Mizu
no Chikai.
074 – Timidezza.
The One Hundred Prompt Project Completate: 74/100 |
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001. Alba. | 002. Pomeriggio. | 003. Tramonto. | 004. Sera. | 005. Notte. |
006. Bene. | 007. Male. | 008. Luce. | 009. Oscurità. | 010. Opposti. |
011. Vista. | 012. Udito. | 013. Tatto. | 014. Gusto. | 015. Olfatto. |
016. Sole. | 017. Pioggia | 018. Neve. | 019. Nuvole. | 020. Tempesta. |
021. Giallo. | 022. Arancione. | 023. Rosso. | 024. Marrone. | 025. Verde. |
026. Blu. | 027. Viola. | 028. Nero. | 029. Grigio. | 030. Bianco. |
031. Sole. | 032. Stelle. | 033. Luna. | 034. Pianeta. | 035. Universo. |
036. Autunno. | 037. Inverno. | 038. Primavera. | 039. Estate. | 040. Nessuna Stagione. |
041. Temperatura. | 042. Freddo. | 043. Caldo. | 044. Gelo. | 045. Piacevole. |
046. Cuore. | 047. Emozioni. | 048. Sensazioni. | 049. Apatia. | 050. Empatia. |
051. Caos. | 052. Anarchia. | 053. Disordine. | 054. Ordine. | 055. Libertà. |
056. Passato. | 057. Presente. | 058. Futuro. | 059. Tempo. | 060. Senza Tempo. |
061. Origine. | 062. Nascita. | 063. Crescita. | 064. Vita. | 065. Morte. |
066. Acqua. | 067. Fuoco. | 068. Terra. | 069. Aria. | 070. Fulmine. |
071. Orgoglio. | 072. Insensibilità. | 073. Gelosia. | 074. Timidezza. | 075. Impulsività. |
076. Pigrizia. | 077. Collera. | 078. Vanità. | 079. Invidia. | 080. Insaziabilità. |
081. Addio. | 082. Bugie. | 083. Errore. | 084. Rimpianto. | 085. Vendetta. |
086. Sorte. | 087. Destino. | 088. Desiderio. | 089. Sogno. | 090. Incubo. |
091. Grazie. | 092. Scusa. | 093. Giustificazioni. | 094. Perdono. | 095. Scelte. |
096. Tema libero. | 097. Tema libero. | 098. Tema libero. | 099. Tema libero. | 100. Tema libero. |
The One Hundred
Prompt Project © BlackIceCrystal |
074 – Timidezza.
{LXXIV°
Promessa.}
A
dispetto di quanto
si era aspettata, Wales non era stato il solito nobile che aveva
cercato di attirare la sua attenzione ad ogni costo, pavoneggiandosi
come le era capitato di osservare fare da altri ragazzi e
corteggiandola apertamente. Certo in pubblico non potevano permetterselo – la loro era una relazione che andava tenuta nascosta, almeno fino a quando non avrebbero avuto la libertà ed il potere necessari per uscire allo scoperto senza ritorsioni – però Wales si era dimostrato rispettare i suoi spazi e la sua persona in modo particolare.
Henrietta ricordava come le prime volte che restavano soli lui faticasse anche solo a sfiorarle una mano, i giorni e gli incontri che erano dovuti passare prima che si concedesse di toccarla o addirittura darle un casto bacio sulla guancia.
Wales le era sembrato tanto un ragazzino alle prese con un giocattolo particolarmente prezioso, un gioiello così fragile che si sarebbe potuto spezzare sotto uno sguardo troppo intenso o un tocco troppo irruento.
-Mi amate, Wales-Sama?- gli aveva domandato una sera, ingoiando la timidezza nell'esporsi in quel modo e frustrata da quella distanza che lui si ostinava a mantenere e che le provocava solo una grande sensazione di mancanza anche se lo aveva praticamente accanto.
Wales aveva strabuzzato gli occhi, le guance imporporate di imbarazzo, ma prese coraggio ed alzò lo sguardo per guardarla negli occhi.
-Più della mia stessa vita, Henrietta. E vi rispetto troppo per fare qualcosa che potrebbe turbarvi.-