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Autore: rose07    16/08/2009    3 recensioni
Lord Voldemort alle prese con due inaspettate nipoti pestifere.
Dal primo capitolo: «Ma Sire, almeno adorano la casa!» disse Codaliscia, sorridendo.
«Ziooo! Ma che schifo! Vivi in una topaia!» esclamò una delle due nipoti «Vale, al tre. Uno, due e... Casatum rosam!»
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Mangiamorte, Nuovo personaggio, Peter Minus, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Lucius/Narcissa
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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10. Il colloquio con Silente ( 1 parte)

 

Erano passati quasi quattro mesi da quando le nipotine care, erano tornate ad Hogwarts.

Quello per loro, sarebbe stato il loro ultimo anno* di scuola, e presto avrebbero dovuto affrontare i M.A.G.O. Lo zio, assaggiò un altro drink.

Ma chi se ne frega, pensò, indifferente.

Senza di loro, la casa era vuota, i Mangiamorte non venivano più a trovarlo assiduamente, e perlopiù, Codaliscia avrebbe passato le vacanze di Natale con quella francesina, lasciandolo solo.

Ma chi se ne frega, pensò nuovamente.

Le sue giornate erano monotone, visto che anche Orty era tornata a casa sua, e questo non andava bene. Era un uomo giovane, lui! Aveva bisogno di qualcosa di movimentato e irrefrenabile!

Macchè! Ho detto, chi se ne frega, ripensò.

Ma in realtà, Vale e Mary, avevano portato con se anche la gioia di “vivere”! La casa era ritornata la vecchia baracca di sempre, senza le loro decorazioni rosa.. In più, anche la sua Nagini, era al viaggio di nozze col Basilisco e non aveva più una compagnia adatta.

Aveva provato a farsi emo una volta per tutte, visto che la depressione, ormai, faceva parte di lui… ma purtroppo, non sapeva truccarsi e non aveva un ciuffo.

A destarlo dai suoi pensieri, fu il telefono rosso che squillava alla sua destra.

<< Dlang – Dleng – Dling – Dlong – Dlung! >>

Il Lord Oscuro, fece una smorfia.

Dovrò cambiare suono, a questo aggeggio maligno, pensò.

<< Pronto? Lei sta parlando con Lord Voldemort in persona, perciò, porti rispetto e mi dia del “lei”>>

Dovrò fare anche una registrazione o qualcos’altro.. A ripetere sempre le solite cose, diventa una noia! Almeno le mie nipoti avevano più fantasia.. ripensò.

 

* FLASHBACK *

 

 Il telefono squillava allegramente, o almeno secondo loro.

Vale e Mary, smisero di giocare in piscina ed entrando dentro tutte gocciolanti, afferrarono l’oggetto, e con tutta grazia e finezza risposero.

<< Lo zio non c’è e questa è solo una segreteria telefonica. Se non ha nient’altro da fare, lasci un messaggio dopo il Bip… BIP >>

<< E... >>

<< BIP! >> chiusero tutte contente e saltellanti.

 

* FINE FLASHBACK *

 

 

Il Lord sospirò. Bei ricordi.

<< Tom? >>

Oh no, un’altra preoccupazione.

<< Orty? Non ci sentiamo da quattro mesi! >> esclamò, incredulo.

<< Secondo te, perdo tempo a chiamarti? >> rispose lei, facendolo indignare << Ti ho contattato, solamente per un favore. >>

<< Ah sì? E credi sia così disponibile? Devo ancora lavare cime di vestiti, visto che quell’idiota di Codaliscia, passa più tempo con quella che con me! >>

Ortensia allontanò il telefono dall’orecchio.

E cosa diamine voleva da lei? Un risarcimento?

<< Se vuoi soldi, te li scordi Tom! >> fece << Guadagnati la pagnotta da solo, e non farti il gradasso! Neanche i Mangiamerda, ti cagano più! >>

<< Senti, sono tuo fratello, porta rispetto, diamine! >>

<< Ma và. Comunque, me lo fai ‘sto favore o no? >>

E certo, a lei devo farli i favori.. Grrr, dannata Ortensia! Pensò.

<< Dici, su. Almeno mi smuovo. >>

<< E bravo, Tommy. Devi sempre ubbidire e fare il bravo cane >> ghignò Ortensia, mentre lui evitava di rispondere a quel “Tommy” pronunciato << Apri le orecchie, perché mi stanco a ripetere e devo andare ad una cena importante, sta sera. Non voglio stress, capito? >>

<< Tutto chiaro, Orty. >> rispose, Voldemort << Avanti, di che si tratta? Ti avverto che non sono disponibile per “affidamento-bestie”. Dopo Ferdy, non voglio animali >>

<< Devi andare ad Hogwarts, domani >> disse, la donna << C’è un colloquio con i professori ed io non posso proprio andarci. Va bene? >>

Lo zio sbiancò. Come poteva chiederle una cosa del genere?

Se lo avrebbe beccato Silente, l’avrebbe fatto arrestare e addio “conquistare-mondo”!

Ma sua sorella, a volte ragionava?!

<< E’ inaudito ciò che mi stai chiedendo, Ortensia! >> esclamò << Non posso rischiare di essere scoperto! Già i miei seguaci sono dimezzati.. Se mi faccio arrestare, poi, sarà

il colmo! >>

<< Senti >> sbuffò annoiata, l’altra << Non dire scemenze. Chi vuoi che ti riconosca? Neanche ti guarderanno in faccia, di quanto sei brutto! >>

<< Smettila coi complimenti! >> fece sarcastico << Ti ho già detto che non posso! Metterei in pericolo il mio potere, così! E poi cosa vuoi che c’entri io? Tu sei la madre, diamine>>

<< Sei lo zio di Vale e Mary, fallo per loro. Saranno presenti e ti daranno una mano. Magari ti travesti da vecchio, o ti metti una barba finta. E anche un naso, già che ci sei. >>

<< Ci saranno anche… >> Lo zio s’illuminò. Le sue care nipotine! Le avrebbe riviste! << Allora in questo caso… >> Un momento! Che figura ci avrebbe fatto? Ma chi se ne importava delle nipotine e di Ortensia?! << No! Ripeto, no!>>

<< Senti, Tom, sto perdendo la pazienza >> la voce della sorella, si fece minacciosa << O vai, o vengo a casa tua e ti gonfio di botte! Scegli! >>

<< Non c’è molta scelta, a quanto pare… >>

<< E allora muoviti! Io te l’avrei fatto un favore! >>

Il Lord fece per non ridere. Sua sorella che gli faceva favori? Questa sì, che era buona… Magari nell’aldilà!

<< Certo, come no. >> canzonò << Rimango sulla mia decisione. Non ci vado.>>

<< E va bene.. >> Ortensia incominciò a ringhiare << Sarò lì, prima che tu possa dire

  Voldy”! >>

<< Ma smettila >> ridacchiò, lo zio << Figurati se hai la forza dei malati e riesci a correre così veloce.. Orty? Oh? Sei in linea? >>

Girandosi, vide sull’uscio della porta, una figura oscura che si avvicinava sempre di più.

<< Urgh… Hai fatto presto! >> disse, spaventato, facendosi aria con una mano.

<< Sì, Tom. E adesso >> si schioccò le dita, sua sorella << Che ne dici di obbedire al mio favore? >>

<< Ma.. Ma.. Ma… Orty, io non posso! Ho una certa età e ti dico che metterei a rischio la mia immagine! Cerca di capire… >>

<< Capire? Che verbo è? Non mi risulta nessuna parola del genere nel mio vocabolario! >> si grattò la testa, un po’ confusa, la donna << Sempre ad inventarti termini? Bah, vedi di incominciare a cercarti un lavoro, piuttosto, Lord dei miei stivali! Anzi, dei miei tacchi a spillo >>

Con un sorriso sulle labbra, mostrò i suoi fantomatici tacchi 12, sottilissimi e altissimi.

Lo zio sgranò gli occhi, facendo una smorfia di stupore.

Sua sorella sapeva usare i trampoli! Fico!

<< Orty, io c’ è l’ ho già un lavoro. La mia aspettativa più grande, è quella di conquistare il mondo, ammazzare i babbani e martellare Potter! >>

<< Oddio, che noia! >> storse il naso, sua sorella << Sempre a fare le solite cose, ma non ti stanchi mai? I Mangiamerda ci hanno dato un taglio, ormai. Non ti chiamano più per uscire e se ne vanno in discoteca da soli.. >>

<< Dirmoteca? Che diavolo è?! >>

Ortensia l’ ignorò. << Ti ostini a rompere le balle a tutta la comunità magica, quando potresti fare qualcosa di più utile… >>

<< Ovvero?! >>

Sua sorella voleva offrirle un lavoro?!?

Questa afferrò la bacchetta, e fece comparire dal nulla una giacca al vento, firmata “ Jhonatan”

( e che pizza! Nd Zio), dei mocassini blu ( Blu? Che schifo! Nd ZioDiNuovo), un cappello a cilindro in feltro nero e una pallina rossa, ignorante l’ utilità.

Con un altro gesto rapido della mano, Ortensia, spostò la bacchetta in direzione del fratello, e tutta la roba comparsa gli ricadde addosso.

<< Vai ad Hogwarts dalle mie figlie, e dì loro che le voglio tanto, tanto, taaaanto bene! >> cinguettò, facendogli l’ occhiolino e scappando verso la porta << Ah, e mettiti il naso rosso da pagliaccio! Almeno farai un figurone! Muahahaha! >> Ridente, si smaterializzò, lasciando uno zio Voldy perplesso a fissarsi allo specchio, con in mano la pallina rossa da clown.

 

L’ indomani..

 

<< Ehi, Padro! Perché non ci smaterializziamo, Padro? Lo sa che è bello, oggi, Padro? >>

<< Non possiamo smaterializzarci nei confini di Hogwarts, Bellatrix! >> rispose, il Lord, con voce sommessa dal colletto alto della giacca. Meno si faceva riconoscere, meglio era.

Bellatrix, saputa la notizia di un suo eventuale ritorno alla scuola di magia e stregoneria ( e blablabla nd Lord) aveva insistito fino allo stremo per accompagnarlo.

Non che una compagnia non fosse ben accetta, si disse, lo zio.

Ma quella pazza psicopatica, aveva avvertito gli altri barboni della trouppe, e adesso, tutti si dirigevano a passi spediti, verso i cancelli di Hogwarts.

<< Ser, lo sa che quel naso rosso fragola, le sta una meraviglia? >> la vocina acuta di Codaliscia, fece voltare di scatto Voldemort scoccandogli uno sguardo raggelante, da mettere i brividi.

Barty e Lucius ridacchiarono senza farsi vedere, Narcissa osservò il nasone con una smorfia scettica, e Bellatrix..

<< Come ti permetti, ratto di fogna? Il Padro, ha avuto i suoi buoni motivi, per indossare quella pallina sulle narici! >> si avvicino, prendendolo dal bavero e scaraventandolo per terra.

<< Vostra Signoria sa che dico sempre il vero! >> si difese, Codaliscia, mentre Bellatrix stringeva i pungi pronta a saltargli addosso.

<< Chiudi quel cavernicolo, Codaliscia, e cerca di congedarti all’ istante! >> ordinò, il Sire, mentre quello annuiva << In quanto a voi due, Lucius e Barty, smettetela immediatamente di ridere o vi pianto un branco di cani affamati nel didietro! >>

Malfoy e Crouch, rizzarono sull’ attenti, e fecero finta di niente.

Ognuno di loro, portava una giacca dello stesso colore dello zio, con lo stesso cappello a cilindro, ma senza naso finto.

Narcissa l’ adocchiava ogni tanto e non faceva altro che accusare ridolini.

Quando lo zio se ne accorse, esclamò:

<< Signori Malfoy, posso sapere che cavolo ci fate voi qui? E senza un travestimento decente? Narcissa, quelle unghie finte e coi fiorellini, non vanno più di moda >> La bionda donna, nascose le mani dietro la schiena << E Lucius, quello smoking e quel bastone di ferro arrugginito, sono completamente fuori stagione! >>

I Mangiamorte s’ interrogarono su quale rivista e programma seguisse il loro padrone, per essere sempre informato sulla moda e il cool.

<< Signore, noi abbiamo il colloquio per nostro figlio Draco. >> rispose, Lucius, tentando di sbottonarsi la giacca del vestito e gettando il bastone tra i cespugli.

<< Draco? Chi è Draco? Ah, sì, quel biondino platinato bianco come un cadavere, ho presente. Quand’è che fate fare una lampada a quel povero ragazzo? Di questo passo, diventerà albino proprio come Silente. Che roba! >> borbottò, lo zio, mentre i Malfoy alzavano un sopraciglio interrogativi.

<< Ah, Sire, e Ortensia? >> domandò, Narcissa, destandolo.

<< Eh? >> Voldemort, ebbe un tuffo al cuore << Come dici, scusa? >>

<< Ortensia, sua sorella, la mia cara migliore amica! Non ci vediamo da quattro mesi a questa parte! >> l’ esaltazione di Narcissa, era il clou.

<< Ma non eri in guerra, con quella lì? >> chiese, stupito.

<< Oh, Sire, lei non si ricorda, ma mentre era impegnato a celebrare il fidanzamento in casa, tra le sue nipoti, mio figlio e Barty, io e sua sorella abbiamo  instaurato un rapporto magnifico! Ci mandiamo sms ogni giorno! >> fece, mostrando un ordigno babbano, noto allo zio come cerlurale.

Lucius e Barty, ricominciarono a ridacchiare nascondendosi tra il colletto del giubbotto e della camicia.

Voldemort strinse i denti, indignato.

Era stata dura vestirsi da frate e celebrare il fidarramento en casa delle sue nipotine.

Era stato agghiacciante ed umiliante!

Bellatrix lo guardavano con gli occhi a cuoricino, ed ogni tanto mollava dei calci negli attributi a Lucius e Barty, che continuavano a sfotterlo alle sue spalle.

Che autorità andata in fumo!

I suoi Mangiamorte lo trattavano come volevano, ormai. Tutta colpa dello scalpore delle sue nipoti!

Perlopiù, utilizzavano oggetti tipicamente babbani. Narcissa aveva in mano un cellulare Nokia n 70 ed ad ogni squilletto acuto, premeva col pollice dei tasti sospetti esibendo una faccetta esaltata.

Codaliscia aveva in mano un ordigno rettangolare, ed era così concentrato a premere tasti e a farneticare che era caduto dentro un cespuglio. C’ è l’ avevano anche Vale e Mary, una cosa del genere.. qualcosa tipo “ PSP”.

Un regalo di Isa, la sua ragazza francese. Bah!

Arrabbiato nero, o quasi, si librò in volo superando i cancelli dell’ imponente scuola.

Tutta quella stupidità, lo faceva vomitare. Ed infatti lo stava facendo sopra la testa di Gazza che puliva il giardino.

<< Ma il Sire vola! >> esclamò, Bellatrix, indicandolo nel cielo, appena preso in estasi da un abominevole conato.

<< Accidenti, le scope! Come abbiamo fatto a non pensarci prima! >> disse Lucius, facendo comparire una scopa e facendo salire in groppa Narcissa.

Bellatrix e Barty fecero lo stesso, mentre Codaliscia era intento a giocare con la sua nuova PSP.

<< E superala, dai, superala, cavolo! M’ ha battuto 3 a 0! >>

 

 

Arrivati al portone principale della scuola, si guardarono intorno.

<< Urca, che maestosità! >> fu il commento di Barty, imbacuccato con una sciarpa giallastra. Il suo Sire, gli aveva ordinato di nascondersi per bene.

<< Hogwarts è sempre stata la mia casa! >> esclamò, lo zio, con i lucciconi agli occhi

<< Ovviamente dopo l’ orfanotrofio di Dalilona, questo è certo. >>

<< Ehi, voi! >> La voce gracchiante di Gazza, li raggiunse non poco distanti da loro.

<< Cosa vuoi, stupida feccia di un magonò! >> esclamò Bellatrix, sfoderando la bacchetta.

Gazza li fissò allibiti, mentre Voldemort intimava alla donna di zittirsi e mettere giù l’ arma.

Non dovevano discriminare i non – superiori, o si sarebbero accorti della loro identità.

E per giunta non avevano neanche un piano!

<< Ehm, dica buonuomo >> incominciò, il Lord << Il colloquio con gli studenti del settimo anno, dove… >>

<< Settimo anno? Oh, allora inforcate le scale del decimo piano! Ma attenzione.. alle scale piace cambiare! >> Gazza fece un ghigno.

<< Scale, cambiare. >> annuì, Lucius, stupidamente. Meglio ricordarsi tutte quelle cose.. aveva una memoria piuttosto corta.

Lo zio fece cenno loro di seguirlo, e stranamente, quelli obbedirono, mentre Bellatrix lanciava un incudine al guardiano e Codaliscia continuava a giocare con la sua PSP.

 

All’ interno dell’ imponente e prestigioso castello, Voldemort si grattò la testa.

Non se lo ricordava così grande da far venire un infarto!

Salirono le scale, tralasciando il fatto di un Codaliscia che inciampava sopra Lucius e Lucius che per non cadere, si aggrappava ai capelli della moglie.

<< Disgraziato! >> Narcissa gli sferrò un’ unghiata nel braccio << Non toccarmi mai più i capelli! Chiedo il divorzio, sai?! >>

<< Scusa, Cissy cara! E’ stato quel cavernicolo di Codaliscia! >> si giustificò il marito, mentre si massaggiava il braccio malcapitato.

Quest’ ultimo era troppo preso dalla gara di moto che stava avvenendo nella sua cara Playstation Portatile, piuttosto che intimare delle scuse.

Per questo Narcissa gli pestò un piede, facendogli precipitare l’ oggetto giù dalle scale.

<< No, il regalo di Natale di Isa! >> ululò, l’ animagus.

<< Su con la vita, Codaliscia >> esclamò, Voldemort, mentre Lucius, Barty e Bellatrix si sbellicavano dal ridere << Se non sarebbe precipitato l’ avrei massacrato io con una piedata! Muahahaah! >> e prese a sghignazzare anch’ esso.

<< PERCHE’ E’ UN BRUTTO TOPACCIO, PERCHE’ E’ UN BRUTTO TOPACCIO, PERCHE’ E’ UN BRUTTO TOPACCIOOO! E NESSUNO LO PUO’ NEGAR! >> Lucius, Bellatrix e Barty, cantavano gioiosi. Mangiamerda nel cuore!

Lo zio fece per ridere, ma si fermò all’ istante. << Smettetela con tutto questo chiasso! Siamo vicini, lo sento >> e tese l’ orecchio per sentire.

<< Certo che il Signore Oscuro è un gran lunatico! E poi con quel naso rosso, sembra un tal coglione.. Ahia, Bellatrix! >> Lucius si tenne il piede colpito, mentre la cognata grugniva.

Voldemort, invece, si chiese dove fossero finiti. C’ era una grande pila di scale che sembravano infinite.. ma l’ ufficio di Silente proprio non si vedeva!

<< Scusa, tu >> ringhiò, verso una ragazza bionda e con dei grandi occhiali colorati << Dov’è l’ ufficio del preside? >>

<< Oh >> fu il commento, di quella << I Nargilli vi indicheranno la strada. Basta non perdersi d’ animo.. Ah, piacere, Luna Lovegood! >> tese la mano verso Barty, che annuì con mezzo sorriso, mentre gli altri la guardavano stralunati.

<< Nargilli? E cosa sono? >> domandò, Bellatrix.

<< Oh, sono delle creature mostruose! Ti perseguitano ovunque! >> esclamò, Luna, con tono grave.

<< Vuoi dire anche sotto la doccia?! >> esclamò Lucius, stupefatto e preoccupato.

<< E anche dall’ estetista?! >> lo seguì a ruota, Cissy.

<< Anche quando leggo “ Piccole Donne Crescono” di Luisa May Alcolt?! >> aggiunse, Codaliscia, facendoli voltare tutti verso di lui con delle espressioni interrogative.

<< Anche quando scrivo delle lettere d’ amore per il mio Padro?! >> ( Lascio a voi indovinare =.=)

<< E anche quando mi metto le dita nel naso?! >> Lo zio sembrava assai preoccupato, tanto si mangiava le unghie.

<< QUALE NASO?!? >> urlarono nello stesso momento, Lucius, Codaliscia, Barty, Narcissa e Luna. Stranamente, pure Bellatrix, che si morse immediatamente la lingua.

<< Beh, lo dicevo per dire.. >> sibilò, indignato.

<< Sì, ovunque >> rispose, Luna << Una volta mi hanno rubato perfino le Converse rosse! >>

<< Ma è terribile! >> fu il commento di Lucius.

<< Già. E’ un’ altra volta, le mie mutandine con sopra disegnate le melanzane.. Ah, quanto mi piacevano quelle mutande! >>

<< Ma è una cosa disonesta! >> parlò, Barty, con la mano sulla bocca.

<< Eh, sì.. >> fece Luna, con l’ aria di una che la sapeva lunga << Ma vi consiglio di seguirli, se volete raggiungere l’ ufficio del preside. Loro conoscono Hogwarts a memoria. Perciò.. via, prendete questo paio di occhiali >> inforcò delle lenti simili alle sue, ad ognuno di essi

<< Servono per proteggervi da loro! Seguiteli e non ve ne pentirete! >>

Tutti annuirono.

<< Eccolo! Lo vedo! E’ sopra quella statua! >> indicò Bellatrix, mentre tutti si precipitavano a seguirla.

<< Grazie, cara ragazzina. >> la ringraziò, lo zio.

<< Oh, non c’è di che, ma.. Come mai non ha il naso? Non è mica.. Lei – sa - chi? >>

Voldemort trasalì. << Oh, no, no. Devo scappare, ciao, holà, hasta luego.. insomma, com’ è che salutate voi giovani? >>

<< Bella zio! >> esclamò la bionda, agitando le mani.

<< Oh, uhm.. beh.. sì. >> Il Lord si congedò, seguendo la scia di profumo che Narcissa lasciava al suo passaggio.

Possibile che tutti gli esseri viventi del mondo magico, dovessero chiamarlo zio? Per dinci, quella ragazzina stramba non era neanche sua nipote!

<< Eccolo, lo vedo! E’ nero e viscoso! >> urlò, d’ un tratto, prendendo il comando della truppe.

 

Dopo un’ ora e mezza di corse e avvistamenti, Lucius, morto di caldo, cedette.

<< Basta, Padrone, non ho l’ età per correre dietro a certe creature! >>

<< A chi lo dici.. >> ansimava lo zio, tenendosi la schiena che gli doleva.

<< NO! >> rizzò, sull’ attenti, Bellatrix << Dobbiamo proseguire col pedinamento! Quella ha detto che sono pericolosi! Non voglio che quei sudici Nargilli mi spiino mentre faccio cose.. ehm.. private! >>

<< Non dirmi che scrivi ancora lettere d’ amore per il Signore Oscuro?! >> si grattò la testa, Barty.

<< No, per mio marito.. >>

<< Aaaah! >>

<< Grrr, ma certo che sì, idiota! E’ un modo per manifestare affeeetto! >> e avvicinandosi a questi, con le pupille a cuoricino e con le labbra unite, disse << Non trova, Padro? >>

<< Uhm, sì, decisamente.. >> con un gesto scocciato della mano, spostò Bellatrix di fronte a Codaliscia.

<< Oh >> disse l’ animagus, vedendola con gli occhi chiusi ed il muso all’ insù  << Hai l’ erpes, per caso? >>

La donna aprì gli occhi, e con le pupille diltatate dalla rabbia cruciò la pantegana.

<< Io ci rinuncio! >> sbottò subito dopo, Narcissa, gettando per terra gli strani occhiali colorati << ‘Sti Nargilli sono una balla! Quella ragazzina voleva imbrogliarci! E magari suo padre è anche direttore del “Cavillo”! >>

<< Cosa?! >> La sorella, le si avvicinò << Non vorrai abbandonare le ricerche, Cissy? Il Padro deve arrivare al colloquio in orario! >>

<< Se è per questo, anch’ io e Lucius! >>

<< Ehm, scusa, Narcissa… ma.. >> fece per alzarsi, Codaliscia, con delle ferite sul mento e uno strano sfregio a saetta sulla fronte. ( mi ricorda qualcosa.. nd Zio)

<< Sta zitto, ratto di fogna! >> si avventò sopra di lui, Bellatrix, facendolo ricascare per terra << Hai osato parlare male del mio Padrone! >>

<< Non lo farei mai, non lo farei mai! >> strillava Codaliscia, mentre la donna gli tirava i baffi con la forza di sette uomini << Aiuto, accoruomo! Ser, la prego! La prego! >>

Lo zio si tappò le orecchie, concentrato. Doveva trovare l’ ufficio di quel nonnetto di Silente, e quei due si mettevano a litigare? Questo era troppo.

Per di più, grazie a quella sciocca ragazza di Muna Novegood, o qualcosa del genere, si erano completamente… persi! Questo era decisamente troppo!

<< Zitto, sguattero! Devo pensare! >>

<< Hai sentito? Il Padro deve pensare! >> Bellatrix tirò un calcio abbastanza forte negli stinchi dell’ animagus, che ululò dal dolore.

Voldemort non capiva come mai la donna si ostinasse così ripetutamente a difenderlo. Le sue nipoti dicevano che fosse immanorata o innamonata di lui. Bah, non ci credeva tanto.

Prima che riuscisse a sibilare qualche ordine per zittirla, una voce da cavernicolo lo precedette.

<< Signore Oscuro, cosa ci fa lei qui? E’ imprudente girarsi nel castello con Silente di casa!>>

<< Aaaaaah! >> urlarono nello stesso tempo, Bellatrix, Barty e Lucius << Renato Zero ad Hogwarts! >>

L’ uomo li guardo truci. << Salve Lucius, Bellatrix.. Ah, e anche te, Bartemius >>

<< Oddio, ma allora.. Allora tu sei.. tu sei.. tu sei.. >> boccheggiò, Barty.

<< Severus Piton, sì. >>

Il ragazzo si grattò la testa. << No, intendevo Miguele, ma se la metti così… >>

Bellatrix e Lucius sospirarono delusi. << E lavati i capelli qualche volta, Pity. Non è divertente spacciarsi per Renato Zero! >> esclamò la Mangiamorte, indignata.

Piton l’ ignorò, sprezzante. << Padrone, le serve qualcosa? E come mai ha quel coso curioso al posto del naso? >>

<< Oh, se è per questo manca del naso da una vita, povero Ser >> ribattè, Codaliscia, apprensivo, mentre lo zio lo cruciava a denti stretti.

<< Sono qui per un colloquio con gli insegnanti delle mie nipoti. E per colpa di una.. di una.. una che crede ai Margilli.. >>

<< Nargilli, Signore? >>

<< Sì, creature striscianti e viscide.. >>

<< Insomma, siamo rimasti fottuti >> concluse Barty, semplicemente.

Lo zio gli lanciò uno sguardo pieno d’ astio. I giovani d’ oggi, usavano troppi termini volgari ed insensati. Come le sue nipotine.

 

 * FLASHBACK *

 

Era una calda giornata di fine Agosto, e il Lord Oscuro era sdraiato sulla sua amaca preferita.

<< Arciderbolina, che ganzo quel porco di ragazzo! Cavoletti, se non fosse che è un leccapiedi di Potter me lo sposerei! >>

Lo zio cadde dall’ amaca. La voce di Vale proveniva da dietro un cespuglio.

<< Porchi capperini, se riusciamo a conoscerlo c’e lo schippiamo insieme, cioè, è troppo “ wow”!  Cacchiolina, che gnocco! >> diceva, Mary.

<< Ma di chi state parlando?! >> sbucò, d’ un tratto, il Lord.

Le nipoti sembrarono per un attimo sorprese, ma non esitarono a rispondere in coro:

<< Dudley Dursley, quel porco da “wow”! >>

Il Lord, si grattò la testa con evidente confusione.

 

* FINE FLASHBACK *

 

 

Sbattendo la testa a destra e sinistra per scacciare via quel brutto ricordo, Voldemort si rivolse al suo servo più fedele.

<< Mio caro… >>

<< Parla con me?! >> esclamò Codaliscia, parandosi davanti a braccia aperte.

<< Parla con me, Padrone? >> gli fece eco, Lucius.

<< No, con me! >> saltò in aria, Bellatrix, euforica, mentre il Lord faceva una smorfia irritata. Quanto chiasso, ogni santa volta!

<< Sinceramente, credo stia parlando con me.. >> all’ affermazione di Barty, lo zio saltò all’ impiedi e gridò:

<< NON C’ E’ L’ AVEVO CON NESSUNO DI VOI TRE, SMIDOLLATI! Parlavo con il mio servo fedelissimo, alias Severus >>

Quando il Signore Oscuro si voltò verso di lui, quest’ ultimo parve aggrottare la fronte scettico.

<< Dimmi, caro.. Dov’ è l’ ufficio di quella checca di Silente? Perché ti lavi i capelli con l’ olio “Extravergine di Oliva”? E dove diavolo si trovano le mie nipoti?! >>

Piton si grattò i capelli unticci. << Beh, Sire, so risponderle solo ad una delle tre domande. >>

<< Ed ovvero?! >>

Il professore indicò con un dito, la sua sinistra.

<< Suppongo l’ ultima. >>

Voldemort e i Mangiamorte, si voltarono verso il punto indicato.

Due giovani ragazze, una bionda ed una mora, con una divisa di Serpeverde che chissà per quale leso motivo, sembrava più corta e più fronzolata della norma, sorridevano ed agitavano le mani.

<< Zio, zio, zio, zio! >> Vale e Mary, muovevano le manine come volendo volare << Che bello, sei qui! E ci sono anche i Mangiamerda! >>

<< Ragazze, non urlate! >> tentò di dire, il mago, mentre loro gli saltavano addosso.

<< E questo cos’ è? >> domandò Vale, toccando il naso rosso da clown.

<< Non lo toccare! >>

<< Sembra una pomodoro! >> commentò, Mary << E ti sta malissimo! >>

Con un gesto involontario, fece rotolare il naso finto giù per le scale, mentre Codaliscia si gettava in rincorsa.

<< Lo prendo io, Ser! >>

Lord Voldemort allontanò le nipotine ridenti, e gettò uno sguardo a Piton, che alzava le spalle.

Quelle due erano le solite!

 

 

FINE PRIMA PARTE

 

 

* Le nipoti frequentano il settimo anno, ma in genere dovrebbe ambientarsi nel sesto libro. Infatti Vale e Mary sono più grandi di Draco di un anno.

 

 

NDA

 

Chiedo umilmente scusa per il terribile ritardo. Saranno mesi e mesi che aspettavate un nuovo capitolo, ed io come al solito me la sono presa comoda.

Scusate di nuovo. * Rose si prostra per terra *

Ho avuto da fare con altre fic, e poi l’ ispirazione non veniva.

Ma adesso eccomi qui con un altro nuovo capitolo! Mi scuso se non fa ridere =.=

Il prossimo sarà la seconda parte, e dovrei aggiornare presto.

Se non lo faccio, vi porgo le mie scuse in anticipo!

 

Bene, passo a ringraziare chi ha recensito lo scorso capitolo, ovviamente se vogliono sentirmi ( credo di no nd Tutti ):

 

avril96: sono contentissima ti abbia fatto ridere! Eh sì, Germano è uno spasso! Per questo è il padre delle ragazze, senza ombra di dubbio: tutti i ragazzi con cui andava Ortensia erano monotoni e umili. Lui invece è tutto il contrario xDD Perdono se ho fatto aspettare tanto, spero ti piacerà questa prima parte del decimo chap xD

 

 

isina4everyoung: ma ciao, Isa! No, non sono morta! XDD Sono contenta tu sia onorata, ma non potevi mancare nella mia fic! Con quel tuo accento francese, poi xDD Per fortuna che sei bionda, non ho sbagliato! Fiùùù xD Sì, Germ è il tipo adatto ad Orty.. anche se lei non lo ammetterà mai XDD Nagini, è meglio che se ne vada con il Basilisco senza che rompa.. Coda è solo tuo xDDD

 

Tecla_Leben: sì, Coda è bellissimo e sexy ( come no =.=) ( ehi! Nd Coda) Forse Isa è un po’ ceca, ma anche l’ amore lo è! E poi, Codaliscia ha sempre affermato di essersi fidanzato con una modella.. Ma nessuno ci credeva! Ed invece.. ehehe xDDD Spero questo capitolo ti piaccia, anche se non è tanto divertente =.=

 

 

Ringrazio chi ha messo la fic tra preferiti e seguite, e mi scuso di nuovo.

 

Un bacio a tutti,

 

Rose

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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