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Autore: Emmastory    20/04/2020    4 recensioni
Muovendosi lentamente, anche ad Eltaria il tempo ha continuato a scorrere, dettando legge nella selva, al villaggio e nelle vite dei suoi abitanti. Il freddo inverno ha fatto visita a sua volta, e solo pochi giorni dopo un lieto evento che cambierà le loro vite per sempre, in modi che solo il futuro potrà rivelare, la giovane fata Kaleia e Christopher, suo amato protettore, si preparano ad affrontare mano nella mano il resto della loro esistenza insieme, costellata per loro fortuna di visi amici in una comunità fiorente. Ad ogni modo, luci e ombre si impegnano in una lotta costante, mentre eventi inaspettati attendono un'occasione, sperando di poter dar vita, voce e volto al vero e proprio rovescio di una sempre aurea medaglia. Si può riscrivere il proprio destino? Cosa accadrà? Addentratevi di nuovo nella foresta, camminate assieme ai protagonisti e seguiteli in un nuovo viaggio fatto di novità, cambiamenti, e coraggiose scelte.
(Seguito di: Luce e ombra: Il Giardino segreto di Eltaria
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Luce e ombra'
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Luce-e-ombra-IV-mod
 
 
Luce e ombra: La fede dei miscredenti 
 
Capitolo I 
 
Inverno di sole e luna 
 
E così, proprio davanti a noi, appena oltre la finestra del salotto e il solito panorama che ci regalava, e che mi piaceva paragonare ogni volta a una sorta di spettacolo di colori e profumi, al bosco era arrivata la stagione più fredda ed elegante dell’anno. Gennaio era arrivato da poco, bussando timidamente alle porte di ogni abitante come a chiedere il permesso prima di presentarsi a dovere, e in silenzio, noi l’avevamo accolto. Non nevica, ma fa già freddo, e intirizzita, la natura attorno a me appare immobile. All’improvviso ogni colore che vedo mi sembra spento, ma nonostante tutto, sorrido. Dopo tanto tempo, Christopher ha finalmente deciso di iniziarmi alle tradizioni sue e della sua famiglia, o più in generale a quelle umane, ed è stato così che insieme abbiamo festeggiato il Natale. Stando alle sue parole, la festa più attesa ogni anno da grandi e piccini, un’occasione per scambiarsi regali e trascorrere il tempo insieme, con delle stringhe di luci colorate e un albero decorato con miriadi di palline e statuette a fare da sfondo, con la sempre canonica presenza di alcune lingue di fuoco nel caminetto acceso. Curiosa, l’avevo lasciato fare e anche aiutato, ritrovandomi interdetta quando scoprii che l’albero di cui parlava poteva essere sia vero che finto. Nel suo, o meglio, nostro caso, l’abete che avevamo piantato in casa apparteneva alla prima delle due categorie, e ridendo divertita nel vedere Cosmo tentare di sollevare un annaffiatoio e dargli da bere come credeva servisse, mi ero stretta al mio lui in un abbraccio. Ai preparativi avevamo lavorato insieme, e come noi anche i cari animali di casa, usciti dalle loro tane per farci visita. Era così che avevo avuto occasione di rivedere fra l’erba ancora verde ma gelata il mio piccolo Bucky, la sua cara Darlene e i loro sei piccoli, tutti minuscole riproduzioni dei genitori. Quattro maschi e due femmine, per fortuna tutti in perfetta salute. Sorridendo alla loro vista, non avevo esitato a farli entrare e dar loro da mangiare, e incuriosito dai nuovi arrivati, Cosmo si era avvicinato cautamente, annusando alternativamente il pavimento e l’aria attorno a loro. “Chi siete? Chi siete?” sembrava chiedere, confuso e guardingo. “Buono, bello, sono amici.” Non aveva tardato a spiegargli Christopher, abbassandosi al suo livello per accarezzare prima lui e poi i suoi nuovi simpatici amici scoiattoli. Silenziosa, non avevo osato intromettermi, e se solo poco tempo dopo, nel pomeriggio arrivò il turno di Red, Anya e dei loro quattro volpacchiotti, almeno allora Cosmo sembrava aver capito che quegli strani visitatori non erano certo lì per fargli del male. Ad essere sincera, non sapevo se fosse a causa della loro taglia o della vicinanza fra la sua specie e la loro, ma giocoso come sempre, sembrava unicamente intenzionato a divertirsi in loro compagnia. Felice di vederli, scodinzolava come un forsennato, così velocemente che la sua coda era ridotta un’ombra indistinta, quasi invisibile. Lentamente, ognuno dei dieci animaletti mi si era avvicinato, e pur sforzandomi, ero riuscita a trovare un nome soltanto a due. C’era Rodney, il più lento, piccolo e mingherlino della nidiata di roditori, e Valiant, uno dei due figli maschi del caro Red, che per qualche scherzo del destino o della natura che tanto amavo, sembrava aver ereditato la stessa cicatrice in prossimità dell’occhio di sua madre Anya, in lei perfettamente guarita e in lui del tutto uguale al colore rossastro del pelo. Sorpresi, Christopher ed io eravamo scoppiati a ridere, e ospitando gli animaletti in casa fino a sera, eravamo riusciti a scrollarci di dosso dolori, paure e insicurezze almeno per qualche tempo, guardandoci metaforicamente indietro e tornando a rivivere i più sereni tempi di quando eravamo fidanzati ma già decisi ad affrontare questo magico mondo e le sue insidie l’uno al fianco dell’altra, tenendoci e stringendoci le mani nel momento del bisogno. Lento, il tempo che scorreva oltre le mura di casa nostra continuava a ignorarci, ma con la sera a farsi sempre più vicina, il cielo di attimo in attimo più scuro, e la presenza nella mia vita del mio amato e dei nostri bambini, ancora piccole sfere di luce al sicuro dentro magiche lanterne che faranno loro da crisalidi com’era stato per me e Sky in precedenza, nonostante non ricordassimo che sprazzi e scorci di passato, dopo una sola settimana assistetti al cambiamento radicale della mia esistenza, che avrebbe continuato ad evolvere a partire da quell’inverno scandito dai ritmi di sole e luna.  


Salve a tutti! Come sempre, saluto calorosamente tutti i miei lettori. Sono riuscita a tornare solo oggi con il prosieguo di questa saga, lento e introduttivo così da garantire ad ognuno di voi un sereno ritorno nella bella e fiorente Eltaria. Sposati da tempo e genitori da poco, Christopher e Kaleia si godono l'inverno e il ritorno nella loro vita di alcuni visi, o meglio, musi amici, ma cosa accadrà ora? Solo al futuro è concesso saperlo, ma intanto grazie del vostro costante supporto, e al prossimo capitolo,
 
Emmastory :)
   
 
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