po' e farla contenta?
- No! Non mi vanno.
- Sei sicura? - annuisce - Ok! Il dolce che abbiamo preparato oggi pomeriggio invece? Lo vuoi assaggiare?
- No! - mmm... mia figlia che rifiuta i dolci è strano. Soprattutto quelli al cioccolato. Sto per chiederle se c'è qualche problema ma vengo anticipata da Neal che la prende per la manina e la porta di la a giocare. Non fa tante storie prima di andare con lui quindi la lascio in pace, se avrà fame mangerà più tardi. Noi adulti finiamo di cenare dopodichè raggiungiamo i bambini in soggiorno. io e Killian siamo gli unici a sederci sul divano, il restante della famiglia inizia a far a gara su chi dovesse tenere in braccio Chloè che li guardava incuriosita
- Guardate che così me la viziate! Io non ho nessuna intenzione di cullarla l'intera notte solo perchè voi l'avete abituata così.
- Puoi sempre lasciarla a noi! - mi risponde mia madre cullandola
- Dopo tutta la fatica che ho fatto per farla nascere? No grazie, la terrò con me! - rido e mi accoccolo a Killian. E' il primo momento di tranquillità che ho dopo giorni, vorrei goderne a pieno ma come al solito c'è qalcosa che me lo imedisce.  qualcosa  non va.
- Leila! Perchè hai smesso di giocare? - sento dire da mio fratello - Ti sei stufata? Vuoi giocare a qualche altra cosa? - mia figlia non gli risponde ma si avvia verso il piano superiore. Neal la segue a ruota ma torna giù qualche minuto dopo tutto triste.
- Che hai tesoro? - provo a chiedergli
- Leila non vuole più giocare con me! 
- Forse è stanca!
- Non mi parla neanche più! Te lo giuro, io non ho fatto nulla... non l'ho fatta arrabbiare!
- Tranquillo Neal, lo so che non hai fatto nulla. Ragazzi - dico agli altri - Vado a vedere cosa c'è che non va. Torno subito.
- Amore... - mi ferma Killian - Vado io.
- Se è un modo carino per convincermi a non svegliarti di notte quando Chloè piange sappi che non funzionerà. - lo prendo in giro
- Ma che dici! Non l'ho vista per niente oggi a causa del lavoro, ne approfitto per passare un po' di tempo con lei. 
- Ok, ma chiamami se c'è qualche problema ok? - dico pensierosa.
- Cerca di star tranquilla ok? Vado a vedere... - mi da un bacio dopodichè di dirigge verso le scale per raggiungere nostra figlia.

POV KILLIAN

Se c’è una cosa che ho imparato in questi quattro anni da quando sono diventato papà è capire i gesti non verbali di mia figlia ed è chiaro come il sole  che c’è qualcosa che non va in questo momento.  Non ho notato nulla di strano durante la cena eppure qualcosa deve essere successo. E' una bambina solare, ride e scherza con tutti, non ha senso che si comporti così se non per un motivo particolare. Salgo al piano di sopra per cercarla e la trovo nella stanza che Regina tiene per Henry. È seduta sul letto e si sta tormentando le mani. E' un vizio che ha ereditato da Emma non c’è che dire. Mi avvicino alla soglia della stanza ma non entro:
- Amore di papà tutto ok? - Provo a dirle ma lei non mi rispose anzi se fino ad un istante fa il suo sguardo dava verso la porta adesso si è proprio girata di spalle. - Oiii signorinella guarda che sto parlando con te! -  le dico giocosamente mentre faccio qualche passo all'interno della stanza, ma lei continua a non prestarmi attensione. - Che c’è! Abbiamo un piccolo ammutinamento in corso per caso? - Provo infine facendole il solletico ma di tutta risposta questa volta di alza letto dove era seduta e va a sedersi a terra. Iniziò seriamente a preoccuparmi, non è normale che mia figlia non parli. Neanche quando è stata rapita si è chiusa così in se stessa. - Leila amore... che c’è che non va ?!?! A papà puoi dire tutto lo sai vero? Qualcuno ti ha fatto arrabbiare? Per caso Neal? Sei preoccupata per qualcosa? -  Niente non c’era verso di farla parlare. Opto per il silenzio anche io, magari ha solo bisogno del suo tempo per esprimersi. Mi metto tranquillo sul letto aspettando che lei faccia qualcosa ma niente da fare. Inizio a pensare a qualsiasi cosa pur di capire ma non mi viene in mente nulla. Sono talmente perso nei miei pensieri che non mi accorgo che Emma ci ha raggiunti di sopra:
- Tutto bene qui? - dice guardandomi e riportandomi alla realtà - Ho visto che non tornavate così ho pensato bene di venire a dare un'occhiata.  - Leila, che fino a quel momento era stata in silenzio,  si mette a piangere e le corre incontro alzando le braccia verso di lei
-  Amore che cosa è succe? Perché piangi? - le chiede vedendola in quello stato
- Mi... mi fa male la pancia! - riesce finalmente a dire
- Oooo nooo mi dispiace piccolina!  Posso fare qualcosa per te?
- In braccio! - le chiede con i lacrimoni. Emma non se lo fece ripetere due volte, la prende tra le sue braccia e La piccola si strinse forte a lei!
- Che ne dici di andare giu? C'è  Neal al piano di sotto che sta vedendo un cartone animato bellissimo. - la bambina annuisce e tutti e tre insieme torniamo dagli altri.
- E' Tutto ok? - ci chiede Snow vedendoci finalmente scendere
- Dice che ha un po' di mal di pancia. - rispondo io
- Ecco perché non ha mangiato nulla. Amore piccolo, vieni un po' in braccio a nonna!  - allunga le braccia  per prenderla ma la piccola  si stringe ancora più forte a sua madre. 
- Non vuoi andare dalla nonna? - le chiede Emma  e lei dice di no con la testa - Ma come...  A casa la cerchi sempre!
- Mi fa male la pancia! - continua a ripetere
- Va bene... Vuoi sedertiun po sul divano a vedere i cartoni?
- Noooo!!!! -  ricomincia  a piangere.
- Va bene, va bene shhhh.... stai tranquilla, rimani con mamma ok? - Annuisce. Passa all'incirca un'ora e noto che la bambina non ha ancora intenzionate di mollare la presa su sua madre. Anche Emme se ne è accorta. 
- Killian, direi che è meglio se andiamo a casa così magari la metto a letto e riesco a farla dormire un pochino. Tra poco comunque si sveglierà anche Chloe per mangiare - mi dice indicando l'altra bimaba che dorme beata nel suo ovetto. - E' meglio se ci incamminiamo.
- Preparo la macchina e inizio a sistemare Chloè.
- Ci vediamo domani? - chiese Snow a Emma
- Si! Porto Leila all'asilo, sperando sia un mal di pancia passeggiero e poi vi raggiungo da Granny tanto ora non ho più problemi per uscire! Grazie della cena Regina e scusaci se  vi abbandoniamo prima del previsto.
- Di nulla, figurati. A domani e tienimi informata sulla bambina.

POV EMMA

Arriviamo finalmente a casa e mentre Killian sistema Chloè nella sua culla io provo a mettere Leila a letto cosa di cui non vuole proprio sapere. Riesco nel mio intento solamente dopo un'ora e dopo ben 4 favole. Spengo la luce della sua camera e mi avvio nella mia stanza
- Si è addormentata? - mi chiede Killian
- Sembrerebbe di sì. Non ha mai fatto così per un mal di pancia...
- Non cominciare a preoccuparti inutilmente. Non sarà nulla. Vieni a riposare che tra un po' si sveglierà l'altra. 
Neanche a finire la frase che la piccolina inizia a piangere.
- Dicevi?
- Se vuoi vado io così tu puoi dormire un po di più.  
Lo guardo perplessa -Non sapevo avessi le tette!
- Che scema che sei... - mi rispodìnde lanciandomi un cuscino addosso - Abbiamo il latte in polvere di sotto.
- Non preoccuparti Killian, vado io. Scherzavo prima quando ti ho detto che devi  rimanere sveglio quando Chloè chiama.
- Non ho problemi a farti compagni anzi... mi fa piacere.
- Dormi che domani devi andare a lavoro. - Raggiungo Chloè nella sua stanzetta, le do da mangiare, aspetto che si riaddormenti dopodichè finalmente mi infilo sotto le lenzuola e mi metto a dormire. 
Veniamo svegliati alle tre di notte da un pianto. 
- È già ora? -  mi chiede Killian strattonandomi
- No - rispondo assonnata guardando l'orologio - Manca ancora un'oretta.
- Allora perchè...
- Non è Chloè... E' LEILA. - Scatto in piedi e corro nella cameretta da dove proviene il pianto. Avevo ragione: è Leila che sta piangendo. Sto iniziando seriamente a preoccuparmi, è raro che si svegli in piena notte.
- Mammaaa! - dice non appena mi vede. 
- Amore che succede?!?! - chiedo osservandola attentamente
- Non riesco a dormire...
- Hai fatto un brutto sogno?
- No!
- Hai ancora male al pancino?
- Si!
- Mannaggia! Mamma ti fa un massaggino così passa tutto ok?  - mi siedo sul letto e noto qualcosa di strano nelle coperte - Ma che... - la scopro per capire di cosa si tratta e rimango stupita - Amore, ma hai fatto la pipì! - a quelle parole inizia nuovamente a piangere
- Scusaaaaaaa!
- Eiiii tranquilla non è successo nulla. Può succedere. Dimmi la verità però: Ti fa male tanto tanto? 
- Siii! - Le metto una mano sulla fronte per sentire se ha la febbre ma è fredda. Mi sento impotente, non so come far star meglio mia figlia. 
- Facciamo così: adesso ci andiamo a lavare, ci mettiamo il pigiamino pulito e dopo vieni a dormire nel lettone con noi va bene?
- Siiiiii! - finalmente la vedo sorridere.
- Andiamo dai! -  le prendo la manina ma lei si scanza
- No, in braccio! - mi dice
- Guarda che cominci a pesare signorinella,mamma non ce la fa! -  le rispondo scherzando ma lei sembra innervosirsi
- In braccio in braccio in BRACCIOOOOOOO!
- E va bene non ti scaldare! Andiamo, salta su!
La porto in bagno, le faccio una doccia veloce,le metto il pigiamino pulito e la porto in camera da letto dove c'è Killian che mi sta aspettando sveglio.
- Ma guarda guarda chi si vede! Come mai da queste parti principessa? - chiede a sua figlia sorpreso di vederla li. 
- Ho mal di pancia. Dormo con voi! - dice convinta.
- Mmm... sei riuscita a convincere la mamma vedo! - le risponde guardandomi.  Gli faccio segno che dopo gli spiegherò tutto. Sistemiamo Leila tra di noi e dopo qualche coccola eccola che chiude gli occhi e si addormenta. 
- Che è successo? Non eri contraria a farla dormire con noi?
- Ha fatto la pipì a letto!
- Ma chi: Leila?!?!
- Strano vero? Continuava a dire di aver mal di pancia, non me la sono sentita di lasciarla nella sua cameretta da sola. Era disperata. Domani pomeriggio se continua a star così chiamo Whale e la porto a fare una visita.
- Credo sia la cosa più sensata da fare. Ora però davvero cerca di riposati altrimenti domani sarai uno straccio.
- Non mi conviene dormire in questo momento, credo sia meglio aspettare che si svegli Chloè per farla mangiare in modo tale da fare tutta una tirata fino alle sette. Dormire per un dieci minuti o venti non sarebbe il massimo adesso.
 Accendo la televisione  che abbiamo in camera, abbasso il volume per non svegliare Leila e insieme a Killian iniziamo a vedere un film fino a quando Chloè non richiama la nostra attenzione.  Appena dal  baby monitor la sento piangere, cerco di alzarmi dal letto per raggiungerla ma vengo trattenuta per un braccio da Leila che si è svegliata anche lei sentendomi muovere
- Mamma resta qui, non andare via. - mi dice 
- Non sto andando via tesoro, Vado solamente a dar da mangiare a tua sorella.
- No no nooooo! - mi dice tenendo salda la presa sul mio pigiama
- Si può sapere tesorino che ti prende? Non ci metto molto, una mezz'oretta e sono subito da te ok? Resta qui con papà intanto.
- Noooooooooo non ci andare!!!!! Io ho mal di pancia!
- Emma, vado io da Chloe, per una volta se prende il latte artificiale non succede nulla,  tu resta con Leila.
- No killian... lo sai che sono comprensiva e tutto quello che vuoi, ma fino ad un certo limite... - torno a rivolgermi a mia figlia -  Leila ascolta, vado a far mangiare tua sorella, appena ho finito torno subito da te. - senza aggiungere altro mi alzo dal letto e raggiungo la stanza della mia secondogenita ignorando le suppliche e le grida dell'altra mia figlia che lacerano il cuore. Si calma solamente quando ritorno in stanza da lei, la stringo a me e dopo qualche minuto ci addormentiamo insieme. 
Il mattino non tarda ad arrivare, i primi raggi del sole entrano dalla finestra e mi svegliano. Sono le sette. Sveglio Leila per assicurarmi che stesse meglio e per chiederle se se sente di andare all'asilo ma capisco fin da subito che non è giornata, inizia a fare una marea di capricci e supplicarmi di non volere andare così l'assecondo e la lascio dormire ancora un po. Approfitto che Killian è andato a lavoro e che le bambine dormono per dare una sistemata in casa dopodichè chiamo mia madre per avvisarla che non a avrei raggiunto lei e Regina da Granny perchè Leila si sentiva poco bene. Nel giro di poco sento suonare alla porta e indovinate un po' chi è? Mia madre.
- Mamma! Non sono mai stata più felice di vederti! - le dico entusiasta di averla li
- Che c'è? Nottataccia?
- Orribile proprio! Leila non mi ha lasciata stare neanche per un secondo.
- Povera piccola... Ha ancora mal di pancia?
- Non lo so che ha. Delle volte sembra stare benissimo altre si lamenta. Piange Chloè e tre secondi dopo piange anche lei. Non so davvero cosa pensare e dove mettere le mani.
- E Killian in tutto ciò? Una mano potrebbe anche dartela! - dice con fare ovvio.
- Killian ci sta provando in tutti i modi ad alleggerirmi il lavoro ma non può fare molto. Si è proposto di occuparsi di Chloè ma visto il problema del sottopeso gli ho detto di no. Preferisco allattarla io piuttosto che darle il latte artificiale.
- Beh tu ti occupi di Chloè e lui di Leila, non mi sembra un compito così difficile.
- Non ci abbiamo provato secondo te?  Non c'è verso di farla stare con qualcuno che non sia io. Sembra che le si sia incantato il disco. Dice solo: mamma, mamma, mamma e ancora mamma! 
- Mammina!!!!! - mi sento chiamare dal piano di sopra.
- Non dinuovo! - dico esasperata a mia madre che mi guarda con comprensione.
- Posso provare io? Magari oggi con me sta buona!
- Magari ci riuscissi!  vai pure. È in camera mia. 
- Come scusa? - mi dice ridendo - Hai ceduto! L'hai fatta dormire con voi?
- Che altro avrei dovuto fare secondo te? Ha fatto la pipì a letto,  si lamentava che le faceva male la pancia e voleva stare a tutti i costi con me. Ah... quasi dimenticavo: erano le 4 del mattino e venivo già da una notte insonne.
Senza rispondermi  e continuando a ridere mi lascia in salotto mentre si avvia verso il piano di sopra. 

POV SNOW

Quando questa mattina ho ricevuto il messaggio di Emma che mi dicva che Leila era ancora malata non ho aspettato un secondo prima di mettermi in macchina e raggiungerle. Non sapevo se fosse la scelta giusta quella di presentarmi in casa sua senza preavviso ma l'ho comunque fatto. Non ho vissuto nulla dell'infanzia di Emma: il suo primo sorriso, la sua prima parola, i primi passi... mi sono sempre persa tutto, anche il consolarla per un mal di pancia. Voglio recuperare quanto più possbile con lei e visto che non posso tornare indietro nel tempo, posso almeno aiutarla facendo la nonna. Tiro un sospiro di sollievo quando mi dice di essere felice di vedermi. Ha passato una nottataccia e si vede lontano un Km che è esausta. Mi offro di occuparmi di Leila per vedere se almeno con me sta buona e lei non rifiuta, anzi mi ringrazia. Salgo così al piano di sopra e mi diriggo verso la camera da letto di Emma e Killian. Apro la porta e trovo la mia meravigliosa nipotina seduta sul letto che continua a chiamare a gran voce sua madre.
- Amore di nonna buongiorno! - le dico ma lei cambia immediatamente espressione e si incupisce
- No no noooooo!  Voglio la mamma, voglio la mamma! Vai via! - mi dice allungando le sue manine come a farmi capire di non avvicinarmi. Non penso che il suo problema sia un mal di pancia, se stesse sul serio male non avrebbe tutta questa forza di ribbellarsi... la conosco fin troppo bene. Credo di sapere quale sia il suo vero problema ma prima di dirlo anche ad Emma voglio accettarmene.
- Mamma è con la sorellina adesso, arriva subito. - dico anche se non è vero
- NOOO! Mamma deve stare con me, non con lei. Io sto male!
- Stai tranquilla amore, adesso la mamma arriva.
- La voglio ora! Valla a chiamare!
- Dai non fare i capricci... perchè non giochiamo un po' mentre l'aspettiamo?
- TI HO DETTO DI ANDARLA A CHIAMAREEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!! NON CI VOGLIO STARE CON TEEEEEE!
- Oiii ma sei impazzita? - la rimprovera Emma entrando di corsa in camera - Ti senti urlare fino di sotto!
- mamy!!!! - le si illuminano gli occhi nel vederla
- Mamy niente! Che sono questi modi è'? Si risponde così alla nonna? Non farlo più mi sono spiegata?
-  Scusa... è che io.... ho male al pancino e voglio stare con te non con lei. - abbassa lo sguardo per quel rimprovero
- Lo so ma non devi comunque risponderle male. Mamma scusala.
- Ma figurati! - le rispondo avvicinandomi per dirle una cosa a voce più bassa per non far sentire nulla a Leila - Penso di aver capito che cos'ha!
- Davvero? e cosa? 
- E' solo una mia impressione... non ne sono del tutto sicura. Fammi sondare un po' di più il terreno e poi te lo dirò. Niente di irrisolvibile comunque. 
- Va bene! Leila amore, dovrei andare a preparare il pranzo, mi lasci andare giù e stai un po' con nonna?
- Nooooo! - scende dal letto e si abbraccia alla gamba di sua madre cercando di non farla muovere - Non te ne andare, resta con me! 
- Sono stata tutta questa notte e tutta la mattinata con te, se mi allontano un po' non succede nulla lo sai vero?
- NOOOO!
- E il pranzo? Qualcuno dovrà pure far da mangiare non credi?
- Nonna! - mi indica
- No, non è un suo compito!
- Allora papà!
- Papà è a lavoro.
- UFFAAAAAAAA!
- Facciamo così: io vado giù in cucina, se vuoi puoi venire con me, ma solo se non ti fa male il pancino.
- Passato! Non mi fa male più andiamo!
- Hai visto?!?! - mi domanda Emma ormai rassegnata - Non so davvero che pensare.
- Fidati...Io lo so!
 La lascio con sua mamma fino all'ora di pranzo quando Chloè inizia a piangere perchè ha fame. Emma sale di sopra per occuparsi della piccolina mentre io e Killian, che nel frattempo era tornato da lavoro, restiamo in cucina cercando di convincere Leila a mangiare. E' in quel momento che ebbi la conferma di ciò che pensavo.
- Andiamo amore di nonna, non hai mangiato nulla, qualcosina dovrai pur mangiare. - mi risponde con un no fatto con la testa.
- non fare i capricci tesoro, se non mangi non guarirai mai. - provò Killian
- Non la voglio. Non mi piace!
- Non dire bugie! La pasta l'hai sempre mangiata, mamma te l'ha cucinata proprio perchè sa che ti piace tanto se adesso che torna vede che non l'hai mangiata ci rimane male. L'ha cucinata solo per te.
- No no no! Non la voglio, non la voglio, non la voglio!
- E cosa vuoi allora?
- Voglio mamma.
- Se viene mamma di sotto mangi peró? - intervengo io interrompendo Killian
- Si.
Neanche a farlo apposta ecco che Emma entra in cucina...

POV EMMA

- Eccomiiiii! Qualcuno mi ha appena chiamata? 
- Mammina! - sentire mia figlia chiamarmi tutta felice mi riempe il cuore di gioia
- Gioia mia! Ma... ma non hai mangiato nulla? - dico un po' preoccupata per quella situazione. 
- Si è rifiutata fino ad ora, ha detto che se non ci sei tu non mangia! - mi spiega Killian
- Ah si? - dico rivolta a lei che annuisce senza pensarci - Beh adesso sono qui, inizia ma mangiare dai! - la incito
- Me lo dai tu?
- Cosa? - chieso perplessa
- Mi dai tu da mangiare?!? 
tutto mi sarei aspettata tranne una richiesta del genere - E tu le manine?
- A me fa male il pancino!
Ecco che ritira fuori la stessa scusa... ora si che è tutto chiaro. - Ok, credo di aver capito anche io! - mi rivolgo a mia madre.
- Che cosa mamma?
- Ho capito perché ti fa male il pancino!
- Perchè sono malata?
- E' SI!  hai una piccolissima malattia! Si chiama gelosia. - vedo mamma annuire
- Ci avevo pensato anche io ma poi ho scartato l'idea. Perchè manifestarlo solamente dopo un paio di settimane? Avrebbe dovuto darci qualche segnale prima non trovi?  - mi domanda Killian
- Siamo stati quindici giorni in casa solamente noi quattro e non le abbiamo mai dato nessun motivo di sentirsi meno amata. Ieri sera però... alla cena, "qualcuno" e mi riferisco a te cara mamma, papà, Regina e robin, avete manifestato un po' troppo entusiasmo per Chloè e lei si è sentita esclusa. 
- Hai ragione... scusa.
- Non devi scusarti, non avete fatto nulla di male. Cercate solamente di renderla più partecipe la prossima volta
- lo faremo senz'altro!
- È brutta la mia malattia mamma? Devo fare le punturine o devo solo stare a letto coccolata da te?
Non riesco a trattenere una risata - Per guarire ci vogliono solamente tante tante coccole da mamma, papà, nonna, nonno e gli zii
- Davvero? - risponde contenta
- Si, ma prima di cominciare a curare questa malattia dobbiamo fare un piccolo discorsetto.
- Quale?
- Mi riferisco a questa notte... Il fatto che mamma passi del tempo con la sorellina non significa che ti voglia meno bene.
- Ma vai da lei anche di notte però!
- Solo perché è ancora piccola e ha bisogno di mangiare anche la notte.
- Tutti fanno a gara per prenderla in braccio e con me non ci vogliono più stare. - si intristisce
- Ma non è vero tesoro!  Vogliono solo imparare a conoscerla... e poi nonna ci ha provato in tutti i modi a giocare un po con te, sia ieri che oggi e tu che hai fatto?  l'hai trattata malissimo.
- Perché ero arrabbiata.... - fa una pausa - Mamma posso farti una domanda? - cambia del tutto argomento
- Certo amore!
- Ma tu vuoi più bene a me o a Chloè?
Me lo chiede guardandomi con quegli occhioni azzurri che mi mettono ko ogni volta - voglio bene ad entrambe nello  stesso modo e questo vale anche per papà e tutto il resto della famiglia. 
- Ma mi conoscete da più tempo... Dovreste volere più bene a me!
- Leila tesoro, Il bene che ti voglio adesso è lo stesso che te ne volevo il giorno in cui sei nata.
- Anche senza conoscermi?
- Certo, sei mia figlia. Se devo essere onesta, ti ho voluto bene dal primo istante in cui ti ho sentita muoverti nella mia pancia. - sorrido ripensando a tutti quei bei momenti - Stai tranquilla amore, Il mio bene nei tuoi confronti non diminuirà mai.
- Neanche con la sorellina?
- Neanche con lei! Leila,  tu sei speciale per una cosa, lei lo sarà per un'altra ma restate entrambe mie figlie, non posso volere meno bene a una di voi, sarei una brutta mamma!
- Tu sei la mamma migliore del mondo!
- E allora perchè fai così è? Non riesco a vederti triste, mi piange il cuore!
- Come fa il cuore a piangere mamma?!?!?! - mi chiese buttando la testa di lato con fare curioso. Non riesco a restare seria con lei. è un vero tesoro.
- E' un modo di dire, significa che sono triste quando ti vedo in quello stato. 
- Non voglio che sei triste!
- E allora dimmi cosa devo fare per farti tornare il sorriso.
- Voglio passare più tempo con te e papà... e anche con i nonni e con gli zii! Ah... senza Chloè altrimenti mi ruba la scena! 
- Va bene, si può fare a patto che tu faccia una cosa per me. 
- Cosa mamma?
- Passeremo tantissimo tempo insieme ,solo tu ed io, se mi aiuterai con Chloè! Ho bisogno di una piccola assistente. - Renderla partecipe nelle cure della piccola potrebbe essere un'idea per combattere la gelosia.
- Posso darle da mangiare? - mi chiede tutta contenta. Sono sicura che in questo momento stia pensando a sua sorella come un giocattolino con cui divertirsi piuttosto che ad una possibile minaccia in campo affettivo. Prendo la palla al balzo.
- Certo! E mi aiuterai a vestirla, a farle il bagnetto e a cambiarle il pannolino ok?
- No no no, quello lo cambi tu che puzza! - rido e insieme a me anche mia madre e Killian lo fanno. - Beh grazie tante per lasciare a me il lavoro sporco! - la prendo in braccio e inizio a farle il solletico. Ride a crepapelle... è il suono più dolce del mondo.
-  Basta mamy mi fai il solletico! - continua a ridere e mi abbraccia - Ti voglio bene!
- Anche io te ne voglio!
Sento il cellulare di mia madre squillare, la vedo prenderlo dalla borsa e rispondere. Era Neal che la stava cercando 
- Neal!!!! Sono a casa di tua sorella tra poco torno a casa ok.? - gli dice
- Nonna nonna posso venire anche io con te? Voglio giocare con Neal! Ti pregooooooo - la sua voce era così alta che anche dall'altro capo del telefono la sentirono. La risposta non fu da meno, dal cellulare di mia madre si sentì in lontanazza una vocina che diceva " Si si si mamma falla venire a casa, voglio giocare con leiiii!!!!". Se per me quelle parole erano un piccolo eco in lontananza per mia madre le cose erano ben diverse, teneva il telefono a debita distanza per il troppo urlare di neal!
- Neal neal per favore non gridare, ho capito!!!!!! Stiamo arrivando. - riaggancia 
- Allora nonna, posso??????
- Certo, vai a mettere il giacchetto che tira un po' di vento fuori!
- EVVIVAAAAAAA!!!!!!!!! - la vedo correre per il corridoio e tornare poco dopo con il suo giacchettino e il suo zainetto con i giochi. - Ciao mamma, ciao papà!!!! - ci bacia entrambi - Ti dispiace se la faccio domani la tua assistente? Ora sono molto impegnata!
- Vai tranquilla, sono sicura che i tuoi impegni siano di gran lunga più importanti - l'attiro a me per un altro bacio dopodichè l'affido a mia madre. Una volta uscite di casa sento Killian stringermi a se.
- Tutto risolto quindi? Abbiamo vinto anche questa battaglia? 
- E' si! Ce l'abbiamo fatta anche questa volta. - lo bacio - Tutto bene quel che finisce bene!
  
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