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Autore: Pandora_chan    05/03/2020    6 recensioni
Due song-fic incentrate sulla coppia Taro-Azumi
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Azumi Hayakawa, Taro Misaki/Tom
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Stop Crying Your Heart Out


Sono passati alcuni giorni da quando sei venuto a farmi visita. Visita. Come se quello che è accaduto si possa definire tale. Mi domando ancora oggi chi abbia potuto avvisarti del mio arrivo in Giappone, e di dove io stessi alloggiando.  Di sicuro sarà stata Amélie a dirti tutto, già. Lei ha sempre incoraggiato la nostra relazione, si è sempre domandata perché fossi andato via ed il più delle volte arrivava alla conclusione che la colpa doveva essere mia per forza. Nessuno dei nostri amici si è mai accorto della sofferenza che ho provato quando un giorno, entrando in casa nostra, mi hai detto che saresti tornato in Giappone. Che la vita a Parigi iniziava ad andarti stretta. Ti ho pregato, implorato di restare. Ho pianto… Ho pianto tutte le lacrime che avevo. Ma niente, hai preso le tue cose e sei andato via. Così come eri arrivato. Da solo e velocemente.
 
Hold up, hold up
Don’t be scared
 
Ho chiesto un po' in giro di te, d’altronde questa è la tua città, e mi hanno detto che avrei potuto trovarti al campetto di calcio. La tua passione, la tua vita. Ho bisogno di parlarti di tutto ciò che non ho saputo e di tutto ciò che non ho potuto dirti quando sei partito.
Ti vedo, sei lì in mezzo al campo con gli occhi che brillano e i capelli castani che volano col vento. Non hai mai voluto tagliare quella frangia che ti cade sempre sugli occhi mentre corri. Sei bello. Splendi.
Mi vedi. Ti fermi. Mi scruti. Non sai perché io sia venuta qui, ed hai paura. Ti avvicini. Mi saluti.
«Ciao Azu..». Ti fermo.
«Ciao Taro, scusami. Non sono qui per fare due chiacchiere in amicizia con te. Immagino tu sappia il perché di questa mia visita.». Non sono venuta qui per ascoltarti e te lo dico.
Mi osservi, lo so cosa stai pensando ora “Oh, guarda. Non l’ho mai vista comportarsi così. Astiosa. Arrabbiata.”.
«Immagino si, ma fammi spiegare. Io non volevo, sul serio. Mi conosci… non sono quel tipo di uomo.» Cerchi di giustificarti subito per ciò che hai fatto.
«No Taro. Non ti conosco. Non ti conosco più da quando hai deciso di andartene.» Ti fisso negli occhi. Voglio che ricordi il mio sguardo in questo momento.
«Non è vero, sono sempre io. Lo stesso ragazzo con cui ridevi, con cui ti abbracciavi. Lo stesso che ti baciava come se fossi l’unica per lui…» Ti avvicini di qualche passo per cercare di ridurre la distanza, ma io faccio qualche passo indietro.
«No! Non sei quel Taro che ho conosciuto anni fa a Parigi. Quel Taro non si sarebbe mai comportato come te quella sera. Cosa pensavi di fare è? Io non sono una tua proprietà.» Alzo il tono, devono risuonarti nelle orecchie queste mie parole oggi, perché saranno le ultime che sentirai da parte mia.
«Ero venuto per parlare… Volevo scusarmi per essermene andato. Volevo provare a recuperare te, noi.» Abbassi lo sguardo. Lo so che ti senti in colpa per averlo picchiato.
 
You’ll never change what’s been and gone
May your smile shine on
Don’t be scared
Your destiny may keep you warm
 
«Mi dispiace Taro. Sei stato via per troppo tempo… Sei andato via già quando ancora eri con me. Ho sofferto per la tua assenza, mi sono sentita in colpa per essere stata abbandonata da te. Pensavo di averti donato tutta la felicità di cui avevi bisogno. Ne ero sicura. Ma lo ero solo io.» Mi ascolti, e i tuoi occhi si fanno lucidi. Nei miei puoi vedere la rabbia.
«Hai sofferto? Sul serio? Visto come sorridevi l’altra sera… beh, non so quanto tu possa esserti disperata.» Ridi.
Ma il tuo ridere non dura molto. Ti tocchi la guancia con la mano. Ti ho fatto male vero?
«Scusa…». Provi a dire.
«No, non ti scuso. Non ti permetto di giudicarmi! Sai come ho vissuto quest’anno senza di te? Sai quanto tempo mi ci è voluto per rialzarmi? E quanta forza per non cadere di nuovo? No! Non lo sai! E sai perché? Perché te ne sei andato senza mai voltarti indietro. Senza chiederti cosa sarebbe successo a chi lasciavi dietro di te. Perciò no, non ti scuso e non ti perdono!» Sento gli occhi pizzicare, e le lacrime che iniziano a rigare il mio volto.
Avvicini la tua mano alla mia guancia per asciugarle, ma l’allontano schiaffeggiandola. Non voglio che mi tocchi, non voglio che mi sfiori.
 
'Cause all of the stars
Are fading away
Just try not to worry
You'll see them some day
Take what you need
And be on your way
And stop crying your heart out

 
«Ok. Hai ragione. Non so nulla…So solo che all’inizio stavo bene qui, solo. Avevo gli amici, avevo il pallone, avevo il mio tempo e i miei spazi. Poi però qualcosa ha iniziato a mancarmi. Eri tu. Mi mancava rientrare a casa e trovarti lì, immersa nei tuoi libri o a preparare la cena. Mi mancava svegliarmi con te accanto e mi mancavano le tue mani, i tuoi abbracci, i tuoi baci. Tutto.» - Fai una pausa, ti avvicini e riprendi a parlare - «Ti rivoglio con me. Che sia qui, o a Parigi o dovunque tu voglia. Purché insieme.»
 
Get up
Come on
Why’re you scared?
 
Ti ascolto in silenzio. Ti lascio parlare di ciò che provi, di ciò che senti. Sono venuta qui anche per questo. Ma sono venuta qui soprattutto per chiarire.
«Questo non è possibile. Non è possibile. Hai visto quel ragazzo che hai picchiato a sangue l’altra sera?»
Ho attirato la tua attenzione. Annuisci.
«È lui che mi ha aiutata a rialzarmi. È lui che mi è stato vicino quando ho rischiato di toccare il fondo. Quando a malapena riuscivo ad ingerire un sorso d’acqua. Ed è sempre lui che mi è rimasto accanto anche dopo. Mi ha fatto vedere le cose belle della vita. Mi ha insegnato a trovare la gioia nelle piccole cose, ad innamorarmi piano piano di me stessa. E poi di lui. Mi ha fatto innamorare di nuovo e ti giuro, non credevo fosse possibile innamorarmi ancora dopo te.»
Ti fisso di nuovo. Occhi dentro occhi. Uno sguardo sicuro, uno sguardo nuovo per te.
Lasci cadere il pallone e mi abbracci, sperando che io possa tornare sui miei passi. Ti respingo, di nuovo.
«Sono venuta a dirti di andare oltre. Tra noi è finita. Non ci sarà più nessun noi, nessun insieme. Ti chiedo di lasciarmi e di lasciarci in pace. Non pretendiamo le tue scuse, ti conosco e so che ti stai logorando da solo per quello che hai fatto. Ma ti prego non farti più vedere. Sto insieme ad un’altra persona ora e ti prego, sii felice per me. Me lo merito.»
 
You'll never change
What's been and gone

'Cause all of the stars
Are fading away
Just try not to worry
You'll see them some day
Take what you need
And be on your way

 
Mi giro e mi allontano. Non voglio sentire altro uscire dalla tua bocca. Ho detto addio a te, al Taro che ho amato e che sarà sempre parte dei miei ricordi.
L’ultima cosa che vedi di me è la schiena. L’ultimo ricordo che dovrai avere di me è l’immagine di me che mi allontano da te. Per sempre.
 
Be on your way and
stop crying your heart out

 
NdA: In questa one-shot troviamo una Azumi pronta a chiarire con Taro. Nel periodo di lontananza non si erano né visti né sentiti. Poco dopo lei decise che basta, non poteva più soffrire per lui. Riprende in mano la sua vita e inizia a vivere di nuovo. Lo affronta, e lo lascia per sempre.
Onestamente non doveva uscire così questa storia qui XD però come dire, ho letto le vostre recensioni e credevo che non fosse giusto lasciare un Taro impazzito che scazzotta gli altri senza un seguito ^__^
Perciò, grazie a voi che avete letto e recensito e a chi leggerà e commenterà questa coppia!
 
La canzone utilizzata in questa song-fic è “Stop crying your heart out” degli OASIS che ne detengono i diritti  e dalla quale è ripreso il titolo della storia.
   
 
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