Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: walpurgis    28/01/2019    0 recensioni
Tre anni, tre incontri tra Hermione Granger e Sirius Black.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
quindici anni 

Riusciva a sentire le loro parole, sebbene fossero aldilà del muro. Dietro la porta appena socchiusa, Harry e Sirius discuteva di destino, famiglie e successioni, vivendo un raro e prezioso momento di serenità, intervallato da lunghi abbracci. Hermione era già entrata nella camera a Settembre, quando Molly l’aveva informata che la vecchia stanza del figlio maggiore dei Black fosse rimasta l’unica inoccupata. Al suo interno, accanto agli stendardi rossi e oro e alle fotografie di donne seminude, il maestoso albero genealogico della famiglia Black era stato dipinto sull’intera lunghezza della parete centrale. Tracciando con le dita i contorni di quelle figure sbiadite, Hermione aveva incontrato il buco nero sotto cui era riportato il suo nome, ancora annerito e fumante dopo più di dodici anni. Ora invece era Harry a vederlo, a toccarlo e a stupirsi, come lei prima di lui, della cattiveria di Walburga che con un veloce schiocco di bacchetta aveva completamente cancellato l’esistenza di suo figlio.
Ma il passato era passato, e Sirius pareva aver dimenticato la sua vita precedente, convinto di voler dedicare la sua completa attenzione al futuro. Appena Voldermort sarebbe stato sconfitto, aveva annunciato, si sarebbe trasferito a vivere in una casa nuova insieme a Harry, allontanandosi il più possibile da Grimmauld Place. Avrebbe reclamato la sua eredità per consentire a entrambi di concedersi ogni sfizio, comprando al figlioccio i migliori equipaggiamenti per il Quidditch e, magari, una piccola motocicletta volante che gli avrebbe insegnato a guidare. La sera, più volentieri in occasione della cena, amava parlare del domani come se fosse già il presente, invitando i presenti a far loro visita a un indirizzo ancora inesistente. Lupin sarebbe venuto a cena ogni fine settimana (“Per te carne cruda a fine mese, Moony”), Arthur lo avrebbe aiutato con il giardinaggio il mercoledì pomeriggio (“E’ incredibile, ogni settimana sono costretto a disinfestare il prato da quei maledetti gnomi!”) e Ron e Hermione sarebbero stati invitati a trascorrere l’intera estate con loro (“certo, Molly, in camere separate. Harry è ancora troppo giovane per diventare zio!”).
Anche ora, Hermione si ritrovava assorta ad ascoltarlo parlare del futuro, a raccontare ciò che lui e Harry avrebbero visto e fatto come se fossero appena a un passo dal viverlo; Sirius sognava, ma i suoi progetti apparivano più che mai concreti, elaborati fin nei minimi particolari.
“ Presto saremo una vera famiglia, Harry e… ”
Sirius si zittì alla vista di Hermione, lasciando scivolare la mano che prima stringeva la spalla di Harry.
“ Sei tu Herm? Cosa fa lì al buio?”
“ Scusate se vi ho interrotti. Molly mi ha chiesto di venirti a cercare per ricordarti che è avanzata una fetta di torta, Harry.” Spiegò “Ha paura che se non ti sbrighi Ron la mangerà prima di te.”
“ Vai pure, Molly ha ragione. Mettere su qualche chilo non farebbe male né a te né a me. Ci restano un paio di giorni prima del tuo ritorno a Hogwarts, parleremo ancora di tuo padre.”
Harry annuì.
“ Scendi con me?” chiese all’amica.
“ Veramente stavo salendo nella camera mia e di Ginny per studiare. Credo che ci vedremo più tardi.”
“ Giudiziosa e intelligente come tua madre, Harry. Hai un’amica brillante”
“ Saremo persi senza di lei.”
“ Come ogni uomo senza una donna accanto.”
Hermione roteò gli occhi.
“ Più che persi sareste morti” li rimbeccò “…tutti e due.”
Risero insieme, prima che Harry li lasciasse per tornare in cucina a cercare il suo dolce.
Hermione e Sirius rimasero soli, in cima alle scale.

“ Allora…”
“ Ti posso parlare” lo interruppe “in privato?”

Uscì, chiudendo la porta dietro di sé.
Non riusciva a credere di averlo detto.
Salendo le scale a due a due, rientrò tremante nella sua stanza. Ginny pareva non essere ancora al piano di sotto, per cui Hermione poté tirare un sospiro di sollievo e riunire i pensieri. Il cuore le batteva veloce, le mani le fremevano e le lacrime le scivolavano sulle guance; guardandosi allo specchio si trovò gonfia e accaldata. Girò la chiave, sebbene fosse certa che lui non sarebbe salito a cercarla, anzi, come aveva detto, avrebbe scoraggiato in ogni modo la sua cotta.
“ Sei ancora una ragazzina, Hermione.”
“ Sciocchezze, a breve sarò maggiorenne. Non ti piaccio, forse?”
“ Sono discorsi inappropriati…”
“ Rispondimi.”
“ Abbiamo vent’anni di differenza!” sbottò Sirius.
“ Moltissime coppie ne hanno ancora di più a dividerli!” lo seguì lei, a voce troppo alta. Sirius si accigliò e sfoderando la bacchetta pronunciò senza difficoltà un incantesimo ammutolente, costringendola al silenzio.
“ Avanti, calmati.” propose e come offerta di pace le indicò il posto sul letto accanto a sé, invitandola a sedersi “Io non voglio ferire i tuoi sentimenti, ma è essenziale che non ti dia false speranze. Sei sveglia, perciò te lo dirò senza mezzi termini: ci sono moltissime ragioni per cui non possiamo stare insieme, perciò levatelo dalla testa.” Hermione impallidì. Tremando si avvicinò e poggiò la testa contro di lui, singhiozzando in silenzio sulla sua spalla. Intrecciò la mano morbida con la sua, ruvida e grigia, e pianse fra le sue carezze. Era stato fermo, ma non scortese come un adulto esasperato trovatosi a discutere con un bambino particolarmente cocciuto e Hermione si sentiva infantile e meschina.
“ Senti,” iniziò Sirius con cautela, giocherellando timidamente con le punte dei suoi capelli dietro la schiena “è difficile. Tutti i tuoi sentimenti, lo capisco, credimi, sono stato giovane anch’io. Sei una bella ragazza, non avrai alcuna difficoltà a trovare presto un bravo ragazzo della tua età che ti amerà moltissimo.”
Lei lo guardò arrabbiata, scuotendo la testa come se non volesse nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi. Di fronte alla sua espressione corrucciata, Sirius scoppiò a ridere e “sciolgo l’incantesimo” promise “a patto che ora io e te ci salutiamo come due buoni amici e ci dimentichiamo di questa storia assurda.” Hermione annuì, sconsolata. Sirius le passò un dito sulle labbra increspate, mormorando una formula, e lei lo accolse delicatamente in bocca.
“ Mi metti in difficoltà, così” sussurro incerto, accarezzandole una guancia prima di allontanarsi.
Lei continuò a singhiozzare, ormai imbarazzata oltre ogni limite.
“ Facciamo così,” temporeggiò Sirius, esasperato, prima di tornare a fissarla con serietà “forse possiamo, possiamo… riparlarne, ecco. Ma non adesso. Fra molto tempo, quando la guerra sarà finita e voi avrete concluso gli studi, così potrai pensare con calma a ciò che vuoi veramente. Non guardarmi così, non è una promessa.”
“ Sembrerebbe, però.”
“ … Mi devi giurare che prima di allora non proverai mai a rimanere da sola con me. Nessun approccio né allusione equivoca, specialmente in presenza di Harry. Ci vedremo sempre in compagnia di altri e nessuno dovrà sapere cosa ci siamo detti oggi.”
“ E poi?”
“ Te l’ho detto… ne riparleremo.”
A Hermione parve abbastanza: una speranza, per quanto flebile era pur sempre una speranza. Così ora si ritrovava a ripensare all’intero discorso, soppesando con cura ogni parola detta, riconsiderando le sue espressioni e i suoi gesti. Non ne venne a capo: prima si convinse che Sirius si fosse assunto un impegno che non avrebbe mai rispettato, che le avesse raccontato una bugia, poi ci credette, conquistata dalle sue tiepide affettuosità. Penso e ripensò, divisa fra incertezza e curiosità. Spero che gli anni trascorressero in fretta, veloci e impalpabili, così che si affacciasse la sua prossima occasione. Ignorava che il suo tempo sarebbe finito ancor prima di iniziare e che quello sarebbe stato il loro ultimo incontro. Le ore scivolarono via.
Sirius morì il 18 giugno e, insieme a lui, una parte di Hermione si spense per sempre nel buio. 

Note conclusive: E ho finito! Ringrazio di cuore tutti coloro che si sono fermati a leggere e che hanno concluso la storia insieme a me. Come ho spiegato in un commento, è la prima volta che pubblico perciò non mi aspettavo molto, ma è stata sicuramente un’esperienza istruttiva e divertente. Invito chiunque volesse essere così gentile da lasciarmi una recensione a farlo: risponderò volentieri e con piacere a tutti. Alla prossima! W.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: walpurgis