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Autore: Jeo 95    01/02/2018    0 recensioni
[Annalogia; Ignayla] [Mia personale versione ad una possibile successione degli eventi, possibili SPOILER]
***
«Cosa succede, Ze-chan?»
A Zeref piaceva quando Anna lo stringeva a se, era piacevole e gli ricordava quando da bambino, senza la maledizione a gravitare sul suo essere, sua madre lo stringeva allo stesso modo. Era un ricordo felice, uno dei pochi che ancora gli restavano.
Ed era per conservare quel ricordo e quel calore che Zeref voleva assolutamente fermare il caos che stava dilagando imperterrito nel mondo degli umani.
***
Storia che verrà aggiornata ogni sabato ;)
Abbiate fiducia nella nuova Jeo (o ArhiShay... se efp cambiasse il nick), rinata dalle proprie ceneri per portarvi le sue nuove storie.
Un bacione a tutti e a presto
Jeo 95 :3 (o ArhiShay xD)
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Acnologia, Igneel, Layla Heartphilia, Zeref
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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N.d.A- Finalmente questa storia è giunta alla conclusione! Mannaggia alla mia scarsa voglia di fare e alle perdite di ispirazione... mi sa che per un po' starò lontana dal fandom di Fairy Tail! A meno che non abbia colpi di genio improvvisi... ma non credo xD
Grazie a chiunque mi abbia seguito, spero che la storia vi sia piaciuta, e che la conclusione non vi deluda!
Bacio e abbracci a tutti!

Jeo 95 =3 (ArhiShay)

p.s. perdonate gli errori, e sentitevi liberi di segnalarli!

p.p.s. Mi trovate anche su:

Writer's Wing
 

Wattpad

 

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CAPITOLO 5- SACRIFICIO


 

«Perché l'hai fatto?»

Layla non lo stava guardando, neppure una volta da quando era entrato nella stanza, eppure Igneel continuava imperterrito a restarle accanto, causandole talmente tanto dolore da toglierle quasi il respiro. Layla però non glielo avrebbe detto.

«Era l'unico modo.»

Non era vero, e lui lo sapeva. Per quanto ora lei potesse odiarlo, per quanto rancore portasse nel suo cuore ferito e spezzato, Igneel sarebbe sempre stato l'uomo che meglio sapeva comprendere il suo stato d'animo, le sue paure e le sue incertezze. Perché l'amava come nessun altro avrebbe mai potuto fare.

«Balle. Perché non hai aspettato che Lucy fosse pronta? Tutto quel potere magico... lei avrebbe potuto...»

«Non avrei mai lasciato che mia figlia portasse sulle spalle un peso così grande. Voglio che viva felice e spensierata, e nel mondo che i vostri cuccioli creeranno sono certa che potrà farlo.»

Igneel amava Lucy quasi come se fosse stata sua figlia. Era bastato un mese, e quella ragazzina l'aveva completamente conquistato, non avrebbe mai fatto nulla per metterla in pericolo.

Era sicuro però che con il proprio potenziale magico, Lucy fosse l'unica a poter aprire le porte del passato senza incorrere in alcun tipo di pericolo, come invece era stato per Layla.

La sua salute era peggiorata, ormai non faceva che passare i suoi giorni a letto, chiusa nella sua stanza, aspettando il giorno in cui avrebbe esalato il suo ultimo respiro. Per Igneel, tutto quello era insopportabile.

Non credeva più che tutte quelle sofferenze valessero il prezzo di riavere Natsu accanto a sé. Guardò fuori dalla finestra, dove i bambini giocavano allegri assieme alla piccola Lucy, finalmente di nuovo insieme, in un futuro in cui Acnologia sarebbe potuto finalmente essere sconfitto.

Digrignò i denti, rabbioso. Aveva ancora senso perseguire quell'obbiettivo? A che scopo salvare il mondo, se Layla non poteva essere lì a goderselo.

«Se questo è il prezzo... avrei preferito che il mondo sparisse.»

Con fatica, Layla si mise a sedere, guardando la schiena dell'uomo che aveva sempre amato, dell'unico a cui aveva votato l'anima, il cuore ed il corpo. Voleva bene a Jude, l'aveva aiutata molto in quegli anni, ed il loro matrimonio aveva permesso a Lucy di vivere serena, amata da due genitori, in una bella e confortevole casa.

Sapeva che Jude l'amava, l'aveva sempre saputo, e nonostante le sue rassicurazioni non poteva che sentirsi un mostro, nell'averlo sfruttato in maniera così vile. Le sembrava di aver giocato con i suoi sentimenti per tutto il tempo.

Ma non poteva farci nulla. Igneel era l'unico uomo nei suoi pensieri.

La facevano arrabbiare quelle parole, quando lui l'aveva lasciata da sola dopo una notte di passione, senza degnarsi di lasciarle un biglietto, una lettera, una spiegazione che non la facesse sentire così vuota e sola, privata di una parte importante del proprio cuore.

«Non hai diritto... di dire una cosa così.» sospirò. Non c'era rabbia nella sua voce, solo un'infinita tristezza nel cuore.«Non tu, che mi hai abbandonata.»

Igneel sentì io cuore trafitto da mille fiele avvelenate a quelle parole, mentre il fuoco della colpa e della rabbia gli scaldavano l'animo, incendiando il suo sguardo color terra, intenso e caldo come poteva essere il magma, lo stesso colore che Layla spesso rivedeva negli occhi della sua bambina. Sobbalzò, spaventata.

«Credi sia stato facile? Non ho smesso di pensarti un solo fottuto giorno, distruggendomi nel saperti tra le braccia di qualcun altro!» quasi gridò, distrutto al solo ricordo.«Ma è stato meglio così. Non saresti mai stata felice con me.»

Layla strinse forte il bordo delle coperte, sostenendo ora lo sguardo di Igneel.

«Tu... credi che io sia felice ora? Che senza di te avrei mai potuto trovare la felicità?» aveva le lacrime agli occhi, ma non pianse.«Dopo che te ne sei andato, ho passato l'inferno Igneel. Ti ho cercato, dovunque, con Metallicana come sola alleata, l'unica che avesse voluto davvero sostenermi nella mia ricerca impossibile.

«Ho camminato per giorni, gli Dei solo sanno quanto. È stato durante quel periodo che ho incontrato Jude, l'unica altra persona che ha voluto sostenermi, l'unico amico di cui potessi fidarmi. Ho deciso di tornare a casa dopo cinque mesi, quando sentivo la vita dentro di me crescere sempre di più, farsi più forte.

«Sapevo che nelle mie condizioni non avrei avuto il benestare della famiglia, che se non fossi tornata con un marito, nessuno avrebbe mai accettato la creatura dentro di me. È stata un'idea di Jude, ed io ho accettato la sua proposta di matrimonio quasi subito, perché lui era l'unico di cui potessi davvero fidarmi, non l'avrei mai chiesto a nessun altro.»

Igneel boccheggiò confuso, incerto su cosa dirle, ignaro fino a quel momento su cosa avesse passato Layla dopo che lui se ne era andato. Aveva capito che non era tutto, che in quel racconto c'era un indizio nascosto che però non riusciva a captare.

«Io...»

«Ti amo. L'ho sempre fatto, così come Anna ha sempre amato Acnologia.»

Prese un vecchio libro dal comodino accanto al letto, mentre le lacrime ora sgorgavano lente e controllate sulle sue guance. Lo porse ad Igneel, sforandogli la mano e sentendo l'improvviso desiderio di gettarsi tra le sue braccia, cercando quel contatto che gli era così mancato.

Il drago squadrò il libro, un vecchio e piccolo tomo rovinato dal tempo, ma di cui Layla si era presa estrema cure nel momento in cui lo aveva avuto tra le mani.

Il diario di Anna.

Realizzò in un secondo.

«Per favore, ora vattene.»

Gli si spezzò il cuore, ma non aveva altre ragioni per restare lì con lei. Con un sospiro ed uno “scusa” appena accennato Igneel se ne andò.

Solo allora Layla pianse tutta la sua tristezza.

***

 

Non dovrei scrivere queste parole, se il gran ministro dovesse trovare il diario, se dovesse mai leggere quanto scritto tra queste pagine, probabilmente la mia intera famiglia verrebbe distrutta.

Sto correndo un grosso rischio, ma va bene. Non posso lasciare che questi sentimenti soffochino dentro di me, che nessuno sappia mai della loro esistenza. I miei discendenti sapranno, e questo per me è più che sufficiente.

Sono passate due lune da quando mi hanno imposto il matrimonio, perché se non avesse preso consorte al più presto avrei soltanto dimostrato di essere ancora dalla parte del Distruttore, e questo non poteva essere accettato.

Ho scelto Cain come mio consorte, non avrei potuto affidarmi a nessun altro che a lui, ma per quanto gli voglia bene, non potrò mai amarlo.

Acnologia, per quanto crudele e meschino sia diventato è tutto ciò che vorrò, tutto ciò di cui ho bisogno. Io lo so che c'è ancora del buono in lui, che nel suo cuore ferito c'è ancora delle tracce di bontà.

Dopo che la nostra Sonia è perita sotto i suoi occhi, ha iniziato ad odiare gli uomini e i draghi. Accusava loro e la loro guerra di aver rovinato la vita innocente di una bambina che non aveva fatto assolutamente nulla di male.

Non è mai stato cattivo, solo un padre distrutto dalla perdita della figlia.

Io lo amo, e sempre lo amerò, l'unico uomo a cui io potrò mai concedere tutta me stessa.

Per quanti secoli passeranno, il mio cuore non dimenticherà, perché io sono sua e lui è mio. Trasmettete questi sentimenti alle nuove generazioni, perché l'amore vero è uno soltanto, bisogna solo avere la fortuna di trovarlo.

La vostra anima gemella è là fuori, dovete solo trovarla.


 

Anna”


 

Più Igneel leggeva, più non riusciva a capire come avesse potuto essere così cieco da non vedere l'alone scuro negli occhi di Anna mentre parlava di Cain e dei suoi figli, di quanto triste fosse mentre affermava la sua felicità.

Per quasi mille anni non aveva capito quasi nulla di una delle donne più importanti della sua vita. Con Layla era stato lo stesso.

Lasciò cadere il diario di Anna al suo fianco, abbandonando la schiena contro la quercia del giardino, stringendo la testa tra le mani.

Si sentiva uno stupido a non aver compreso, a non aver anche solo tentato di far funzionare le cose, pentendosi di essersi arreso ancor prima di aver provato. Avevano tutti ragione, era stato solo un codardo, ed ormai era troppo tardi.

«Igneel-san... piangi?» la voce di Lucy lo costrinse ad alzare lo sguardo, scontrandosi con quello della bambina e del suo piccolo Natsu, che le stava stringendo teneramente la mano.

Igneel sorrise, negando col capo e scompigliando i capelli dei due bambini, volendo rassicurarli e non aumentare ancora di più le ansie della piccola sulle condizioni della madre.

«Nah, è soltanto una lacrima da sbadiglio. Mi stavo facendo un bel pisolino.»

I bambini risero, prendendo in giro la sua pigrizia. Natsu l'aveva addirittura definito un vecchietto.

«Igneel-san non è un vecchietto! È ancora giovane e bello!»

Avrebbe voluto erigere una statua alla dolcezza dedicata solo alla piccola, che sembrava prendere le sue parti anche con Natsu. Nel tempo in cui erano arrivati dal passato, Lucy era diventata molto amica con tutti i piccoli Dragon Slayers, in special modo con suo figlio.

Erano sempre insieme, indivisibili, quasi come lo erano lui e Layla all'inizio, quando lui non la lasciava da sola nemmeno un'istante.

«Sarà, ma secondo me è un brutto e vecchio drago brontolone e antipatico.»

«Smettila Natsu!» protestò ancora Lucy, rossa in volto.«Igneel-san è un bell'uomo! E poi ha i capelli rossi, quindi deve essere per forza gentile e coraggioso!»

Igneel storse il capo, confuso. Da quando avere i capelli rossi era sinonimo di tante qualità?

«E che centra abbia i capelli rossi?»

«Me l'ha detto la mamma! Lei mi parlava sempre del suo amore dai capelli rossi! Diceva che erano bellissimi, e che lei l'amava tanto.» spiegò la bambina, con gli occhi luminosi.

Igneel tremò, impaziente, voglioso di sapere di più su questo amore dai capelli rossi di cui Layla le aveva parlato.

«Tua madre ti ha detto altro?»

Lucy ci pensò.«Non molto a dire il vero, non le piace parlarne davanti a papà perché dice che altrimenti ci rimane male. Ha detto che se anche vuole tanto bene ha papà, lei ama solo l'amore dai capelli rossi.»

Il cuore di Igneel prese a battere all'impazzata. Perché Layla l'amava e non aveva mai smesso di farlo, perché era stato un cretino e non se lo sarebbe mai perdonato, perché nonostante tutto non poteva smettere di pensare a lei.

Ora lo sapeva, e sapeva esattamente cosa fare per rivedere ancora una volta il suo sorriso.

Ringraziò Lucy e corse via, lasciandosi andare ad un grido gioioso, come quelli che non faceva da ormai sette anni.
 

***

 

Quella notte Layla non riusciva a dormire. Troppo persa nei suoi tristi pensieri e ricordi, ancorata al passato ed incapace ancora di aprirsi ad un nuovo futuro.

Aveva chiesto a Jude di lasciarla in una stanza da sola perché aveva bisogno di pensare, ma la realtà era che non riusciva più a guardarlo negli occhi e a sorridere serena, non ora che Igneel era tornato nella sua vita.

Avrebbe dovuto dimenticarlo, voltare pagina e dimenticarsi di lui una volta per tutte. Era ovvio che non potesse farlo, perché ormai era completamente sua, come lo era stata Anna con Acnologia, ormai secoli prima.

Per questo non respinse il suo abbraccio, quando lo sentì abbracciarla da dietro, sussurrandole parole dolci e di scuse, parole che le scaldarono il cuore dopo tutti quegli anni di sofferenza. Per questo non respinse il bacio che ne seguì dopo, così caldo da scioglierle ogni parola che avrebbe voluto dire, atteso quanto una boccata di ossigeno dopo aver trattenuto il fiato.

Non l'aveva respinto quando l'aveva delicatamente adagiata sul letto, ed aveva acconsentito quando le aveva tacitamente chiesto di poterla fare sua una seconda volta, l'ultima probabilmente, ma che entrambi desideravano ardentemente.

Stava tradendo Jude, lo sapeva, ma in quel momento nulla aveva importanza. C'erano solo loro ed il loro amore, nient'altro contava.

«Ormai non mi resta molto.» aveva sussurrato al suo amato, stringendosi al suo petto per sentire quanto più caldo possibile.«Sono felice di averti potuto amare ancora una volta.»

Igneel non aveva parlato. Indeciso se confidare a Layla l'unico segreto che lui e gli altri draghi si erano promessi di mantenere, l'unico motivo che non aveva voluto considerare, quando aveva abbandonato Layla anni prima.

«Anche a me.»

La donna si alzò per guardarlo, confusa.«Cosa vuoi...?» ma lui la baciò. Senza lasciarle il tempo di finire.

Non chiedere.

Una tacita e disperata richiesta, che Layla accolse ricambiando il bacio con cui l'aveva zittita.

«Ti amo.» si sussurrarono a vicenda, stringendosi ancora di più, cercando di recuperare quanto più possibile la distanza che li aveva separati per sette anni.

«Quando tutto questo sarà finito staremo insieme. Che sia questo o l'altro mondo, se sarà con te allora va bene.» e stavolta, quando avrebbe potuto riabbracciarla, non avrebbe lasciato andare la sua mano mai più.

Il mattino seguente, dei draghi non vi era più traccia. Come se non fossero mai esistiti, ogni abitante della casa sembrava aver dimenticato della loro esistenza, compresi Jude e Lucy, che si aggiravano in pena nel maniero, preoccupati per le condizioni di Layla.

L'unica che ricordava era proprio lei, che sorrideva al cielo sereno, distesa nel letto in cui si era amata per l'ultima volta con Igneel.

Si distese, senza mai smettere di sorridere al cielo. Lasciare Lucy era doloroso, ma sua figlia era forte, ed era certa che un giorno avrebbe ritrovato la strada per stare con Natsu. Nei loro occhi c'era stata la stessa luce che aveva alimentato l'amore tra lei e Igneel, l'aveva riconosciuta subito. Sarebbero stati bene, tutti loro.

Le aveva lasciato un biglietto, le ultime parole di una madre verso una figlia che avrebbe dovuto affrontare una vita difficile senza poterla avere accanto. “Sei nata dall'amore più vero e puro del mondo, e dall'amore nasce la tua forza. Viaggia e ama figlia mia, non avere mai rimpianti.”

«Presto saremo di nuovo insieme, amore mio.»

Sorrise, chiudendo gli occhi un'ultima volta.


 


 

 

   
 
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