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Autore: _tuseitu    16/10/2020    0 recensioni
Alba 24 anni passati a sentirsi sbagliata.
Riccardo 24 anni a sentirsi dire dagli altri quanto lo fosse.
Una famiglia apparentemente perfetta quella di Alba.
Una famiglia distrutta quella di Riccardo.
Sono passati circa cinque anni dall'ultima volta che Riccardo ha visto Alba. Allora di anni ne avevano 19 e avevano mille progetti, che Riccardo per paura di innamorarsi davvero, ha mandato all'aria. Se n'è andato da un giorno all'altro, lasciando Alba a pezzi.
Adesso il destino ha deciso di dargli una nuova occasione, ma non è tutto così semplice: in cinque anni ne sono successe di cose.
Solo una cosa non è mai cambiata: ciò che sentono l'una per l'altro.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Alba
 
Sono venti minuti che fisso l'immagine allo specchio.
C'è una ragazza con dei lunghi capelli biondi e gli occhi neri, un tubino nero e tacchi vertiginosi.
Non c'è nulla di strano, nulla che non vada, eppure mi chiedo se quella ragazza sia davvero io o solo una fotocopia sbiadita di me stessa.
Il vortice dei miei pensieri viene interrotto dal suono del clacson di un'auto.
È arrivata Francesca.
Mi ha convinta ad andare ad una di quelle stupidissime rimpatriate tra compagni di liceo.
Quanta ipocrisia!
In classe a stento riuscivamo a sopportarci, ma stasera saremo seduti insieme ad un tavolo a fingere di essere dispiaciuti di non essere rimasti in contatto e a dire che avremmo dovuto organizzare prima una serata come questa.


Francesca sorride e iniziamo a parlare e a chiederci come saranno diventati alcuni dei nostri compagni.
Parliamo della secchiona che era sempre in prima fila e non lasciava copiare nessuno, del ragazzo straniero che si fermò in classe con noi per pochi mesi e delle pettegole della classe che non facevano che darci il tormento.
Improvvisamente mi balena un pensiero in testa.
Come ho fatto a non pensarci prima?!?
"Francesca, sai se ci sarà anche Riccardo?" - chiedo.
"Ma figurati! Chissà in quale parte del pianeta sarà andato?!" - dice ironica.
"Si, hai ragione" commento e abbozzo un sorriso di circostanza.
Perché non posso fare altro.
Perché non posso certo dire a Francesca che ogni giorno anch’io mi chiedo dove sia.
 
Però, sai una cosa, Riccardo?
Non voglio sapere dove sei.
L'importante è che tu non torni.
 
Per la cena i nostri amici hanno scelto un ristorantino molto caratteristico.
Ci sono tavoli e panche di legno.
Su ogni tavolo c'è un vaso con dei fiori di lavanda.
In lontananza, io e Francesca intravediamo qualcuno dei nostri compagni e ci avviciniamo al nostro tavolo.
Dopo i soliti convenevoli, prendiamo posto.
Noi due siamo sedute alla fine del tavolo e accanto a me è rimasto un posto libero.
"Che dite? Ci siamo tutti?" - urla una voce dal fondo.
"No , ragazzi, aspettate, manca Riccardo. Mi ha scritto che sta per arrivare>" - risponde Elia.
 
Una doccia fredda.
Un fulmine a ciel sereno.
Un colpo al cuore.
No, non sono pronta.
Non posso rivederlo.
Sono passati cinque anni dall’ultima volta.
   
 
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