Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Aliasor    13/05/2020    1 recensioni
Dal capitolo 7: "Ogni tanto non è male farsi alzare l’autostima da un amico. Tempo però, all'improvviso, smise di sorridere allegro per mostrare qualcosa di simile a un’aria di nostalgia ed amarezza.
Come a ricordare qualcosa che non voleva rivangare, come a riaprire una porta che voleva tenere chiusa con centinaia di lucchetti e catene.
- L’amore se dovessi trovarlo… scappa lontano. Ti pugnala al cuore e le cicatrici continuano a sanguinare… no, lascia perdere. Se trovi l’amore seguilo.-"
Breve comprensione della vita, della morte e dell'amore di alcuni individui che non possono essere definiti "esseri umani normali". Angeli, Divinità, Coboldi, Homo Sapiens, "l'Uomo Nero e la sua allegra famiglia non tanto allegra" e qualunque cosa presentino i Mondi. Il lieto fine non è sempre contemplato. Per noi è storia, per loro realtà.
Originariamente pubblicati sul mio blog.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nota prima di iniziare: se possibile vi chiedere di leggerlo sentendo "Una notte sul Monte Calvo" di Musorgskij.


Fece un applauso gioioso e di saluto, il suo sorriso radioso illuminava l'oscurità, rischiarata solo dai piccoli soli che tenevano nelle loro mani, che li stava avvolgendo.
Erano tutti attorno a lui formando un cerchio, un sacco di persone vestite di nero e di etnie diverse, ma che davano tutti la medesima sensazione di pericolo e morte.
Ho spesso usato metafore per descrivere quel genere di sensazioni, paragonando a un tirannosauro e un topo tanto per fare un esempio, ma stavolta non credo di poter usare simili metafore. Semplicemente perché nessuno sarebbe mai riuscito a sopravvivere, tentare di provare di sopravvivere e nemmeno pensarlo.
Era come se il male più profondo fosse lì riunito.
<< Fratelli miei e sorelle mie amatissimi.>> L’Uomo Nero, al centro, iniziò a parlare. << Vedo che voi tutti avete trovato un involucro in cui entrare. Qualcuno differente da ciò che mi aspettavo. Vero,Ragno dell’Abisso?>>
Una donna dai capelli neri alzò le spalle scoperte dal vestito da sera. Volle ignorare la battutina del fratello maggiore.
<< Ma non è importante, sapete perché siamo qui? Fatemi fare un momento gli onori di casa. Il mio nome è...>>
<< Sappiamo tutti chi sei, Prediletto tra i Figli!>> Un uomo lo interruppe. Il suo fisico era molto più grande di quello dei suoi fratelli, aveva rubato il corpo a un motociclista di passaggio. Il tapino stava semplicemente viaggiando col suo gruppo, non poteva immaginare che un essere di un altro mondo avrebbe sterminato tutti e divorato le sue viscere per poi indossare il suo cadavere come un vestito nuovo. << Evita di parlare troppo, non siamo stupidi umani da abbindolare con le tue parole da seduttore.>>
<< Scusa, Signore dei Sette Inferni. Hai ragione, parlo troppo, ma, sai, è un momento importante. Volevo organizzare un altro party, ma il castello era occupato per un bar mitzvah e quindi ho dovuto rinunciare. E poi nessuno ha colto i miei sforzi tranne la Regina della Perdizione.>>
Tutti si voltarono per un secondo verso di lei prima di riportare gli occhi su di lui.
Per loro era strano che ben due di loro si interessassero di roba umana era assurdo, ma ben presto gli sarebbero somigliati. L’Uomo sorrise, non aveva idea che stando in un contenitore umano si veniva pian piano contaminati dal virus delle emozioni da loro tanto sgradito, ogni secondo era un secondo in cui diventavano più vicini ai mortali.
Non per nulla lui aveva preferito limitarsi a mutare il proprio aspetto invece di rubare un tramite.
Sarebbe stato uno spettacolino niente male, senza contare che le sue belle parole funzionavano benissimo anche con loro. Si montavano un po’ troppo la testa e le sue paroline degne di un politico candidato alla presidenza erano perfette.
Se si fosse annoiato magari avrebbe potuto diffondere pettegolezzi e astio per farli litigare, sarebbe stato un bel passatempo. Infondo sono le parole a far girare il mondo.
Basta una parola sbagliata per far scoppiare una guerra, basta una parola giusta per stringere un accordo di pace. Basta una parola perfetta per far impazzire qualcuno.
Ah no, non doveva farsi tentare. Forse da un bicchiere pieno di gelato alla stracciatella e menta, ma non dal tormentare i suoi fratelli. La Madre poi si sarebbe lamentata… la Madre… Madre…
<< Ora che ci penso, dove diamine è mamma?>>
<< Rispetto, fratello.>> Commentò il Signore dei Sette Inferni. << La nostra venerabile Madre è impegnata a cercare un metodo che non sia rubare un corpo o trasformarsi in un mortale. Lo trova degradante, se non fossimo stati costretti avremmo fatto lo stesso.>>
<< A me piace.>> Commentò la Regina della Perdizione. La fissarono di nuovo. << Che c’è? È vero, è meno ingombrante.>>
<< Adoro quella donna!>> L’urlo dell’Uomo Nero riportò tutti gli sguardi su di lui. << Dannazione, ha buon gusto! L’unica! Oh, dai, Tessitore della Cripta infondo ha stile. Begli occhiali da sole.>>
Un uomo dai capelli biondo-neri fece un gesto con due dita in segno di ringraziamento. Ma guarda, il primo infetto dal virus.
Però il discorso stava andando in tutta un’altra direzione. Li aveva chiamati per una cosa importante, non per una riunione di famiglia.
Una riunione di famiglia molto imbarazzante. Come tutte.
Da questo punto di vista siamo tutti uguali, umani, divinità, mostri, abbiamo tutti una zia che ti chiede << Quando ti sposi?>> o << La fidanzatina?>> o uno zio che ti chiede << E la scuola?>> << E il lavoro?>>, ti fanno venire voglia di scappare. Ah, nel mio caso c’è solo zia Vita, ma basta è avanza. Tormenta da sola cinque nipoti.
E quando, come per loro, siete una grande famiglia è anche peggio.
Ma chi avrebbe rimesso in ordine le loro oramai disordinate fila?
Se ci avesse pensato lui si sarebbe rovinato l’aria di gentleman. Che fare, che fare?
<< Chiude la vostra stolta bocca e smettete di dire stupidaggini.>> Tutti si azzittirono immediatamente, le parole pronunciate dall’unico uomo vestito di bianco li fecero tremare. La sua autorità era pari a quella della Madre, ma era strano, sino a pochi minuti fa non era presente.
<< Non credevo che sareste venuto.>> L’Uomo Nero fece un inchino di reverenza, gli altri lo seguirono a ruota. << Non sapevo vi foste liberato, nostro nobile zio.>>
<< Ho avuto semplicemente un fato amichevole, il sigillo nel mio Mondo si è indebolito quando questi è stato azzerato dalle sue forme di vita mortali. Ora continua con il tuo discorso iniziale.>>
Rimise dritta la schiena e si mise a frugare dentro il cappotto nero che sempre lo accompagnava quando era fuori casa, quando la trovò si fece serio. Quando lo diventava era un pessimo segno.
Segno che divenne orrendo quando si vide ciò che aveva nascosto. Uno degli oggetti che meno di tutti dovevano finire nelle sue mani: un frammento di una Gemma.
Dove diamine lo aveva preso? Di norma quando un Mondo scompariva con esso spariva anche la Gemma che lo reggeva, il fatto che ne esistesse un frammento era quasi assurdo. A meno che non fosse stato un Grande Dio a salvarne uno.
<< A cosa ci servirà?>>
<< Ragno dell’Abisso, questo frammento contiene il potere di dare la vita alle creature viventi, di generare un intero universo. Un Mondo. Ci serve una casa, una base. Un inizio.>>
<<...>> Lo zio attese. Il suo parere era importante, la loro era una razza fortemente gerarchica. << Approvo, Lui e mia Sorella lo apprezzeranno. In più mio Fratello non potrà vedere in un Mondo creato con il tuo potere, Nipote. Hai la mia benedizione.>>
Oh, wow. Un complimento da suo zio, gli altri stavano di certo rosicando dentro quella cosa che chiamano “anima”. Dai, andiamo, “anima” è una parola grossa. Chiamiamolo surrogato vitale.
L’anima è nata con Eternità e con lui finirà. Chi è nato prima di lui non possiede nulla di simile.
L’Uomo Nero si allontanò dagli altri, uscendo dal cerchio, e camminando verso la pare più profonde delle tenebre. Non portò nemmeno con sé un piccolo sole, anzi, schiacciò quello che aveva creato nel palmo della sua mano come una pallina di vetro.
Calò un silenzio. Lungo. Come quello che c’era prima della nascita dell’universo.
E poi… Luce fu.
Un intero Mondo venne creato in un istante, il primo a calcare l’erba pura di quel posto e raccoglierne un fiore fu il suo creatore e nuovo dio.
Osservò le piante e le nuvole su di esse.
Vide l’acqua nei fiumi che scorreva tranquilla e limpida.
Vide il sole e luna.
E l’Uomo Nero vide che era cosa buona.
Poco dopo fu raggiunto da tutti i suoi fratelli e sorelle e dal nobile zio. Era sorprendente come una creatura come loro potesse creare qualcosa di così bello, purtroppo molti di loro ignoravano il sentimento dello stupore e dell’ammirazione.
<< Un nuovo Mondo è nato, permettetemi di sceglierne il nome, nobile zio, come premio per il mio duro lavoro fatto nel tempo.>> L’altro annuì, il permesso era stato accordato. << Lo desidero chiamare Asharaht.>>
Il nome fu accettato facilmente da tutti. Nessuno però rimase più del necessario, aveva fame, dovevano nutrirsi. Lì non c’era nemmeno un’anima mortale da divorare, si sarebbero dovuti accontentare di qualche stella lontana, quello era terreno di loro fratello nel momento stesso in cui ci mise piede la prima volta.
<< Per te va bene che stia andando così?>> La Regina della Perdizione espose i suoi dubbi.
<< Gli umani hanno un detto sulla divinità che loro venerano, lo conosci?>>
Si avvicinò a lei con in mano il fiore appena raccolto e, con galanteria, lo mise tra i suoi capelli neri facendo attenzione che non cadesse.
<< “Dio non gioca ai dadi.” Sai il motivo? Perché sa già quale risultato uscirà.>> 








L'Uomo Nero è villain principale dell'opera, preferito tra i figli della Madre e nipote dello Zio nonché prescelto da Lui.
Curiosamente in tutto il romanzo originale l'Uomo Nero non commette nessun atto di vera malvagità, arrivando ad uccidere per salvare un innocente bambino e cercando spesso il dialogo con chi incontra. 
Nonostante il "Grande Piano" lui sembra avere qualcosina che ruole realizzare per conto suo. 
La sua scheda wiki: https://deusexmachina.fandom.com/it/wiki/Uomo_Nero

Il finale ha una piccola citazione alla Genesi a cui non ho resistito
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Aliasor