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Autore: la_pazza_di_fantasy    10/05/2020    1 recensioni
Gwen è una normale ragazza che non vede l'ora di poter andare al college per studiare le stelle da lei tanto amate.
Però l'arrivo di tre ragazzi nella sua scuola le sconvolgerà totalmente la vita e la farà dubitare del suo migliore amico di una vita.
Per Gwen inizierà così la lotta contro il Chaos che vuole distruggere le stelle.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-è odioso! Io non resisto al suo fianco per tutto il resto dell’anno!- disse Gwen leggermente arrabbiata mentre Darren la stava accompagnando, nonostante le proteste della ragazza, al Vittoriano.
-tranquilla, lo tengo a bada io- disse Darren sorridendole mentre svoltavano l’angolo e si trovarono di fronte il Vittoriano.
-magari, perché non ha spostato te?- chiese la ragazza sospirando.
-perché il tuo cognome è il più semplice da ricordare, il mio non se l’è ancora imparato- disse il ragazzo mettendole un braccio sulle spalle. Gwen si irrigidì leggermente e sperò che il ragazzo al suo fianco non se ne fosse accorto.
-comunque prima in classe mi stavi per dire qualcosa- disse la ragazza ricordandosi che non aveva sentito la fine della frase del ragazzo per via del professore che l’aveva spostata. Nel mentre però erano già arrivati davanti al Vittoriano.
-niente di che, ho solo capito chi ti piace- disse il moro sorridendo.
-e sentiamo chi? Tanto lo so che non hai indovinato- disse la castana sorridendo mentre lanciava un’occhiata verso la porta del Vittoriano sperando non si aprisse rivelando la signora Smith mentre gridava di entrare dentro e fare le faccende.
-io- disse Darren facendo sgranare gli occhi alla ragazza mentre lui sorrideva.
-come...- cercò di chiedere la ragazza, ma venne bloccata dalle labbra di Darren che finirono sulle sue.
-ci ho messo tutta la mattina a capirlo tesoro- le disse poi il ragazzo accarezzandole una guancia.
-cosa significa questo bacio?- chiese la ragazza titubante, non voleva sperarci troppo.
-che mi piaci anche tu Gwen- disse Darren sorridendole e baciandola ancora mentre la castana si apriva in un bellissimo sorriso.
-non mi sembra ancora possibile- disse la ragazza che era davvero al settimo cielo.
-Gwen muoviti! Hai del lavoro da fare- Gwen sbuffò vedendo che alla fine la signora Smith era davvero uscita fuori per richiamarla. Sorrise a Darren lasciandoli un bacio sulle labbra.
-ci vediamo domani- disse la ragazza.
-ti passo a prendere come oggi visto che non potremo più stare seduti vicini- disse il ragazzo per poi incamminarsi verso la sua casa mentre la ragazza saliva e scale del Vittoriano sotto lo sguardo attento della signora Smith.
-non dovresti fidanzarti- disse la donna chiudendo la porta.
-perché no?- chiese leggermente indispettita Gwen.
-perché non è vantaggioso-
-e cosa ne sa lei?- chiese Gwen incrociando le braccia al petto.
-credi che io stia single per caso? I ragazzi portano solo guai e anche tu dovresti tenerti alla larga da loro- disse la donna alzandosi le maniche del vestito per passare i piatti sporchi a Gwen.
-Darren è gentile ed è mio amico da anni!-
-non dovresti avere amicizie fuori da qui, lo sai come la penso- disse la donna mentre Gwen posava a terra lo zaino e iniziava a lavare i piatti che la donna le stava passando.
-sono rimasta qui dentro per diciannove anni della mia vita che importanza fa se mi faccio amici fuori? Ormai non verrà nessuno per adottarmi e lo sa bene anche lei- disse Gwen sospirando.
-le regole sono regole Gwen e tutti le devono rispettare, indipendentemente da quanti anni hanno passato qui dentro-
-quindi cosa dovrei fare? Avere amici più piccoli di me di quanto? Erika ha cinque anni in meno di me ed è la più grande! Io ho bisogno dei miei coetanei- disse la ragazza sospirando.
-Erika è stata adottata questa mattina- disse la signora Smith facendo cadere il piatto dalle mani di Gwen che si ruppe in mille pezzi.
-mi sta dicendo che adesso la seconda più grande è Clara ed ha dodici anni? Come crede che io debba andare d’accordo con una bambina!- disse la ragazza veramente arrabbiata.
-lo devi fare punto e basta.- disse la donna guardando il piatto a terra.
-ripulisci tutto e stasera niente cena, non abbiamo piatti da sprecare- disse la donna incamminandosi verso la sua stanza per riposare.
-ma non ho nemmeno pranzato!- disse la ragazza sgranando gli occhi per la sorpresa.
-non è colpa mia se arrivi dopo l’orario del pranzo- disse la donna lasciandola definitivamente sola.
-ma non è colpa mia se ho lezione fino a tardi- disse la ragazza in un sussurro.
Finì di lavare i piatti il più velocemente possibile, poi li ripose accuratamente nella credenza. Mentre stava per uscire si accorse di non aver ancora pulito il disastro fatto prima e sbuffando andò a prendere scopa e paletta. Raccolse i pezzi di porcellana cercando di farsi il meno male possibile, cosa non facile quando sei imbranata e in due secondi ti ritrovi con ferite fresche alle mani, e sorrise quando finì.
Passò davanti al frigorifero sbadigliando, poi fece qualche passo indietro guardandosi sospettosa intorno. Non c’era nessuno in vista quindi sorridendo aprì il frigorifero e prese i formaggi che stavano al suo interno insieme ai salumi. Poi se li mise nello zaino e scappò velocemente verso la sua camera cercando di attirare il meno possibile l’attenzione di qualcuno. Ma per sua fortuna nessuno era in giro, erano tutti nelle loro camere o nelle aule studio a fare i compiti da bravi bambini quali erano.
Gwen entrò nella sua camera sorridendo mentre tutta felice apriva il suo zaino uscendo il cibo.
Mangiò lentamente gustandosi quello che sarebbe stato sia il suo pranzo che la sua cena. Pensò di lasciarsi da parte qualcosa per la sera, ma aveva troppa fame e quindi non si accorse nemmeno di aver finito praticamente tutto quello che aveva preso in meno di due minuti.
Pulì tutto il macello che aveva fatto e si stese sul letto lasciando perdere completamente i compiti che aveva da fare, avrebbe aspettato fino alla cena per farli.
Gwen chiuse gli occhi e sorrise pensando al bacio che le aveva dato Darren, non avrebbe mai immaginato che il ragazzo potesse provare i suoi stessi sentimenti quindi era davvero felicissima di come erano andate a finire le cose.
Un brivido di freddo le fece aprire velocemente gli occhi. Guardò verso la finestra che era aperta, anche se lei si ricordava perfettamente che quando era entrata era chiusa. Fece per alzarsi e chiuderla, ma qualcosa, o meglio qualcuno, la fece ricadere sul letto tappandogli la bocca.
Gwen sgranò gli occhi quando si trovò Valentine che la osservava con occhi pieni di rabbia.
-ora sei nostra- disse il biondo mentre Gwen tremava di terrore.
 

 
   
 
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