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Autore: ArrowVI    04/08/2018    1 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 3-2: Climax [2-3]

 



Quando Michael riaprì i suoi occhi, la sua vista era appannata,a stento riusciva a muoversi di qualche millimetro.
Sentiva il morbido di un cuscino sotto la sua testa, e capì rapidamente di trovarsi disteso in un letto.

"Dove sono?"
Provò a chiedere, ma le parole gli si bloccarono in gola.

Per qualche istante provò lentamente e debolmente a guardarsi intorno, senza, però, riuscire a focalizzare niente: le figure intorno a lui erano sagome scure, simili a ombre.
I rumori erano quasi impercettibili, non sentiva nulla se non un forte fischio nelle sue orecchie.

"La mia testa... Fa un male cane..."
Provò a dire, ma anche stavolta le parole non uscirono dalla sua bocca.

Gli sembrava di essere paralizzato su quel letto: non sapeva dove fosse, le parole gli si bloccavano in gola, non riusciva a muoversi e non sapeva cosa fosse successo fino a quel momento.


Fortunatamente per lui, però, dopo appena pochi secondi la sua vista sembrò lentamente tornare, e i rumori intorno a lui si fecero man mano più chiari.



<< Hey, si sta riprendendo! >>
Sentì dire da una voce maschile.
La conosceva, ma era ancora troppo distorta per riuscire a capire perfettamente di chi si trattasse.

<< Si spera sia lui e... Beh, non quella cosa. >>
Sentì dire da qualcun altro.

Conosceva quelle voci, ma ancora non riusciva a focalizzare bene le loro sagome: la sua vista era ancora appannata.

<< Dovrebbe essere tutto normale, Xane. >>
Rispose una voce femminile, adulta.

In quel preciso istante finalmente Michael si riprese quasi del tutto, riuscendo finalmente a capire dove si trovasse e chi fossero le figure scure che vedeva intorno a lui.


Era in una stanza d'ospedale, probabilmente l'infermeria dell'istituto Star, e insieme a lui c'erano altre persone.
Riconobbe Xane, Seryu ed Ehra.

Rimase sorpreso per qualche secondo non vedendo Tesla e Jessica.


<< Come stai, Michael? >>
Gli domandò Ehra, avvicinandosi lentamente al lui, con un tono preoccupato.

Michael provò ad alzarsi dal letto, ma inutilmente: cadde di schiena subito dopo, dolorante.

<< La mia testa fa un male cane... >>
Disse, toccandosi la fronte con una mano, digrignando i denti nel tentativo di nascondere il più possibile quel dolore.

<< Tsk. >>
Esclamò poco dopo qualcuno.
Michael si voltò lentamente dal lato opposto, notando Xane con una espressione infastidita in volto, braccia conserte.

<< Sono sorpreso sia tornato in sé, dopo ciò che è successo. >>
Disse il ragazzo dai capelli viola, evitando lo sguardo del suo compagno.

<< Beh... Più o meno. >>
Aggiunse subito dopo, guardando Michael con una strana espressione.


In quell'istante, Michael impallidì.

<< E'- E' vero! Cosa è successo?! Dove sono i due- >>
Esclamò, posando rapidamente di nuovo lo sguardo su di Ehra, con tono preoccupato.

La donna allungò una mano verso il ragazzo, mostrandogli un sorriso calmo, posandola sulla sua spalla.

<< Rilassati, va tutto bene. Hai dormito per due ore, ormai è tutto finito già da un pezzo. >>
Spiegò la donna.

<< Non ricordi nulla? >>
Gli domandò subito dopo, con una espressione sorpresa.
Michael rispose con un cenno negativo del capo.

<< Quale è l'ultima cosa che ricordi, Mike? >>
Gli domandò Seryu, che era seduto al fianco della donna.

Michael evitò per qualche istante gli sguardi dei presenti, assumendo una espressione pensierosa, scavando il più possibile per far riaffiorare i suoi ricordi.

<< Io... L'ultima cosa che ricordo è di aver sentito un grosso dolore alla testa dopo che... >>
Non appena pronunciò quelle parole, Mike si ricordò di qualcosa.

Si voltò di scatto ancora una volta verso Ehra, mostrandole una espressione preoccupata.

<< Jessy! Dove è Jessica?! >>
Urlò, ricordando cosa fosse successo alla sua compagna.


Dopotutto, l'ultima cosa che ricordava era Jessica che cadeva al suolo, insanguinata.


Ehra gli mostrò un grosso sorriso, spostandosi leggermente di lato e indicando un letto alle sue spalle.

Michael riconobbe immediatamente la persona distesa su quel letto.
Non appena vide quella scena, gli occhi del ragazzo si illuminarono improvvisamente: a stento riuscì a trattenere le lacrime.

Davanti a lui c'era Jessica che dormiva beatamente distesa su quel letto.
Aveva delle fasciature, dei graffi e ferite visibili perfettamente anche a occhio nudo, ma era ancora viva.

Quella era la notizia più bella che Michael potesse ricevere in quel momento.


<< Quando i due demoni sono scappati, la barriera intorno a me è andata in frantumi anche prima che potessi romperla io. Credo sia accaduto perché sono usciti dal raggio d'azione dell'incantesimo... Comunque, non appena la situazione si è calmata sono corsa il più rapidamente possibile verso Jessica. Non aveva battito, e le ferite erano molto gravi, ma sono riuscita a curarla e a far riprendere il battito cardiaco... Fortunatamente, l'infermeria del nostro istituto è dotata di dottori e strutture mediche che sono state in grado di stabilizzarla. >>
Spiegò rapidamente al ragazzo, facendogli poi segno di parlare sotto voce, portandosi un dito davanti alle labbra.

<< Non svegliamola, ok? Dopotutto, Jessica per poteggere tutti voi è quella che ha subito più danni. Lasciatela riposare ancora un po'. >>
Gli sorrise.

Michael guardò la donna per qualche istante con enormi occhi lucendi, con una espressione mista tra felicità e stupore. Si passò rapidamente un braccio in volto, asciugandosi rapidamente le lacrime che non era riuscito a trattenere.

<< Sissignora! >>
Le rispose, ricambiando il sorriso della donna.


<< Tsk! >>
Esclamò Xane, con tono infastidito.
I presenti si voltarono tutti verso di lui, sorpresi dal suo disappunto.

<< Non fate finta non sia successo niente! >>
Esclamò il ragazzo dai capelli viola, puntando poi un dito verso Michael.

<< Se la situazione è andata in malora, è colpa sua! Se non mi avesse intralciato fin dal principio, tutto questo magari non sarebbe successo, e Jessica non sarebbe finita in quella situazione precaria! >>
Continuò, fissando intensamente il suo compagno con uno sguardo di rimprovero.

Michael, sentendosi colpevole, evitò rapidamente lo sguardo di Xane, non riuscendo nemmeno a rispondergli.

<< Xane, non serve trattarlo così... Anche Mike è rimasto severamente ferito dallo scontro... >>
Disse Seryu, cercando di far calmare il suo compagno.

Xane non era d'accordo.

<< Le sue ferite non sono altro che colpa sua! La sua stupidità e incoscienza non hanno messo in pericolo solo lui, ma persino Jessica! E' un qualcosa che non posso perdonare: se non avesse interferito e mi avesse lasciato usare il mio incantesimo di potenziamento adesso magari- >>
Prima che Xane potesse anche finire di parlare, venne bruscamente interrotto da Ehra.

<< E se non avesse funzionato, Xane Ravier? >>
Domandò la donna, fissando il ragazzo con una espressione cupa.

Xane rimase per un istante sorpreso dalla domanda della donna.

<< Allora avrei pensato a qualcos'altro! Di certo, Miss Ehra, non avrei messo in pericolo la vita dei miei compagni per soddisfare il mio pericoloso desiderio di rendermi utile! >>
Rispose alla donna, con tono sicuro e deciso.



<< Non... Farmi ridere! >>
Esclamò un'altra voce, dall'altro capo della stanza.

Tutti i presenti si voltarono verso l'origine di quella voce.
Era la voce di Tesla: il ragazzo era disteso su un letto dall'altro capo della stanza.

Anch'egli era coperto da bende, fasciature e svariate ferite superficiali e alcune più profonde, ma cucite.

A differenza di Michael e Jessica che indossavano una specie di camice, Tesla era a petto nudo: Michael notò ben presto una grossa garza della grandezza di una mano nella spalla destra del ragazzo biondo, sembrava ancora sanguinante.


<< Tesla, non dovresti sederti sul letto, la ferita potrebbe riaprirsi. >>
Lo rimproverò Ehra, alzandosi dalla sedia su cui era seduta, muovendosi poi in direzione di Tesla.


<< Li dentro eravamo tutti in pericolo, razza di idiota! Siamo stati fortunati che ci siano stati solamente tre feriti gravi, dopo tutta quella merda! Quindi smetti di comportarti come se le cose fossero potute andare meglio, perché siamo stati fottutamente fortunati che non ci sia morto nessuno, stronzo! >>
Esclamò Tesla, prima che Ehra lo forzasse a coricarsi di nuovo nel suo letto.

<< Ecco, piano... Rilassati, non agitarti. >>
Gli sussurrò la donna, cercando di far calmare il ragazzo.

Tesla fece un verso infastidito, voltando poi lo sguardo verso il muro alla sua sinistra, decidendo di lasciar perdere la discussione.


<< Ha ragione, Xane. >>
Disse subito dopo Ehra, voltandosi verso gli altri tre ragazzi, mostrando loro una espressione cupa, ma allo stesso tempo sollevata.

<< La situazione era davvero pericolosa: siamo stati fortunati che ci siano stati solo tre feriti e nessun morto. Stavate correndo tutti un grandissimo pericolo, la situazione poteva peggiorare da un momento all'altro... >>
Aggiunse, mostrando loro un grosso sorriso.

Poi, però, il suo sorriso venne rapidamente sostitutito da una espressione piena di rammarico.

<< In ogni caso... Non posso fare altro che incolparmi per l'accaduto: mi sono lasciata prendere di sorpresa, nonostante tutte le precauzioni, e ho messo le vostre vite in pericolo più di quanto non dovessi... Ho fallito come educatrice. >>
Concluse, abbassando lo sguardo e stringendo i pugni.


Sentendo quelle parole, Xane fissò intensamente la donna con uno sguardo sospettoso, senza muovere neanche un muscolo.


Cadde il silenzio per qualche secondo, rotto solamente dal respiro dei presenti.

<< Comunque... >>
Disse Michael, rompendo finalmente quel silenzio.

<< ... Io non ricordo nulla... Cosa è successo? Come si è risolta la situazione? >>
Domandò ai presenti, guardandoli uno a uno con uno sguardo confuso e implorante.

<< Vedi... >>
Borbottò Ehra, bloccandosi poi di colpo.

Mike fissò intensamente la donna con una espressione confusa, notando la sua preoccupazione.

<< Che succede? Perché si è bloccata, Miss Ehra? >>
Le domandò Michael, confuso.

La donna posò di nuovo lo sguardo sul ragazzo, fissandolo con una espressione triste.

<< Credo... Sia meglio se tu lo veda con i tuoi stessi occhi. Sarà più facile da spiegare e da credere... >>
Gli disse subito dopo.


Ehra posò poi il suo sguardo su Seryu, chiedendogli di prendere un piccolo specchio che era appoggiato sul comodino vicino al letto di Michael.
Non appena il ragazzo lo prese, lo consegnò al suo compagno.

Michael osservò lo specchio con una espressione confusa.

<< Cosa dovrei farci? >>
Domandò ai presenti.

<< Cosa ci potrai mai fare con uno specchio, razza di idiota? >>
Gli rispose, ironicamente, Xane, fissandolo con una espressione infastidita, braccia conserte.

Mike evitò per un istante lo sguardo del suo compagno, per poi sollevare lo specchio.

Non appena si specchiò in esso, il suo volto divenne pallido come il latte.
Michael lasciò cadere lo specchio al suolo, lanciando un urlo terrorizzato.

<< C-Cosa è quella cosa!? >>
Esclamò, portandosi una mano davanti al volto.

Stava tremando: non riusciva a credere a ciò che aveva appena visto.



Il suo occhio sinistro era mostruoso: la sclera era grigio scuro, l'iride rossa come il fuoco e non riusciva a vedere alcuna pupilla in essa.
In più notò come capillari fossero visibili nella sua sclera.


<< Michael... Non ho intenzione di girarci intorno, per cui sarò schietta... >>
Disse Ehra, attirando l'attenzione spaventata del ragazzo, il quale la guardò sudando, con uno sguardo terrorizzato e tremando.

<< ... Sei un mezzo-demone. >>
Non appena Michael sentì quelle parole, rimase quasi come pietrificato.

Non riuscì neanche a muoversi per qualche secondo, gli sembrò come se gli fosse caduto qualcosa addosso.
Continuò a fissare in silenzio la donna davanti a se con occhi e bocca spalancati, incredulo e, allo stesso tempo, terrorizzato da quelle parole.

<< D-Di cosa sta parlando, Ehra? Cosa vuole dire con questo?! C-Cosa significa che sono un mezzo-demone?! Non è possibile sia vero! >>
Esclamò, non riuscendo a crederle.

<< Considerando ciò a cui abbiamo avuto il DISpiacere di assistere... >>
Disse Xane, attirando l'attenzione del ragazzo terrorizzato.

<< ... Direi sia ormai appurato tu sia un ibrido tra le due razze. >>
Concluse, fissando il suo compagno con uno sguardo distaccato e cupo.

<< N...Non è possibile... Se è uno scherzo, è di pessimo gusto! >>
Esclamò Michael, non riuscendo ancora a credere a quella rivelazione.
Si voltò subito dopo verso Ehra, cercando supporto e conferma.

<< Persino Asteroth ha riconosciuto questa possibilità... Senza contare che sia lui che Seryu abbiano sentito l'energia di Azael provenire da te... Mi dispiace, Michael, ma dubito fortemente ci stiamo sbagliando. >>
Gli disse la donna, abbassando lo sguardo.


Mike non riuscì a rispondere nulla.
Abbassò lo sguardo, fissando il letto su cui era disteso... O forse il vuoto davanti a se.
Non stava pensando a niente.

Era, semplicemente, scioccato da quella notizia.


<< Purtroppo si, è vero... Ho percepito una energia molto simile a quella di Azael provenire da Michael. Non era la stessa, ma era davvero molto simile... Quindi ho paura che sia la verità... >>
Confermò Seryu, guardando il suo compagno con uno sguardo triste.

<< E questo spiega, finalmente, il motivo che si nascondeva dietro la sua assurda resistenza fisica... >>
Aggiunse subito dopo, ripensando al suo scontro con Michael.


<< Ho alcune domande importanti su tutta questa situazione, ma le farò tra qualche minuto... Credo, infatti, che Michael necessiti di sapere cosa sia successo mentre era privo di sensi, cosicché possa avere un quadro generale dell'accaduto, esattamente come noi. Magari anche lui potrà notare le falle che ci sono in questa situazione. >>
Disse Xane, posando poi uno sguardo provocatorio verso Ehra, la quale non gli rispose.

<< Concordo... Credo che spiegargli cosa sia accaduto mentre era "privo di sensi" sia necessario... Anche se non credo che dire "privo di sensi", considerando l'accaduto, sia la scelta migliore di parole. >>
Concordò Seryu, voltandosi anche lui verso Ehra.

La donna sbuffò, ma accettò la provocazione del ragazzo dai capelli viola.



Dopotutto, Ehra aveva già intuito quali fossero i dubbi che affliggevano Xane.



<< Michael... >>
Disse la donna, attirando l'attenzione del ragazzo su di se.

<< So quanto tu sia scioccato dalla nostra rivelazione e che sia difficile da ingoiare così all'improvviso... Ma devi sapere cosa è successo mentre non eri cosciente. Perché, nonostante tu fossi fisicamente li... Non lo eri mentalmente. >>
Continuò, facendo incuriosire il ragazzo.

Michael sollevò lo sguardo, fissando la donna con uno sguardo debole e terrorizzato.



In quell'istante, cominciò a raccontare.


<< Vedi, ti sei trasformato non appena Jessica ha subito il contraccolpo del suo incantesimo.

Ti sei infuriato, rilasciando del tutto e in maniera incontrollata l'energia da demone dormiente dentro di te.
E' normale, per i mezzo-demoni, sai?

Solitamente, la prima volta che rilasciano i loro poteri è dopo un grosso trauma.
In questo campo, non sei stato anomalo...

Ciò che era anomalo, però... E' il fatto che la tua energia sia letteralmente esplosa intorno a te, lasciando un gigantesco cratere ai tuoi piedi, ancora visibile.
Quell'energia era un qualcosa di completamente diverso da quella dei mezzi demone visti fino a ora.

Persino Asteroth, dopo pochi istanti, ne era sorpreso: ben presto sia lui che Seryu hanno riconosciuto qualcosa nella tua energia... 
Una somiglianza con quella di Azael.

Ci siamo parlati per qualche istante, io e Asteroth, poi però la sua attenzione è caduta di nuovo su Nergal che si stava scontrando con te...



Nessuno di noi si aspettava di vedere quella scena... Specialmente non Asteroth.

Dopotutto, Nergal è uno dei demoni più forti della loro armata, se escludiamo i Dodici Generali e Bael.

Eppure lo stavi sopraffacendo, da solo.
Nergal era troppo lento per colpirti... O tu eri troppo veloce per lui.

In tutto quello, tu urlavi e ti agitavi come un animale.
Le tue urla non erano un qualcosa di umano, no... Erano più simili a ruggiti.

Lo stavi sconfiggendo da solo, colpo dopo colpo.
Lo colpivi ferocemente con calci, pugni... Persino testate.

Ciò che mi ha fatto spaventare, era il fatto che sembrasse non importarti delle ferite che avevi in corpo, o di quelle che ti infliggessi colpendo Nergal.
Mi è sembrato quasi... Come se ignorassi del tutto il dolore.

Poi... 
... La scena che ha seguito mi ha terrorizzato.

Non avevo mai visto una brutalità del genere, prima di quel momento, provenire da un essere umano.



Hai afferrato Nergal per uno dei suoi arti, bloccandolo in una presa di sottomissione... 
Poi hai cominciato a tirare.

Gli unici rumori che sentivo erano le urla tue e quelle di Nergal che, a differenza tua, urlava dal dolore...

Hai continuato a tirare... 
Fino a quando... 



... Non gli hai strappato uno dei suoi quattro arti.



Quella scena è stata terrificante.
Nergal è caduto al suolo, urlando dal dolore... Potevo vedere il sangue verde scuro che usciva dalla spalla ormai tagliata...

... E lo stesso sangue sparso nel tuo corpo.

Sembrava quasi non ti importasse: hai lanciato il braccio al suolo, e poi hai urlato... Sembrava quasi... Un ruggito di vittoria emesso da qualche animale selvaggio.


In quell'istante Asteroth si è lanciato verso di te, calciandoti via con un solo colpo.
Subito dopo si è mosso verso Nergal, il quale non ha mai smesso di lamentarsi nel terreno... 


Asteroth era furioso, fui in grado di vederlo nel suo volto.

Sono rimasta di stucco quando, però, ti sei rialzato dal terreno...
Nonostante, però, tu stessi sanguinando pesantemente dalla bocca e dalla fronte hai ruggito verso Asteroth e Nergal, scagliandoti verso entrambi.

Asteroth ti ha colpito in pieno volto con un pugno, ma non sei indietreggiato.


Sotto lo sguardo sorpreso sia mio che di quel demone, lo hai colpito in pieno volto con un pugno.

Non riuscivo a crederci, era qualcosa di assurdo.
Eri ovviamente ferito, credo che il calcio di Asteroth ti avesse rotto la spalla sinistra con cui ti sei difeso... Eppure ti sei scagliato verso di lui, incurante del dolore o... Di qualunque altra cosa.

Persino Asteroth era sorpreso da quella scena: ti ha buttato di nuovo al suolo con una ginocchiata nel ventre, ma tu non rimanevi giù.
Hai afferrato la sua gamba con la tua mano libera, poi gli hai dato una testata in pieno volto.

Ho visto come Asteroth abbia iniziato a sanguinare dal naso... Sangue viola...
Tutt'ora mi sorprendo dal fatto che quasi tutti i demoni abbiano sangue di colore diverso l'uno dall'altro...

Era furioso: ti ha dato un pugno in pieno volto, e tu sei caduto al suolo.


Eppure ti sei rialzato di nuovo...


Non credo tu fossi in grado di sconfiggerlo... Però non aveva molto tempo da dedicarti, visto che avevo quasi rotto la barriera che aveva innalzato su di me.
Infatti, ti ha dato un calcio in pieno volto prima che tu potessi lanciarti ancora una volta contro di lui, scagliandoti a qualche metro di distanza.

In quei secondi di libertà, ha tirato fuori un cristallo dal nulla...
" Godetevi questa vittoria, perché la prossima volta non andrà in questo modo! Torneremo, statene pur sicuri! "

Dopo aver pronunciato quelle parole ha rotto il cristallo con il pugno, rilasciando una grossa cortina di fumo scura intorno a loro.
In quell'istante, la barriera intorno a me è andata in frantumi pochi istanti prima che potessi infrangerla io.


Non appena il fumo si è diradato, Nergal e Asteroth erano scomparsi.

Tu, non appena ti sei rialzato, hai cominciato a guardarti istericamente intorno... Credo alla ricerca dei due demoni.
Hai cominciato a ringhiare mentre ti guardavi intorno.

Poi hai posato il tuo sguardo su di me.
Hai lanciato un grosso urlo, e ti sei lanciato verso di me ferocemente.

Quindi ho usato un Dispelger su di te, facendoti perdere i sensi.
Di norma un Dispelger rimuove tutte le magie di potenziamento su un bersaglio, facendogli poi perdere i sensi... Non ero sicura potesse funzionare anche su di te, ma sono stata fortunata: ho potuto evitare di farti perdere forzatamente i sensi.


Dopo ciò mi sono mossa rapidamente verso Jessica, preoccupata dalla sua situazione.
Fortunatamente, sono riuscita a curare le sue ferite e a far riprendere il battito cardiaco con alcune scariche elettriche.


Poco dopo ho notato che Xane e Seryu avessero allontanato dalla zona tutti i partecipanti all'esame, e li ho ringraziati.
Da li abbiamo preso Jessica, Tesla e te, ancora privi di sensi, e vi abbiamo portato qui per ricevere le cure.

Questo credo sia un riassunto più che dettagliato dell'accaduto. >>
Concluse Ehra.


Sul volto di Michael apparve una espressione incredula: le sue labbra tremavano, e stava sudando freddo.

<< Non... Credo di sentirmi molto bene, al momento... >>
Balbettò il ragazzo, abbassando lo sguardo, evitando gli occhi di tutti i presenti.

Era pallido come il latte.


Ehra fissò il ragazzo con uno sguardo preoccupato per qualche istante, prima di alzarsi dalla sua sedia.


<< E dove state andando, di grazia, Miss Ehra? >>
Domandò Xane alla donna, fissandola con uno sguardo sospettoso e cupo.

<< Voglio lasciare a Michael tutto il tempo per accettare le informazioni che gli ho appena dato; dopotutto è davvero tanto da ingoiare tutto in una volta. Necessita di tempo per elaborare queste informazioni e accettarle, quindi non voglio mettergli troppa pressione. Se necessiterete della mia assistenza, mi troverete nel mio ufficio. Per il resto, sfruttate questi minuti da soli per risolvere qualsiasi problema sia nato tra di voi. >>
Rispose Ehra al ragazzo, indirizzandosi poi verso l'uscita della stanza.

<< Oh no, non lo farai! Ho delle domande da porle, Direttrice Ehra! >>
Esclamò Xane, seguendo la donna con uno sguardo minaccioso.

Ehra non si voltò nemmeno.

<< Sono spiacente, ma non sono autorizzata a darti nessuna informazione, Xane Ravier. >>
Gli rispose, con tono calmo.

Quella risposta non andò a genio al ragazzo, il quale fece un passo in avanti, furioso, stringendo i pugni e digrignando i denti.

<< Mi sta' prendendo in giro, Ehra?! Cosa significa che non è autorizzata a darmi alcuna informazione?! >>
Urlò, furioso, non riuscendo a credere alla risposta della donna.

<< Xane, solamente perché tu sei un membro della famiglia Ravier non significa tu abbia alcuna influenza su di me. Se vorrai sapere qualunque cosa di questa situazione, dovrai affidarti al tuo istinto o chiedere a tuo padre. Io non sono autorizzata a darti alcuna risposta. >>
Gli rispose la donna, continuando a dargli le spalle.

<< Sta' scherzando spero! Come può anche solo pensare che io possa ignorare tutte queste incognite dietro questa situazione! Sono sicuro sapesse sia di Michael, che dei demoni, quindi perché non è intervenuta prima?! Come faceva ad avere queste informazioni!? Cosa ne ottenete dal mettere un gruppo di ragazzi contro demoni di quel livello?! Anche gli incontri erano manipolati per metterci alla prova? Ehra! >>
Esclamò Xane, cercando risposte dalla donna.

< Non posso darti risposte neanche se volessi, Xane! Perché devi essere così intuitivo come tua sorella?! >
Pensò Ehra, assumendo una espressione colpevole.

<< Non ho risposte da darti, Xane Ravier. Mi dispiace. >>
Gli rispose Ehra, voltandosi finalmente verso di lui.

Xane assunse una espressione infastidita e scioccata: digrignò i denti e spalancò le palpebre, incredulo.

< Non può essere! E' uno scherzo?! Pretende che io ignori semplicemente l'accaduto?! >
Pensò il ragazzo, stringendo i pugni.


Subito dopo Ehra fece un grosso inchino, lasciando poi la stanza.



Non appena la donna chiuse la porta alle sue spalle si ritrovò da sola nel mezzo di un lungo corridoio.
Ehra sollevò lo sguardo verso il soffitto, chiudendo gli occhi e stringendo i pugni.

< Perdonatemi... Se le cose mi sono sfuggite di mano, è solo a causa della mia incompetenza! >
Pensò, incolpandosi.

Poco dopo, la porta si aprì alle spalle della donna.
Ehra si voltò lentamente, posando il suo sguardo sul ragazzo che era uscito dalla stanza poco dopo di lei.

<< Seryu? C'è qualcosa che posso fare per te? >>
Domandò al ragazzo, non appena egli chiuse la porta della stanza alle sue spalle.

Seryu tenne lo sguardo basso per qualche istante, dubbioso se fare, o meno, quella domanda a Ehra.


<< Miss Ehra... Sono sicuro che fosse anche una delle domande che si è posto Xane, però vorrei farle una domanda anche io, se possibile. >>
Disse alla donna, sollevando poi lo sguardo.

<< Non credo di poterti dare le risposte che cerchi, Seryu... Ma se proprio vuoi, puoi pure pormi quella domanda. >>
Gli rispose Ehra, mostrandogli un sorriso debole.

Seryu esitò per qualche secondo, prima di farle quella domanda.

<< Posso vederlo dal suo Ki... C'è qualcosa di diverso in Jessica... >>
Non appena il ragazzo pronunciò quelle parole, il cuore di Ehra sembrò saltare un battito.

Fissò il ragazzo con occhi spalancati, cercando di nascondere al meglio la sua preoccupazione, mentre una goccia di sudore le scese giù dalla fronte fino alla guancia.

< La tua abilità, Seryu Alcher, è spesso più un problema che un aiuto, in questo genere di circostanze... >
Pensò la donna.

<< Cosa... E' successo a Jessica? Il suo Ki era sparito, quindi anche se il suo cervello stesse ancora funzionando... Il Ki è l'energia vitale di qualunque essere vivente, quindi se sparisce... >>
Continuò il ragazzo, senza però finire la frase.

<< Purtroppo, non posso darti le risposte che cerchi, Seryu Alcher. Però, se possibile, mi piacerebbe che tu tenessi Xane Ravier all'oscuro di questo dettaglio. >>
Gli rispose la donna, lasciando Seryu scioccato al solo udire quella richiesta.

<< Sfortunatamente per lui, Xane non conosce a pieno il funzionamento del Ki, mentre io, avendo vissuto per più di sei anni a Mistral, ne sono al corrente. Poiché so che questa informazione, se dovesse arrivare nelle sue mani, causerebbe più problemi che benefici, preferirei che rimanesse tra noi due. Come segno di gratitudine, posso rivelarti che non sono stata io a curare Jessica, ma qualcos'altro... >>
Continuò.

Quelle sue parole fecero incuriosire Seryu.

<< "Qualcos'altro"? Di cosa sta parlando? >>
Le domandò, confuso e incuriosito dalla risposta della donna.

<< Non posso darti i dettagli, ma... Non conosco magie in grado di ripristinare l'energia vitale di una persona... Nonostante ciò, esistono magie che sono in grado di fare una cosa del genere. >>
Gli rispose Ehra.

In quell'istante, Seryu capì qualcosa: spalancò gli occhi e la bocca, impallidendo.
Fece un passo all'indietro, spaventato da ciò che avesse intuito.

<< Non può essere... Magia... Proibita? >>
Domandò alla donna.


Non ricevette risposta: Ehra gli diede le spalle, allontanandosi da lui.

<< Confido nel suo buonsenso, Seryu Alcher. >>
Furono le uniche parole che Ehra pronunciò.


____________________________________________________________________________________________________________

Fine del capitolo 3-2, alla prossima!

Chiedo scusa per il ritardo (doveva uscire due o tre giorni fa questo capitolo), ma ci sono stati problemi! 
Alla prossima con la conclusione di questo arco, e l'inizio del prossimo arco narrativo!



 

   
 
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