02/10/2019
4 recensioniCapitolo 3 – La Minaccia dell’Imperatore Malvagio, Parte 1 – 28 Gennaio/18 Marzo 749
Circa un mese dopo l’assalto di Luud, Radish e Pump vennero portati da Vegeta al cospetto di Freezer. Freezer era stranamente sempre felice di vedere Vegeta, poiché nutriva un diretto interesse verso di lui. E a quell’età Vegeta conservava ancora la pucciosità da marmocchio saiyan, ma stava già sviluppando una gran bella dose di figaggine da adulto. E a Freezer (come anche a noi lettori) ciò piaceva parecchio.
Questi però si sorprese nel vedere una ragazza saiyan che non era stata inserita nei suoi piani: certo, sapeva che scegliendo di salvare il principe dei saiyan avrebbe riservato un trattamento di favore anche a Radish, che lo stava accompagnando in missione; inoltre aveva salvato anche Nappa, tutore del bambino. Ma questa ragazza non s’ha ovviamente da salvare. Non aveva compiuto un genocidio di massa in fretta e furia per lasciarsi scappare così tanta gente. Fortuna che non conosceva ancora Goku, Tarble, Trunks, Gohan, Goten, Pan e Bra. E pure Broly e Paragas, che ora sono canon! Ci manca solo che alla Toei decidano di fare un film con Tarles.
Prima di lasciarli andare, consegnò loro tre scouter di ultimo modello, uno rosso e due verdi, come regalo di benvenuto. Radish e Pump si erano trasferiti alcuni giorni dopo sul pianeta Freezer nell’appartamento che Vegeta condivideva con Nappa, e avevano raccontato loro cosa avevano vissuto dopo la scomparsa del loro pianeta. Vegeta fece lo stesso con i suoi nuovi compagni.
“Come vi ho detto, dopo che abbiamo finito di ripulire Vecoli, ho preso la navetta e mi sono diretto sul più vicino pianeta con una gravità minima pari al vecchio Vegeta, Zoon. Credo di aver combinato un po’ di casini nelle città maggiori… Beh, un tempo erano “Città Maggiori”. Solo sei mesi dopo, Nappa ha rintracciato il mio scouter e mi ha riportato da Freezer: visto che avevo da solo conquistato un terzo del pianeta, mi ha sbattuto di nuovo nell’esercito, ma come Elite.
Ho fatto per sette lunghi anni questo lavoro di merda sotto quello schiavista di Freezer solo perché potevo combattere quanto mi pareva. Il mio livello di combattimento è saltato da tremila a cinquemila in neanche un decennio perché non ho mai rinnegato il mio regale sangue saiyan, mentre voi avete perso tempo su quel grumo di polvere.”
Pump lo interruppe offesa: “Puoi anche smettere di prenderci in giro, principino”
“Per te, ragazzina, sono ancora il Principe Vegeta, signore di tutti i saiyan!”
“Oh cielo, il signore di tutti e tre i saiyan, che paura!”
“Come ti permetti? E poi siamo almeno sette!”
“Scusami Vegeta, – Radish interruppe la discussione tra i due – ma Nappa dov’è ora?” Vegeta smise di fare a boccacce con Pump, e si riappoggiò al divano: “Uff… È a fare compere come al solito, ultimamente.”
“Che!? Ce n’è un altro? Allora siamo davvero in sette?” Esclamò stupita Pump.
“Comunque, quanto tempo avete intenzione di vivere a sbafo da me?”
In quel momento si accese uno schermo sulla parete del lussuoso salotto: Radish e Pump sobbalzarono. “Hai un teleschermo? Ma quanto sei ricco?” “Su Luud lo avevano solo i ricconi!”. Vegeta, senza neanche degnarli di uno sguardo, assunse un’espressione disgustata, mentre dallo schermo partì un programma in automatico, annunciato da una fanfara: “Attenzione. Informativa Imperiale. Annunciamo che tra sei settimane si terrà la cerimonia di inaugurazione delle “Freezer-Weeks”, le due settimane di festività galattica per il compleanno di Sua Magnificenza Lord Freezer. Le due settimane di parate daranno luogo a molti eventi ai quali parteciperanno le alte cariche dell’esercito imperiale, come anche Lord Zarbon, Lord Dodoria e Lord Kikono. Sua Magnificenza Lord Freezer ha comunicato stamane che durante la cerimonia di apertura diffonderà un annuncio importante per la stabilità dell’Arma Imperiale, specialmente per i soldati più giovani. Questo è tutto. Lunga Vita a Freezer e Prosperità.”
“Tsk – Vegeta era visibilmente infastidito dalla notizia, tanto che una vena sulla tempia paresse sporgere leggermente – Cosa vuole quel pazzo da noi ancora?” Radish si alzò, e fece un cenno a Pump: “Vabbè, vedremo. Tanto oramai ci siamo in mezzo anche noi. Buonanotte Vegeta.” Pump si fermò un attimo e guardò Vegeta: “Buonanotte, Principe Vegeta.” Ma da lui, nessuna risposta.
Qualche giorno dopo, Radish e Pump vennero destati dalla luce della lontana stella del sistema. Alzatisi e vestitisi con degli abiti che gli aveva procurato Vegeta, si diressero in salotto per fare colazione, ma non vi trovarono il principe, solo un bigliettino che riportava le seguenti parole: “Mi alleno – Non disturbate – O vi ammazzo” Aprendo il frigorifero, apparecchio che non usavano da un decennio, si stupirono ancora della ricchezza di Vegeta: il frigo non solo era grande, ma anche pieno zeppo di carne, frutta e verdura.
Premendo tasti a casaccio sul muro, Pump accese prima il teleschermo, poi spense e accese una ventina di luci, aprì l’acqua del lavabo, tirò lo sciacquone nel bagno accanto, infine riuscì a far comparire un tavolo dal pavimento, insieme a delle sedie. Mentre mangiavano, Pump esordì con: “Certo che Vegeta è cresciuto proprio bene.” Radish per poco non morì strozzandosi con un frutto. “Tutto a posto, Ra-Ra?”
Finito di mangiare, uscirono dall’appartamento per esplorare l’edificio. Scendendo, cominciarono a sentire dei rumori, sempre più forti: qualcuno stava combattendo. Un corridoio buio si illuminò intensamente di scatto, e si sentì il boato di un’esplosione. I ragazzi, un po’ spaventati, si scambiarono un’occhiata furtiva e avanzarono nella penombra, finché non si fermarono di fronte ad un’ampia vetrata. Dietro allo spesso vetro, una battaglia infuriava tra cinque inquietanti figure e Vegeta. In un’enorme palestra Vegeta combatteva con stile e forza contro cinque mostri verdognoli all’apparenza molto forti, ma impareggiabili al cospetto del giovane principe, nonostante il vantaggio numerico.
Con occhi e bocche spalancate, Pump e Radish sbavavano davanti ad un tale spettacolo di luci, polvere e arte marziale. Osservarono in silenzio Vegeta per circa dieci minuti, fino a quando non ebbe terminato l’ultimo dei suoi avversari.
“È portentoso, non è vero?” Spaventati, i ragazzi si voltarono di scatto alla loro sinistra: un uomo pelato, alto e corpulento, in divisa militare, guardava come loro attraverso il vetro, fino a quando non osservò meglio i due ragazzi: “Ma… Voi avete la coda! Siete i due saiyan di cui mi ha parlato Vegeta, tu sei Radish! E tu devi essere… Pump?”
Ammutoliti dall’entusiasmo dell’uomo, non si accorsero che Vegeta si trovava già alle loro spalle: “Cosa ci fate tutti qua? Perché sei qui, Nappa?” Pump comprese: l’uomo che avevano di fronte era proprio Nappa, il tutore del principe. Solo in quell’istante notarono che portava la coda arrotolata intorno alla vita, come usava fare Vegeta.
“Allora sono loro i tuoi vecchi compagni, Vegeta! Cosa hai fatto per tutto questo tempo, Radish? E tu, ragazzina?” Vegeta non si distrasse: “Ecco, voi due, imparate a tenere la coda intorno ai fianchi: non si addice all’ambiente di noi elite. Nappa, ho bisogno di saibaimen con una forza di seicento domani.” “Certo, come vuoi. Voi ragazzi siete a posto così?” Loro non replicarono, non sapendo cosa rispondere, confusi dalle discussioni degli altri. Vegeta si lasciò sfuggire un sorrisino ironico: “Secondo me non sanno neanche cosa sono i saibaimen.”
“Ma certo, hanno passato anni su quel planetoide!” Nappa sembrava felicissimo di poter raccontare qualcosa: “Li abbiamo ultimati pochi mesi prima della scomparsa di Vegeta. Sì sì, il pianeta. Sono combattenti artificiali simili alle piante, che eseguono i nostri ordini. Il bello è che si può scegliere il loro potenziale combattivo. Vegeta! Quanto avevano questi?”
“Tsk. Cinquecento a testa!”
Vegeta se ne tornò verso le sue stanze. Radish aprì bocca dopo minuti di silenzio: “… Ma cosa cavolo sta succedendo?”
Nota dell’Autore:
Anche qui Broly ha fatto alcuni danni alla versione del testo. Non ho stravolto nulla però.
Forse avrete già inteso quanto palese sia la relazione che andrà a svilupparsi tra Radish, Vegeta e la non così tanto canonica Pump. Però non temete. Farò di tutto per non renderla noiosa, proprio come non avrebbe fatto Toriyama, che resta sempre la mia unica fonte di ispirazione.
Come avete visto, questa è la “Parte 1” del capitolo. Ho deciso di spezzarne alcuni in due o più parti da circa 1500 parole l’una perché non credo sia entusiasmante leggere 12000 parole tutte d’un fiato. Spero possiate comprendere. Nella tendina di selezione capitolo però potrete sempre vedere quante parti in totale avrà il capitolo, in modo da non cascare in situazioni: “Ma quando cavolo vuole finirlo sto capitolo, fra tre mesi?”
Cosa vuole Freezer dai nostri amici? Radish comprerà un nuovo pettine? Non perdetevi assolutamente la seconda parte del capitolo!
Circa un mese dopo l’assalto di Luud, Radish e Pump vennero portati da Vegeta al cospetto di Freezer. Freezer era stranamente sempre felice di vedere Vegeta, poiché nutriva un diretto interesse verso di lui. E a quell’età Vegeta conservava ancora la pucciosità da marmocchio saiyan, ma stava già sviluppando una gran bella dose di figaggine da adulto. E a Freezer (come anche a noi lettori) ciò piaceva parecchio.
Questi però si sorprese nel vedere una ragazza saiyan che non era stata inserita nei suoi piani: certo, sapeva che scegliendo di salvare il principe dei saiyan avrebbe riservato un trattamento di favore anche a Radish, che lo stava accompagnando in missione; inoltre aveva salvato anche Nappa, tutore del bambino. Ma questa ragazza non s’ha ovviamente da salvare. Non aveva compiuto un genocidio di massa in fretta e furia per lasciarsi scappare così tanta gente. Fortuna che non conosceva ancora Goku, Tarble, Trunks, Gohan, Goten, Pan e Bra. E pure Broly e Paragas, che ora sono canon! Ci manca solo che alla Toei decidano di fare un film con Tarles.
Prima di lasciarli andare, consegnò loro tre scouter di ultimo modello, uno rosso e due verdi, come regalo di benvenuto. Radish e Pump si erano trasferiti alcuni giorni dopo sul pianeta Freezer nell’appartamento che Vegeta condivideva con Nappa, e avevano raccontato loro cosa avevano vissuto dopo la scomparsa del loro pianeta. Vegeta fece lo stesso con i suoi nuovi compagni.
“Come vi ho detto, dopo che abbiamo finito di ripulire Vecoli, ho preso la navetta e mi sono diretto sul più vicino pianeta con una gravità minima pari al vecchio Vegeta, Zoon. Credo di aver combinato un po’ di casini nelle città maggiori… Beh, un tempo erano “Città Maggiori”. Solo sei mesi dopo, Nappa ha rintracciato il mio scouter e mi ha riportato da Freezer: visto che avevo da solo conquistato un terzo del pianeta, mi ha sbattuto di nuovo nell’esercito, ma come Elite.
Ho fatto per sette lunghi anni questo lavoro di merda sotto quello schiavista di Freezer solo perché potevo combattere quanto mi pareva. Il mio livello di combattimento è saltato da tremila a cinquemila in neanche un decennio perché non ho mai rinnegato il mio regale sangue saiyan, mentre voi avete perso tempo su quel grumo di polvere.”
Pump lo interruppe offesa: “Puoi anche smettere di prenderci in giro, principino”
“Per te, ragazzina, sono ancora il Principe Vegeta, signore di tutti i saiyan!”
“Oh cielo, il signore di tutti e tre i saiyan, che paura!”
“Come ti permetti? E poi siamo almeno sette!”
“Scusami Vegeta, – Radish interruppe la discussione tra i due – ma Nappa dov’è ora?” Vegeta smise di fare a boccacce con Pump, e si riappoggiò al divano: “Uff… È a fare compere come al solito, ultimamente.”
“Che!? Ce n’è un altro? Allora siamo davvero in sette?” Esclamò stupita Pump.
“Comunque, quanto tempo avete intenzione di vivere a sbafo da me?”
In quel momento si accese uno schermo sulla parete del lussuoso salotto: Radish e Pump sobbalzarono. “Hai un teleschermo? Ma quanto sei ricco?” “Su Luud lo avevano solo i ricconi!”. Vegeta, senza neanche degnarli di uno sguardo, assunse un’espressione disgustata, mentre dallo schermo partì un programma in automatico, annunciato da una fanfara: “Attenzione. Informativa Imperiale. Annunciamo che tra sei settimane si terrà la cerimonia di inaugurazione delle “Freezer-Weeks”, le due settimane di festività galattica per il compleanno di Sua Magnificenza Lord Freezer. Le due settimane di parate daranno luogo a molti eventi ai quali parteciperanno le alte cariche dell’esercito imperiale, come anche Lord Zarbon, Lord Dodoria e Lord Kikono. Sua Magnificenza Lord Freezer ha comunicato stamane che durante la cerimonia di apertura diffonderà un annuncio importante per la stabilità dell’Arma Imperiale, specialmente per i soldati più giovani. Questo è tutto. Lunga Vita a Freezer e Prosperità.”
“Tsk – Vegeta era visibilmente infastidito dalla notizia, tanto che una vena sulla tempia paresse sporgere leggermente – Cosa vuole quel pazzo da noi ancora?” Radish si alzò, e fece un cenno a Pump: “Vabbè, vedremo. Tanto oramai ci siamo in mezzo anche noi. Buonanotte Vegeta.” Pump si fermò un attimo e guardò Vegeta: “Buonanotte, Principe Vegeta.” Ma da lui, nessuna risposta.
Qualche giorno dopo, Radish e Pump vennero destati dalla luce della lontana stella del sistema. Alzatisi e vestitisi con degli abiti che gli aveva procurato Vegeta, si diressero in salotto per fare colazione, ma non vi trovarono il principe, solo un bigliettino che riportava le seguenti parole: “Mi alleno – Non disturbate – O vi ammazzo” Aprendo il frigorifero, apparecchio che non usavano da un decennio, si stupirono ancora della ricchezza di Vegeta: il frigo non solo era grande, ma anche pieno zeppo di carne, frutta e verdura.
Premendo tasti a casaccio sul muro, Pump accese prima il teleschermo, poi spense e accese una ventina di luci, aprì l’acqua del lavabo, tirò lo sciacquone nel bagno accanto, infine riuscì a far comparire un tavolo dal pavimento, insieme a delle sedie. Mentre mangiavano, Pump esordì con: “Certo che Vegeta è cresciuto proprio bene.” Radish per poco non morì strozzandosi con un frutto. “Tutto a posto, Ra-Ra?”
Finito di mangiare, uscirono dall’appartamento per esplorare l’edificio. Scendendo, cominciarono a sentire dei rumori, sempre più forti: qualcuno stava combattendo. Un corridoio buio si illuminò intensamente di scatto, e si sentì il boato di un’esplosione. I ragazzi, un po’ spaventati, si scambiarono un’occhiata furtiva e avanzarono nella penombra, finché non si fermarono di fronte ad un’ampia vetrata. Dietro allo spesso vetro, una battaglia infuriava tra cinque inquietanti figure e Vegeta. In un’enorme palestra Vegeta combatteva con stile e forza contro cinque mostri verdognoli all’apparenza molto forti, ma impareggiabili al cospetto del giovane principe, nonostante il vantaggio numerico.
Con occhi e bocche spalancate, Pump e Radish sbavavano davanti ad un tale spettacolo di luci, polvere e arte marziale. Osservarono in silenzio Vegeta per circa dieci minuti, fino a quando non ebbe terminato l’ultimo dei suoi avversari.
“È portentoso, non è vero?” Spaventati, i ragazzi si voltarono di scatto alla loro sinistra: un uomo pelato, alto e corpulento, in divisa militare, guardava come loro attraverso il vetro, fino a quando non osservò meglio i due ragazzi: “Ma… Voi avete la coda! Siete i due saiyan di cui mi ha parlato Vegeta, tu sei Radish! E tu devi essere… Pump?”
Ammutoliti dall’entusiasmo dell’uomo, non si accorsero che Vegeta si trovava già alle loro spalle: “Cosa ci fate tutti qua? Perché sei qui, Nappa?” Pump comprese: l’uomo che avevano di fronte era proprio Nappa, il tutore del principe. Solo in quell’istante notarono che portava la coda arrotolata intorno alla vita, come usava fare Vegeta.
“Allora sono loro i tuoi vecchi compagni, Vegeta! Cosa hai fatto per tutto questo tempo, Radish? E tu, ragazzina?” Vegeta non si distrasse: “Ecco, voi due, imparate a tenere la coda intorno ai fianchi: non si addice all’ambiente di noi elite. Nappa, ho bisogno di saibaimen con una forza di seicento domani.” “Certo, come vuoi. Voi ragazzi siete a posto così?” Loro non replicarono, non sapendo cosa rispondere, confusi dalle discussioni degli altri. Vegeta si lasciò sfuggire un sorrisino ironico: “Secondo me non sanno neanche cosa sono i saibaimen.”
“Ma certo, hanno passato anni su quel planetoide!” Nappa sembrava felicissimo di poter raccontare qualcosa: “Li abbiamo ultimati pochi mesi prima della scomparsa di Vegeta. Sì sì, il pianeta. Sono combattenti artificiali simili alle piante, che eseguono i nostri ordini. Il bello è che si può scegliere il loro potenziale combattivo. Vegeta! Quanto avevano questi?”
“Tsk. Cinquecento a testa!”
Vegeta se ne tornò verso le sue stanze. Radish aprì bocca dopo minuti di silenzio: “… Ma cosa cavolo sta succedendo?”
Nota dell’Autore:
Anche qui Broly ha fatto alcuni danni alla versione del testo. Non ho stravolto nulla però.
Forse avrete già inteso quanto palese sia la relazione che andrà a svilupparsi tra Radish, Vegeta e la non così tanto canonica Pump. Però non temete. Farò di tutto per non renderla noiosa, proprio come non avrebbe fatto Toriyama, che resta sempre la mia unica fonte di ispirazione.
Come avete visto, questa è la “Parte 1” del capitolo. Ho deciso di spezzarne alcuni in due o più parti da circa 1500 parole l’una perché non credo sia entusiasmante leggere 12000 parole tutte d’un fiato. Spero possiate comprendere. Nella tendina di selezione capitolo però potrete sempre vedere quante parti in totale avrà il capitolo, in modo da non cascare in situazioni: “Ma quando cavolo vuole finirlo sto capitolo, fra tre mesi?”
Cosa vuole Freezer dai nostri amici? Radish comprerà un nuovo pettine? Non perdetevi assolutamente la seconda parte del capitolo!