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Autore: LadyPalma    07/04/2021    6 recensioni
Una frase/meme trasposta nel mondo di HP e pronunciata da un professore di Hogwarts crea un improbabile occasione di avvicinamento tra Severus e Charity.
|Ogni oneshot è basata su un prompt trash della challenge "Apri le challenge chiudi le challenge" indetta da Gaia Bessie su facebook.|
1. "Un purosangue non fa a gara con i pony" -> Gilderoy Allock
[Ship: Severus/Charity all the way]
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charity Burbage, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Prompt: "Ricordati cosa facevi tu a sedici anni, ricordati da dove vieni" (Fabrizio Corona a Ilary Blasi)
Ambientazione: sesto libro






Charity si fermò all’improvviso e per poco non andò a sbattere contro lo stipite della porta. In fondo alla sala professori, l'insegnante di Difesa e il Preside stavano parlottolando tra loro e, come sempre le accadeva ultimamente quando li vedeva insieme, non poté impedirsi di sentirsi un’intrusa.
“Abbi un po’ di fiducia nel ragazzo, te ne prego”.
“Fiducia? È confuso, irritabile, così poco controllato e…” Piton s’interruppe e puntò i suoi occhi di ossidiana su di lei, riuscendo a farla sussultare. La sua occhiata era fredda e minacciosa, eppure lentamente andò riacquisendo una neutrale indifferenza. Come se nulla fosse successo, si limitò a un impercettibile cenno del capo nella sua direzione per poi tornare a guardare il suo interlocutore. “… E non può essere lasciato solo, Signor Preside. Un totale bamboccio incapace, questa è la verità”.
Charity non poteva dire se Silente l’avesse notata, ma in tal caso comunque la cosa non sembrava importare granché. Il mago anziano restò per svariati secondi prima di accennare un sorriso conciliante. “Suvvia, Severus, ricordati cosa facevi tu a sedici anni, ricordati da dove vieni” disse in un velato rimprovero, prima di allontanarsi e accorgersi solo allora esplicitamente della presenza della donna. “Oh, buonasera professoressa Burbage! Conto di vederla a cena… Ci sarà il pudding per dessert!”
Charity rispose al saluto con un pronto sorriso, anche se i suoi occhi non smisero mai davvero di lasciare Severus. Sembrava arrabbiato come di rado le era capitato di vederlo e sapeva che avrebbe dovuto probabilmente fare dietrofront quando era di quell’umore; tuttavia, si decise non solo a entrare finalmente nella stanza, ma perfino a rivolgergli schiettamente la parola. Perché quando l’aveva notata lui non aveva smesso di parlare, nello sguardo che le aveva rivolto sembrava esserci scritto: ah, va bene, sei soltanto tu.
“Allora, cos’è che facevi a sedici anni?”
Lo aveva detto fingendosi occupata nell’ordinare dei fogli senza neanche guardarlo, forse perché una parte di lei sapeva quale sarebbe stata la risposta. A dispetto della confidenza che si era presa con lui negli anni e a dispetto dell’atteggiamento sensibilmente più gentile che lui mostrava verso di lei, era consapevole che l’adolescenza di Severus era uno di quegli argomenti rimasti taboo. Poteva averle permesso di ascoltare, ma non per questo le avrebbe permesso adesso di interrogarlo. Per questo non si stupì quando sentì la sua risposta tagliente.
“Pensa a cosa facevi tu, non mi pare di averti autorizzata a immischiarti nei miei ricordi”.
Contrariamente a quello che lei stessa si era immaginata, invece di pentirsi, Charity si ritrovò ad accennare un sorriso, quasi si sentisse ora libera di esprimersi ulteriormente.
“Oh, bene, allora parliamo dei miei ricordi su di te. Ti sedevi sempre sotto lo stesso albero nel parco – lo chiamavano L’albero di Piton – e te ne stavi lì col tuo manuale di Pozioni, sul serio te lo portavi dietro anche in bagno? Certo eri un tipo… strano, è il minimo che si possa dire, ma penso che in fondo tutti ti ammirassimo. Voglio dire… il primo e l’unico ad aver mai vinto la Felix Felicis del vecchio Luma. Quindi, vediamo, un albero privato, la reputazione di nuova promessa delle Pozioni: non male per avere sedici anni”.
Severus alzò un sopracciglio visibilmente sorpreso. Per quanto sapesse che Charity era stata solamente qualche anno dietro di lui a Hogwarts, non aveva riflettuto abbastanza sul fatto che si potevano essere incrociati né sull’idea che all’epoca lei poteva avere avuto su di lui. Parlare in modo così schietto della sua adolescenza stranamente però in quel momento non lo turbava, anzi quella visione assai parziale gli faceva quasi piacere: era bello mettere tra parentesi per una volta gli scherzi di quei pezzenti dei Malandrini, i litigi con Lily, l’odio e il disprezzo che si erano fatti sempre più strada nel suo animo. I pomeriggi sotto l’albero del parco a perdersi nei mondi alternativi di carta, la sua bravura nelle Pozioni, il lascito del suo quaderno: queste erano cose che aveva finito invece per dimenticare.
Adesso se lo ricordava benissimo cosa faceva a sedici anni e chi era. Un ragazzo con un grandissimo potenziale che si era smarrito, un ragazzo che poteva essere salvato se solo qualcuno gli avesse teso la mano, un ragazzo che pensava di avere il mondo in pugno e per questa presunzione aveva fatto solo scelte sbagliate. Un ragazzo molto simile a Draco Malfoy in fondo. Come sempre quel vecchio pazzo di Silente aveva ragione… e ancora una volta era Charity a mettergli davanti la verità sotto una luce meno aspra.
Ritornò a guardarla, senza sapere esattamente cosa dire. Alla fine, si limitò ad abbandonare la sua espressione dura e accennò un ghigno divertito che era quasi un sorriso: era l’unico modo che conosceva per non allontanare le persone, per dire all’occorrenza scusa o grazie.
“E tu cosa facevi invece a sedici anni? Io non mi ricordo di te a Hogwarts”.
Fu il turno di Charity di sollevare le sopracciglia, per poi ridacchiare piano. “Non ti dirò assolutamente nulla. Penso proprio che mi terrò questo vantaggio su di te”.
 












 

NDA: La frase sul "ragazzo che ha fatto tutte le scelte sbagliate" pronunciata da Silente a Draco mi piace immaginarla riferita a Piton, ecco perché ho voluto creare così in maniera indiretta un legame "di specchio" tra loro due. Nella parte iniziale della OS Silente e Piton stanno parlando proprio di Draco.
   
 
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