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Autore: Selian    01/08/2009    6 recensioni
"18 anni appena compiuti.
E forse la mia condanna non mi permetterà nemmeno di raggiungere i 20.
[..]
Ormai sono una persona importante.
Le guardie mi chiamano scherzosamente "Bloody Mary"..
Simpatici vero?
[..]
E così mi portò nel "cortile" assieme a gli altri carcerati..
Questa prigione è un pò "particolare" in fatti di esecuzioni..
Come dire..la vecchia e cara sedia elettrica, e le vecchie e care iniezioni di cianuro, sono state riposte nel dimenticatoio a prendere polvere..
Ma come, non lo sapete?
I vampiri sono a capo del mio penitenziario, come in quelli della maggior parte del mondo..
Ed i licantropi (come anche altri vari tipi di demoni) sono le "guardie carcerarie"..
Almeno nel mio carcere era così[..]"
Una vita d'inferno per chi l'inferno non se lo merita..
Almeno, non completamente.
°° E' LA MIA SECONDA FF, SPERO CHE PIACCIA ^^°°
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8

" [..] Ti avevo avuta tante volte,
ma in qualche modo
ti voglio di più..[..]"

( Maroon 5 - She will be loved)

Mi risvegliai dal suo sguardo, in balia del suo essere, quando mi accorsi di stare volteggiando tra le sue braccia.
Stavamo ballando.
Nel mio ultimo quarto d'ora di vita, stavo danzando un valzer con il mio assassino.

- Samuel, cosa stai..- provai a chiedere, quando improvvisamente puntò i suoi magnifici occhi cremisi nei miei.

- Stiamo ballando, non vedi?- rispose cordiale, guardandomi gentilmente.
Mi sentì avvampare.

Da quanti giorni speravo che mi rivolgesse uno sguardo simile?

Improvvisamente mi accorsi di stare ballando attorno al lettino al centro della stanza.
Voltai il mio sguardo aldilà del vetro e vidi Jason farmi un mezzo sorriso, per poi rivolgere lo sguardo al generale alla sua destra.
Era impaziente, mi stava guardando con sguardo folle aldilà della finestra che ci separava.

Non vedeva l'ora che finisse.

Improvvisamente mi sentì afferrare per i fianchi e fatta sedere sul lettino bianco imbottito.
Il cuore mi esplose in petto, agitato, impaurito.
Ero sicura che lui potesse sentirlo, dato che puntò i suoi occhi sul mio petto.
Improvvisamente però si spostarono nei miei.

Poi parlò.

- Mary, per te ho deciso una morte molto diversa da quelle che eseguo di solito- disse con voce calma, gentile, accomodante.

- Come..?- chiesi confusa.

- E' una morte che non ho mai attuato con nessuno, sarai tu la prima..oleandro bianco- sussurrò le ultime due parole nel suo particolare tono, così basso e melodico, ammaliante.

Nessuno oltre me avrebbe potuto sentire quelle parole.
Poi si sporse verso il mio orecchio sinistro e continuò a sussurrare..

- Ti amo davvero, non sono stati una farsa i miei sentimenti per te.
Per tutta la mia vita ed oltre la morte, soltanto te vorrò amore mio..-
finì sprofondando i suoi canini nel mio collo.

Sentì bruciare la pelle a contatto con le sue labbra, con la sua saliva velenosa venire a contatto con il mio sangue, che sgorgava velocemente dalla ferita.

I momenti finirono, non sentì un urlo.
Le visioni che avevo abbandonato dentro di me stavano lentamente scomparendo..
.
.
.
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.

Era così bella, così viva..
Sarebbe stata mia oltre il confine della morte.

Quando il generale vide la mia bocca sfiorare il collo di Mary, si fiondò contro il vetro.

- Cosa diavolo stai facendo, maledetto vampiro? Ti avevo ordinato di strapparle il cuore! Non di dissanguarla! Non c'è alcun gusto così!- concluse sbattendo i pugni violentemente.

Continuai imperterrito, bevvi quel sangue succoso e dolce, dall'aroma forte, corposo.
Poi, poco prima di averne prosciugato ogni minima goccia, feci un taglio al mio polso, e vi poggiai sopra le morbide labbra della mia piccola anima mortale.
La sentii ingoiare, prima lentamente e riluttante, poi con gusto.
Improvvisamente aprì gli occhi, non più di quel grigio che li caratterizzava.
Erano di un rosso vermiglio abbagliante..

Li richiuse immediatamente.
Era sempre bellissima.

Quando la feci staccare, il corpo era ormai in preda alle convulsioni.
Mi voltai con gli occhi insanguinati verso il generale, ed allora quel dannato capì.
Sorrisi sadico a quell'ingenuo umano.

Ora avrei avuto vendetta.
.
.
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.
.
.

Dolore. Freddo. Caldo. Dolore. Lacrime.

Il cuore pompa troppo velocemente ed irregolarmente, la mente è trapassata da mille chiodi, il corpo sta prendendo fuoco.
Improvvisamente vengo gettata tra il ghiaccio.

Il respiro è corto, affannato.
Mi manca l'aria.
Con il mio ultimo sospiro sto soffocando..

E' questo quel che si prova morendo?
Poi delle labbra si posano sulle mie, ed una strana calma mi pervade, calmando lievemente il dolore.
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.
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.

- No, t-ti prego!! Risparmiami!! N-non uccidermi!!- gridava quel dannato porco, bloccato tra le braccia di Jason.
Ghignai contro il vetro, e vidi il me stesso che stavo reprimendo.

- Bene, a quanto pare hai finalmente deciso qualcosa di sensato! - disse il mostro ghignando, rivolto a me.

- Forse..- dissi scrollando le spalle- Ma sappi che non tornerai mai più in vita..- risposi minaccioso.

Il mostro non sembrava afflitto da tale considerazione.

Poi mi girai verso il mio piccolo fiore, stava tremando, stava soffrendo.
Non potevo vederla in quello stato, così mi sporsi su di lei e le diedi un bacio che parve calmarla.

Distrussi il vetro che ricopriva interamente la stanza con il mio potere, che stava risorgendo lentamente dai meandri del mio cuore.
Ora ero tornato me stesso.

Mi diressi verso quell'insulso umano, e lo fissai negli occhi pieni di terrore, simili a quelli di un topolino in trappola.
Ringhiai, contento di tale effetto sortito.

Ero libero da lui, non poteva nulla su di me.

I miei occhi ora erano spaventosi, interamente neri, con pupilla rossa felina.
Ora, ero il mostro.

Lo presi dalle mani di Jason, afferrandolo per quei pochi capelli che si ritrovava con la mano sinistra.
Stava urlando come una femminuccia, aggrappandosi con le mani al mio polso, cercando di graffiarlo.
Ghignai nuovamente felice.

Alzai l'indice della mano destra, e lo passai lentamente sulla guancia del generale.

- P-prendi il mio sangue, ma non uccidermi!!- urlò in preda al panico.

- Non mi piace il tuo sangue, sa di rancido..- dissi non curante del volto scioccato che fece- Eppoi vuoi togliermi il mio giocattolino? Hai sentito Jason? Vuole togliermi il mio giocattolino..Che cattivone..- conclusi, fintamente triste, passando l'unghia, ormai divenuta un artiglio, sulla vena del collo che sporgeva in maniera invitante.

Jason rise gutturalmente, divertito.

- N-no, ti prego..- continuò piangendo.

Ora era giunto il momento, passai nuovamente la mia unghia sulla vena, stavolta incidendo in profondità.
Gridò per il dolore, ed io ne fui felice.

Osservai le mani, sporche di sangue, ed il mostro prese il sopravvento.

Vidi il sangue gocciare lungo il collo, senza provarne la minima attrazione, solo per la sensazione appagante che mi provocava.
Lo sentivo annaspare, balbettare, piangere, ma non vi diedi importanza.
Anzi, ne fui ancora più appagato.

Poi, stanco di sentire le sue lamentele, afferrai la mascella infilando l'indice e il medio all'interno della bocca mentre il pollice aveva perforato la parte appena inferiore al mento.
Sentì il suo singulto di terrore e dolore.
Tirai senza sforzo, e la mascella volò molti posti dietro ai quali ci trovavamo.

Sentire l'osso scricchiolare e rompersi sotto il mio tocco, fu qualcosa di veramente afrodisiaco.
Sentì il veleno uscire dai miei canini, e lo sputai sul collo del generale, bruciandolo, ormai privo di ogni espressione.

Poi poggiai nuovamente l'indice sulla gola, e da lì feci un taglio netto e profondo, squarciando il pomo d'adamo, udendo l'ultimo rantolo di quel dannato, soffocato poi dal sangue che usciva a fiotti.

Decisi che era ora di tornare ad essere me stesso, e repressi il mostro che aveva preso il sopravvento per troppo tempo.

Un sussurro direttamente dall'inferno invase la mia anima.

- Bravo bambino..- Seguito da una risata agghiacciante.
Avevo permesso che mi possedesse..
Ero stato troppo sprovveduto, sapevo che avrebbe potuto farlo, e che ovviamente ci sarebbe riuscito.

Improvvisamente mi sentì debole, molto debole..
Guardai Mary, che stava subendo la sua trasformazione in essere immortale.
La mia amata immortale..

Non avrei potuto vederla.
Saggiarne la grazia e la bellezza.

Mi sarei spento prima..

Mi avvicinai lentamente e pesantemente al corpo di lei, e la guardai in quella sua espressione ora calma e rilassata.
Le baciai le dolci e rosee labbra.
Per l'ultima volta.

La morte è dolce, se è stato per avere te..
Ti amo, piccolo oleandro bianco..

E mi accasciai al pavimento, con una mano intrecciata nella sua.

Vidi Jason piombare accanto a me, e chiamare il mio nome più volte, preoccupato.

- Prenditi..cura di..lei..- sussurrai poco prima che il silenzio mi invase.
.
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.
.

Una sensazione di torpore colpì le mie labbra, poi più nulla.
Freddo. Caldo. Di nuovo freddo. Silenzio.
Eppoi..la Sete.

Mi svegliai immediatamente a causa di quel bruciore lancinante alla bocca e allo stomaco.
Mi guardai intorno, e vidi un uomo accanto ad un corpo in terra.
Mi misi seduta per osservarlo meglio.

Chi erano?
Poi quando l'uomo si alzò dalla sua posa accovacciata e si girò ricordai tutto.

Un mare di ricordi mi invase gli occhi, mi face male la testa.
Premetti le mani sulla mia nuca ed iniziai ad ansimare per il dolore.

Appena passò, tonai a guardare il volto di Jason, rigato da delle lacrime nere.

- Perchè piangi?- gli chiesi con un filo d'ansia.

- Mary..Lui..non c'è più..- rispose a tratti, a causa dei singhiozzi.

- Chi..chi non c'è più?- chiesi nuovamente, mentre quell'ansia invadeva completamente il mio essere.

- Samuel..- rispose secco, togliendosi, per farmi vedere il corpo steso sotto di lui.

Un nome, un semplice ammasso di lettere che rappresentavano il mio mondo, ora erano immobili nell'aria, morte.

Poi mi accorsi della mano intrecciata alla mia, e la sentì immobile, rigida..
Troppo rigida.

Scesi velocemente dal letto, come se avessi chiuso gli occhi a mi fossi trovata subito accanto al corpo del mio amato.
Come avevo fatto?

Poi mi guardai, riflessa in un frammento di vetro, e capì.
Quello sciocco mi aveva donato l'immortalità..
E voleva andarsene prima di averne visto il risultato.

Mi piegai verso le sue labbra, piangendo lacrime sanguigne, bagnandogli il viso.
Lo baciai, una, due, tre volte, ma non si svegliava.

- Dai, Samuel, non prendermi in giro..svegliati, apri quegli occhi e dimmi che è tutto uno scherzo..dai..ti prego..- le ultime parole furono un singhiozzo strozzato.

No, non potevo averlo perso..
No, non lui.
Non per sempre!!

E piansi, piansi come non avevo mai fatto.
Distrutta, urlando il tuo nome invano, non mi avresti sentito.

" La mia anima era gelida..
Il dolore non s'era manifestato..
Quando te ne sei andato ho affrontato
un rosa nella pioggia..[..]"

( Cradle of filth - Nymphetamine fix)

Improvvisamente qualcosa mi spinse a fare qualcosa che non so se avrebbe funzionato, ma una saggezza sconosciuta che stava nascendo in me diceva mi parlava di un rito che mi avrebbe aiutato.

Presi il viso del mio amato e lo baciai intensamente, poi presi il mio polso destro e lo tagliai.
Presi anche il suo polso destro e lo incisi.
Lo portai sopra il mio e lo feci scolare.
Ve ne caddero pochissime gocce, ma furono abbastanza.

Poi il tutto lo feci gocciare all'interno della sua bocca.
Sperando, pregando, io e Jason eravamo immobili sopra il suo corpo.

Iniziai nuovamente a piangere, ed anche le lacrime finirono sulle sue labbra chiuse.
Nessun movimento, per minuti che parvero ore, e ore che parvero anni.

Poi qualcosa si mosse.
La lingua leccò le mie lacrime sulle sue labbra.

- Ehi, che avete da starmi così appiccicati, volete uccidermi?- disse una voce aldisotto di noi.

Abbassai lo sguardo.

Aveva un'espressione divertita, allegra, felice.
Lo guardai stupita, incredula, emozionata.

Anche Jason aveva ritrovato il sorriso, finalmente.

Mi gettai tra le sue braccia, lo strinsi a me.
Non l'avrei mai più fatto fuggire da me, mai più.

Ora avevo diviso la mia anima a metà con la sua, mediante quell'incantesimo, e saremmo stati legati per sempre.
Ma non fino all'ultimo battito, no..
I nostri cuori morti, battono solo l'uno per l'altro.

Ora sono tua, mio amato immortale..Fino alla fine dell'eterintà.

" Amore, solamente tu sei la vita in mezzo alla morte.."
(Anonimo)

FINE

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E così ecco la fine T.T è la prima storia che scrivo interamente e che concludo T.T
Sono commossa del fatto che sia piaciuta T.T
Ma soprattutto del fatto che sia stata commentata!!!
Vi ringrazio dal più profondo del cuore!!!

RINGRAZIO in particolare chi ha commentato:

• ale_9038
• vigife
• _New_Moon_
• nikoletta89
• elettra225
• Shorten
• Norine

Ringrazio anche chi mi ha solo messo tra i preferiti, per chi l'ha messa tra i seguiti e per chi ha letto semplicemente ^^ mi ha fatto davvero piacere!

Un GRAZIE immenso di nuovo a tutti, con la speranza sempre che il finale sia stato soddisfacente!!!!! ^^

Ho lasciato il finale ad "immaginazione libera" più o meno, non me ne intendo molto di finali XD
Spero anche la vendetta di Samuel sia piaciuta, è la prima volta che scrivo qualcosa di cruento o violento, e mi sn impegnata parecchio!! >.<

La mia nuova storia sarà il SEGUITO di questa ^^ spero verrà seguita anche questa!!!

Un bacione e a presto!!
The_Last_Vampire
  
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