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Autore: JennyPotter99    30/04/2020    0 recensioni
SEQUEL DI "IL PRIGIONIERO DI AZKABAN"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Expelliarmus!- esclamò Silente, spingendo l’uomo su una sedia e costringendolo a bere qualcosa.
Entrarono anche Draco ed Harry, seguiti dalla McGranitt e Piton.
-Che succede?- chiese Jenny.
-E’ quello che cercavo di dirti.- rispose Draco, indicando Moody.- E’ lui che mi ha rapito.-
-Sai chi sono?- gli domandò Silente, tenendolo per il collo.
-Albus Silente.-
Il preside gli aveva dato del Veritaserium, così che dicesse solo la verità.
-Alastor Moody è in questa stanza?! Dimmelo!-
A quel punto, l’uomo spostò lo sguardo sul baule.
Piton lo aprì e quando le decine di serrature si schiusero, tutti fecero capolino all’interno, scoprendo il vero Alastor Moody: senza una gamba e con una mano sull’occhio.
-Ma quello è Moody, allora lui chi….?-
In seguito, d’un tratto, l’uomo seduto iniziò a contorcersi: dalla tasca gli cadde la fiaschetta dalla quale non si separava mai.
Albus annusò il contenuto.- Pozione polisucco. Adesso sappiamo chi ha rubato dalle tue scorte, Severus.-
Infatti, egli si rivelò per chi era veramente: Barty Crouch Junior.
-Scrivete un gufo ad Azkaban, scopriranno che gli manca un prigioniero.- ordinò il preside.
-Là mi riaccoglieranno come un eroe!- esclamò l’altro, sorridendo e mostrando il marchio nero che aveva sul braccio sinistro. -Lord Voldemort ha fatto ritorno.-
***
Il giorno dopo, fu l’ultimo del quarto anno ad Hogwarts.
Jenny fece i bagagli prima del funerale di Cedric: non aveva parlato con nessuno, non riusciva.
Silente si presentò nel dormitorio mentre si preparava.- Diedi fuoco al baule, il mio primo anno.- le disse, con un ghigno divertito.- Senza volerlo, ovviamente.-
Lei non sembrava in vena di scherzare.
-E’ colpa mia, Jenny, ti ho messo in grave pericolo quest’anno, me ne rendo conto.- commentò, con uno sguardo dispiaciuto.
Però c’era qualcosa, una teoria, che continuava ad assillarla. -Perché ha scelto me, signore? Io credo che lui abbia paura di Harry. Tuttavia, è rinato grazie al nostro sangue e credo che ci saranno delle conseguenze.- gli disse, torturandosi le dita delle mani. -Mi ha mostrato come spezzare la maledizione e in cambio voleva che gli consegnassi Harry, ma io n-non potevo farlo…- balbettò.
-Lo so Jenny, lo so.- sussurrò il preside.
-C’è stato anche un momento, in cui le nostre bacchette sono entrate in contatto.-
-Prior Incantatio.- continuò Silente. -Hai rivisto i tuoi genitori, non è vero?-
Jenny annuì con un leggero sorriso.
-Nessun incantesimo risveglia i morti, è bene che tu lo sappia. Ricordati che qui hai degli amici e qualcuno che ti ama, non sei sola.- spiegò il preside.
La ragazza negò, con gli occhi lucidi e la voce tremante.- No signore, non posso più permetterlo.-
***
Quella stessa mattina, ci furono i funerali per Cedric.
Tutti si riunirono nella sala grande, con le sedie dirette verso Silente e il suo leggio.
-Oggi prendiamo atto di una perdita davvero atroce. Cedric Diggory era, come sapete tutti, un eccezionale lavoratore. Infinitamente generoso e un fedele, fedele amico. Per tanto ritengo che dobbiate sapere esattamente com’è morto.- esordì Silente. Draco afferrò la mano di Jenny, ma lei la scansò.- Vedete, Cedric Diggory è stato assassinato da Lord Voldemort!- esclamò il preside, creando brusio. -Il Ministro della magia non vuole che io ve lo dica, ma per me non farlo sarebbe un insulto alla sua memoria. Ora, il dolore che proviamo per questa terribile perdita, ci rammenta, che nonostante proveniamo da luoghi diversi e parliamo lingue diverse, i nostri cuori, battono all’unisono. Alla luce dei recenti avvenimenti, i legami di amicizia che abbiamo stretto quest’anno, saranno più importanti che mai. Ricordatevi questo e Cedric Diggory non sarà morto invano. Ricordatevi questo e noi onoreremo un ragazzo che è stato coraggioso, fedele e onesto fino alla fine.-
Mentre attraversava la stanza, Jenny tenne lo sguardo verso la porta: si era ripromessa che non avrebbe pianto, ma una lacrima le scese quando Severus Piton le mise una mano sulla spalla e le strinse la pelle.
Jenny lo guardò e per un attimo tenne le dita intrecciate alle sue, poi, se ne andò.
Le scuole ospiti stavano tornando a casa e come aveva detto Silente, tutti avevano stretto delle amicizie.
Si sedette su una delle panchine e osservò come Victor ed Hermione chiacchieravano, mentre lui le lasciava il suo indirizzo.
In pochi istanti, il cortile si svuotò e rimase solo lei, ad osservare la propria fasciatura.
In quel momento, davanti agli occhi, ne vide una uguale.
Alzò lo sguardo e vide Draco, col volto illuminato per via del sole.
Senza proferire parola, si alzò e lui le passò una mano sulla guancia, delicatamente.
Poi, notò la sua espressione.- Perché ho l’impressione che tu debba dirmi qualcosa?-
-Mi dispiace Draco, non potevo consegnargli mio fratello.-
-Lo so, non te lo avrei mai chiesto.-
-Ma vederti lì, soffrire, è stata una delle cose più tremende.- singhiozzò, guardandolo negli occhi.- E io non lo posso più fare.-
Draco aggrottò le sopracciglia.- Che stai dicendo?- Jenny gli lasciò la mano, mettendogliela lungo i fianchi e allora lui capì.- Mi stai lasciando?-
Jenny si asciugò le lacrime velocemente.- E’ giusto così.-
-Cosa! No! Possiamo risolvere la cosa insieme!- esclamò, nel frattempo che lei scosse la testa.- No....- sussurrò. -Tu hai già deciso, come sempre.-
Che la pensasse così.
Che la odiasse, piuttosto che stare male ancora.
-Sì, ho deciso.-
Di scatto, Draco l’afferrò per le spalle, spingendola verso il muro.- Tu non hai idea di quello che provo! Dei sussulti che faccio quando ti vedo! Della pelle d’oca che mi viene quando ti tocco! Del respiro che mi manca quando ti bacio e preferisco morire pur di non staccarmi da te!- affermò, diventando rosso in viso.- Io ti amo!-
Jenny era rimasta spiazzata per tutto il tempo e avrebbe tanto voluto dire le stesse cose, ma non poteva.
Perciò, tutto quello che uscì, fu un mormorio.- Io no.-
Draco barcollò all’indietro, come una persona che si vede cadere tutto il mondo addosso.
Infine, voltò le spalle e se ne andò.
Jenny dovette reggersi: sentì una fitta al petto.
E’ questo il dolore del cuore spezzato?
No, è il dolore di quando qualcuno se lo rompe da solo.
Da un altro corridoio giunse Harry e la aiutò a sedersi.
-Scusa, ho sentito tutto.- le disse, timidamente. -Mi dispiace, non volevo che succedesse tutto questo per colpa mia.-
Jenny scosse la testa e le strinse la mano.- No, non è colpa tua. Non avrei mai permesso che ti facesse del male.-
Harry l’abbraccio tutto d’un colpo.- Devi smetterla di proteggermi.- commentò, sorridendole.
Anche lei fece un piccolo sorriso.- Tutto cambierà adesso, non è vero?
Il fratello le annuì. -Ma noi siamo sempre insieme, no?- le chiese, porgendole il mignoletto.
Jenny lo intrecciò col suo.- Insieme.-
Voldemort era tornato e ciò fece cadere sul mondo un velo di oscurità.
Prima o poi avrebbero dovuto affrontare quella grande minaccia.
E tutte le sue conseguenze.
 
CONTINUA…
 
   
 
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